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Il lampo - Giovanni Pascoli - Parafrasi, analisi,

commento, figure retoriche


IL LAMPO

E cielo e terra si mostrò qual era:

la terra ansante, livida, in sussulto;


il cielo ingombro, tragico, disfatto:
bianca bianca nel tacito tumulto
una casa apparì sparì d'un tratto;
come un occhio, che,largo,esterrefatto,
s'aprì si chiuse, nella notte nera.

Prafrasi e rime

E cielo e terra si mostrò ciò che era: A

la terra ansante, livida, in sussulto;B


il cielo ingombro, tragico, disfatto:C
bianca bianca nel tragico tumulto B
una casa apparì sparì d'un tratto;C
come un occhio, che, largo esterrefatto,C
s'aprì si chiuse, nella notte nera. A

2. LE CARATTERISTICHE FORMALI DOMINANTI DELLA POESIA:

Metrica: Due strofe (un verso-strofa e una sestina);


Rima: Rime libere (A;B;C;B;C;C;A);

Figure retoriche d’ordine:

-Climax ascendente: ansante, livida in sussulto, ingombro, tragico, disfatto, largo esterrefatto
-Anastrofe: bianca bianca nel tacito tumulto, una casa apparì…
-Enjambement (v 6-7);

Figure timbriche :

-Paranomasia: apparì sparì

Figure retoriche di significato:

-Similitudine: come un occhio s’aprì si chiuse


-Ossimoro: tacito tumulto;
-Metafora: terra ansante, cielo tragico
-Anafora: bianca bianca (l'accostamento dei due aggettivi ha valore di superlativo)
-Antitesi: apparì sparì i due verbi sono accostati senza nessun segno di punteggiatura.

3. INTENZIONE COMUNICATIVA

In questa poesia Pascoli parla di un lampo che rompe il silenzio e la notte con una luce violenta tale che mette a nudo la vera realtà del mondo: la sua
tragicità e il caos che la contraddistingue.

La sua stessa casa è scossa dalla forza del lampo e, agli occhi del Pascoli, perde almeno in parte la sicurezza e il senso di protezione che aveva fino ad
un momento prima anche se rimane connotata positivamente dal colore bianco in antitesi con il nero circostante.

Ed in questa situazione d’angoscia e paura Pascoli sente la sua vita in bilico tra il voler restare in un “nido” ormai distrutto e l’affrontare una vita
piena d’inganni.

In questa poesia viene descritta la casa attraverso il colore bianco, per segnarne l'aspetto positivo come rifugio di fronte al temporale. Alla casa e al
colore bianco che la differenzia, si contrappone il nero della notte con sensazioni opposte di paura e angoscia. La descrizione della casa accerchiata
dal nero della notte durante un temporale con le sensazioni di paura e di terrore che gli vanno dietro, si trova anche nel "Temporale” sempre dello
stesso autore.

La natura confusa dal temporale, il lampo illumina la notte, scoprendo cielo e terra, mostrando d'un tratto una casa nel buio. Viene messo in evidenza
l'effetto visivo del lampo, come un'improvvisa apparizione della percezione illusoria e dell'angoscia e la percezione del dolore.
All'inizio della poesia, cielo e terra compaiono legati, ma nel secondo verso, tra di loro si avverte una rottura.
La casa è un posto sicuro, racchiuso in un momento di stabilità nello sconvolgimento della natura e del paesaggio. Esso è breve, in quanto dura solo
per un istante e poi sparisce nell'oscurità. Essa viene paragonata ad un occhio che si apre e si chiude per ricevere una tragica realtà, e mostra lo
stupore ed il timore per la natura
I tre aggettivi, presenti nei versi due e tre, sono la proiezione dello stato d'animo dell'autore. Questi aggettivi danno vita ad un climax ascendente che
conferisce alla realtà un clima più umano e sconvolto: tormentato, triste.
In questa poesia domina il senso visivo; le altre immagini sono utilizzate per dare una rappresentazione umana e psicologica della natura.

4.PROBLEMATICA AFFRONTATA

Il poeta Pascoli sente il bisogno di torcersi nel proprio io, per osservarlo, comprenderlo e cercare una vita interiore reale.Egli fondò le sue poesie
sull’enigma che circonda l'uomo, sulla sensibilità delle piccole cose, sulla musicalità della poesia, sulla quasi continua presenza della morte.
Molte delle sue poesie prendono spunto dalle piccole cose della vita comune, avvolta nel mistero e nella sofferenza.
Pascoli cerca di evidenziare il doppio significato delle cose, adottando un linguaggio ricco di sinonimi e somiglianze. Spesso le parole assumono un
significato fonosimbolico.
Una delle raccolte di poesie più significative del Pascoli è Myricae. I temi principali trattati nell'opera sono quello di una natura rappacificatrice e
amichevole, quello dell'infanzia, del nido distrutto ed il tema della morte.
Varie poesie del Pascoli hanno come sfondo elementi atmosferici, come la nebbia, i tuoni, i fulmini… Possiamo trovare fenomeni di questo tipo nelle
poesie come "Temporale", "Il lampo" ed "Il tuono”. In queste poesie, il poeta presenta tali fenomeni come un qualcosa di pauroso anche per la terra
stessa. Infatti per il poeta, il mondo all'esterno del nido familiare è indefinito e pericoloso, e viene pertanto temuto dal poeta.

5. COLLEGAMENTO CON ALTRE POESIE

Questa poesia è collegata a “Il tuono” e anche a “temporale”, con cui presentano molti elementi in comune, a cominciare dalla struttura metrica e
dallo schema di rime, che sono identici. Le poesie sono costruite su un avvicinamento di sensazioni: qui più visive; e nella poesia “il tuono”
essenzialmente uditive.
In molti altri testi pascoliani, va sottolineata la esistenza del simbolismo: la rappresentazione di un fenomeno naturale serve infatti a trasmettere le
impressioni e i sentimenti del poeta. La luce del lampo che illumina per un attimo il paesaggio è come un'improvvisa e tragica rivelazione della realtà
della vita. Una casa bianca appare e poi scompare all'improvviso, soppressa dall'oscurità che è l’insieme materiale e morale.

Pascoli: Il lampo. Parafrasi e commento

La poesia dì Pascoli, ricca di  allusioni, si avvale di un nuovo linguaggio idoneo ad esprimere


effetti analogici, fatto dì periodi semplici, di strutture paratattiche e ricco di simboli e di
assonanze. Uno dei simboli ricorrenti è il lampo che con la sua luce rapidissima ed abbagliante,
squarcia le tenebre  e consente di cogliere  in quell'attimo oggetti immersi nel mistero
dell’oscurità notturna. Lo stacco tra l'incipit e il resto della lirica dà l'impressione, anche a
livello visivo, dell’intensa attesa determinata dal balenìo del lampo. La casa, nella notte cupa,
appare bianchissima allo sprigionarsi della luce, per poi scomparire nel buio che quasi la
inghiottisce e per similitudine essa appare come un occhio umano, immenso, isolato dal volto,
che si apre e si richiude istantaneamente, impaurito dalla visione del cielo in tempesta. La
tecnica impressionistica della lirica, mediante frasi rapide e spezzate, vuole rendere l’idea di
una natura sconvolta, di un ordine interrotto dalla violenza della tempesta. Il fenomeno
naturale esprime simbolicamente l’angoscia improvvisa dell’uomo di fronte al dolore
dell’esistenza e al male del mondo, nel quale non è possibile cogliere un ordine razionale, né
rapporti logici ben definiti.
 
 
IL LAMPO
 
E cielo e terra si mostrò qual era:

la terra ansante, livida, in sussulto;


il cielo ingombro, tragico, disfatto:
bianca bianca nel tragico tumulto
una casa apparì sparì d'un tratto;
come un occhio, che, largo esterefatto,
s'aprì si chiuse, nella notte nera.
 
(da Myricae)
   
 
NOTA METRICA: ballata piccola di endecasillabi che rimano secondo lo schema: A; BCRCCA
 
PARAFRASI
Cielo e terra (nell’attimo in cui il lampo squarciò le tenebre) si mostrarono (apparvero) queli
essi erano: (e precisamente) la terra (apparve) ansante (simile a una creatura che respiri
affannosamente per l’agitazione), livida (per la paura) tutta sconvolta, turbata dall’angoscia
(in sussulto); il cielo (apparve) ingombro (di nubi), tragico (ossia catastrofico nel suo aspetto
funesto), ridotto in rovine; bianchissima (per il terrore) nello sconvolgimento silenzioso (della
natura), una casa (per effetto del lampo) apparve e immediatamente sparve, simile ad un
occhio che, dilatato smisutatamente, esterefatto (atterrito per quanto accade), si aprì e
immediatamente si chiuse, (avvolto) nella densa oscurità della notte. (Red. Tf)

“IL LAMPO”

E cielo e terra si mostrò qual era:


la terra ansante, livida, in sussulto;
il cielo ingombro, tragico, disfatto:
bianca bianca nel tragico tumulto
una casa apparì sparì d'un tratto;
come un occhio, che, largo esterefatto,
s'aprì si chiuse, nella notte nera.

Questa lirica fu pubblicata nella terza edizione di Myricae. Questa poesia è un “quadretto
impressionistico” su un evento atmosferico, il lampo appunto. Nel lampo che ha illuminato cielo e
terra – per poi farli precipitare di nuovo nel silenzio sospeso che precede il tuono – l’universo ha
rivelato per un istante il suo vero volto spaventoso e angosciante, solitamente celato dietro aspetti
illusori e ingannevoli. Nello sconvolgimento della natura in tumulto, l’uomo ha potuto per un attimo
cogliere la minaccia che lo insidia, la precarietà del suo destino.

Parafrasi
E cielo e terra si mostrarono nella loro identità, grazie alla luce del lampo: la terra ansimante, tetra,
in un sussulto doloroso, il cielo ingombro di nuvole, cupo e sconvolto: nella silenziosa bufera
appare improvvisa una casa bianca che sparisce subito; simile ad un occhio che dilatato, sbigottito,
si apre e si chiude nella notte nera
1)Pascoli, con questa poesia, vuole descrivere il tuono che, con alto fragore, rintrona nella notte
scatenandosi in tutta la sua violenza terribile. L’essere umano all’udire il ruggito possente della
natura, s’impaurisce come un bimbo che ,spaventato, piange nella notte buia.
All’immagine minacciosa della natura si contrappongono, però, le figure rassicuranti della madre e
della culla,che nel simbolismo Pascoliano il motivo del “il nido familiare” distrutto, che rappresenta
per il poeta un mezzo di ricongiungimento con il “fanciullino” racchiuso nel suo io più profondo.
2) Lo schema delle rime è A BCBCCA ed è tipico di componimenti poetici cm “Il Lampo” ed “Il
Temporale” che sono intesi come la naturale prosecuzione de”Il Tuono”
3)Il componimento si fonda sull’opposizione Nulla-Culla,dove il Il nulla evoca l’oscurità, il male
che è presente nel mondo, mentre la culla simboleggia la vita e la sua bellezza.
4)L’autore isola l’espressione”la notte nera come il nulla” proprio per sottolinearne l’importanza
all’interno del componimento,l’obiettivo che si prefigge non è altro che incutere una paura quasi
reverenziale nel lettore che di fronte ad una sensazione di mistero e di vuoto si dovrebbe trovare
smarrito, rendendo l’atmosfera oscura, lugubre e terrorizzante.
5)Con il rimbombante schianto,il rimareggiare rinfranto e l’improvviso silenzio che subito dopo
sembra pervadere l’atmosfera

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