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Metrica

Nellaccezione comune la metrica la definizione delle leggi primarie dellorganizzazione formale e


ritmica della poesia. Ci sono diversi tipi di metrica, m stilnovistica, m bizantina, m barbara, m
moderna, ecc.

Strutture principali
(Lat.versus, vertere volgere rivoltare)
Il verso lunit ritmica principale di una poesia. Nella tradizione europea il verso cio che viene
rivolto indietro, torna indietro.
Lelemento visivo del verso la capo. Il verso sempre regolato metricamente.
I versi si classificano per il numero delle sillabe di cui sono composti esistono dieci tipi di versi, di
cui cinque parisillabi (2, 4, 6, 8 o 10 sillabe) e cinque imparisillabi (3, 5, 7, 9 o 11 sillabe).
Monosillabo formato da una sillaba, es: so, tu, gi
Bisillabo detto anche binario o bisillabico, formato da due sillabe nel quale lultimo
accento sulla prima sillaba. Es:
Dietro,
Qualche
vetro
qualche
viso
bianco.
(Giovanni Alfredo Cesareo, Locomotiva, 1-6).
Trisillabo detto anche ternario o trisillabico, formato da tre sillabe, nel quale laccento
si trova sulla seconda sillaba. Es:
Tri, tri, tri,
fru fru fru,
uh uh uh,
ih ih ih
(Palazzeschi, Lasciatemi divertire).
Quaternario detto anche quadrisillabo o quadrisillabico, formato da quattro sillabe, nel
laccento cade sulla terza sillaba.
Damigella
Tutta bella
versa versa quel bel vino (ottonario)
fa che cada
la rugiada
distillata di rubino.
(Gabriello Chiabriera,Damigella/tutta bella).

L'abbinamento con l'ottonario non casuale. Si noti infatti come i distici di quadrisillabi non
siano altro che ottonari con rima interna, e come gli ottonari non siano che quadrisillabi
giustapposti non rimanti tra loro.
Quinario o pentasillabico, formato da cinque sillabe, laccento principale si trova sulla
quarta sillaba, secondario di solito in seconda. Il quinario stato adoperato dalla Scuola
siciliana e poi dai toscani.
Melancona,
ninfa gentle,
la vita ma
consegno a t
(Ippolito Pindemonte, La melanconia)
Senario il verso che generalmente conta sei sillabe, nel quale laccento tonico si colloca
sulla quinta sillaba metrica e gli altri accenti sulla prima e sulla terza sillaba (o sulla
seconda). Struttura gi usata dalla Scuola siciliana, riconsiderata dagli autori dell Ottocento,
in particolar modo da Pascoli, associato al novenario.
Del nostro Stivale,
ai poveri nani
quel solito male
dei grilli romani
in oggi daccapo
fa perdere il capo
(Giusti)
Settenario Nella metrica italiana uno dei versi pi usati, reso noto da Dante nel De
vulgari eloquentia. Composto da sette sillabe con accento principale sulla sesta sillaba, e
accenti variabili su una o pi delle altre cinque sedi.
Al valente segnore,
di cui non so migliore
sulla terra trovare:
ch non avete pare
n pace n in guerra
(B.Latini, Tesoretto)
Ottonario Nella poesia italiana, verso di otto sillabe metriche e accento principale sulla
settima. Di solito l'altro accento principale cade sul 3 (oppure 1 e 4). Impiegato dalla
Scuola siciliana, relegato in seguito alle composizioni per musiche religiose e laiche.
Sul castello di Verna
batte il sole a mezzogirno:
da la chiusa al pian rintrna
solitario un suon di crno
(Carducci, La leggenda di Teodorico)


Novenario Verso di nove sillabe solitamente accentato sullottava. Dante lo condann
come Trisillabo triplicato, poich non molto diffuso. Usato molto da Pascoli nei Canti di
Castelvecchio, Myricae.
Il giorno fu pieno di lampi
ma ora verranno le stelle
(Pascoli, La mia sera)
Decasillabi Verso formato solitamente da dieci sillabe, con accento principale sulla nona.
Sode a destra uno squillo di tromba
a sinistra risponde uno squillo
(Manzoni, Il conte di Carmagnola)
Endecasillabi Secondo la metrica italiana, il verso formato da undici sillabe, con
accento sulla decima. Pu essere considerato il metro principale della poesia italiana e si
trova in tutte le formazioni pi importanti come ad esempio il sonetto, la ballata, la
canzone, ecc.
Mi ritrovai per una selva oscura
(Dante, Inferno)

17/10/2014

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