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e fra arse foglie, come in fermo fumo Fresche le mie parole ne la sera
(G. Ungaretti) ti sien come il fruscìo che fan le foglie
(G. D'Annunzio)
ANACOLUTO = (sintassi) irregolarità nella struttura sintattica della frase. Di solito la frase inizia con un
soggetto, e termina con uno diverso, pur mantenendo unità di senso.
Quelli che muoiono, bisogna pregare Iddio per loro (A. Manzoni)
ANAFORA = (posizione) Ripetizione di una o più parole ad inizio di frase o di verso. Usata per dare più
rilevanza ad un'idea.
ANTITESI = (significato) Rafforzamento di un concetto aggiungendo la negazione del suo contrario (Lavorava
di notte, non di giorno) oppure accostando due parole o concetti opposti (temo e spero).
…Non fronda verde, ma di color fosco; e temo e spero; e ardo e sono un ghiaccio;
non rami schietti, ma nodosi e ’nvolti; e volo sopra ’l cielo e giaccio in terra;
(D. Alighieri) (F. Petrarca)
ANTONOMASIA = (significato) Indicare qualcosa non con il nome proprio, ma con un nome generico a
questo strettamente legato.
Il Poeta > Dante Alighieri. L'antiqua madre > la Terra (L. Ariosto)
ARCAISMO = (significato) Uso di una parola antica caduta in disuso nella lingua corrente.
ASINDETO = serie di frasi, o espressioni più brevi, coordinate senza l'uso della congiunzione, ma tramite
punteggiatura.
ASSONANZA = (suono) Rima imperfetta in cui si ha una uguaglianza non perfetta dei suoni finali di due
versi. Di solito c'è corrispondenza tra le sole vocali.
CESURA = (metrica) Forte pausa interna a un verso, spesso marcata da un segno di interpunzione.
Le donne (A), i cavallier (B), Uno per tutti, né il sol più ti rallegra
l'arme (B), gli amori (A),... tutti per uno! né ti risveglia amor
(L. Ariosto) (A. Dumas) (G. Carducci)
CLIMAX = o “gradazione”, “scala”. Disposizione di termini in ordine di intensità crescente (climax o climax
ascendente) o discendente (anticlimax o climax discendente).
FORESTIERISMO o PRESTITO LESSICALE= uso di una parola presa da un'altra lingua. Termine generico per
francesismo, anglismo, latinismo, etc...
INVERSIONE o ANASTROFE= (ordine parole) mutamento dell'ordine normale delle parole nella frase (agg
prima del nome)
e più felice sarebbe stato (Boccaccio) > sarebbe stato più felice
IPALLAGE = (significato) spostare un aggettivo, concordandolo con un nome vicino e diverso da quello a cui
si riferisce.
..Don Abbondio (il lettore se n’è già avveduto) non era nato con un cuor di leone […] Egli era non nobile, non
ricco...
(A. Manzoni)
LOCUS AMOENUS = (leggi Locus Amenus) cioè luogo piacevole. Scenario idillico dove la serenità della
natura allontana i problemi. Gli elementi tipico di questo paesaggio sono: la natura primaverile, la pace, gli
uccellini che cantano, il sole che riscalda lievemente, il fresco dell'ombra, un corso d'acqua.
Le nuvole sono corvi. > Le nuvole sono NERE come dei corvi.
METONIMIA = sostituisce al termine proprio, un termine che ha con il primo un rapporto di continuità
materiale o concettuale.
I principali tipi sono:
ONOMATOPEA = (suono) creazione di una parola che imita un suono della natura. Alcune di esse sono
entrate stabilmente nel lessico (chicchirichì), possono formare parole morfologicamente regolari
(ticchettare, tocchettìo, da tic tac). Alcune nascono nel linguaggio dei fumetti (gulp, crash, bang).
…Sciacqua, sciaborda,
scroscia, schiocca, schianta,
(G. D'Annunzio)
OSSIMORO = (significato) unire nella stessa espressione due idee antitetiche (ghiaccio bollente, brivido
caldo).
PARALLELISMO = (ordine parole) due gruppi di parole che ripetono la stessa struttura (ABAB).
Vedi Chiasmo, di struttura ABBA.
PERSONIFICAZIONE = attribuire qualità, azioni o sentimenti umani ad animali, oggetti, o concetti astratti.
RIMA INTERNA o RIMA AL MEZZO = (metrica) una parola a fie verso rima con una parola interna ad un altro
verso.
Passata è la tempesta,
odo augelli far festa e la gallina,
(Leopardi)
SIMILITUDINE = (significato) utilizzare un paragone per evidenziare meglio un'immagine o un concetto. E'
introdotta da COME o espressioni equivalenti.
SINEDDOCHE = forma particolare di METONIMIA, che cita il particolare per il l'oggetto intero. È affine alla
metonimia, dalla quale si distingue perché il rapporto fra il termine impiegato e quello sostituito non è di
tipo qualitativo (logico) ma quantitativo.
all’urlo nero
della madre che andava incontro al figlio
(S. Quasimodo)