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DENOTAZIONE e CONNOTAZIONE
Il SIGNIFICANTE di una parola non è altro che la parola stessa, la quale può avere
un SIGNIFICATO che è la cosa che ci viene comunicata tramite la parola.

Il SIGNIFICATO è:

DENOTATIVO quando esprime il significato letterale della parola;

CONNOTATIVO quando alla parola viene dato un significato frutto di


un'interpretazione psicologica.

La connotazione è colei che attribuisce quindi più significati alle parole facendo si
che la poesia sia POLISEMICA (con più significati interpretabili)

IO LIRICO e INTERLOCUTORE
IO LIRICO nella poesia lirica è colui che parla e che esprime i propri sentimenti (si
può paragonare al narratore della narrativa) e va distinto dall' autore che è la
persona che scrive l'opera.

L'io lirico può avere lo stesso punto di vista dell'autore, oppure uno
completamente diverso.

L'INTERLOCUTORE è colui a cui si rivolge l'io lirico. Non è neccessariamente il


lettore.

IL LINGUAGGIO FIGURATO
Le PAROLE CHIAVE sono quelle parole che riassumono significati più vasti,
costituiscono quindi la chiave di lettura.

I CAMPI SEMANTICI sono insiemi di parole o espressioni affini per significato che
rimandano a un unico concetto.
Nella lirica è riccorente l'uso di campi semantici opposti.
LE FIGURE RETORICHE...
Il significato profondo di una poesia si esprime attraverso l'uso di FIGURE
RETORICHE , cioè espressioni che attribuiscono alle parole un signifcato diverso
da quello letterale (connotativo) Esse inoltre rendono più accativante il testo,
potenziano il messaggio e catturano l'attenzione del lettore.

... di significato o tropi (rigurdano il


significato)
SIMILITUDINE paragone introdotto da elementi comparativi

(come, simile a, più di...)


Giammarco è veloce come un leone
METAFORA è una similitudine abbreviata (cioè senza elementi che introducono il
paragone) con la quale si esprime il significato di una parola utilizzando la parola
stessa.
Giammarco è un leone
SINESTESIA associazione in un'unica espressione di parole che
si riferiscono a sfere sensoriali diverse.
Le calde voci delle madri
METONIMIA tipo di metafora con cui si sostituisce un termine con un altro che
sia in relazione con il primo.
L'EFFETTO PER LA CAUSA (e viceversa)
L'ASTRATTO PER IL CONCRETO (e viceversa)
IL CONTENENTE PER IL CONTENUTO
L'OPERA PER L'AUTORE
LO STRUMENTO PER LA PERSONA CHE LO USA
LA MATERIA PER L'OGGETTO
Il ferro lo trafisse nel cuore
SINEDDOCCHE è una metonimia in cui la relazione tra i due
termini si basa sulla quantità.
Ha gli occhi celesti (= solo l'iride non tutto l'occhio)
PERSONIFICAZIONE consiste nel considerare oggetti o concetti astratti come
persone rivolgendosi a loro o facendole agire e parlare.
Il mare mormora alla notte
ANALOGIA è un paragone tra concetti svincolati da rapporti
logici
.
I tuoi occhi sono ville fiorite
IPERBOLE significa "esagerazione" ed esprime un concetto con terini eccessivi e
non verosimili. Sono secoli che non ci vediamo

ANTITESI è si attribuiscono due concetti opposti sono messi nella stessa


espressione. Vive fra il tutto e il niente
OSSIMORO è quando due concetti opposti sono uniti nella stessa
espressione.
La luce nera

... di posizione (riguardano il


significante)
Riguardano la disposizione delle parole nel testo poetico e
conferiscono ad esse nuovi significati.
INVERSIONE consiste nell'alterare l'ordine sintattico delle parole per mettere in
evidenza un termine collocato all'inizio o alla fine della frase.
Sempre caro mi fu quest'ermo colle - Questo colle solitario mi fu sempre caro
(Colle è messo in evidenza)
ANAFORA ripetizione di una o più parole all'inizio di due o più
versi successivi.
Cos fredd
ì a
così dur
a
così prosciugata
CHIASMO disposizione incrociata di due espressioni che sintatticamente sono
paralleli.
(Disposizione incrociata dei soggetti e dei predicati) CLIMAX
dispone le parole secondo il significato crescente.
Cammina, corre, vola
ANTICLIMAX dispone le parole secondo il significato derescente.

LA METRICA (significante)
La metrica studia le tecniche e i componenti della scrittura poetica.
Essa studia difatti il verso, gli accenti, la rima, le figure di suono, e le strofe.

I VERSI
I VERSI , ovvero le righe che compongono le strofe, sono le unità
fondamentali delle composizioni poetiche.
I versi si classificano a seconda del numero di sillabe, o per meglio dire a
seconda del numero della sillaba in cui è posizionato l' ACCENTO
PRINCIPALE o TONICO.
Il nome del verso "deriva" dalla sillaba successiva a quella i cui è posizionato
l'accento principale.
Perciò un verso endecassillabo avrà l'accento principale sulla
10° sillaba e si chiamerà tale anche se fosse di 10 o 12 sillabe. L'importante è che
l'accento principale si trovi sulla 10° sillaba!
A seconda della posizione della sillaba con l'accento principale è
però possibile classificare tre tipologie di versi:
VERSO PIANO quando l'ultima parola del verso ha l'accento sulla penultima
sillaba (accento sulla 10° = endecasillabo, con 11 sillabe). caso normale
VERSO SDRUCCIOLO quando l'ultima parola del verso ha
l'accento sulla terzultima sillaba (accento sulla 10° =
endecasillabo, con 12 sillabe). +1
VERSO TRONCO quando l'ultima parola del verso ha l'accento
sull'ultima sillaba (accento sulla 10° = endecasillabo, con 10
sillabe). -
1
Fusione e scissione delle sillabe
Non è facile per i poeti far tornare i conti delle sillabe. Essi adottano quindi dei
sistemi per farli tornare tramite la fusione e la scissione delle sillabe. Questo è
possibile solo considerando il verso come un'unica parola, cosa che bisogna
sempre fare quando lo si divide in sillabe.

SILLABE
Due sillabe si possono unire in una sola quando una parola finisce
per vocale o apostrofo e la successiva inizia per vocale.
SINALEFE
Due vocali all'interno di una stessa parola che formerebbero due
sillabe separate grazie alla SINERESI sono unite in un' unica
sillaba.
SCISSIONE DI SILLABE
Quando la prima di due vocali confinanti (di due parole diverse) è
accentata, per mettere in evidenza il primo termine, le vocali
vanno in sillabe separate. DIALEFE
Analogamente due vocali all'interno di una parola possono formare due sillabe
diverse. In tal caso la scissione è indicata da due puntini posti sulla prima vocale.
DIERESI

L' Enjambement (effetto ritmico)


L'enjambement si verifica quando un verso viene interrotto senza un significato
apparente.

Ma sedendo e mirando, indeterminati spazi di là da


quella, e sovraumani silenzi, e profondissima quiete

Questo permette all'autore di evidenziare le parole sulle quali vuole che si


soffermi l'attenzione de lettore, creando così un effetto di suspance e rallentando
il ritmo della poesia.
Il lettore deve dunque scegliere se leggere il testo rispettando le regole
sintattiche e capendo il significato della poesia, oppure leggere il testo secondo le
regole della metrica, rispettando gli enjambement e godendosi l'effetto della
poesia.

LE RIME
Due parole si dicono in rima quando sono identiche a partire
dall'accento principale compreso (anchesso deve essere uguale)
LA DISPOSIZIONE ANOMALA DELLE RIME
RIMALMEZZO quando una parola all'esterno di un verso fa rima
con una all'interno di un'altro.
passata è la tempesta
odo augelli far festa, e la gallina…
RIMA INTERNA quando l'ultima parola di un verso fa rima con
una all'interno del verso medesimo.
L sciabordare delle lavandare
o
RIMA IPERMETRA si ha quando una parola piana (accento sulla
penultima sillaba) fa rima con una parola sdrucciola (accento
sulla teruzultima sillaba).
Nelle crepe del suolo o su la véccia spiar le file
rosse di formiche ch'ora si rompono ed ora
s'intrecciano a sommo di minuscole biche

LE FIGURE RETORICHE... foniche


ASSONANZA si ha quando due parole, dall'accento principale in poi, hanno le
vocali uguali ma le consonanti diverse.

E il pino ha un suono, e il
mirto altro suono
CONSONANZA si ha quando due parole, dall'accento principale
in poi, hanno le consonanti uguali ma le vocali diverse.
Poi tra il cantare delle raganelle
Guizzò sui campi un raggio lungo e gialle

ALLITTERAZIONE consiste nella ripetizione di suoni o gruppi di


suoni uguali in parole diverse
Un' intera nottata buttato
vicino

ONOMATOPEA si ha quando una parola, in genere priva di significato denotativo,


riproduce o suggerisce un suono o un rumore
Veniva una voce dai campi:
chiù.

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