Allitterazione ripetizione della stessa ESEMPIO: M’illumino /
lettera o della stessa sillaba d’immenso (Giuseppe all’inizio o all’interno di due Ungaretti) o più parole successive, nello stesso verso o in versi In questo caso, per vicini. esempio, il suono m, lungo e continuo, rimanda all’idea dell’infinito, ma, al contempo, richiamando il pronome di prima persona, sottolinea la centralità del soggetto che lo incontra.
Onomatopea imita o riproduce suoni e ESEMPIO: … un cocco! /
rumori reali di diverso Ecco ecco un cocco un genere (per esempio i versi cocco per te! (Giovanni degli animali) mediante Pascoli) termini inventati dal poeta oppure vocaboli che In questo caso, il poeta ha contengono fonemi che di riprodotto il verso della per sé suggeriscono un gallina per mezzo di suono o un rumore naturale. vocaboli che contengono fonemi che lo suggeriscono.
Paronomasia accostamento di parole che ESEMPIO: Talor, mentre
hanno un suono (sia cammino solo al sole vocalico sia consonantico) (Camillo Sbarbaro) molto simile, ma un significato completamente diverso.
Fonosimbolismo I suoni delle vocali e delle ESEMPIO:
consonanti possono sensazione di tranquillità: richiamare alla mente Chiare, fresche e dolci sentimenti ed emozioni. Per acque esempio, vocali come a ed e (F. Petrarca) rimandano a immagini serene, mentre la i e la u sensazione di paura: alludono a stati d’animo più volaron sul ponte che cupo cupi. L’uso consapevole di sonò queste suggestioni sonore è (A. Manzoni) il fonosimbolismo.
FIGURE RETORICHE DI SINTASSI/D’ORDINE
Anafora ripetizione di una o più ESEMPIO: Sentivo il cullare
parole all’inizio di due o più del mare, / sentivo un fru fru versi successivi. tra le fratte; / sentivo nel cuore un sussulto (Giovanni Pascoli)
Climax successione in senso ESEMPIO: Il rombo cresce, /
ascendente (per esempio mi percote, m’assorda dal meno al più importante, (Gabriele D’Annunzio) dal più piccolo al più grande, dal più debole al più forte…) di alcuni elementi (verbi, sostantivi, interi versi…) che esprimono lo stesso concetto.
Chiasmo disposizione «a forma di ESEMPIO: Le donne, i
croce» di due termini oppure cavalier, l’arme, gli amori di due proposizioni (Ludovico Ariosto) concettualmente o Se si dispongono le parole sintatticamente parallele. in relazione tra loro secondo il significato si ottiene la figura di una X (la lettera greca chi, da cui deriva il nome di questa figura retorica):
Le donne i cavalier
L’arme gli amori
Parallelismo Disposizione degli elementi ESEMPIO:S’aduna
sintattici o semantici della voglioso, si sperde tremante frase in modo simmetrico (A. Manzoni) secondo lo schema AB AB.
Enumerazione raggruppamento e ESEMPIO: …
accumulazione di parole: s’accamperanno di gitto 1. unite da congiunzioni alberi case colli (Eugenio coordinanti; Montale) 2. semplicemente accostate secondo un criterio logico oppure secondo un processo associativo inconscio (per il quale risultano affiancate in modo apparentemente casuale e disordinato).
Anacoluto costruzione sintatticamente ESEMPIO: Io, la mia patria
irregolare, perché la frase or è dove si vive (Giovanni viene iniziata in un modo e Pascoli) continuata in un altro: il caso più frequente è l’improvviso cambiamento del soggetto.
Ellissi omissione intenzionale di ESEMPIO: Gemmea l’aria, il
uno o più elementi sintattici sole così chiaro (Giovanni indispensabili alla frase, che Pascoli) possono essere facilmente ricavati dal contesto. In entrambe le affermazioni è sottinteso il verbo «essere» (il verbo dell’esistenza) per accentuare il senso di illusoria apparenza delle cose, che sembrano e non sono.
Anastrofe inversione di parole rispetto ESEMPIO: Me vedrai
all’ordine consueto con cui seduto (Ugo Foscolo) sono presentate (per esempio il complemento di In questo caso, il specificazione anteposto al complemento oggetto «me» nome, il complemento viene posto prima del verbo oggetto anteposto al per avere maggior risalto. verbo…).
Iperbato divisione (mediante ESEMPIO: Me ad evocar gli
l’inserimento di altri termini) eroi chiamin le Muse (Ugo di due parole che Foscolo) dovrebbero trovarsi vicine. Le parole «chiamin ad evocar» sono state separate mediante l’inserimento del complemento oggetto «gli eroi»; esse sono poi state invertite con un’anastro
Anadiplosi Ripetizione all’inizio di un ESEMPIO:Ma la gloria non
verso di una o più parole vedo, /non vedo il lauro e il disposte alla fine del verso ferro ond’eran carchi precedente (o tra due frasi (G. Leopardi) contigue).
FIGURE RETORICHE DI SIGNIFICATO
Similitudine (o paragone) accostamento di due ESEMPIO: Le mie parole /
termini, tra i quali si sono profonde / come le stabilisce un’analogia, per radici / terrene, / altre mezzo di un connettivo serene / come i firmamenti (come, simile a…), di forme (Gabriele D’Annunzio) correlative (così…come; così…tale; quale…tale…) o di un verbo (parere, sembrare, assomigliare…).
Metafora identificazione di due o più ESEMPIO: Montagne!
termini legati tra loro da un Mammut in mostruosa rapporto di somiglianza o di mandria (Filippo Tommaso analogia: la metafora nasce, Marinetti) dunque, quando tra due termini si individua una parte I due termini «montagne» e di significato comune, che «mammut» sono legati da consente di presentarli un elemento di somiglianza come se fossero la stessa (la grandezza) che cosa. costituisce la parte di significato comune che consente di metterli in rapporto.
Iperbole massima (o minima) ESEMPIO: Ho sceso
amplificazione di un dandoti il braccio almeno un concetto, con cui si intende milione di scale (Eugenio sottolineare una situazione Montale) che supera (per eccesso o per difetto) i limiti della verosimiglianza.
Litote negazione del contrario di ESEMPIO: Non volendomi
ciò che si vuol dire, per Amor perdere ancora ragioni di tatto o di prudenza (Francesco Petrarca) oppure per attenuare la forza di un concetto. «Non volendomi perdere» equivale a «volendo salvarmi».
Ossimoro unione di due termini (di ESEMPIO: È l’estate /
solito un aggettivo e un fredda, dei morti (Giovanni sostantivo) di significato Pascoli) opposto, che normalmente si escludono a vicenda.
Perifrasi utilizzo di una serie di parole ESEMPIO: Colui che
o di una frase al posto di un governa ogni cosa (Dante solo termine. Alighieri)
La perifrasi è usata per
evitare di pronunciare il nome di Dio. Metonimia sostituzione di un termine ESEMPIO: Talor lasciando con un altro (che indica, le sudate carte (Giacomo perlopiù, un oggetto) che è Leopardi) solitamente associato al primo con un rapporto di: Le «sudate carte» ● causa/effetto (e sostituiscono l’effetto alla viceversa); causa (gli studi faticosi). ● contenente/contenut o; ● materia/oggetto; ● oggetto/chi lo usa ● concreto/astratto (e viceversa) ● autore/opera ● luogo/persona…
Sineddoche Caso particolare di ESEMPIO:parte per il tutto:
metonimia in cui si indica un Va una vela spiegata, e nel elemento attraverso un altro silenzio/la guida un uomo che abbia con il primo un (S. Penna) rapporto di tipo quantitativo (es. parte per il tutto).
Sinestesia unione di termini che si ESEMPIO: Senti un odore
riferiscono a dati provenienti d’ombra e d’umidore da organi sensoriali diversi (Giovanni Pascoli) (udito/tatto; udito/vista; tatto/vista…). Nel verso sono associati dei termini che si riferiscono a dati provenienti dall’olfatto («odore»), dalla vista («ombra») e dal tatto («umidore»).
Personificazione attribuzione di un animo o di ESEMPIO: Viene adagio la
caratteristiche umane a un sera, camminando / tra gli oggetto inanimato o astratto. abeti lontani nella neve / e silenziosa preme le sue guance / fredde alle finestre, per spiare (Rainer Maria Rilke)
Analogia Accostamento di due ESEMPIO:Su un oceano
elementi sulla base di di scampanellii/ repentina/ associazioni soggettive (può galleggia un’altra mattina essere spiegata indagando (G. Ungaretti) sulla sensibilità e sulla storia personale del poeta). Antitesi Accostamento di espressioni ESEMPIO:Et temo, et di significato opposto. spero; et ardo, et son un ghiaccio (F. Petrarca)
Antonomasia Sostituzione di un nome ESEMPIO:per indicare
comune con un nome Dante: proprio o viceversa. e tu prima, Firenze, udivi il carme/che allegrò l’ira al ghibellin fuggiasco (U. Foscolo)