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Alessandro Manzoni Baldi, Giusso, Razetti, Zaccaria Paravia 1
Udite! Quei forti che tengono il campo23,
che ai vostri tiranni precludon lo scampo24,
son giunti da lunge25, per aspri sentier:
sospeser le gioie dei prandi26 festosi,
35 assursero in fretta dai blandi riposi27,
chiamati repente da squillo guerrier28,
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ANALISI DEL TESTO
T
Le masse ignorate dalla storia
Il coro affronta un motivo storico che a Manzoni sta molto a cuore, ma che nello sviluppo dram-
matico della tragedia rimane solo sullo sfondo: la sorte del popolo latino sotto il dominio longo-
La vita bardo, le condizioni di vita di quella massa di uomini comuni, che non hanno una funzione atti-
degli uomini comuni va nel determinare il corso storico, e che la storia ufficiale ignora (come Manzoni si esprime nel
Discorso sopra alcuni punti della storia longobardica: unimmensa moltitudine duomini, una
Il superamento serie di generazioni, che passa sulla sua terra, inosservata, senza lasciarci traccia). Le conven-
delle convenzioni tragiche zioni del genere tragico impongono allo scrittore di trattare solo le vicende dei grandi della sto-
ria, re, principi, duchi. Ma nel coro egli si riserva un cantuccio anche per trattare delle masse
anonime e dimenticate. Questo interesse sollecitato in Manzoni dallinfluenza di uno storico li-
berale francese, Augustin Thierry, che aveva indagato i rapporti che nel Medio Evo esistevano
tra popoli germanici invasori e popoli latini sottomessi e aveva indicato lorigine dei conflitti di
classe nei conflitti di razza tra conquistatori e conquistati, esprimendo la propria simpatia per
gli oppressi. Tuttavia, al di l di questa influenza storiografica, la concezione manzoniana ha die-
La visione cristiana tro di s un pi vasto retroterra culturale e ideologico: in primo luogo il cattolicesimo, che spinge
Manzoni, in obbedienza allo spirito evangelico, a concentrare il suo interesse sulla sorte degli
La visione borghese umili; in secondo luogo la visione della realt che era propria di tutta la borghesia moderna
europea, che rivendicava il pieno diritto della gente comune a suscitare linteresse della lette-
ratura e rifiutava quella concezione eroica, propria della societ aristocratica e della visione
classicistica, che giudicava degne di interesse solo le gesta dei grandi personaggi. Quello che qui
relegato nel cantuccio del coro verr in primo piano nel romanzo.
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La struttura paratattica tura sintattica ricorrente. una struttura preminentemente paratattica: i complementi e le pro-
posizioni si susseguono e si accumulano in serie parallele, per asindeto (senza congiunzioni). Si ve-
da come campione la prima strofa: nei primi tre versi vi lanafora reiterata, martellante, dei cin-
que complementi di moto da luogo (dagli atrii, dai Fori, dai boschi, dallaspre fucine, dai
solchi), separati da virgole; negli altri versi, la successione delle tre brevi proposizioni coordinate
per asindeto (si desta, intende lorecchio, solleva la testa). Questi segmenti sintattici preva-
lentemente coincidono con la misura del verso, o addirittura dellemistichio, per cui la pausa della
virgola potenziata dalla cesura che separa i due senari (Dagli atrii muscosi, // dai Fori cadenti,
intende lorecchio, // solleva la testa). Lanalisi pu facilmente estendersi al resto del componi-
La sintassi di Manzoni mento. Pu essere istruttivo paragonare questa sintassi, fatta di proposizioni brevi, in cadenzata
e quella di Foscolo successione, chiuse entro la misura dei brevi senari ritmati, con le clausole ampie della sintassi del
Foscolo, con la ricchezza di modulazioni del suo endecasillabo, con la frequenza degli enjambements
con cui la sintassi scavalca la misura del verso: si ha la percezione di come Manzoni mirasse a una
poesia popolare, di forte intensit drammatica e di immediata presa sul lettore, in opposizione
Il lessico allaulicit aristocratica della poesia classicheggiante. Solo nel lessico la poesia manzoniana con-
serva una patina di aulicit (tma, desire, crudi, brandi, fere, latebre, guatar, spe-
me, prandi, dirotti, membrando, impero, volgo, perigli, durar, ruine), anche se lau-
licit meno preziosa che nel discorso poetico foscoliano e pu andare unita a termini pi comuni.
T PROPOSTE DI LAVORO
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