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VERIFICA DI POESIA

 Verso
Il verso è una successione di sillabe accentate (toniche) e non accentate (atone) disposte in
modo da ottenere particolari effetti di suono ritmo e significato.
 Metrica
La metrica è lo studio delle norme che regolano la misura dei versi, gli accenti, le rime, le strofe
e i diversi tipi di componimenti poetici.
Per il conteggio delle sillabe:
- TRONCA (accentata sull’ultima sillaba), devo contarne una in più
- SDRUCCIOLA (accentata sulla terzultima), ne conto una in meno
- PIANA (accentata sulla penultima), conto regolarmente le sillabe
 Figure metriche
- SINALEFE  la vocale finale di una parola di fonde con quella iniziale della parola
successiva. NB non si tiene conto della H se tra due vocali

- DIALEFE  contrario della sinalefe. Tenere separate due sillabe adiacenti nonostante
queste inizino per vocale (spesso una delle vocali adiacenti è tonica)

- SINERESI  Due o tre vocali all’interno della stessa parola, che costituiscono uno iato
(quindi formare sillabe diaerse), vengono contate come una sillaba sola.

- DIERESI  (äë) lo capisco grazie al segno. Due vocali che dovrebbero costituire dittongo,
costituiscono due sillabe diverse.

 Versi
Bisillabo (due sillabe)
Trisillabo/ternario (tre sillabe)
Quadrisillabo/ quaternario (quattro sillabe)
Quinario (cinque sillabe)
Senario, settenario, ottonario, novenario
Decasillbo (dieci sillabe)
Endecasillabo (undici sillabe)
 Ritmo
Tempo musicale del testo. Due tipi di accenti: TONICO, RITMICO (ictus)
VERSI PARISILLABI  numero pari di sillabe, accento ritmico sempre nelle stesse posizioni,
ritmo uniforme.
VERSI IMPARISILLABI  numero dispari di sillabe, hanno accenti rimici in posizione variabile,
intervalli irregolari e ritmo mosso e variato.
 Cesure dal latino “caedo”- taglio
Sono i momenti di sospensione durante la lettura. Rallentano il ritmo e isolano alcuni termini,
dando loro risalto.
 Enjambement
Accade quando la fine di un verso separa due parole strettamente legate dal punto di vista
logico e grammaticale. In italiano “inarcatura” “spezzatura”

 Rime
Quando due parole finali di due o più versi presentano suoni identici, a partire dalla sillaba
sulla quale cade l’accento tonico, stabiliscono tra loro una rima.
RIMA PERFETTA identità di vocali e consonanti.
RIMA IMPERFETTA assonanza (identiche di vocali), consonanza (identiche di consonanti)
Tipologia di rime
- Baciata >> AA BB CC. Rimano tra loro due versi consecutivi

- Alternata >> AB AB CD CD. I versi in rima si alternano

- Incrociata >> ABBA CDDC. Uno schema di quattro versi in cui il primo rima con il quarto e il
secondo con il terzo

- Incatenata >> ABA BCB CDC. Le rime formano una catena di strofe di tre versi ciascuna

- Ripetuta >> ABC ABC. Si ripete una particolare sequenza di versi in rima

- Invertita >> ABC CBA. Si ripete lo schema di una strofa ma in ordine inverso o diverso

RIMA INTERNA parole che rimano ma non si trovano alla fine di due versi ma all’interno del
verso
RIMA IPERMETRA  parole che dopo la vocale accentata non hanno lo stesso numero di sillabe
RIMA SEMANTICA parole collegate con il significato

VERSI SCIOLTI hanno stessa misura (endecasillabi) e non hanno rima


VERSI LIBERI non hanno uno schema metrico prestabilito

 Strofa
Un gruppo di versi successivi separati dagli altri da uno spazio bianco.
DISTICO due versi
TERZINA tre versi, endecasillabi
QUARTINA quattro versi, endecasillabi o settenari, legati tra loro da rime varie
SESTINA sei versi, settenari o endecasillabi, legati da rime alternate i primi quattro, baciate
gli ultimi due
OTTAVA  otto versi, endecasillabi con rime alternate i primi sei e baciate gli ultimi due

 Sonetto
Costituito da quattordici versi endecasillabi divisi in due quartine e due terzine. È una forma
metrica nata del duecento in Sicilia da Jacopo da Lentini.
Sonetto elisabettiano/shakesperiano: quattordici versi endecasillabi costituiti però da tre
quartine e un distico conclusivo.

 Canzone
Ha un numero variabile di strofe, chiamate stanza composte da endecasillabi e settenari
mescolati tra loro. Nella forma
codificata da Francesco
Petrarca, la canzone prevede
conque o sette stanze più una
strofa conclusiva, il cogedo

- FRONTE  ha due piedi


ciascuno composto da un
numero uguale di versi

- SIRIMA/SIRMA divisa in
due parti uguali dette volte

- CHIAVE verso che collega


la sirima al fronte ripetendo
la rima dell’ultimo verso
della fronte.

 Significante e significato
Il significante è l’aspetto esteriore della parola.
Il significato invece è ciò che quella parola designa.
La parola cane:
Se lo vedo come animale a quattro zampe è il suo significato
Se lo vedo come C A N E ovvero le lettere che lo compongono: lo stesso significato può essere
espresso con un significante diverso

 Figure di suono
- ALLITTERAZIONE ripetizione degli stessi suoni in parole successive
- ONOMATOPEA riproduzione di un suono attraverso una parola di senso compiuto:
tintinnare (onomatopea secondaria) o una successione di lettere: tin tin tin (onomatopea
primaria)
- PARONOMASIA accostamento di parole dal suono simile ma significato diverso.

 Figure retoriche
Le figure retoriche hanno lo scopo di ornare il discorso e arricchirne il senso. La retorica è l’arte
dell’esprimersi in modo efficace e persuasivo.
Le figure retoriche rendono il linguaggio polisemantico.
Figure retoriche di posizione: anastrofe, iperbato, anafora, anadiposi, iterazione, parallelismo,
chiasmo
Figure retoriche di significato: similitudine, metafora, analogia, sineddoche, metonimia,
antitesi, ossimoro, iperbole, sinestesia, perifrasi, antonomasia, personificazione, ipallage,
ironia

- ANASTROFE inversione dell’ordine sintattico di una frase

- IPERBATO interposizione di due o più parole tra altre grammaticalmente unite

- ANAFORA ripetizione della stessa parola a inizio verso

- EPIFORA ripetizione della stessa parola a fine verso

- ANADIPOSI ripresa all’inizio di un verso della stessa parola che si trova alla fine del verso
precedente

- ITERAZIONE ripetizione parole all’interno di un testo senza disposizione precisa

- PARALLELISMO disposizione delle parole in modo da avere rapporti di simmetria

- CHIASMO disposizione parole o espressioni in ordine incrociato

- ACCUMULAZIONE accostamento intenso e sovrabbondante di termini disposti in ordine


caotico, spesso senza segni di punteggiatura
- CLIMAX forma di accumulazione in cui i termini sono disposti in ordine di intensità:
(climax) crescente, (anticlimax) decrescente. Di solito formato da tre parole.

- SIMILITUDINE confrontare due elementi stabilendo nessi logici espliciti “come, pari, è
uguale, assomiglia…”

- METAFORA similitudine abbreviata senza nesso logico

- SINEDDOCHE sostituzione di una parola in base al rapporto di quantità: una parte per il
tutto.

- METONIMIA sostituzione parola in base al nesso logico: la causa per l’effetto, il


contenente per il contenuto, il concreto per l’astratto, lo strumento per chi lo adopera,
autore per opera, materia per oggetto

- ANTITESI accostamento di due parole o frasi per ottenere effetti di contrasto.

- OSSIMORO accostamento di due parole che sembrano tra loro incompatibili “silenzio
assordante”

- IPERBOLE esagerazione per eccesso o difetto

- SINESTESIA accostamento di termini che appartengono a sfere sensoriali diverse

- ADYNATON affermazione impossibile, che non accadrà

- PERIFRASI giro di parole per indicare un oggetto o una persona

- ANTONOMASIA si usa un nome proprio al posto di un nome comune o cosa

- PERSONIFICAZIONE O PROSOPOPEA trattare come un essere animato un oggetto o un


concetto astratto

- IPALLAGE attribuire una qualità a qualcuno senza un nesso logico

- IRONIA affermare qualcosa per indicarne l’opposto

- FIGURA ETIMOLOGICA accostamento di due o più parole con la stessa radice


- APOSTROFE discorso rivolto direttamente ad un interlocutore, seconda persona

- PRETERIZIONE affermare di non volere dire qualcosa che subito dopo si dice

- RETICENZA interruzione del discorso, per sottintendere qualcosa, riconosciuta dai tre
puntini di sospensione

- LITOTE affermare un concetto negando il suo opposto

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