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STORIA DELL’ARTE

LEZIONE – 9
LA PRODUZIONE STATUARIA
GRECA

PROF. ARCH. CLAUDIO PALANDRANI

Storia dell’Arte – Lezione 9 - La produzione satuaria greca – Prof. Claudio Palandrani


L’uso e la visione del presente materiale illustrativo ha carattere didattico ed è strettamente personale, riservato e non commerciale, poiché alcune immagini potrebbero essere coperte da copyright
Periodizzazione dell’Arte Greca
Periodo arcaico (650-480 a.C.)
Con il superamento delle influenze orientaleggianti comincia a manifestarsi
l’autonomia del gusto greco.
Periodo severo (480-450 a.C.)
Tra il periodo arcaico e quello classico vi è una breve fase di transizione in cui
emergono grandi figure di scultori, tra i quali Mirone, ed ha inizio la realizzazione
della grande statuaria in bronzo.
Periodo classico (450-400 a.C.)
Coincide con l’età di Pericle. In questo periodo si ha la realizzazione, sull’acropoli di
Atene, del Partenone. Operano grandi scultori quali Fidia e Policleto.
Il periodo classico è il momento di maggior equilibrio estetico e maggior perfezione
dell’arte greca.
Periodo del secondo classicismo (400-323 a.C.)
Va dalla guerra del Peloponneso alla morte di Alessandro Magno. Rappresenta una
fase in cui si assiste alla progressiva ricerca di un espressionismo maggiore, meno
legato alla pura forma estetica e di maggior interesse problematico.
Periodo ellenistico (323 - 31 a.C.)
In questa fase l’arte greca si affranca da una visione legata allo “stile” di alcune città
greche e delle loro colonie per divenire uno stile diffuso in tutta l’area del
Mediterraneo.
Va dalla morte di Alessandro alla battaglia di Azio, data che segna l’affermarsi
definitivo della supremazia di Roma, che vide in tal modo sottomezze tutte le
principali aree in produzione dell’arte ellenistica.
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La scultura della Grecia arcaica può essere divisa in tre principali fasi artistiche
scultoree (e architettoniche) definite ciascuna come
Dorica
Attica
Ionica
Tra gli elementi maggiormente ricorrenti e significativi della scultura dorica si vuole
ricordare la predilezione particolare per la figura umana (soprattutto quella maschile).
Le forme caratterizzanti sono rigorose, semplici e tendono ad essere squadrate. Le
proporzioni dei corpi sono generalmente piuttosto massicce ed esprimono una calma
austera e quasi soprannaturale.
La scultura attica presenta invece una attenzione maggiore nella rappresentazione e
nella proporzione dei vari particolari figurativi.
La scultura ionica si caratterizza maggiormente per una maggiore raffinatezza del
modellato e per l’uso di proporzioni più armoniche e slanciate. I soggetti rappresentati
sono generalmente il Kouros e la Kore.
Il kouros è un giovane uomo nudo in posizione eretta, raffigurato le braccia stese
lungo i fianchi, ed i pugni serrati. La gamba sinistra è portata in posizione leggermente
avanzata.
La kore raffigura una donna giovane, vestita col caratteristico chitone, anch’essa in
posizione del corpo e la testa eretti. I piedi sono nudi. Un braccio è steso lungo il
fianco per sostenere la veste e l’altro, col quale reca un vaso o porta un piatto con delle
offerte, è appoggiato sul petto.
I soggetti raffigurati sono generalmente divinità, eroi, o anche personaggi umani.
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I principali scultori greci
Fidia (in greco Φειδίας; Atene, 490 a.C. circa – Atene, 430 a.C. circa) è stato uno scultore,
pittore e architetto greco antico le cui opere principali sono legate alle opere dell’acropoli.
Policleto (Argo, 480 a.C. – 420-410 a.C.). Fu una delle massime figure della scultura greca
del periodo classico (anche se certi elementi lo collegano anche all'ultimo arcaismo).
Callimaco soprannominato Catatexitechnos ("troppo meticoloso") (V secolo a.C. – ...) è stato
un architetto e scultore greco della seconda metà del V secolo a.C.
Mirone di Eleutère detto l'"ateniese", (... – V secolo a.C.) è stato uno scultore greco della
prima metà del V secolo a.C. Imparò la scultura da Agelada di Argo, maestro anche di
Policleto e di Fidia.
Skopas, italianizzato Scopas (in greco Σκόπας; Paros, 420 a.C. – 340 a.C.), è stato uno
scultore e architetto nato in un'isola dell'arcipelago delle Cicladi. E’ tra i grandi maestri della
scultura greca e di quella occidentale in generale.
Prassitele (Atene, 400/395 a.C. – 326 a.C.) fu uno scultore vissuto nell'età del nuovo
classicismo ed attivo tra il 375 ed il 326 a.C., anno della sua morte.
Lisippo (Sicione, 390/385 a.C. – dopo il 306 a.C.) è stato uno scultore e bronzista.
Pitòcrito (gr. Πσϑόκριτος, lat. Pythocrĭtus). - Scultore di Rodi (II sec. a. C.), figlio di
Timocari, pure scultore. È conosciuto attraverso numerose firme su basi di statue, rinvenute
soprattutto a Rodi, e menzionato da Plinio
Athenoros e Polydoros (I secolo a.C.)
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Leone di Menekrates fine del VII secolo a.C

Il Leone di Menekrates è tra le prime sculture in pietra di animali.


Fu trovato vicino alla tomba di Menekrates nel 1843.
Si pensa che custodisse la tomba del guerriero.
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Cleobi e
Bitone
(600-590 a.C.)
Opera di Polimede di
Argo
Nella mitologia greca
erano i figli di Cidìppe,
una sacerdotessa di Hera
della città di Argo.

Quando la loro
madre si
apprestava a
celebrare i riti
della dea, i due
trainarono il carro
al posto dei buoi
per cinque miglia
(precisamente per
45 stadi, circa 8,3
km).
La madre,
commossa per
tanta devozione
mostrata, pregò la
dea di elargire ai
figli il dono più
grande che si
potesse dare a dei
comuni mortali.
La dea li fece
cadere entrambi in
un sonno
Storia dell’Arte – Lezione 9 - La produzione satuaria greca – Prof. Claudio Palandrani piacevole ed
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Bitone
Particolare della testa

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personale, riservato e non commerciale, poiché alcune immagini potrebbero essere coperte da
copyright
Storia dell’Arte
– Lezione 9 -
La produzione
satuaria greca –
Prof. Claudio
Palandrani
L’uso e la visione
del presente
materiale
illustrativo ha
carattere
didattico ed è
strettamente
personale,
riservato e non
commerciale,
poiché alcune
immagini
potrebbero essere
Mappa concettuale delle sculture di Cleobis e Bitone coperte da
copyright
Kore

Dall’Heraion di
Samo.
570–560 BC

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Kore

I kouroi e le korai (ϰοῦροι e


ϰόραι - ragazzi e ragazze)
sono sculture greche, la cui
nascita si colloca intorno al VI
secolo a.C.

museo di Atene

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Palandrani
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Zeus corrente con in braccio
Ganimede
gruppo in argilla del 480-470 a.C. rinvenuto in un
tempio a Olimpia
Museo Archeologico di Olimpia.

Questa scultura è uno dei primi esempi di


progresso dell’arte greca che passa dallo stile
arcaico (più rigido nella rappresentazione del
movimento e meno dettagliato nei lineamenti
del corpo) a quello classico che si distingue
per la posa con una gamba leggermente flessa
ed il peso del corpo spostato su di essa,
rendendo così meglio l’idea del movimento.
Anche il corpo viene rappresentato con
maggior ricchezza di particolari grazie al
panneggio delle vesti che ne lascia trasparire
la muscolatura.
In questo Giove e Ganimede si può inoltre
notare che le teste (e i capelli soprattutto)
appartengono ancora allo stile arcaico, ma si
tratta di una delle primissime raffigurazioni
classiche, e dunque è una scultura di
transizione.
Come tutte le statue greche era colorata, e
tracce di colori vivaci si sono conservate in
alcuni punti.
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-Afrodite e Dione
(dal Partenone)
- Testa di Cavallo
- Lemnia

Fidia
Prima metà V sec. a.C

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Policleto

Il doriforo
460 e il 420 a.C. circa

La statua evidenzia la ricerca delle proporzioni del corpo


umano codificata in “canone” da Policleto
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Hermes
Policleto
460 e il 420 a.C. circa

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Palandrani
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Callimaco

Stele funeraria

Marmo pentelico

Fine del V sec. A.C.

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Discobolo
Mirone
prima metà
del
V secolo a.C..
(copie romane)

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Discobolo

Mirone
prima metà
del
V secolo a.C..

Veduta laterale
(copie romane)

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Testa del Sileno
Marsia
Copia romana da un originale
di Mirone

Museo Barracco, Roma (Italia)

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Testa femminile
raffigurante la
dea Igea
(proveniente da Tegea
nell'Arcadia)

Attribuita a Scopas

meta del IV secolo a.C.

Museo Archeologico Nazionale di


Atene.

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Menade
danzante
Skopas

circa. 330 a.C.

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Hermes
Prassitele

Metà IV sec. A. C.

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Afrodite
Prassitele

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Testa di
Alessandro Magno

Lisippo

Metà IV sec. a.C.

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Hermes
Lisippo

Prima metà del IV sec. a.C .

(Louvre)

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Nike di Samotracia
attribuita a Pitòcrito

Risale al II sec.
a.C. e raffigura
la figlia di Zeus
che annuncia
una vittoria
militare mentre
si sporge dalla
prua di una
nave da
battaglia.
L'opera fu
ritrovata, senza
braccia,
sull'isola di
Samotracia, nel
mare Egeo, nel
1863.
Oggi è
conservata al
museo del
Louvre.

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LAOCOONTE
Athenoros e Polydoros

Metà I sec. a.C.

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