Sei sulla pagina 1di 1

Analisi del testo – “La pioggia nel pineto” Gabriele D’Annunzio

L’opera poetica “La pioggia nel pineto” è stata composta da Gabriele D’Annunzio, scrittore, poeta, militare
e giornalista italiano, nato il 12 marzo 1863 a Pescara e morto l’1 marzo 1938 a Gardone Rivera. Siffatta
opera lirica venne composta tra il luglio e l’agosto del 1902 e prospetta dinnanzi il lettore l’immagine
suggestiva di una pineta segnata dalla pioggia estiva che porta con sé l’in equiparabile orchestra della
natura e consapevolezze assai tormentose di una storia d’amore affievolita e in procinto di terminare.

Quello che è destinato ad avere una fine viene congelato, rallentato per pochi attimi silenziosi e al
contempo pieni di parole inespresse. Il medesimo silenzio viene richiesto dall’uomo alla compagna per
udire ciò che non s’ode nella frenesia dell’esistenza, ovvero la pioggia che cade lontana e persistente
detenente suoni ed intensità, distinte sulla base della propria destinazione finale. Il forte rumore consente
in tal modo un’attenta osservazione del mondo esteriore ed interiore, la comparazione tra la favola che i
due amanti vivono, la quale illude inesorabilmente lei come una volta fece con lui.

Tale “favola” contornata dall’ambiente sonoro circostante viene contrassegnata da una metrica svincolata
da qualsiasi costrizione e costituita da 4 strofe suddivise in 32 versi che variano dai ternari ai novenari.
Determinata la mancanza di uno schema metrico ben preciso è possibile denotare la presenza di rime
sparpagliate, quali baciate, sparse ed identiche, e figure di suono, nello specifico allitterazioni, onomatopee
e paronomasia. Le allitterazioni consistono in ripetizioni di stessi suoni in parole adiacenti come “ciel
cinerino” (v.44), “salmastra e arsa” (v.10) e “siamo nello spirito silvestre” (vv. 52-53), mentre l’onomatopea
nell’imitazione di un determinato suono mediante l’espressione di rumori che esso produce con diversificati
termini, come “crepitio” (v.36), “crosciare” (v.82) e “croscio” (v.85). La paronomasia si esplica, invece,
nell’accostamento di parole simili o uguali ma di significato diverso, come ginestre-ginepri e accolte-
coccole. Al contempo vi è la presenza di una figura retorica in determinati versi, la sinalefe la quale fonde la
vocale di una parola iniziale con quella della successiva costituendo un’unica sillaba (gocciole e – sotto
innumerevoli).

Il timbro posseduto padroneggia una notevole diversificazione fornita dalle diverse sfumature che
acquisiscono le precipitazioni durante il medesimo corso. Le svariate voci si sovrappongono ed alternano
chiare e sonore, acute e stridenti, gravi e cupe sonorità nei diversi momenti crescenti o fievoli. Esso riporta
così l’impercettibile tocco della pioggia sui visi ed i corpi dei due giovani innamorati, tanto fievole da
accarezzare i lineamenti evidenziando i principali tratti.

Il tutto realizzato per Amore, Panismo e 5 sensi, le tematiche principali del componimento. L’amore per una
donna, Eleonora Duse, attrice teatrale italiana dell’epoca con cui trattenne una relazione per ben dieci anni,
a cui sa di dover tornare per salvare l’anima contaminata dalla caotica e mondana vita cittadina. Questo
realizzabile con l’ausilio della Natura, con cui instaura un legame profondo, si fonde, perdendosi per
ritrovarsi finalmente dopo un tempo che pare eterno nella sua brevità. Ciò che lo circonda lo comprende
appieno solo quando adopera tutti e 5 i sensi, il motore della percezione umana e dell’instancabile
scoperta, senza cui una parte di noi sarebbe inesplorata, priva di una qualsiasi papabile crescita.

La metamorfosi e l’evoluzione divengono l’immagine del cambiamento delle emozioni umane e di come
queste con il tempo varino la propria natura radicalmente, aumentando la potenza con cui si prospettano o
diminuendola. Quella meravigliosa favola che vivi illude ciò che sei oggi, nutre la mente ed il corpo di calma
e felicità passeggera, per andar via quando meno te lo aspetti, rilasciando il ricordo di un arco vitale passato
e gioioso. L’amore e il valore della vita resi noti mediante la natura.

Potrebbero piacerti anche