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Metrica e musica: i testi in versi nascono per essere canta, ma le regole della metrica non valgono per la musica.
a te ritorno!.....
Computo sillabico:
Sinalefe: due parole, una che finisce per vocale e l’altra che inizia per vocale, si fondono in un’unica sillaba. ( si conta
una sola sillaba)
Sineresi: Due vocali contigue nella stessa parola si fondono in un’unica sillaba (si conta una sola sillaba, invece di
due) (generalmente succede dentro il verso)
Es. Piangea
Dieresi: il contrario della sineresi, due vocali che formerebbero una sola sillaba di dividono in due sillabe.
(generalmente succede a fine verso)
Es. AmbizÏ-oso
Acopope: Caduta della vocale finale Es. Vuole – Vuol (sulla rima tronca)
Sincope: caduta di una vocale interna alla parola Es. Lettere – Lettre
Cesura: Fine di parola che non corrisponde al piede metrico, generalmente nei versi doppi (evita la sinalefe tra gli
emistichi)
Isosillabismo: versi con stesso numero di sillabe
Ananisosillabismo: versi con differenza di una sillaba che stanno insieme, stile antico giullaresco Laude
Piani: è normale si contano le sillabe per come sono, i versi piani hanno l’accento sulla penultima sillaba.
Versi tronchi: si deve contare contare una sillaba in più, i versi tronchi hanno l’accento sull’ultima sillaba.
Versi Sdruccioli: si deve contare una sillaba in meno, i versi sdruccioli hanno l’accento sulla terzultima sillaba.
Posizioni accenti:
Sillabe Atone: non accentate (articoli, congiunzioni, pronomi monosillabici, non, mio, tuo, ausiliari monosillabici,
aggettivi monosillabici
- Ottonario sulla 3° e 7°
- Decasillabo su 3°,6° e 9°
- Doppio quinario
- Doppio senario
- Doppio settenario (detto Martelliano, emistico piano e rima baciata ogni distico)
Rima può essere piana, tronca e sdrucciola a seconda dalla parola su cui cade
Schemi:
Rima alternata: AB AB CD CD.. si usa nella quartina, ottava siciliana (ABABABAB), ottava toscana (ABABABCC)
prima parte sonetto, sestina (ABABCC)
Rima incrociata: ABBA CDDC…. Quartine, sonetto prima parte (ABBA ABBA)
Rima imperfetta: Assonanza (stesse vocali e consonanti diverse) Consonanza (stesse consonanti e vocali diverse)
Rima composta: Si forma unendo due parole distinte Es- Oltre – Sol tre
Rima ipermetra: Rima tra parola sdrucciola e piana Es. Tacita- Tenaci (Pascoli)
Strofa: Raggruppamento di versi per struttura rime e metro,riconoscibile per la struttura per lo più isometrica,per le
rime e pper la terminazione tronca dell’ultimo verso (da senso di conclusione).
- Distico 2 versi
- Terzina 3 versi
- Quartina 4 versi
- Sestina 6 versi
- Ottava 8 versi
Versi sciolti: aggregati endecasillabi e settenari disposti liberamente senza sequenza prestabilita di rime, si usano nel
recitativo (ricordare utilizzo enjambement)
Versi misurati: organizzati in strofe o lassi destinati alle forme chiuse, cioè Arie, brani vocali solistici, prologhi e
cori, duetti quartetti ecc……
Struttura Paratattica: solo di frasi principali collegate tra loro, senza subordinate
Le Forme:
ARIA: Forma poetico-musicale, deriva da aer(latino)
Aria: forma musicale che si può trovare da sola o inserita nel melodramma o nella cantata
- Nel XVI , anche chiamata MODO, indica le formule ritmico melodiche per intonare stanze di sonetti, ballate,
canzoni, Stambotti, Villanelle
- La natura strofica porta alla ripetività
- Nel ‘600, tra le strofe vengono inseriti anche ritornelli strumentali, che sottolineano il carattere strofico Es.
Orfeo di Monteverdi
- Nell’Orfeo ci sono arie strofiche dette CANZONETTE, carattere più da ballo o lirico, ritmo incisivo ,
fraseggio breve.
- Nel ‘700 con Metastasio e opera seriavARIA TRIPARTITA o aria con da capo, musica tripartita, testo
generalmente ODE-Canzonetta anacreontica
- Versi piano o sdruccioli senari settenari e ottonari, più melodici
- Versi decasillabi, concitati
- L’Aria si collocava nell’opera a fine scena (aria d’entrata)
- A seconda del contenuto nome diverso: aria di pazzia, di furore, d bravura…..ecc…..
- Verso fine ‘700 le forme più usate erano la Canzone ed il Rondo’ (Che farò senza Euridice, Orfeo di Gluck)
- Nell’800 aria bipartita, già nel settecento Mozart non so più cosa son cosa faccio,
- ‘800 suddivisione CANTABILE e CABALETTA, la prima in stile melodico, la seconda in stile concitato
Arioso:’600 ,Forma aperta senza schemi precisi, con funzione di collegamento tra recitativo e aria
Canzone:
Canzone antica o petrarchesca: del Duecento, codificata da Dante, dalla scuola siciliana e dal dolce stil novo
- Una strofa ( che si ripete circa 5 volte) chiamata STANZA, divisa in due PIEDI E un SIRMA(o CODA)
-La divisione fra le due parti (Piedi e Sirma) è detta DIESIS da Dante
- Il primo verso del Sirma rima con l’ultimo del secondo Piede, si chiama CONCATENATIO o CHIAVE
- Divisa in due parti: prima parte detta FRONTE formata da Due PIEDI e seconda parte DUE VOLTE (sempre
versi stesso tipo ed ordine) entrambe le parti divisibili in due parti uguali
- Questa stanza è quadripartita
- Due parti divisibili Fronte(due piedi) e Volte (due Volte)
- Le stanze possono essere collegate o con la stessa struttura di rime, o con un verso o parola o rima uguale
nell’ultimo verso della stanza precedente, che riprende nel primo verso della stanza successiva
- Il CONGEDO riprende la forma degli tre versi della stanza precedente
Discordo: forma musicale dei trovatori francesi, si compone di stanze con schema diverso, ma ognuna ha
comunque una simmetria interna
Sestina lirica : forma di canzone in stanze indivisibili, nasce in Italia con Dante Al poco giorno e al gran
cerchio d’amore.
-Nessuna rima all’interno della stanza, ma tutti i versi rimano con altri versi delle stanza successive.
RETROGRADAZIONE INCROCIATA
- Le rime sono PAROLE-RIMA cioè si usa la stessa parola
- La posizione del verso che rima cambia di strofa in strofa
- Il CONGEDO ha tre versi in rima, sempre con le parole-rima delle strofe precedenti.
La canzone o ode pindarica: nasce nel Cinquecento da Trisino, si ispira alle odi ti Pindaro.
- Si compone di una STROFE, una ANTISTROFE con uguale sistema di versi, ed un EPODO con schema
diverso ( si possono chiamare anche BALLATA , CONTROBALLATA e STANZA oppure VOLTA,
RIVOLTA e STANZA)
Ode-Canzonetta (o solo Canzonetta): stile più facile, meno elevato, schemi di versi brevi, temi meno elevati,
genere amoroso popolaresco
- Inizia scuola siciliana e si protrae da Chiabrera fino all’Ottocento
- - Schema strofico, con stesso schema di rime, stesso numero di versi e stesso ordine
- I versi possono essere di tutte le misure
- Rime possono essere non solo piano, ma anche tronche e sdrucciole
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Sonetto Caudato: sonetto con coda Trecento, formato da terzina di un settenario e un distico rimato
- La Coda si può ripetere a piacere
Si distingue per contenuti e non per metrica, lingua usata, l’origine regionale, melodia e contenuti Es. Siciliana,
viniziana, napoletana.
Madrigale trecento:forma di poesia per musica del Trecento, con polifonia profana (Petrarca)
- Musicalmente bistrofica, una strofa musicale ripetuta per le terzine ed una per il distico
Madrigale Cinquecento: Senza schema delle rime, con presenza versi irrelati, e deve essere più piccolo sonette,
massimo 11 o 12 versi
-Madrigale musica usa anche altre forma come sonetto, canzone , ottava lirica
- Madrigale polifonico:con meno di quattro voci si sviluppa nel Cinquecento in contrapposizione al mottetto. Di
carattere Profano
- Madrigalismi: stretta correlazione musica-parola, resa musicale contenuti, affetti con onomatopeici e figure
retoriche musicali
Madrigale monodico: segue lo sviluppo dell’opera del ‘600, nuove musiche di Caccini
-Struttura musicale monodica, con attenzione ai versi e la presenza di passaggi fioriti sillabici, si usa solo madrigale
come testo poetico
- Nascita Lamento
Madrigale concertato: Un madrigale polifonico con la presenza di strumenti, voci solistiche e coro
RONDO’: ripetizioni di interi versi, il rondò presenta un episodio che viene mantenuto fisso, o soggetto a lievi
modifiche, esposto nella tonalità di base. Ad esso si alternano altri episodi presentati in tonalità diverse e di carattere,
in genere, differente da quello di base.
MOTTETTO: canto in origine liturgico Francia XII secolo, nel canto a più voci era il testo assegnato alla
seconda voce(duplum)
-Strofe isolate da 2 a 8 versi, schemi e rime di varie misure
FROTTOLA: Poesia spettacolo con temi ludici, sentenziosi e moraleggianti, linguaggio popolare
- Caratteristica prima; Valore più sulla rima che nel verso
- Rime a coppie, versi a cazzo
CANTATA: Polimetro lirico. Drammatico, in Italia temi idillico agresti, in Germania religiosi, in inizio solo
voce e clavicembalo,
nel ‘600 segue l’evoluzione opera con alternanza di recitativi ed arie
CAVATINA: breve aria melodica in un solo episodio senza sviluppo del ‘600. Es. Porgi amor, Mozart,
Quanto è bella quanto è cara, Donizzetti