PARAFRASI: San Lorenzo, io lo so perch� un cos� gran numero di stelle bruciano e
cadono, inondando il cielo in un pianto. Una rondine stava tornando al suo nido, l�uccisero, cadde tra spini e nel becco aveva un insetto per i suoi rondinini. La rondine ha le ali aperte posta come in una croce con il verme in bocca, e i rondinini che pigolano nel nido, aspettando il cibo. Anche un uomo stava tornando a casa, venne ucciso e perdon� il suo assassinatore e con gli occhi aperti portava due bambole in dono. E nella casa abbandonata lo aspettano in vano, e lui fermo e attonito con gli occhi aperti e due bambole in mano. Tu Cielo che sei infinito, immortale da una condizione di felicit�, tu inondi questo atomo opaco del Male con un pianto di stelle. ANALISI DEL TESTO: La poesia � formata da 6 strofe, i versi sono raggruppati in quartine formata ognuna da due endecasillabi e due novenari, i versi sono in rima alternata con uno schema metrico abab. Ci sono varie figure metriche di significato come ad esempio abbiamo una similitudine tra la rondine e l�uomo, entrambi colpiti da un fatto catastrofico, la morte. Un�altra similitudine un po� pi� nascosta � quella tra Pascoli e Ges�, ci sono molti riferimenti come ad esempio nel titolo la X ricorda la croce, oppure cadde tra spini nel secondo verso della seconda strofa, il suo nido � nell�ombra e come in croce nella terza strofa primo e terzo verso. Infine nella quinta strofa e terzo e quarto verso abbiamo un enjambement con addita le bambole. Poi nella prima strofa abbiamo proprio nel primo verso un�apostrofe con San Lorenzo. La lirica fa parte della raccolta Myricae ed il titolo �X Agosto� non vuole rievocare i fenomeni della notte di San Lorenzo, ma in particolare quel giorno rievoca in Pascoli la morte del padre, ucciso il 10 agosto 1867 in circostanze mai ben chiare. Presenta un anda mento circolare infatti il tema del pianto viene proposto all�inizio del componimento ed anche al termine di esso. Ritroviamo frequenti le figure retoriche tipiche di Pascoli (personificazioni, metafore, allitterazioni, similitudini), l�uso di una sintassi spezzata e l�ambientazione in un quadretto naturalistico. Particolare invece sono la seconda e quarta strofa dove l�autore crea uno scambio tra termini usati in ambito animale e termini usati per gli uomini. Si nota anche una forte differenza tra i linguaggi usati: �rondinini� termine usato dai bambini invece �romita� termine pi� elaborato e poco conosciuto. TEMI: La figura della morte viene rievocato pi� volte nel testo, ma in particolare: nella terza strofa �come in croce� che rimanda alla morte di Cristo anch�esso morto innocente sia come la rondine, ma soprattutto come il padre di Pascoli nell�ultimo verso �quest'atomo opaco del Male� che rende questo componimento molto pi� tragico con un termine quasi di memoria leopardiana e trasmette un senso di lontananza, indifferenza e di un paesaggio non ben definito (Impressionismo pascoliano). RIASSUNTO: La poesia si apre descrivendo l�ambientazione temporale: � il 10 agosto cio� la notte di San Lorenzo, giornata in cui in genere si manifesta la quantit� massima di caduta delle stelle. In questo suggestivo paesaggio c�� una rondine che sta tornando nel suo nido per dare da mangiare ai suoi piccoli; d�un tratto � stata uccisa ed � caduta a terra con ancora il verme in bocca e i suoi figlioli pigoleranno sempre pi� a piano fino a morire di fame. Anche un uomo per� stava tornando a casa e come la rondine d�un tratto viene ucciso; anche lui portava con s� un regalo per le sue figlie. E� riverso a terra, e nella loro casa lo stanno aspettando inutilmente. Intanto la caduta delle stelle continua, senza fermarsi davanti a nulla, ad inondare la Terra oscurata dal Male. SINTASSI: Pascoli fa un uso molto abbondante della punteggiatura che gli permette di avere una coordinazione fra i versi e un ritmo pi� sostenuto e pi� veloce, come possiamo vedere nella quarta strofa della poesia. COMMENTO: Ecco un esempio di trasfigurazione della realt� in "simbolo": le stelle cadenti non sono viste nella loro realt� scientifica di meteore che s'infiammano a contatto con l'atmosfera, ma come pianto del cielo. Il dieci agosto, giorno di San Lorenzo, per Pascoli � una data dolorosa perch� gli ricorda la morte del padre Ruggero, assassinato mentre tornava dal mercato di Cesena. � questo il motivo centrale della lirica. Nella notte di San Lorenzo una strana pioggia cade dal cielo: una pioggia di stelle. Il poeta, quasi rispondendo alla sorpresa di chi non sa spiegarsi il meraviglioso fenomeno, afferma con sicurezza: �Io lo so perch�; ma prima di rivelarlo, racconta una favola allegorica (apologo), quello della rondine innocente uccisa da un malvagio, e l'assassinio di un uomo. Chi conosce il fatto luttuoso che grav� sull'adolescenza, anzi su tutta la vita del Pascoli, comprende subito a che cosa vuole alludere; anzi, a questo punto, il riferimento � tanto evidente che quasi si potrebbe considerare superflua la rievocazione della morte tragica del padre; ma per il poeta il fatto � troppo grave per non ritornarvi con precisione di minuti e toccanti particolari. Egli, ora che ha rivelato la malvagit� degli uomini, pu� spiegare apertamente il significato del pianto di stelle, che fin dall'inizio della lirica ha detto di conoscere: piange, il Cielo, sul male che rende buia la terra, e piange con lacrime di luce perch� si uccidono gli innocenti: una rondine che aveva nel becco un insetto la cena dei suoi rondinini e un padre che portava alle sue bambine due bambole in dono.Vi sono anche riferimenti religiosi: la rondine che muore con le braccia aperte come in una croce � il padre che perdona coloro che lo hanno ucciso, la croce � presente anche nella lettera "X" nel titolo della poesia. Il fenomeno naturale che si verifica nella tranquilla sera estiva finisce per denunciare la legge di sofferenza e d'ingiustizia che sconvolge l'umanit�. FIGURE RETOTICHE: Apostrofe: San Lorenzo (v. 1) = il poeta si rivolge al santo celebrato il 10 agosto, anniversario dell'assassinio del padre. Enjambement: - tanto/di stelle (v. 1-2) - tende/quel verme (vv. 9-10) - addita/le bambole (vv. 19- 20) - mondi/sereni (vv. 21-22) - inondi/quest'atomo (vv. 23-24). Sineddoche: al tetto (v. 5) = invece di dire al suo nido. Allitterazioni: - vv. 1-2, v. 5, v. 12, v. 19, v. 24. Personificazioni: - Cielo e Male (vv. 21; 24). Anastrofe: ritornava una rondine al tetto = il soggetto inserito dopo il verbo (v. 5). Similitudini: - come in croce. Metonimia - il suo nido che pigola (v. 11) - al suo nido (v. 13) Metafore: - perch� si gran pianto = le stelle che cadono diventano il simbolo del pianto (v. 3) - d'un pianto di stelle (v. 23) - quest'atomo opaco del Male (v.24) = indica la Terra. Consonanza: - 1� e 2� Strofa consonanza della lettera L - 2� Strofa consonanza della lettera R. Sinestesie: - rest� negli aperti occhi un grido (v. 15). Assonanza: arde e cade. Anafora: - Ora � l� (vv. 9 e 17) = evidenziano il parallelo tra le due morti, quella della rondine e quella del padre. Anadiplosi: lo aspettano, aspettano in vano (v. 18) = la ripetizione del verbo indica l'angoscia dell'attesa.