L’origine dell’ottava rima è controversa. I primi testi datati nei quali fu adottata sono
il Filostrato di Giovanni Boccaccio (1336) e l’anonimo Cantare di Fiorio e Biancifiore
(trascritto dopo il 1343).
Sono scritti in ottave i poemi epici o epico-
cavallereschi in volgare
■ L’Orlando innamorato (o Inamoramento de Orlando) di Matteo Maria Boiardo
■ L’Orlando furioso di Ludovico Ariosto
■ La Gerusalemme liberata di Torquato Tasso.
La strofa
è un gruppo di versi, di numero e di tipo fisso o variabile che vengono
organizzati secondo uno schema, in genere ritmico, seguito da una pausa
Distico
Terzina
Quartina
Sestina
Rare: Strofa pentastica e strofa eptastica
L’OTTAVA
è una strofa di otto versi endecasillabi
Il verso
è l’unità metrica del testo poetico. Il verso è composto da un numero di sillabe che, nella poesia
italiana, varia da un minimo di una a un massimo di sedici.
Il monosillabo Il settenario
Il bisillabo (o binario) L’ottonario
Il trisillabo (o ternario) Il novenario
Il quaternario Il decasillabo
Il quinario Il dodecasillabo (o doppio senario)
Il senario Il doppio settenario
Il doppio ottonario
L’OTTAVA
è una strofa di otto versi endecasillabi
L’endecasillabo
è il verso più importante e vario della tradizione poetica italiana per le sue molteplici soluzioni
metriche.
Gli accenti ritmici (o ictus) possono essere disposti in modo vario; l’unica costante è l’accento
fisso sulla 10ª sillaba.
L’endecasillabo
■ Endecasillabo piano
■ Endecasillabo sdrucciolo
■ Endecasillabo tronco
L’endecasillabo
Quando in un verso si conteggiano le sillabe è necessario tener conto che il computo metrico non
corrisponde sempre a quello grammaticale, poiché è soggetto alle figure metriche.
Figure metriche
Sinalefe
Dialefe
Sineresi
Dieresi
Figure metriche
■ Sinalefe
è una figura metrica che consiste nella fusione di due vocali contigue, appartenenti a
parole diverse che vanno a formare un’unica sillaba metrica.
La rima
Canto l'arme pietose e 'l capitano
che 'l gran sepolcro liberò di Cristo.
Molto egli oprò co 'l senno e con la mano,
molto soffrí nel glorioso acquisto;
e in van l'Inferno vi s'oppose, e in vano
s'armò d'Asia e di Libia il popol misto.
Il Ciel gli diè favore, e sotto a i santi
segni ridusse i suoi compagni erranti.
T. Tasso, Gerusalemme liberata, I, 1
L’OTTAVA
L’ottava è una strofa di otto endecasillabi rimati secondo lo schema ABABABCC,
ovvero con i primi sei endecasillabi a rima alternata e gli ultimi due a rima
baciata
La rima
Canto l'arme pietose e 'l capitano A
che 'l gran sepolcro liberò di Cristo. B
Molto egli oprò co 'l senno e con la mano, A
molto soffrí nel glorioso acquisto; B
e in van l'Inferno vi s'oppose, e in vano A
s'armò d'Asia e di Libia il popol misto. B
Il Ciel gli diè favore, e sotto a i santi C
segni ridusse i suoi compagni erranti. C
T. Tasso, Gerusalemme liberata, I, 1
L’OTTAVA
L’ottava è una strofa di otto endecasillabi rimati secondo lo schema ABABABCC,
ovvero con i primi sei endecasillabi a rima alternata e gli ultimi due a rima
baciata
La rima
Alternata ABAB
Baciata AABBCC
Incrociata ABBA CDDC
Incatenata ABA BCB
Ripetuta (o replicata) ABC ABC
Invertita (o simmetrica) ABC CBA
La rima
è il fenomeno che si produce nel caso di omofonia di due parole a partire dalla vocale tonica inclusa.
Quando si parla di rima in senso assoluto si intende la rima perfetta, ovvero il fenomeno di omofonia
perfetta dalla vocale tonica in poi fra due parole distinte.
E in genere, in questo caso, ci si riferisce alle parole in rima che si trovano a fine verso.
Rima imperfetta
- assonanza: vocali uguali e consonanti diverse a partire dalla sillaba tonica
Es.: collo : motto
- consonanza: vocali diverse e consonanti uguali a partire dalla sillaba tonica
Es.: pesto : casta
Rima ricca
si verifica quando l’identità fonica si estende a ritroso prima della tonica, di uno o più suoni
Rima interna
si verifica quando la rima lega parole che si trovano a metà o all'interno del verso
Rima composta
si verifica quando una parola rima con l'insieme di due o più parole
1) Parafrasi
2) Analisi metrica
3) Analisi linguistica, stilistica e retorica
4) Commento contenutistico
1) Parafrasi
a) Lettura
e) Resa in prosa
Figure fonetiche (o metaplasmi)
■ Apocope
Caduta della vocale finale di una parola ed eventualmente anche della consonante che la
precede
Es.: amore > amor
■ Epitesi
Aggiunta di una vocale o di una sillaba alla fine di una parola
Es.: fu > fue
■ Aferesi
Caduta di una vocale o di una sillaba all'inizio di parola
Es.: inverno > verno
■ Protesi (o prostesi)
Aggiunta di una vocale o di una sillaba all’inizio di parola
Es.: sposa > isposa
Figure fonetiche (o metaplasmi)
■ Sincope
Caduta di un suono all'interno di una parola
Es.: opera > opra
■ Epentesi
Aggiunta di un suono all'interno di una parola
Es.: cetra > cetera
■ Metatesi
Inversione dell’ordine di due fonemi all’interno di una parola
Es.: aria > aira
2) Analisi metrica
Assonanza
Consonanza
Allitterazione
Onomatopea
Paranomasia
Figure retoriche di posizione (o sintattiche)
Eufemismo Antitesi
Reticenza Iperbole
Figure retoriche di significato (o semantiche)
Metafora Antonomasia
Similitudine Sinestesia
Sineddoche Ossimoro
Metonimia Apostrofe
Perifrasi Personificazione (o
prosopopea)
4) Commento
c) Contestualizzazione storico-letteraria
C. Pietrucci, Guida all’analisi del testo poetico, EUM, Macerata, 2015,
pp. 119 e ss.