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Le principali figure retoriche

Esistono numerose classificazioni delle figure retoriche: variano nome, numero e identificazione delle figure retoriche. Qui distinguiamo tra:
(a) figure di significato (o tropi, o traslati), basate sul trasferimento di significato da un’espressione a un’altra;
(b) figure di parola, che riguardano l’espressione linguistica;
(c) figure di pensiero, che riguardano le idee.
(A) Figure di significato (B) Figure di parola Omotelèuto (omeotelèuto)
Ripetizione di sillabe omofone alla fine di più
Metonìmia (metonimìa) Asìndeto parole della stessa frase. La rima è un caso di
Sostituzione di un termine con un altro che ha Assenza di congiunzioni coordinanti. omoteleuto.
con il primo un rapporto di contiguità logica. Si Veni, vidi, vici (Cesare) Pleonàsmo
può sostituire ad esempio: Polisìndeto Aggiunta a un’espressione di parole non necessa-
il concreto per l’astratto avere del fegato Ripetizione insistita di una congiunzione. rie dal punto di vista sintattico.
l’astratto per il concreto sei una bellezza E mangia e beve e dorme e veste panni (Dante) Gina non lo sapeva, lei, di dover andarsene
l’effetto per la sua causa le sudate carte
la causa per il suo effetto vive del suo lavoro
Epanalèssi Anacolùto
il contenente per il contenuto bere un bicchiere Raddoppiamento di un’espressione, ripetuta “Rottura” della regolarità sintattica di una frase.
la marca per il prodotto una Fiat all’inizio, o al centro, o alla fine di un segmento Quelli che muoiono, bisogna pregare Iddio per loro
l’autore per l’opera ascoltare Mozart testuale.
Sinèddoche Vola, colomba bianca, vola…
Climax (gradazione)
(C) Figure di pensiero
Sostituzione di un termine con un altro che ha
con il primo un rapporto di quantità. Si può so- Espressione di un’idea con più parole aventi un Antìtesi
stituire ad esempio: valore gradatamente più intensivo o viceversa: Accostamento di due termini o espressioni di sen-
la parte per il tutto tornare al tetto Veloce? É un razzo, una scheggia, un fulmine! so opposto o contrastante.
il tutto per la parte pelliccia di visone Anàfora (iterazione) Non fronda verde, ma di colore fosco;
il genere per la specie i comuni mortali Ripetizione di una o più parole all’inizio di enun- non rami schietti, ma nodosi e ‘nvolti;
la specie per il genere il pane quotidiano non pomi v’eran, ma stecchi con tosco (Dante)
ciati, o di loro segmenti, successivi.
il singolare per il plurale non passa lo straniero Ossìmoro (ossimòro)
sentivo il cullare del mare,
Secondo molti si tratta di una forma di metoni- sentivo un fru fru tra le fratte; Unione paradossale di due termini antitetici.
mia. sentivo nel cuore un sussulto (Pascoli) tacito tumulto (Pascoli)
Metàfora Allitterazione la morte che vive (Montale)
Sostituzione di una parola con un’altra il cui sen- Ripetizione della stessa consonante o della stessa Chiasmo
so letterale ha una qualche somiglianza col senso sillaba all’inizi di parole contigue. Incrocio di membri corrispondenti, dove due o
letterale della parola sostituita. fresche le mie parole nella sera più termini collocati in successione seguono in
Es.: capelli d’oro per capelli biondi: la sostitu- ti sien come il fruscio che fan le foglie (D’Annunzio) uno dei membri l’ordine inverso a quello
zione è possibile perché i due termini biondo e Onomatopèa dell’altro.
oro appartengono allo stesso campo semantico (il Si ha quando una parola imita o suggerisce il
colore giallo). suono dell’oggetto o dell’azione che significa. Le donn e, i cavallier
Tradizionalmente la metafora è considerata una il tuono rimbombò di schianto:
similitudine abbreviata. Per es. dalla similitudine rimbombò, rimbalzò, rotolò cupo (Pascoli)
il mio amore brucia come una fiamma possono Paronomàsia (paronomasìa, bisticcio)
derivare le metafore: Accostamento di parole di suono affine, ma diffe- L’arme, gli amori
il mio amore è una fiamma renti nel significato. (Ariosto)
la mia ardente fiamma i’ fui per ritornar più volte vòlto (Dante)
la mia fiamma Similitudine (paragone)
Poliptòto (polittòto, polìttoto) Confronto tra due elementi in base a caratteristi-
Sinestesìa Ripetizione della stessa parola con mutamento di
Tipo di metafora che consiste nel trasferimento di che comuni. La similitudine è resa esplicita da un
flessione o di funzione sintattica. termine di paragone: come, tanto, tale, simile, ecc.
significato dall’uno all’altro campo sensoriale. cred’io ch’ei credette ch’io credesse (Dante) Al cor gentil rempaira sempre amore
un colore caldo
(Quasimodo) Figura etimologica
come l’ausello in selva a la verdura (Guinizelli)
l’urlo nero della madre
Accostamento di parole aventi la stessa radice: Preterizione
Perìfrasi (circonlocuzione) questa selva selvaggia e aspra e forte (Dante)
Sostituzione di un solo termine con un “giro di Dichiarazione che si tralascerà di parlare di un
parole”, o una definizione, o una parafrasi. Endìadi certo argomento che intanto viene nominato; in
La gloria di colui che tutto move (=di Dio) (Dante) Espressione di un solo concetto mediante due altre parole, si finge di voler omettere ciò che in
termini coordinati: realtà si dice.
Eufemismo nella strada e nella polvere (= nella strada polverosa) Non starò a raccontare le peregrinazioni di Ulisse…
Perifrasi usata per attenuare un’espressione trop-
po cruda, dolorosa o volgare. Ellìssi Hysteron pròteron
É passato a miglior vita (per non dire “è morto”) Soppressione di uno o più elementi che la costru- Consiste nel dire per prima la cosa che è accaduta
zione grammaticale esigerebbe: per ultima.
Antonomàsia Li uomini si vendicano delle leggiere offese, delle
Uso di un nome comune, un epiteto o una perifra- Usciamo, muoviti!
gravi non possono (Machiavelli)
si al posto di un nome proprio, per esprimerne
Zeugma (sillèpsi) Domanda retorica
una qualità caratterizzante: Domanda che, anziché richiedere un’informazio-
Ellissi che comporta il collegamento di due o più
Il Cavaliere (= Berlusconi) ne, attende come sola risposta una conferma:
Il Pelìde (= Achille) sostantivi a un aggettivo o a un verbo che logi-
camente si può riferire a uno solo di essi: Il leone non è forse il re della foresta?
Antonomasia è anche l’uso di un nome proprio al
posto di un nome comune: Parlar e lagrimar vedrai insieme (Dante) Allegoria
Un Einstein (= un genio) Anàstrofe (inversione) Attribuzione di un significato simbolico, diverso
Un Otello (=un uomo geloso) Inversione del normale ordine sintattico degli da quello letterale, al discorso. Come la metafora,
Litòte elementi di una frase. anche l’allegoria si basa su un paragone non
Negazione del contrario per affermare un con- all’opre femminili intenta / sedevi (Leopardi) espresso; secondo la retorica antica, anzi,
cetto in forma attenuata. Ipèrbato l’allegoria risulta da “una serie ininterrotta di
Don Abbondio non era nato con un cuor di leone Interposizione di un segmento di enunciato tra i metafore”, ed è perciò “una metafora prolungata”.
Ipèrbole due costituenti di un sintagma. La Commedia di Dante è tutta una lunga allego-
Esagerazione, per eccesso o per difetto. O belle agli occhi miei tende latine (Tasso) ria; e allegorie sono per lo più le parabole e le
É un secolo che non ci vediamo Mille di fiori al ciel mandano incensi (Foscolo) favole.

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