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LA COMMEDIA DI DANTE

La commedia nasce da una visione cupa e apocalittica della realtà presente e dalla speranza di un riscatto
futuro

l'ordine voluto da dio nel mondo per dante è sconvolto

imperatore= dovrebbe assicurare la felicità terrena agli uomini

chiesa= dovrebbe assicurare agli uomini la salvezza delle anime, ma è corrotta e pensa alla potenza terrena

Scompaiono le virtù cavalleresche,

Dante crede di essere stato incaricato da dio per la missione di indicare all'umanità la via della salvezza
perciò fa un viaggio miracoloso (itineririum mentis in deum = viaggio nella mente verso Dio) ed una volta
finito lo dovrà raccontare agli uomini tramite il suo poema (3° viaggiatore dopo S Paolo ed Enea)

COMMEDIA = MESSAGGIO PROFETICO, poema scritto per togliere dalla miseria i viventi e condurli
alla felicità

dante = atteggiamento del poeta biblico

Dante per descrivere le pene dell’inferno e le gioie del paradiso adotta lo schema della visione dei regni
oltremondani , tipica della tradizione medioevale.

COMMEDIA SI COLLEGA A : genere del POEMA ALLEGORICO, non è estraneo all'apporto della
letteratura DIDATTICO-ENCICLOPEDICA, lo schema del viaggio RIMANDA AL ROMANZO
CAVALLERESCO bretone, rimanda alla LETTERATURA MISTICA , Dante trae ispirazione dai libri
PROFETICI e l'APOCALISSE di Giovanni, da alcuni passi della BIBBIA, dal modello classico
dell’ENEIDE e dalle METAFORE DI OVIDIO

base filosofica del poema costituita dalla SCOLASTICA ( filosofia cristiana medioevale)

Il poema fonde il filone RAZIONALISTICO e quello MISTICO

il senso dell'universo è spiegato attraverso Dio e la filosofia, ogni elemento trova giustificazione e fine perciò
dante raccoglie e accosta nel suo poema tutti gli aspetti della realtà, anche quelli contrastanti.

Pre-umanesimo di Dante = preannuncia un clima culturale che verrà ma rimane legato ai valori medievali e
non alla mentalità moderna perché non presenta un disprezzo per il mondo antico

dante nella commedia appare assimilato alla mentalità e alla cultura medievale, e distingue 3 livelli di senso
ulteriori rispetto a quello letterale: allegorico, morale, anagogico

IL SUO POEMA VA LETTO COME LE SACRE SCRITTURE DELLA BIBBIA ( allegoria della
commedia è quella dei teologi e non quella dei poeti) narra la verità storica, agiscono uomini reali ( Dante,
Virgilio Beatrice, Bernardo) ogni personaggio conserva la fisionomia di persona realmente esistita che il
significato allegorico non compromette

VIRGILIO= in senso allegorico, rappresenta la ragione umana,

BEATRICE= rappresenta allegoricamente la teologia


CATONE= rappresenta allegoricamente la Libertà

LA VISIONE CRISTIANO-MEDIOEVALE concepisce la storia come una catena di fatti organizzata


secondo un piano divino, in cui ogni fatto è l’anticipazione di un altro così come la figura predice
l’adempimento. La concezione figurale si oppone a quella allegorica poiché nella prima sia la figura ed
adempimento sono reali, mentre nella seconda sono il significato è un concetto astratto

L’esistenza dell’individuo nella vita terrena trova completamento nella collocazione eterna nel sistema delle
pene e delle beatitudini, dove vengono evidenziate le qualità individuali che li hanno contraddistinti nella
vita terrena.

NEL MEDIOEVO si distinguevano 3 stili ( tragico, comico, umile) la commedia appartiene al livello comico
con stile umile. Anche se scritto in volgare, Dante dice di averlo scritto con un nuovo tipo di sublime che
accoglie in se anche gli aspetti bassi della realtà, elabora un forma nuova (il poema sacro) che abbraccia il
caos terreno e la perfezione divina

All’interno della commedia si alternano diversi piani stilistici e linguistici, ma mai si focalizza su uno stile
unico, partendo da un linguaggio più scurrile ( inferno ) (linguaggio più elevato es. quando parla di beatrice),
(nel purgatorio) (versi in lingua d’oc, latino es. all’apparizione di Beatrice) fino ad arrivare ad un linguaggio
più sublime nel (paradiso) ( latinismi, francesismi, termini plebei )

Il poema abbracciando tutto gli aspetti del reale non si può limitare ad un solo genere letterario ( poema
didascalico e allegorico, enciclopedia, profezia apocalittica, commedia, tragedia, epica, satira sarcastica,
invettiva e lirica elegiaca ), ma fondamentalmente è un’opera narrativa

la commedia è un racconto autodiegetico ( il protagonista è anche il narratore ) si distingue DANTE


NARRATORE auptor ( conoscenza superiore perché ha già vissuto i fatti ) e DANTE PERSONAGGIO
diator ( ignaro del suo futuro. È frequente il processo di FOCALIZZAZIONE = vicenda raccontata da Dante
personaggio limitando l’informazione fornita al lettore creando una sospensione narrativa e una maggiore
intensità grammatica.

Dante preferisce la descrizione dinamica = la narrazione raramente si ferma per far spazio ad una descrizione
ma preferisce fornire una serie di particolari man mano che la narrazione continua a scorrere

Al filone centrale di Dante si aggiungono altre narrazione di altri personaggi ( racconti delle anime ) che
attraverso lo scorcio e l’ellissi raccontano solo il momento centrale delle loro vicende, che caratterizza il
racconto di Dante ( dire tutto in poche battute essenziali )

Essendo la commedia un viaggio, lo spazio è fondamentale e non è solo fisico ma anche simbolico. IL
VIAGGIO DI DANTE segna una traiettoria verticale dal basso ( luogo del peccato = inferno ) verso l’alto
( sede di dio e salvezza = paradiso ) dal buio alla luce

La dimensione TEMPORALE è divisa in dimensione oggettiva ( data dalla condizione eterna delle anime ) e
soggettiva (tempo in cui Dante compie il viaggio fatto di timori, entusiasmo…)

Le simmetrie del poema si racchiudono nella simbologia dei numeri ( 3 = trinità, cantiche, regni dell’oltre
tomba divisi a loro volta in 33 canti, l’inferno suddiviso in 9 cerchi, i dannati ripartiti in 3 sezioni, purgatorio
suddiviso in 7 cornici + antipurgatorio +paradiso terrestre = 9, paradiso distinto in 9 cieli, i beati suddivisi in
3 sezioni) ; ( 10 = racchiude in se il 3 e l’1 alludendo al mistero di Dio, in totale 100 canti ovvero 10 per se
stesso)
PROLOGO

Dante si è smarrito nella selva oscura ( peccato ), sale su una collina illuminata che rappresenta la via più
breve per arrivare alla salvezza e viene fermato da una lonza un leone ed una lupa ( FRODE, VIOLENZA e
CUPIDIGIA ), Virgilio ( rappresenta la ragione umana ) lo aiuta dicendo che deve percorrere la via più lunga
attraversando inferno purgatorio e paradiso per arrivare da Dio, e lo accompagnerà fino al paradiso terrestre
dove poi subentra Beatrice che rappresenta la teologia.

INFERNO

STRUTTURA:

Una voragine nella terra createsi quando Lucifero fu’ cacciato dal paradiso e scaraventato sulla terrea da Dio,
l’impatto creò così una voragine che fece rialzare la terra creando una montagna dall’altra parte del mondo
(montagna del purgatorio). È diviso in 9 cerchi ( più si scende più i peccati sono gravi ) e all’anello più basso
vi è Lucifero. Vi si accede tramite una porta ,a Gerusalemme, con un incisione sopra, che apre all’antinferno
dove vivono le anime ( ignavi ) che non hanno fatto né del bene né del male nella loro vita e quindi non
possono accedere né al purgatorio né all’inferno. Qui vi è il fiume acheronte dove spicca la figura di Caronte
( traghettatore di anime) che separa l’inferno dall’antinferno.
Ogni cerchio ed ogni girone è custodito da dei mostri della mitologa greca e dopo il male bolge ( 8 cerchio)
appaiono i diavoli ( con ali di pipistrello, corna, zanne ), e poi Lucifero ( 6 ali, 3 teste= bruto, cassio, e giuda)

LEGGE DEL CONTRAPPASSO

La pena è contraria ( per contrasto ) o simile ( per somiglianza ) al peccato commesso in vita; ( i veggenti =
testa al contrario )

PURGATORIO

STRUTTURA:

Dante arriva al purgatorio tramite un cunicolo stretto.

E’ un monte a forma di tronco di cono alla cui sommità si trova l’Eden ( paradiso terrestre ) ma ai piedi del
monte c’è invece un terreno insidioso e ripido, l’Antipurgatorio, dove ci sono le anime ancora non degne di
raggiungere il regno di Dio. Come l’inferno è diviso in sette cornici ognuna di esse rappresenta un vizio
capitale. Anche qui vale la legge del contrappasso e i custodi di ogni cornice sono gli angeli.

Il paradiso terrestre è raffigurato come un giardino che rappresenta l’EDEN poiché le anime che arrivavano
erano purificate da qualsiasi peccato, come lo era Adamo prima di compiere il peccato capitale. Inoltre al
suo interno Dante incontra Matelda, che rappresenta la felicità terrena. Dante una volta nell’eden trova
Beatrice che lo condurrà poi al paradiso sostituendo Virgilio.
PARADISO

STRUTTURA:

Il Regno del Paradiso, non è più connesso alla Terra: tutto è eterno ed etereo. Le parti che compongono
il Paradiso non hanno una struttura fisica e concreta perché ogni elemento è prettamente spirituale.
Dante immagina che, oltre una sfera detta “sfera del fuoco”, che divide il mondo terrestre dal Regno del
Cielo, intorno alla Terra ruotino nove cieli disposti uno dentro l’altro. Questi cieli sono composti di una
sostanza detta etere (qualcosa di simile all’aria) e muovendosi brillano, emettono suoni soavi. I primi sette
cieli del Paradiso prendono il nome dai pianeti, abbiamo quindi il cielo della Luna, Mercurio, Venere, Sole,
Marte, Giove e Saturno. Nei primi 3 ci sono le anime imperfette, mentre nei successivi ci sono le anime più
perfette, questo non comporta che raggiungano diversi gradi di beatitudine ( consiste nell’adeguamento al
volere di dio). Un ottavo cielo, quello delle “Stelle Fisse”, e poi il nono cielo, detto “Primo Mobile” ( è il
primo a muoversi e dal suo movimento si muovono tutti gli altri). Dopo questi nove cieli vi è il regno di Dio,
dove quest’ultimo si appoggia dentro una candida rosa. Qui beatrice viene sostituita da S. Bernardo.
(slancio mistico) per arrivare ad una visione completa di Dio.

EPISTOLE

13 lettere scritte in latino da dante composte secondo le regole medioevali delle artes dictandi, ( quindi
stile molto elaborato ), esprimono il pensiero e la passione politica di dante. Torna sempre il senso ella
tristezza dei tempi e la ferma coscienza di una missione profetica da esercitare

L’EPISTOLA ALL’AMICO FIORENTINO si collega al clima della commedia

L’EPISTOLA A CANGRANDE DELLA SCALA contiene indicazioni di lettura del poema ( allegorico morale
anagogico) ( soggeto= concezione della anime dopo la morte)

Il titolo deriva dal fatto che l’inizio è aspro e la fine è lieta

LA MONARCHIA

La costruzione della commedia è accompagnata da un lavoro di riflessione politica, e prende corpo nella
MONARCHIA e alcune EPISTOLE

All’inizio del 300 l’impero doveva preoccuparsi della felicità terrena, e la chiesa nella felicità ultraterrena,
non venivano rispettate.

Dante alla notizia che un imperatore ( enrico VII) sta tornando in italia per ristabilire l’equilibrio, gli invia 3
epistole il latino in cui egli sostiene la sua impresa ,

in seguito nasce il DE MONARCHIA, un’opera dottrinale suddivisa in 3 libri,

1. Dimostra la necessità di una monarchia universale ( imperatore + importante)


2. Dimostra che l’autorità imperiale è stata concessa da dio all’imprero romano e ha il compito di
rendere il adatto ad accogliere il messaggio di cristo
3. I rapporti tra impero e chiesa ( afferma che i due poteri sono autonomi perché derivano da dio,
hanno funzione diversa ma la loro azione è complementare)

DE VULGARI ELEQUENTIA

Riprende e amplia il discorso sulla dignità del volgare e fissa le norme per il suo uso.

L’obiettivo della teattazione è la lingua letteraria e non quella di uso comune

Scritta in LATINO destinata ai dotti e divisa in 4 LIBRI ( ma rimane interrotta a metà)

1. Imposta il problema del volgare illustre cardinale: tutti i volgari ruotano attorno ad esso, aulico= da
parlare nelle regge e palazzi reali, curiale= elegante e dignitoso, qualità delle corti); poi analizza i
volgari di italia alla ricerca del volgare illustre ma non lo trova
2. Sono definiti gli argomenti delle armi, amore e virtù e la forma poetica in cui si deve concretare è la
canzone; nella VITA NUOVA venivano trattai in volgare solo gli argomenti amorosi, nel DE VULGARI
ELOQUENTIA ammette anche gli argomenti epico-guerreschi e morali.

CONVIVIO

1304-1307

Doveva essere una enciclopedia che raccogliesse la conoscenza umana,

all’interno difende la propria fama dalle accuse ingiuste che ‘’a dante’’ gli sono state attribuite

c’è un impegno con la realtà morale e civile e si apre ad un pubblico largo in funzione di promozione
culturale

doveva comprendere 15 trattati ma ne sono stati composti solo 4 ( interrotti forse per l’inizio della
commedia)

1.trattato ( funzione introduttiva ) è autonomo, dante vuole offrire un banchetto di sapienza non ai dotti ma
a tutti coloro che non hanno potuto dedicarsi agli studi pur essendo dotati di spirito gentile ed elevato, ( per
puro amore di conoscenza e non motivi di lucro )per questo lo SCRIVE IN VOLGARE che per lui ha una
dignità pari a quella del latino

2.trattato ( spiega il metodo di lettura allegorico con cui dovranno leggere il commento alle canzoni e
distingue 4 sensi delle scritture) offre una descrizione dei cieli e delle gerarchie angeliche che li governano

3.trattato ( inno alla sapienza)

4.trattato ( problema morale ) la vera nobiltà ( la nobiltà non è solo di sangue ma una conquista personale
attraverso l’esercizio della virtù)
LE RIME

Raccolta messa insieme ed ordinata da moderni editori che riunisce la produzione lirica dantesca delle
prove giovanili fino a quelle dell’età matura del poeta.

RIME GIOVANILI: componimenti che riflettono le tendenze ella lirica cortese, guittoniana, guinzelliana,
cavalcantiana

Nel CONVIVIO racconta della sua passione ardente sulla filosofia, e da questo amore nascono alcune
canzoni di stile dolce con impostazione allegorica ( donna = filosofia ( dietro la donna si cela l’astrazione alla
filosofia)) nell’allegoria amorosa si esprimono l’ardore intellettuale e l’ansia di conoscenza ,

nella 3 canzone abbandona l’allegoria e lo stile dolce ( diventa aspro e sottile ) e passa ai problemi morali
(definizione della vera nobiltà )

in queste canzoni assume la posizione del conservatore dei valori del passato contro la corruzione del
presente

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