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Il nastro di M obius

Giulia Marcellini
Indice
1 Introduzione 2
2 La costruzione del nastro 3
3 Le propriet`a topologiche e geometriche 6
3.1 Giocando...simpara! . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 10
4 Oltre la matematica.. 12
4.1 Escher . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 12
4.2 Max Bill . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 14
4.3 Moebius, Quel treno che corre nelle gallerie . . . . . . . . . . . . . . . . . 15
4.4 Altri luoghi e ambiti dove si possono trovare questi nastri.. . . . . . . . . 17
Riferimenti bibliograci 19
1
1 Introduzione
Il nastro di Mobius deve il suo nome al matematico e astronomo tedesco August Ferdi-
nand Mobius, vissuto fra il 1790 e il 1868, che ne studi`o le propriet`a. Il nastro venne
scoperto nel 1858 quasi contemporaneamente da A.F.Mobius e da J.B.Listing, anche lui
tedesco.
E da questa supercie che nasce il simbolo dellinnito che tutti conosciamo, in-
trodotto da Jhon Wallis, matematico inglese del settecento. Infatti, se immaginassimo
di poter camminare sulla supercie del nastro di Mobius, potendo attraversare sia la
faccia interna che la faccia esterna
1
, niremmo in un loop. Il concetto `e esempli-
cato bene dal quadro di Escher intitolato Moebius Strip II (Fig.1) dove delle formiche
camminano sul nastro percorrendo tutta la supercie.
Figura 1: Escher, Moebius Strip II (1963)
1
per ulteriori approfondimenti su questo si veda a pag.6
2
2 La costruzione del nastro
La costruzione che andremo a spiegare ha basi topologiche. Infatti partendo da un nastro
di carta daremo ai lati destro e sinistro un verso di percorrenza per poi identicarli.
Fisicamente questo vuol dire che, presa una striscia di carta, avvicineremmo i lati di
lunghezza minore come se volessimo creare un cilindro ma, al momento di incollarli,
eetturemo una mezza torsione ( a destra o sinistra) prima di attaccarli veramente.
Figura 2: Rettangolo con lidenticazione dei lati per ottenere un Nastro di Mobius
La rappresentazione che troviamo qui sopra `e propria della topologia. Il nastro di
Mobius (che nel resto della trattazione indicheremo spesso con il simbolo M) `e costruibi-
le a partire dal rettangolo [0, 2] (1, 1) quozientato tramite la relazione dequivalenza
dove la relazione `e la riessione rispetto al centro del rettangolo di coordinate (avendo
scelto gli intervalli deniti in precedenza) C = (, 0).
La costruzione matematica, partendo dalla denizione di M appena illustrata, `e pi` u
complicata: dobbiamo trovare, infatti, una supercie dierenziabile S R
3
omeomorfa
ad M.
Denizione 2.1. (Omeomorsmo) Unapplicazione f : X Y `e un omeomorsmo se
`e biunivoca, continua e con inversa f
1
continua.
Lidea `e quella di costruire una rigata prendendo una direttrice che ruoti attorno
allasse z e che arrivata ad un certo angolo ruoti ancora con angolo

2
.
3
Per fare questo utilizzeremo le rotazioni:
R
2
, e
2
=
_
_
cos

2
sin

2
0
0 0 1
sin

2
cos

2
0
_
_
, R
, e
3
=
_
_
cos sin 0
sin cos 0
0 0 1
_
_
dove con la notazione R
,v
indichiamo una rotazione in senso orario di angolo e
asse v. Le equazioni di S si ottengono dunque applicando la trasformazione:
T = R
, e
3
_
e
1
+
v
2
R
2
, e
2
( e
1
)
_
da cui, dopo gli opportuni calcoli, lequazione parametrica di S `e:
(, v) =
_
_
_
x =
_
1 +
v
2
cos

2
_
cos
y =
_
1 +
v
2
cos

2
_
sin
z =
v
2
sin

2
Possiamo provare a costruire la supercie con Matlab, utlizzando questo codice:
clc
clear
close all
[u,v]=meshgrid(0:0.1:2*pi,-1:0.1:1);
x=(1+(v/2).*cos(u/2)).*cos(u);
y=(1+(v/2).*cos(u/2)).*sin(u);
z=(v/2).*sin(u/2);
mesh(x,y,z);
4
1.5
1
0.5
0
0.5
1
1.5
1.5
1
0.5
0
0.5
1
1.5
0.5
0
0.5
Figura 3: Risultato del codice in Matlab
La supercie S sembrerebbe essere proprio il nastro di Mobius ma bisogna mostrare
che esiste un omeomorsmo f : S M.
Iniziamo costruendo h : [0, 2] (1, 1) S; abbiamo h(, v) (, v).
Dobbiamo allora mostrare che esiste f : [0, 2] (1, 1) / S. A questo proposito
richiamiamo alcuni risultati topologici.
Lemma 2.1. Se

X = X / e ho f : X Y continua allora f induce : f

f dove

f :

X Y `e continua f `e compatibile con , ovvero x
1
x
2
f(x
1
) = f(x
2
)
Per il lemma e per costruzione otteniamo che induce f : M S.
Liniettivit`a ci `e assicurata dal fatto che possiamo restringere a (0, 2) [0, 2] senza
perdita di generalit`a. Rimane solo da dimostrare che linversa f
1
`e continua. Lo faremo
avvalendoci dei seguenti risultati:
Lemma 2.2. Se f `e continua e biettiva, sono equivalenti:
1) f
1
`e continua
2) f `e aperta
3) f `e chiusa
Lemma 2.3. Se f : X Y `e continua ed X `e compatto f `e chiusa
A questo punto basta considerare il dominio di f, ristretto di > 0 da ambo i lati,
ottenendo f|
[0,2][1+,1]
su cui si pu`o utilizzare il lemma 2.3 da cui deriva che f `e
5
chiusa. Per il lemma 2.2 `e equivalente a dire che f
1
`e continua e quindi che f `e un
omeomorsmo.
3 Le propriet`a topologiche e geometriche
Per stabilire le propriet`a topologiche di M dobbiamo dare prima delle denizioni delle
propriet`a che andremo ad enunciare.
Denizione 3.1. Una variet`a topologica di dimensione n `e uno spazio topologico X di
Hausdor, a base numerabile e che ammette un ricoprimento {U

} di aperti omeomor
a R
n
.
Denizione 3.2. Uno spazio topologico X si dice connesso se A, B aperti non vuoti
con X = A B e A B =
Denizione 3.3. Sia S R
n
, con S ipersupercie (ovvero di dimensione n 1).
S si dice orientabile se esiste un campo vettoriale normale, continuo e non nullo su S.
Tramite queste denizioni possiamo aermare che il Nastro di Mobius `e una variet`a
topologica di dimensione 2 con bordo, connessa e non orientabile.
Andremo ora a dimostrare la non orientabilit`a
2
di M.
Partiamo ora dal sistema di coordinate : U M dato da:
(u, v) =
__
2 v sin
u
2
_
sin u,
_
2 v sin
u
2
_
cos u, v cos
u
2
_
dove U = (0, 2) (1, 1)
Dato che non `e denita per i punti del tipo (0, v) R
2
deniamo il secondo sistema
di coordinate:
_
_
_
x =
_
2 v sin
_

4
+
u
2
__
cos u
y =
_
2 v sin
_

4
+
u
2
__
sin u
z = v cos
_

4
+
u
2
_
Questo sistema di coordinate invece risulta non essere ben denito per u = /2. Prese
contemporaneamente, le due parametrizzazioni locali ricoprono M rendendola cos` una
supercie dierenziabile. Lintersezione I dei due intorni coordinati si pu`o scrivere come
unione di W
1
e W
2
, entrambi aperti e connessi ma disgiunti.
W
1
=
_
(u, v) |

2
< u < 2
_
, W
2
=
_
(u, v) | 0 < u <

2
_
Inoltre i due cambiamenti di coordinate, rispettivamente in W
1
e in W
2
, sono:
_
u = u /2
v = v
_
u = 3/2 +u
v = v
2
Dimostrazione ripresa da [3] nei Riferimenti bibliograci
6
In questo modo si ottiene che:
( u, v)
(u, v)
= 1 > 0 in W
1
( u, v)
(u, v)
= 1 < 0 in W
2
Arrivati a questo punto abbiamo tutti gli strumenti necessari per dimostrare che M
non `e orientabile. Se, per assurdo, lo fosse, esisterebbe un campo di versori normali N
denito come:
N(u, v) =

u

v

u

v

e analogamente:
N( u, v) =

u

v

u

v

per tutti i punti della parametrizzazione locale . Ma se p W


2
, avendo che
( u, v)
(u,v)
=
1 < 0 in W
2
, risulterebbe N(p) = N(p), il che `e assurdo.

Un secondo modo pi` u semplice ma con pi` u calcoli di dimostrare che il nastro di Mobius
non `e orientabile `e il calcolo esplicito della normale alla supercie in corrispondenza
del punto (0, 0) ed in (2, 0) mostrando che, nonostante il punto torni nel punto di
partenza le normali avranno segno opposto. Questo signica che se un uomo potesse
camminare su questa supercie si ritroverebbe a testa in gi` u dopo un giro.
Unaltra osservazione interessante da fare sul nastro di Mobius `e sul bordo. Esso,
infatti, `e rappresentato dalla curva parametrizzata dalle equazioni:
(u) =
_
_
_
x =
_
1 +
1
2
cos

2
_
cos u
y =
_
1 +
1
2
cos

2
_
sin u
z =
1
2
sin
u
2
per u [0, 4]
Figura 4: Il bordo del nastro sulla supercie e da due prospettive dierenti
7
Si pu`o osservare che questa `e una curva regolare chiusa (infatti si ha (0) = (
3
2
, 0, 0) =
(4)) normalmente indicata come curva di Jordan. M oltre ad avere una sola faccia,
ha quindi anche un solo bordo.
Ora torniamo un attimo ad osservare come abbiamo costruito il nastro: abbiamo iden-
ticato due lati ognuno con una direzione opposta allaltra. Potremmo costruire cos`
anche altre superci? La risposta `e si, possiamo vedere gli esempi in gura
3
:
Tutte le superci ottenibili a partire dai quadrati disposti sulla prima riga sono orien-
tabili, mentre quelle della seconda riga non lo sono. Tramite le ricerche topologiche
eettuate no a questo punto si sono potuti ottenere due risultati importanti. Ma prima
dobbiamo fare una premessa per capire la nozione di somma connessa.
La somma connessa `e unoperazione che si usa in geometria per creare nuove variet`a,
partendo da quelle gi`a esistenti. Loperazione avviene togliendo un intorno aperto I
1
sulla prima variet`a S
1
e un altro intorno aperto I
2
sulla seconda variet`a S
2
. Dopodich`e
si prendono gli insiemi I
1
e I
2
, si denisce un omeomorsmo fra i due e, tramite la
relazione indotta da , si quozienta linsieme S
1
\ I
1
S
2
\ I
2
Esempio 3.1. Un tipico esempio `e la somma connessa di due tori T
1
e T
2
. Linsieme
T = T
1
#T
2
(dove con # indichiamo la somma connessa) `e un toro con due buchi.
Andiamo ora ad illustrare i due risultati che si possono ottenere:
3
Illustrazione presa dal libro di M.Manetti, Topologia [11] nella bibliograa
8
Teorema 3.1. Sia S R
3
una supercie topologica compatta.
Allora S `e omeomorfa ad una delle seguenti:
i) Sfera S
2
ii) Ad una somma connessa di tori T
2
iii) Ad una somma connessa di piani proiettivi reali RP
2
Teorema 3.2. Una supercie S non `e orientabile se e solo se contiene un nastro di
Mobius.
Esempio 3.2. La bottiglia di Klein `e un esempio di variet`a non orientabile, strettamente
correlata al nastro di Mobius. Una delle propriet`a pi` u interessanti di questa variet`a `e il
fatto che trova la sua naturale immersione non in R
3
ma in R
4
.
Troviamo qui sotto lillustrazione della bottiglia e dei risultati di taglia e incolla, che
mostrano dove sia il nastro nella variet`a, tramite la rappresentazione mediante quadrati
con identicazioni ai lati.
Lo stesso risultato pu`o essere visualizzato anche tagliando limmagine dellimmersione
in R
3
della bottiglia di Klein in due parti uguali lungo un piano verticale (come nella
gura posizionata sopra
4
). In questo modo per`o non si pu`o sicamente tagliare un nastro
M dalla bottiglia in quanto questa supercie trova la sua naturale immersione in R
4
dove non si autointerseca.
4
illustrazione di Brian C. Manseld, ripresa dal libro [12], bibliograa
9
3.1 Giocando...simpara!
Figura 5: Il cilindro e il nastro di Moebius
Provando a costruire un nastro di Mobius e giocandoci, ci si pu`o accorgere che
ha propriet`a a cui non si crede nch`e non si ha unesperienza diretta. Queste propriet`a
i maghi le sfruttarono per costruire un trucco detto Il trucco delle bande afgane. Per
spiegarle ci avvaliamo di una citazione dallintroduzione del libro Il Nastro di Mobius di
Cliord A. Pickover:
Mister Magic sorrideva mentre disegnava una lunga linea nera a met`a di ciascuna
delle lunghe strisce, come la linea tratteggiata che separa le carreggiate di una strada,
poi mostr`o le strisce agli spettatori. Un bambino le aerr`o, ma Mister Magic disse Abbi
pazienza!
Io ero un bambino timido ed educato. Mister Magic doveva averlo capito e mi porse
un paio di forbici. Giovanotto, taglia la striscia lungo la linea disse indicandomi la
linea tratteggiata su una delle strisce. Ero eccitato e andai avanti a tagliare no a quan-
do raggiunsi il punto da cui ero partito. La banda rossa si divise formando due anelli
completamente separati. Forte! dissi, ma in realt`a non ero molto impressionato. Mi
stavo ancora chiedendo che cosa era successo.
Ora taglia anche gli altri due.
Acconsentii. Dopo aver tagliato la striscia blu mi trovai con un unico nastro lungo il
doppio delloriginale. Qualcuno applaud`. Il mago mi porse lultima striscia quella color
viola. La tagliai e ottenni due anelli intrecciati, come gli anelli di una catena. Ciascun
colore si era comportato in maniera del tutto dierente e questo era davvero fantastico!
Le strisce avevano propriet`a del tutto diverse, benche a me fossero sembrate identiche.
10
Figura 6: Durante e dopo il taglio a met`a
I risultati descritti in questo libro hanno dato luogo a numerose ricerche, le cui sco-
perte prendono il nome di anelli paradromici. Al variare del numero dei tagli e, nel caso
di un solo taglio, dalla posizione di partenza, varia anche il numero e la forma delle gure
ottenute. Il perch`e sta nel numero di mezze torsioni del nastro, ovvero quante volte `e
stato girato un lato con un giro di angolo .
Se ritorniamo alla costruzione del nastro e, al momento di incollare i due lati, appli-
chiamo due mezze torsioni al nastro, quello che otteniamo non sar`a una supercie ad una
sola faccia, mentre, se ne applichiamo tre, ne avremo nuovamente una sola. Dunque si
pu`o dedurre che, tagliando un anello che ha un numero pari di torsioni, esso si divider`a
in due anelli con lo stesso numero di mezze torsioni mentre, tagliando un anello che ne
ha un numero dispari, si otterr`a un solo anello.
Per concludere, volendo sapere il numero di anelli n
a
che si ottengono allennesimo
taglio si pu`o usare la formula n
a
= 2
n
t
1
, dove n
t
indica il numero di tagli eettuati.
Figura 7: Dopo aver tagliato il nastro in modo che uscissero due anelli intrecciati
11
4 Oltre la matematica..
La sua particolare forma ha ispirato artisti, architetti, ingegneri, registi, loso e psi-
cologi. Tutte queste persone hanno saputo creare, a partire da questa supercie, una
forma, uno strumento o uninterpretazione. Daltronde, essendo stata lispirazione per
il simbolo dellinnito, non c`e da stupirsi che molti labbiano voluta accogliere nei loro
lavori. Premetto che, piuttosto del commento sulle opere, preferisco citare le parole
stesse degli autori, essendo queste meno soggette ad interpretazioni esterne.
4.1 Escher
[..] tutte le riproduzioni di questo libro sono state disposte con lintenzione di
comunicare un determinato processo del pensiero. Le idee che stanno alla loro base
derivano dalla mia ammirazione e dal mio stupore nei confronti delle leggi che regolano
il mondo in cui viviamo. Chi si meraviglia di qualcosa si rende consapevole di tale
meraviglia.
(M.C.Escher
5
)
Figura 8: Mobius Strip I, 1961
Il nastro in questa rappresentazione `e mostrato come tre serpenti in un piano che si
mordono la coda. Questo `e proprio ci`o che succede a tagliare il nastro a met`a.
5
Introduzione di [7], bibliograa
12
Anche se non ho avuto unistruzione o conoscenze in scienze esatte, mi sento spesso
pi` u vicino ai matematici che ai miei colleghi artisti.
(M.C.Escher
6
)
Figura 9: Cigni, 1956
I miei oggetti, resi vivi in modo ttizio, possono ora proseguire per la loro strada
come esseri plastici autonomi. Per esempio, se lo volessero, potrebbero anche tornare
nel piano dal quale sono emersi e sparire nel loro luogo di origine. Un tale ciclo
diventa allora un soggetto autosuciente per una stampa. Se il riempimento del piano,
che era stato il punto di partenza, consiste nella replica di due gure diverse per forma
e per carattere, allora esse sono in grado di esprimere il loro eventuale antagonismo
aggressivo distruggendo si a vicenda; o, se si preferisce una soluzione pi` u pacica,
possono riconciliarsi in un abbraccio fraterno.
(M.C.Escher
7
)
Quando ci si tua nellinnito, sia spaziale che temporale, sono necessari dei punti
ssi, delle pietre miliari, altrimenti il movimento `e simile allimmobilit`a. Ci si deve
orientare con le stelle, che fanno da segnale per misurare la strada percorsa. Si deve
suddividere luniverso in unit`a di una certa lunghezza, in compartimenti che si ripetono
in una successione innita. Quando si attraversa il conne tra questi compartimenti,
lorologio fa tic tac.
(M.C.Escher
8
)
6
Introduzione di [7], bibliograa
7
In Regelmatige vlakverdeling
8
Lapproccio allinnito,1959
13
4.2 Max Bill
Ho realizzato il primo nastro di Mobius senza sapere cosa fosse.
(Max Bill)
Figura 10: Middleheim, De Eindeloze Kronkei
Ho provato a realizzare qualcosa che girasse nellaria e che desse limpressione di
svilupparsi a spirale e, provando ancora e ancora con la carta, raggiunsi una forma
come questa supercie, con solo una faccia, che aveva tutte le caratteristiche del nastro
di Mobius
(Max Bill)
Figura 11: Altre opere di Max Bill ispirate al nastro
14
4.3 Moebius, Quel treno che corre nelle gallerie
Il regista del lm Moebius (1996) `e
il professore e regista Gustavo Mosque-
ra. Nella realizzazione di questo lm so-
no stati messi a dura prova gli studen-
ti dellUniversidad del Cine di Buenos Ai-
res giacch`e sono stati messi a disposizio-
ne, come fondo per il lm, solo 250.000
dollari. La cinepresa `e stata realizza-
ta proprio dal regista e le fasi di post-
produzione sono state eettuate tutte nelli-
stituto.
Trama
Un topologo di nome Daniel Pratt viene chia-
mato ad indagare su un problema riguardante
i trasporti pubblici e si ritrova di fronte alla
misteriosa scomparsa di un treno della metro-
politana. Inizialmente disorientato riesce ad
entrare in possesso dei progetti in base ai qua-
li era stata costruita la struttura e si accorge che, a causa delle continue costruzioni
fatte per aggiornarla, `e diventata tanto complessa da assumere una conformazione to-
pologica analoga a quella del nastro di Moebius. Non ascoltato dai suoi superiori, tenta
in tutti i modi di salire sulla metropolitana dispersa ma questa sembra introvabile.
Quando perde tutte le speranze e senza farci troppo caso, riesce nella sua impresa e
trova nel treno il suo vecchio professore, nonch`e costruttore della struttura, che gli fa
aprire gli occhi su quanto luomo sia sordo e su cosa signichi trovarsi davanti allinnito.
Citazioni
In altri rami della scienza, se, ad esempio, un astronomo presentasse una teoria
sulluniverso ben accetta dalluomo della strada, probabilmente sarebbe in errore,
mentre, se qualcuno dicesse, ad esempio, che in certe aree il tempo resta immobile,
bisognerebbe perlomeno starlo a sentire. Potrebbe aver ragione.
(Prof. di Topologia durante una lezione)
15
Di cosa ha paura Pratt?
Le vertigini
E normale. Nessuno pu`o trovarsi di fronte allinnito senza provare le vertigini.
Nessuno pu`o sperimentarlo senza sentirsi profondamente disorientato.
Se noi ci stiamo muovendo alla velocit`a del pensiero. . . Come si pu`o essere aascinati
da questa vita, privata di attrattive, di ingenuit`a e di spontaneit`a? Come non preferire
di restare qui nelloscurit`a se l`a fuori un mare di sordit` a ci sta trascinando ad essere
irrimediabilmente disgraziati?
16
4.4 Altri luoghi e ambiti dove si possono trovare questi nastri..
Grazie alla sua struttura ad ununica faccia la supercie ha trovato applicazioni in In-
formatica dove `e utilizzata per realizzare cartucce dati, permettendo di raddoppiare lo
spazio di memoria, e in Meccanica, per permettere maggior durata alle cinghie di tra-
smissione, di norma a forma cilindrica, usurando ambedue le parti senza dover sostituire
o girare il componente.
E anche una gura armonica per cui `e utilizzata anche come simbolo internazionale del
riciclaggio dei riuti e per quello della Pura Lana Vergine.
Il fatto pi` u interessante per`o `e come si possa ritrovare questa supercie anche allin-
terno delle molecole in chimica. Una proteina con questa topologia che si pu`o trovare in
natura, estratta da una pianta con il medesimo nome, `e la Kalata B1, utile per accelerare
il travaglio durante il parto. Negli ultimi anni altre molecole o strutture molecolari di
questa forma sono state sintetizzate in laboratorio, mostrando un problema di entit`a
non indierente. Questo nasce dal fatto che il nastro di Mobius `e una gura chirale, ov-
vero la sua immagine speculare non pu`o essere sovrapposta a quella di partenza tramite
rotazioni e traslazioni. Infatti, prese due sostanze composte da strutture molecolari una
speculare allaltra si pu`o vedere come dieriscano molto nella reazione con altri corpi: ad
esempio la penicillamina, un derivato della penicillina, `e ecace nelluomo contro lar-
tite e contro alcune intossicazioni in una delle sue due forme ma nellaltra `e addirittura
tossica.
Ci`o nonostante nel 1973 Lorents Gran riusc` a mostrare le propriet`a della Kalata B1 e
che la disposizione a nastro di Mobius negli amminoacidi inuisce sugli eetti analgesici
di alcune piante.
17
Figura 12: Frame del video che mostra come disporre lo spartito nellesecuzione
Altre applicazioni si possono trovare nella musica, con Il canone a due cancrizzante di
Bach, dove la struttura `e realizzata tramite unesecuzione diretta e inversa dello spartito.
A riguardo `e molto interessante il video di un autore di animazioni tridimensionali in
cui lesecuzione dellopera `e mostrata in tutte le sue possibili varianti e si spiega come
`e possibile tagliare e incollare lo spartito in modo da ottenere un nastro di Mobius che
rappresenti il canone completo
9
.
Insomma, le applicazioni del nastro di Mobius sono innumerevoli (ne esistono anche
nella psicologia e in alcuni giochi di logica, come i labirinti di questa forma, molto pi` u
complicati di quelli piani). Questa supercie, per le sue numerose particolarit`a, ha aa-
scinato molte persone che lhanno conosciuta, scoperta e hanno inventato qualcosa che
la riguardasse (Cliord A.Pickover ne elenca solo alcune in ben tre pagine del suo libro)
perci`o sarebbe veramente troppo lungo (e anche fuori luogo) mettersi ad elencare tutto
quello che hanno realizzato.
Che cosa rende grande un matematico? Una sensibilit`a per la forma, una forte
consapevolezza di quello che `e importante. Mobius possedeva entrambe in abbondanza.
Egli sapeva che la topologia era importante. Egli sapeva che la simmetria `e un
principio matematico fondamentale e potente.
Il giudizio dei posteri `e chiaro: Mobius aveva ragione.
(Ian Stewart,Mobiuss Modern Legacy)
9
Il sito `e quello presentato in [14] bibliograa
18
Riferimenti bibliograci
[1] A. Sambusetti, Appunti di Geometria Dierenziale 2011-2012
[2] P.Piccinni, Appunti di Geometria II 2010-2011
[3] A.Maschietti, Introduzione alle variet`a dierenziabili 2010-2011
[4] C.Canuto,A. Tabacco,Analisi Matematica II, Teoria ed esercizi con complementi in
rete, Volume 2
[5] http://it.wikipedia.org
[6] Luca Lussardi, Le superci non orientabili
[7] M.C.Escher, Graca e disegni, Taschen, 2008
[8] http://www.unibas.it/utenti/funicello/INDEX_file/Aromatic.pdf
[9] http://www.matematica.it
[10] http://www.piergiorgioodifreddi.it
[11] Marco Manetti, Topologia, Springer-Verlag Italia, Milano 2008
[12] Cliord A. Pickover, Il nastro di Mobius, Apogeo Srl, 2006
[13] Elisa Merlo-Un taglio al nastro di Moebius
[14] http://www.josleys.com
Graci creati con i programmi Grapher e Matlab. Testo scritto interamente in L
A
T
E
X.
19

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