Sei sulla pagina 1di 3

PRINCIPALI FIGURE RETORICHE

Figure metriche Figure foniche e morfologiche Figure del significato Figure dell’ordine
Dialefe :è una figura Allitterazione: ripetizione degli Antonomasia: figura consistente nel sostituire un nome Anacoluto: si tratta di una vera e
metrica che consiste stessi suoni in due o più parole comune con un nome proprio o viceversa, con un appellativo propria infrazione delle regole di
nel tenere distinte, nel successive (es: Quel fruscio che che ne mette in risalto una caratteristica universalmente sintassi, in quanto consiste in un
computo delle sillabe, fanno le foglie – D’Annunzio) conosciuta (es: Sei un Giuda) mutamento di costruzione sintattica
due vocali, di cui una 1. per antonomasia = per eccellenza del periodo, si susseguono due
alla fine di una parola Apocope o troncamento: proposizioni spesso con soggetto
e una all’inizio della soppressione di una lettere o di una Analogia: indica una relazione tra due elementi del discorso, diverso, la prima delle quali rimane
successiva (la dialefe è sillaba in fine di parola. Non si indipendentemente dai rapporti logici su cui si basano le in sospeso (es: Quelli che muoiono,
dunque il contrario confonda con l’elisione, in cui la normali associazioni. È una metafora meno facile da cogliere bisogna pregare Iddio per loro. Un
della sinalefe). Si caduta della vocale finale di una (Tornano in alto ad ardere le favole, cadranno colle foglie al religioso che vale più un pelo della
applica spesso in parola di ha solo davanti a un’altra primo vento - Ungaretti). sua barba che tutta la vostra –
presenza di cominciante per vocale (es: Nel Manzoni)
monosillabi o di sillabe mezzo del cammin di nostra vita – Apostrofe: figura consistente nel rivolgersi direttamente ad 2.
fortemente accentate: Dante, Inferno I) un interlocutore, reale o immaginario, usando la seconda Anafora: ripetizione di una o più
"…tant’era pien di 2. persona (Ahi genovesi, uomini diversi d’ogne costume - parole all’inizio di due o più  frasi o
sonno a quel punto…"  Assonanza: somiglianza di un suono Dante) versi (es: Per me si va nella città
(Dante, Inferno, Canto tra le ultime sillabe di due parole dolente, per me si va nell’eterno
I)  quando sono uguali le vocali ma Iperbole: esagerazione di un concetto, al di là del credibile, dolore, per me si va tra la perduta
va scandito così tan- diverse le consonanti (es: Non so per eccesso o per difetto per meglio colorirlo; è una delle gente – Dante, Inferno III)
t’erapiendisonnoaquel- dove i gabbiani abbiano il nido, ove figure retoriche maggiormente impiegate nella comunicazione
punto, ottenendo il trovino cape. Io son come loro, in quotidiana (es: E’ un secolo che non ti vedo. Ci metto un Anastrofe: inverte il corretto ordine
computo di 11 sillabe perpetuo volo. La vita la sfioro secondo ad arrivare) di due o più parole nella
metriche.  com’essi l’acqua ad acciuffare il cibo proposizione (es. sospinge ancora il
– Cardelli) Litote: attenuazione di un concetto tramite la negazione non domato spirito e della vita il
Dieresi :è un artificio 3. dell’idea contraria, talvolta con intenzione ironica; è il doloroso amore - Saba).
della lingua poetica Consonanza: somiglianza di un contrario dell’iperbole (es: Don Abbondio non è nato con un 3.
che consente di suono tra le ultime sillabe di due cuor di leone) Asindeto: consiste nel far seguire
dividere in due sillabe parole quando sono uguali le due o più parole o frasi sopprimendo
un nesso vocalico che consonanti ma diverse le vocali (es: Metafora: sostituzione di un termine con un altro il cui le congiunzioni coordinanti (es: Egli
normalmente ne …com’è tutta la vita e il suo significato è in rapporto di somiglianza con quello della parola solo Gramigna non era stanco, non
costituisce una sola, travaglio in questo seguitare una sostituita. Costituisce una delle maggiori fonti di si fermava mai – Verga)
cioè due vocali che muraglia che ha in cima cocci trasformazione della lingua e si usa chiamare “figurato” il 4.
normalmente aguzzi di bottiglia - Eugenio termine sostituito e “figurante” il termine che lo sostituisce Chiasmo: disposizione incrociata di
costituiscono dittongo Montale) (es: E’ nata una stella) termini concettualmente o
formano invece uno 4. morfologicamente affini (es: Uomini
iato. La dieresi si Onomatopea: imitazione linguistica Metonimia: sostituzione di un termine con un altro che è in fummo e or siam sterpi -  Dante,
indica graficamente di un suono naturale (es: Don don rapporto di somiglianza con il termine sostituito. Questo Inferno III)
ponendo il segno di campane – Pascoli) rapporto di dipendenza assume forme diverse: causa-effetto,5.
diacritico (due puntini5. effetto-causa, contenente-contenuto, materia-oggetto, Climax o gradatio: successione di
posti sopra la vocale Paronomasia: accostamento di astratto-concreto (es: Torno alle mie sudate carte) termini aventi significato
più debole): parole molto simili tra loro nel progressivamente più intenso
"…A te convien tenere suono ma diverse nel significato Perifrasi: gruppo di parole che indica una persona o designa (climax ascendente) o al contrario
altro vï/aggio…"  (es: Chi dice donna dice danno) un concetto che potrebbe essere espresso con un solo progressivamente meno intenso
(Dante, Inferno, Canto termine specifico (es: colui che governa ogni cosa) (climax discendente o anticlimax)
I)  (es: Novi tormenti e novi tormentati
Sineddoche: designazione di una cosa non con il termine che mi veggio intorno come ch’io mi
Sinalefe : consiste le è proprio, ma con un altro che ha con il primo un rapporto mova, ch’io mi volga e ch’io guati –
nella fusione di due di quantità: parte-tutto, tutto-parte, singolare-plurale, Dante, Inferno VI)
vocali contigue, plurale-singolare, numero determinato-numero
appartenenti a parole indeterminato, specie-genere (es: Il pane non ci manca) Ellissi: omissione di una parte del
diverse che vanno a Allegoria: metafora continuata. La metafora riguarda solo discorso, che viene sottintesa per
formare un’unica una parola, mentre l’allegoria estende e sviluppa la metafora conferire maggiore efficacia e
sillaba metrica: "Solo cosicché una descrizione o una narrazione contiene anche un concisione nello stile (es: Quel
e pensoso i più deserti significato più profondo e nascosto; sotto il velo del senso giorno più nn vi leggemmo avanti –
campi…"  letterale se ne nasconde uno simbolico (es: Il viaggio di Dante, Inferno V)
(Petrarca, Canzoniere, Dante, che rappresenta allegoricamente l’ascesa dal peccato
XXXV, v.1) alla beatitudine) Iperbato: inserimento di una o più
parole tra due termini che
Sineresi : fenomeno Allusione: riferimento intenzionale ad espressioni famose logicamente dovrebbero stare vicini
opposto alla dieresi, è senza citarne esplicitamente l’origine (es: E’ una vittoria di (es: Mille fiori al ciel
un artificio della lingua Pirro = è stata una vittoria inutile, come quella di Pirro contro mandano incensi – Ugo Foscolo).
poetica che consiste i Romani, perché perse gran parte del suo esercito) 6.
nella contrazione di Pleonasmo: impiego di una o più
due sillabe in una Antifrasi: figura mediante la quale si vuole affermare parole grammaticalmente o
all'interno di una esattamente l’opposto di quello che si dice; è la forma più concettualmente superflue (es: A me
parola: esplicita di ironia (es: Ma bravo!) mi)
"…ed erra
l'armonia per questa Antitesi: consiste nel contrapporre parole di significato Poliptoto: consiste nella ripetizione a
valle…"  opposto (es: Pace non trovo e non ho da far guerra - breve distanza di una parola, con
(G. Leopardi, Il Montale) funzioni grammaticali differenti. (es.
Cred’ïo ch’ei credette ch’io credesse
passero solitario, v.4) 
Apostrofe: figura per cui, interrompendo improvvisamente la – Dante)
forma narrativa o espositiva del discorso, chi parla o scrive si
rivolge direttamente a persona o cosa personificata, anche se Polisindeto: unione di una o più
assente o lontana (es: Oh graziosa luna – Leopardi) parole o frasi successive mediante
l’impiego di frequenti congiunzioni
Enfasi: consiste nell’accentuare l’espressione di un’idea,
anche ponendo in particolare rilievo un termine o una frase Preterizione: figura retorica
(es: LUI si che ha capito! LUI sa cosa voglio dire!) mediante la quali si finge di voler
tacere ciò che in realtà si dice,
Eufemismo: perifrasi che serve ad attenuare un concetto aumentandone così l’importanza (es:
negativo o sgradevole. Spesso è una sostituzione linguistica Non sto a dire che…..)
dovuta alle convenienze sociali (es: E’ passato a miglior vita)
Reticenza: interruzione voluta e
Interrogazione retorica: frase interrogativa che richiede improvvisa di un pensiero già
enfaticamente ad un interlocutore un consenso o un dissenso iniziato, in modo da lasciar intuire la
già impliciti nella domanda, in altri termini è una domanda conclusione. Solitamente si
che di interrogativo ha solo la forma (es: Vuoi ammalarti?! raffigurano i tre punti.
Ma non abbiamo già speso abbastanza?!)
Ironia: sostituzione del pensiero che si vuole intendere con
un altro che sta in rapporto di senso contrario al primo (es:
Come sei bravo!)

Ossimoro: associazione in un legame di stretta dipendenza di


due termini con significato opposto. E’ una particolare forma
di antitesi in cui si afferma la contemporanea esistenza e non
esistenza di una qualità (es: Gridò sottovoce – Manzoni)

Personificazione/prosopopea: consiste nel dar vita e parola a


personaggi assenti, lontani o definiti oppure anche a concetti
astratti e cose inanimate, che sono stati personificati (es: Mi
riconobbero dissero ben torni ormai – Carducci)

Similitudine: consiste nell’accostamento, in una medesima


espressione, di due immagini aventi almeno una qualità in
comune. Per compiere l’accostamento si ricorre all’impiego di
una formula di paragone: come, simile a, a somiglianza di
(es: Si sta come d’autunno, sugli alberi le foglie)

Sinestesia: procedimento retorico che consiste nell’accostare,


in una medesima espressione, termini che appartengono a
sfere sensoriali diverse (es: L’urlo nero – Quasimodo)
1.

Potrebbero piacerti anche