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Gruppo di Emily Guerreros, Ester Branca, Marta Cazzaniga Corte e Lisa Padovano

ANALISI DEL TESTO POETICO


(Notte dolorosa, Pascoli)
Si muove il cielo, tacito e lontano:

la terra dorme, e non la vuol destare;


dormono l'acque, i monti, le brughiere.
Ma no, ché sente sospirare il mare,
gemere sente le capanne nere:
v'è dentro un bimbo che non può dormire:
piange; e le stelle passano pian piano.

PARAFRASI
Si muove il cielo, doloroso e lontano: tacito: silenzioso, non doloroso…
la terra dorme e non si vuol svegliare; NO: è il cielo che non la (terra) vuole svegliare!
dormono le acque, i monti, le brughiere.
Ma no, perché sente il rumore del mare, chi è il soggetto? Chi è che “sente” etc…?
si sente un lontano provenire dalle capanne nere: no, appunto: il soggetto è la terra!
c’è dentro un bambino che non riesce a dormire:
piange; e la notte passa.
Dalla parafrasi che avete proposto alcune cose non le avete proprio
capite…
LIVELLO TEMATICO
In questa poesia, Pascoli descrive un paesaggio di notte, dove in cui il
passare del tempo è rappresentato dal passaggio delle stelle.
Inizialmente descrive una situazione tranquilla, dove tutto è
silenzioso, ma poi si sente un bambino piangere, introdotto dal suono
del mare che disturba la quiete. La tranquillità iniziale è resa dalla
punteggiatura molto frequente che poi si rafforza e diventa più
meccanica e meno fluida. In che senso? La modalità, in cui si esprime
il poeta, è neutra, universale, infatti descrive un paesaggio, dove sono
presenti acque, monti e brughiere, il quale che potrebbe essere un
qualunque posto. Anche se tutto può sembrare tranquillo
inizialmente c’è qualcosa che contrasta l’idea di innocenza e calma.
Probabilmente il “bambino che non può dormire” è lui potrebbe
rappresentare Pascoli stesso, nella “notte dolorosa”in cui è morto
suo padre. Viene introdotta così l’idea della morte molto caro
(concordanza: l’idea è femminile) a Pascoli (inoltre non direi che
“l’idea della morte è molto cara a Pascoli”: così sembra che la morte
gli piace. Al limite direi che è una tematica ricorrente…) . Il titolo
“notte dolorosa” racchiude la tristezza che fa da filo conduttore a
tutto il componimento; Pascoli nasconde tra i versi numerosi
pensieri, che vivono all’interno della sua anima e allude spesso alla
sua esperienza, in particolare allo spiacevole avvenimento, che
caratterizza molte delle sue poesie: la morte del padre Ruggero, che
venne assassinato il “X agosto” 1867 nei pressi di Longiano, quando
Giovanni aveva solo 11 anni. Infine l’autore si rivolge al lettore non in
modo diretto, ma descrivendo la natura e accennando al suo mondo
interiore.
LIVELLO METRICO-RITMICO
La poesia è composta da due strofe: un verso-strofa e una strofa
composta da sei versi.
I versi sono endecasillabi, rallentano il ritmo in che senso? e lo
schema rimico del componimento è: A BCBC D A, quindi, per quanto
riguarda le rime, l’autore viola le norme della tradizione poetica. Bha,
non tanto: il primo verso rima con l’ultimo (e infatti il primo è anche
isolato da uno spazio), poi ci sono 4 versi che presentano una
normalissima e tradizionalissima rima alternata (are, ere, are, ere) e
infine il penultimo verso è in –ire: è vero che è diverso dai
precedenti, ma si tratta di un INFINITO PRESENTE ATTIVO ( dormire)
che si oppone perfettamente, anche a livello di significato, a
“destare”, del verso 2, cioè il primo verso delle “rime alternate”.
Insomma: non si può certo dire che non ci sia UNO SCHEMA PRECISO
E VOLUTO DALL’AUTORE, anche se non del tutto tradizionale.
LIVELLO SINTATTICO
L’organizzazione della poesia è paratattica, infatti il messaggio e il
significato di questa poesia sono facili da capire: anche se sembra
tutto tranquillo, ci sono sempre un’aria cupa e la morte. Perché i due
punti tra le due frasi precedenti? State dicendo due cose che
contrastano: prevale la paratassi, che dà
un’immagine/un’impressione di facilità e quindi di tranquillità MA IN
REALTA’ sono presenti degli elementi CHE CONTRASTANO CON TALE
SENTIMENTO DI TRANQUILLITA’!
E’ presente un climax che comprende le parole: tacito, sospirare,
gemere e piange, NO: PER AVERE UN CLIMAX DEVO AVERE PAROLE
CHE SI RIFERISCONO A UN ELEMENTO IN COMUNE. In questo caso
avete parole che si riferiscono tutti a elementi diversi (il cielo è tacito,
il mare sospira, le capanne gemono e il bimbo piange). Al massimo
potete dire che il CLIMAX si riferisce ai SUONI prodotti dai vari
“personaggi” del testo (alcuni di essi evidentemente personificati)
che sono in ordine crescente di drammaticità che riassumono in
ordine il ritmo vero e proprio di questo testo poetico: inizialmente
tranquillo, poi sempre più tragico. In che senso il RITMO diventa più
agitato? Il CLIMAX si riferisce al lessico, NON AL RITMO. E infatti
avreste dovuto inserirlo, eventualmente, nella parte di analisi
lessicale-semantica.
Nella poesia sono presenti diversi chiasmi, il più importante è
sicuramente “si muove il cielo” al primo verso e “le stelle passano”
all’ultimo verso. Il poeta usa il chiasmo per enfatizzare il legame,
creato anche dalla rima “lontano/piano” e creare una cornice tra il
primo e l’ultimo verso. Bene! Altri chiasmi sono “la terra dorme” al
secondo verso e “dormono l’acque” al terzo e “sente sospirare” al
quarto verso e “gemere sente” al quarto, i quali, più che di struttura,
servono per rendere la lettura del testo più gradevole ed enfatizzano
queste frasi.(generico) Nel testo è presente anche un parallelismo
“strutturale”: “non la vuol destare” e “non può dormire” al secondo e
al penultimo verso. “Strutturale” perché contrappone ancora la terra
che dorme, quindi la tranquillità, e il bambino che non può dormire,
quindi il dolore. Questo parallelismo ripete la struttura NON+VERBO
SERVILE+VERBO INFINITO isolando alla fine della frase i verbi
“destare” e “dormire”. E quindi? Perché? Perché il poeta mette in
“paragone” questi elementi? Cosa vuole evidenziare/comunicare?
L’enjambement tra gli ultimi due versi NON c’è ENJ. Tra gli ultimi due
versi! Non ci può essere un enj. Con un segno di interpunzione forte
come i due punti! contrappone il pianto del bambino e le stelle tacite
che passano pian piano. Nell’ultimo verso c’è l’allitterazione
“p”(piange, passano, pian piano) che rallenta il ritmo.
LIVELLO LESSICALE SEMANTICO
Le parole-chiave sono “cielo lontano”, “dormire”, “capanne nere” e
“bimbo che non può dormire”. Il cielo lontano simboleggia la lontana
tranquillità dell’autore e il suo continuo stato di angoscia; il verbo
“dormire” utilizzato diverse volte nel corso del componimento,
riporta alla notte del “X agosto” in cui il padre del poeta è stato
assassinato. Perché proprio il verbo dormire? Se mi dite le stelle, il
cielo stellato, l’ambiente notturno…ok…ma il verbo dormire manco è
citato in “XAgosto”! Le “capanne nere” evocano la sua morte e
l’infinito dolore di Pascoli, definito come un “bimbo che non può
dormire”. Altre parole chiave sono quelle che costituiscono il climax
spiegato nel livello sintattico. (e infatti andava spiegato nel livello
lessicale, non sintattico)
Nella poesia sono presenti figure retoriche di significato come le
personificazioni della terra, delle acque, dei monti, delle brughiere,
del mare e delle stelle. Perché?
Il registro linguistico è semplice ed evocativo.

LIVELLO FONICO-TIMBRICO
Nel corso della poesia Pascoli ricorre all’utilizzo di diverse figure
retoriche del suono: è presente l’allitterazione “n” (capanne nere)
nel quinto verso, che ha lo scopo di evidenziare il dolore del poeta, a
dire la verità, come abbiamo detto più volte in classe, il suono N,
come anche la M e in generale le NASALI, sono suoni molto dolci,
infatti di solito le NiNNe NaNNe Ne soNo pieNe… e l’allitterazione “p”
(piange, passano pian piano) nell’ultimo verso, che simboleggia il
tempo che passerà lentamente a seguito di questa ingiustizia e
riprende il suono del singhiozzare del bambino.
Il poeta aggiunge una rima interna al quarto verso (sospirare /il mare)
quando citate parole o frasi del testo sarebbe meglio “virgolettarle”
oppure, se scrivete al pc, potete anche scriverle in corsivo che ricrea
un suono di risacca delle onde e aggiunge una rima interna al quinto
verso (gemere, nere) che riprende il fischio del vento non capisco
come possiate associare il gemere e la parola nere al fischio del
vento. Sicuramente la rima collega due parole che evocano una
immagine negativa/cupa/ triste e il tema negativo.
Si può notare una prevalenza di suoni scuri che fanno riferimento alla
tristezza e alla paure dell’autore.

CONTESTUALIZZAZIONE
Pascoli mette a fuoco il ricordo della sua infanzia triste che fa
emergere in molte delle sue composizioni.
Il componimento “Notte dolorosa” riprende la struttura del trittico:
“Il lampo”, “Il tuono” e “Temporale”, (i titoli vogliono le MAIUSCOLE
INIZIALI) che sono tutti composti da un verso strofa e una strofa di sei
versi. Anche il livello tematico ci sono numerosi elementi simili, in
particolare la descrizione dei paesaggi che egli usa come strumento
per comunicare le sue emozioni e gli stati d’ animo. Bene.
Il paesaggio naturale, come di frequente nelle poesie di Pascoli
introduce i ricordi dell’autore. Anche questa volta il titolo è
indispensabile per introdurre il messaggio dell’autore. Il climax
presente anche nell’ ”assiuolo” e in “novembre” accompagna lo
sviluppare della tematica del dolore.
In “Notte Dolorosa”, come in altre opere di Pascoli, ripetitivo è
presente quello che è definito “pessimismo pascoliano”. I lutti della
sua giovane età lasciarono nell’animo del Pascoli un’angoscia
profonda e gli ispirarono il mito del “nido familiare” da ricostruire. In
una società sconvolta dalla violenza (le capanne nere) il dolore è un
fatto presente nella poesia.
COMMENTO
Tutto il mistero nell’universo è che gli uomini sono creature fragili e
deboli, soggette al dolore e alla morte, vittime di un destino oscuro e
inconoscibile, mentre il cielo lontano passa piano e impotente sulle
vicende che accadono sulla terra (come esplicitato nella poesia “X
agosto”).
Questo componimento ci è piaciuto molto perché l’autore è riuscito a
trasmetterci le sue emozioni e le sue sensazioni.

Ci sono alcuni errori/imprecisioni e mancanze, ma complessivamente è una buona analisi: avete


saputo cogliere molti elementi e di molti di essi avete dato una spiegazione interessante e siete
riusciti a cogliere il nesso con gli altri testi e con il livello connotativo.

Voto complessivo: 7

Ilaria Stucchi

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