(CARDUCCI, Su l'Adda},
.l
t
-141-
CAPO V.
COMPOSIZIONI IPERlUE'rRICHE
XIX.
Periodi decametrici di ionici a minore.
123. - L'ode 12
8
del III libro consta di quattro periodi
metrici aventi dieci piedi di ionici a minore (v v _L-) ciascuno.
da sapere che presso i Greci il x6lov ionico poteva
comprendere dodici tempi primi (due dipodie di ionici a mi-
nore), o, tutt'al pi, diciotto tempi primi (tre dipodie di
ionici a minore); ora, se il periodo ionico sar costituito da
dieci piedi di ionici a minore, esso oltrepasser la misura
ordinaria e sar, naturalmente, ipermetro. (Cfr. E. Stam-
pini, op. c., p. 60).
Se si ammette che Orazio avrebbe composto la suddetta
ode, con versi comprendenti, nientemeno, che dieci piedi di
ionici a minore, ne risulter un verso dal seguente schema:
\,.,.1 \.-/ _!... - ' v v_..!_ - . v v_!._ - ' v v!.._ - ,.
'
v \.J --
, ' , , l
v \,...,1 - - '' v v - - ' u v - - ,, v v- - ' \.......< v - -
Un verso cos lungo non pu entrare in una sola riga: e
per gli studiosi di metrica, se sono stati concordi nel divi-
dere codesti versi (o meglio: periodi metrici) in parti, non
si accordano affatto nello stabilirne le parti e nell'aggrup-
p.ule in strofe. Alcuni hanno propugnato la trascrizione di-
stica, altri la tristica, ed altri ancora la tetrastica. Messa da
parte la trascrizione distica, gli studiosi moderni si sono fer-
mati alla trascrizione su tre righe, in modo che la prima e
la seconda riga contengano quattro piedi di ionici a minore,
- 142-
la terza, due piedi di ionici a minore, secondo Io schema se
guente:
Altri studiosi accettano, si, la trascrizione su tre righe,
m:1 sostengono una diversa distribuzione di piedi su ciascuna
riga, e precisamente ammettono che la prima riga comprenda
quattro piedi ionici a minore; la seconda e la terza riga, tre
piedi ionici a minore ciascuna, secondo questo altro schema:
Vi sono infine alcuni insign studiosi che sostengono la
trascrizione tetrastiea (cfr. Laehmann, Meineke, ecc.), la
quale, secondo noi, la preferibile, sia per ragioni di analogia,
sia per ragioni basate sulla tradizione pervenutaci dai Greci,
i quali, come si diceva di sopra, solevano aggruppare gli io-
nici a minori in membri di due, o al massimo, di tre piedi.
Facciamo notare, d'altro canto, che tutte le divisioni sono
rese possibili dal fatto ehe Orazio fa coincidere la fine di una
parola con la fine del piede. Anche per la trascrizione tetra-
stica c' disparit di opinioni circa la distribuzione dei piedi
nelle quattro righe.
Riportiamo soltanto i due schemi seguenti:
ScHEMA .A.
}O
verso: vu.....!
-
'
v v __!
-
2 v v ...l.
-
'
'-' '-'
__!
-
3D
v v __!
-
'
v v __!
-
'
vvJ
-
40
v v l
-
'
V '<....l-L-
'
v v -.l-
. 1
-143-
I primi due versi comprendono due piedi ionici a minore;
il terzo e il quarto, tre piedi di ionici a minore.
Trascriviamo, secondo questo schema, la prima strofe della
suddetta ode:
1!-Iiserarurnst nequ(e) arnon
dare ludurn neque d11lci
mala vino laver(e) aut exanimari
metuntes patrua verbera Unguae.
(Orazio, Oarm., III, 12, vv. l 4)
ScHE!\fA B.
}O
verso: v v _1
-
'
v v _1
-
20 v v _1
-
'
v v _1
-
so
v v _!
-
'
'-' v ~
-
'
'-' v _1
-
'
v '-'
_l
40 v v .!
-
'
'-' '-'
__!
-
Il primo, secondo e quarto verso comprendono due piedi
di ionici a minore, il terzo verso, quattro piedi di ionici a
minore.
Trascriviamo, secondo questo schema, la prima strofa della
suddetta ode:
Miserarurnst nequ(e) amor.
dare ludttm neque dulci
mala vino laver(e) aut exanimari metuntes
patrtta rerbera linguae.
(Orazio, Carm., III, 12, vv. 1-4).
124.
Nu
mero
2
3
4
Esempi
Iam iam efficaci do manus
[scientia,
Macenas atavfs dite rgibus
Nullam, V are, sacra vite prius
(sveris arborm
Quo, quo scelsti ruitis aut
[cur dAsterfs
aptantur nses conditi!
TAVOLA RIASSUNTIVA
Classificazione
metrica
del Carmi
Epodo 17
Odi. I, 1; III, 30;
IV, g_
Odi, I, 11, 18; lV,
10.
l
Epodo l, 2, 3, 4, 5,
6, 7, 8, 9, 10.
A) Composizioni
Metro
Trimetro giam-
bico acataletl.
Asell'piadeo
minore
AselPpiadeo
maggiore
B) Sistemi
Sistema Epodieo
DELLA METRICA ORAZIANA
Formazione
Trimetro ginn-
bleo hnpuro u-
t'atalett. (in se-
rie indetermina-
ta)
Schema
- " -t " u_!_,v-,,v _!..,v_,,
- "
v__L,
A!lciPpladeo mi- ..L _ , ..! v v ..! 1\ , Il
nore (in serie in-
determinata) i ..! v v , ..! v , '-k 1\
Asclepiadeo,..!- ..! v v ..! 1\" il
maggiore (in l -
serie inetermi- ! _L v v, _L i\ , \ [ _L v v ,
nata)
distici
1 verso: trhne-
tro gianibico
impuro acatal.
2 verso: dimetro
giambieo im-
puro aeatal.
-
v _L'
-
v _L'
-
\,.l _L,
v.!!_,
,
v'='
v!!_
,
_L
'
\....)_,,
"
"
..!, v
""'
Struttura dei versi
Trimeho giambleo impuro acat.
Tr<' dipodw Nel pl'imo
piede di ciascuna di p odia am
messa la lunga irrazionale; inoltre
pure ammesso, in certe sedi, lo
scioglimento di una lunga (anche
irrazionale) In due brevi; in tal
modo il giambo o lo spondt'o pos-
sono mutarsi in ft.napesto, iu t.ri-
braco e In dattilo (gli ultimi due
con l'ictns sulJa prima breve, che
rappresenta la lunga), e talora in
proceleusmatico. La cesura la
semiquinaria. Talora trovMi la
semisettenaria in unione con la
semlquinaria o con la dieresi dopo
Il 2 giambo.
A!leleplalleo minore. Consta di due
psrti:
a) una tripodia dattllico-tro-
caica catai. in svllabam, con spon-
deo in prima sede e dattilo In 2
aede;
b) una tripodia logaedlca (cio:
un dattilo seguito da due trochei,
di cui l'ultimo catai. in svllabam).
che dieresi, tra le parti
componenti.
Asclepiadeo maggiore: uguale al
precedente, con In pi una dipodla
dattilica catai. in svllabam inse-
rita dopo il terzo piede.
che dieresi, dopo la 6 sillaba;
talora dopo la 10 sillaba travasi
una seconda cesura (dieresi).
Trlmetro giambico Impuro aca-
talettico. Come al N. l.
Dimetro giambico impuro aea-
taletlico: due dipodie giambiche
impure acatalettiche. Nel primo
piede di ogni dipodia la breve pu
essere sostituita dalla lunga irra-
zionale. Cesura eemiquinaria.
Segue
Nu
Esempi
mero
--
5 Laudabunt alii claram Rhodon
[aut l\iytilnen
aut Ephes6n bimarisve Co-
[rinthi
6 Diffugre nivs, redeunt iam
[gramina campis
arboribusque coma;
7 H orrida. tmpestas coelum
[contraxit, et imbres
nivesque dducunt Iovm;
nunc mare, nunc silua
8 Petti, nihil me sicut antea
[iuvat
scribere vrsicul6s amore pr-
(cussum gravi,
'
T A. VOLA. RIASSUNTIVA.
B) Sistemi
Classificazione
l
metrica Metro
dei Carmi
i
Odi, I, 7, 28. SistenJa
Epodo 12. Alcmanlo
Odi, IV, 7, Archilocheo
prhno
Epodo 13. Archilocheo
secondo
Epodo 11. Archilocheo
terzo
DELLA. METRICA. ORA.ZIA.NA.
distici
Formazione
l verso: tosame-
tro dattilico
2 verso: tetra-
ml'tro dattilico
eatal. 111 di
a;yllabam
1 verso:
tro dattilico
Schema
_!uv, 2vv,
2vv,
....!.vv, 2uv,
_L vv' 2uv,
..L.vv, -Lvv, ..Lv
2 verso: trime- 2 v v , _t_ v v , ':k 1\
tro dattll. ca-
tal. iD 11yllabam
1 verso: esame-
tro dattilico
2 verso: glam-
blego
_! vv , _!. vv '
J.vv, _t_vv, _!v
- - ,
v_!, v!!_, v ....L' l l
1 verso: trlme- :; .J., v.!!_,, /....!,
tro giambico _
"
v-"
" acatal. impuro v ..L , v
2 verso:
eleglambo
_Lv'-'' -.Lv v,":!:!. 1\ "]j
- - ,
v-L, v!!...., v...!, v':::::
Struttura. del versi
Esametro dattilleo: esapodia dat
tilica con sostituzione dello spon
deo al dattilo in tutti i piedi, ec
cetto il 5. Cesura semiquinaria;
meno comune la settenaria; talora
la troeaica.
Tetrametro dattilico ( Il verso
alcmanio -cfr. 7!i), formato di
una tetrapodia dattilica catai. In
dissvllabam, detto anche eroico
acefalo. Eccezionalmente il 3
dattilo ammette la sostituzione
sponda.ica.
Eaametro dattilico: come al N. 5
(verso primo).
Trimdro dattll. cat. in S)'l (Tre
dattili, di cui l'ultimo catai. in
svll.). - Il verso archilocheo
(cfr. S 75).
Esametro dattilico: come al N. 5
(verso primo).
Giamblego: dimetro giambico
acatalettico + trimetro dattilico
catalettico In svllabam. Cesura
(dieresi) fra le parti componenti.
Trimetro giambico acat. Impu-
ro: cfr. il N. 1. Non scioglie in
brevi che la lunga della l" dipodia
del verso 2 7.
Elegiambo: uguale al giamblego
invertito, cio: trimetro dattilico
ca.t. in svllabam + dimetro ltam-
blco acatalettico. N ella s arsi
talora c' la sillaba. breve e l'lato.
Cesura (dieresi) tra le parti com-
ponenti.
Segue T A. VOLA. RIA.SSUNTIV A.
B) Sistemi
Classificazione
Nu-
Esempi metrica Metro
mero
dei Carmi
9 S6lvitur acris hims grata vice
Odi, I, 4. Archilocheo
[vris t Fav6ni,
quarto
trahuntque siccM machina
[carinas,
IO M6llis inrtia cur tantam dif- Epodo 14, 15. Pitiamblco
[fuderit imis
prhno
oblivi6nem sensibus,
,
Il Altera iam teritur bellis civi-
Epodo 16. Pitiamblco
[libus atas,
secondo
suis et ipsa l ~ orna viri bus
[ruit.
12 Non ebur neque aureum
Odi, II, 18, lpponatteo
mea renidet in dom6lacunar,
13 Sic te diva potns Cypri
Odi, I, 3, 13,19, 36;
Asel('piadro
sic fratrs Helena, lucida
III, 9, 15, 19, 24, Inioore terzo
(sidera,
25, 28;
IV, l, 3.
"
DELLA. METRICA. ORAZIANA
distici
Formazione
l verso: archi-
locheo magg,
Schema
_l vv,
_!vv,
J.v
2 verso: trlme- -
tro gia1nbico v_!.' v!!...." v l_.!.' v!!....,
ln1puro catai.
l
0
verso: rsarne-
tro dattilico
- ,
v L ~
_!.uv,
_! vv'
_!.v
2 verso: dirne- - - "
tro giambico v ...! ' v !!.. " v f .2. , v "':::::!
impuro acata-
lettico
l" verso: esame-
tro dattilico
2 verso: trlme-
tro giambico
acataJ, puro
_!. vv t _!. VVt
...J.\-/Vt _!uv, ...J.v
"'-'..2' v ~ .. vJ ' "
_,v_,,
,
Struttura dei versi
Archilocheo maggiore: tetrapodia
dattilica acatal. (con cesura seml-
quinaria ed il quarto dattilo puro)
+ il verso itifallieo (tripodia tro-
caica acatal.). Dieresi tra le parti
componenti.
Trlmetro giambico Impuro ca t.:
tripodia giambica Impura catai.
Nelle sedl dispari il giambo pu
essere sostituito dallo spondeo.
Cesura semlquinaria (cfr. 80).
Esametro dattilico: come al N. 5
(verso primo).
Dimetro giambico Impuro aca-
tal.: come al N. 4 (verso secondo).
Esametro dattilico: come al N. 5
(verso primo).
Trimetro giambico acat. puro:
tripodia. giambica acatal. pura,
con cesura semiquinaria. Non am-
mette la sostituzione delle lunghe
alle brevi e non scioglie In brevi
le sillabe lunghe ed usato In
forma pura in tutto l'epodo 16.
1 verso: dime-
tro trocaico ca t.
In syll.
"
-V> _!v,
,
-v
~ 1\ Dimetro trocaico cat. in syll.:
due dipodie trocaiche catai. in
svllabam.
,
V-''
2 verso: trirne- : ~ ,
tro giambico
impuro catai.
- ,
l' verso; glico-
neo secondo
v L ~
Trimetro giambico Impuro ca-
tal. come al N. 9 (verso secondo).
Glieoneo secondo: tetrapodia lo-
gaedica catai. in syllabam, con
spondeo o t.rocheo in P sede e
dattilo in 2 sede; ovvero: uno
spondeo o trocheo base, un dat-
tilo e una dipodia trocaica cata-
lettica in syll. Raramente trovasi
usato il trocheo in P sede.
2 Terso: asde-
piadeo Jnioore
_t_, _!.vv, ....1.1\,
-l.VV! _f_vJ ~ / \
Il Asclepiadeo minore: Come al N 2.
Segue
Nn-
mero
14
)5
16
Esempi
Lydia., dic, per omnis
t ~ deos oro, Syba.rfn cur pro-
(pers amando
Vids ut iUta. stt nive candi-
[dum
Soracte nc ia.m sustineimt
[o nus
Rilva. la.bora.nts geluque
flumina. constiterint acUto.
Mrcurf, facunde n epos AtHm-
[tis,
qui feros cultus bominum re-
[entum
voce formasti ca.tus t de-
[cora.e
more jJalstrae,
TAVOLA RIASSUNTIVA
B) Sistemi
Classificazione
metrica
dei Carmi
Odi, I, 8.
Metro
Saffico maggiore
C) Sistemi
Odi, I, 9, 16, 17, (Strofa)
26, 27, 2!), 31, 34, (iJ.'I"p0\1
Alcaica
-.p(xw-
35, 37; 0\1)
II, l, 3, 5, 7, 9, 11,
13, 14, 15, 17, 19,
20;
III, 1, 2, 3, 4, 5, 6,
17. 21, 23, 26, 29;
IV, 4, 9, 14, 15.
Odi, I, 2, 10, 12,
20, 22, 25, 30, 32,
38;
II, 2, 4, 6, 8,10,16;
III, 8, 11, 14, 18,
20, 22, 27;
IV, 2, 6, 11 e Car-
men Saeculare
(Strofa) Safflca
minore
(iJ.'I"pov lxwov)
DELLA METRICA ORAZIANA
distici
Formazione Schema
1 verso: arislo- 2 v v, ......!... v, 2 v
fa neo
2 verso: saJfico
naggiore
Tetrastici
l verso: alcaico
endecasillabo
_!v, _i_,_!. 1/ uv,
....! 1\ ,. Il ..1. v v, ..1. v,
...!.v
~ 2, v ..1., ~ 1\, !l_! v v,
J v ...!./\
2 verso: alcaico - -1\ Il
v_!., v-..!, v ' ......!... v\ ../)
endecasillabo
3 verso: alcaico ;,::; ...!. ,
enneasillabo
4 verso: alcaico
de(asillabo
I verso: safJico
minore
2 verso: saflico
...!.v
...l.. v,
_L v'
v...!., v_!.,
_!..v v,
_!-' ...!.
l
-
...!.v
nlinore Come il precedente.
3 verso: salfico
minore
4. verso: adonio
Come Il precedente.
v _t,
v v,
Struttura del versi
Aristofaneo: tripodi a dattllico-tro-
caica acatalettica, con dattilo in
1 sede; (un dattilo e due trochei).
Salfico maggiore: uguale al sar-
flco minore, di cui al N. 16, + una
dipodia dattilica catai. in s11llabam
inserita dopo Il 2 piede del sat-
llco miuore. Cesura (dieresi) dopo
la 3 arsi, e cesura stabile, che
dieresi, dopo la dlpodla dattilica
Inserita, cio: dopo 1'8 sillaba.
Alcaico endeeasillabo: tre giambi
di cui l'ultimo catai. in SIJll. con la
sostituzione della lunga alla breve
nel primo e terzo piede+ tripodia
dattilico-trocaica catai. iu S!ll-
labam. Cesura stabile (dieresi) fra
le parti componenti.
Aleaieo endeea!!lllabo: come Il pre-
cedente.
Alcaico ennea!!illabo: quattro
giambi + una sillaba finale; spon-
deo nelle sedi impari.
Alcaico deeasillabo: tetrapodia
dattilico-trocaica acatalett. (due
dattili e due trochei) .
Safflco minore: pentapodia datti-
Iico-trocaica acatalettica, con dat-
tilo in 3 sede e lo spondeo nella
2 sede, oppure: un trocheo, uno
spondeo, un dattilo e due trochei
finali. Cesura semiquinaria; talora
trocaica dopo la 6 sillaba.
Adonio: dipodia dattilica catai. In
di!lllabam.
Segue
Nu
mero
17
18
19
Esempi
Scrfberfs Vario fortis et ho-
[f'tium,
victor :Maonii carminis alit,
quiim rem cumque ferox nii-
[vibus aut equis
mi! es t duce gsserit.
,
O refernt fn mare t
, [novi
fluctus! O qui d agis t Fortiter
[occupa
portum. Nonne vids, ut
nudum rmigio latus
Miserarumst nequ(e) amOri
dare ludum neque dulci
mala vino laver(e}, aut exa-
[nimari
metuntes patrua verbera
[linguae.
Miser3.rumst nequ(e) amOri
dare ludum neque dulci
mala vino laver(e) aut exa-
[nimiiri metuntes
patrua verbera lfnguae.
TAVOLA RIASSUNTIVA
Classificazione
metrica
dei Carmi
Odi, I, 6, 15, 24,
33;
II, 12;
III, 10, 16;
IV, 5, 12.
Odi, I, 5, 14, 21,
23;
III, 7, 13;
IV, 13,
Odi, III, 12.
C) Sistemi
1\fetro
(Strofa) Ascle-
piadea prima
([L't"pov l)(xooov)
(Strofa)
pia dca
{[L't"pov
ov)
A scie-
seconda
't"p[xoo-
D) Composizioni
Periodi decame-
lrlci di tonici a
1ninore
DELLA lUETRICA ORAZIANA
Tetrastici
Formazione
1 verso: ascle-
piadeo minore
z verso: ascll!-
pladeo minore
3 verso:
pladeo minore
4 verso: glico-
neo secondo
1 verso: ascle-
piadeo n1inorc
2 verso: ascle-
piadeo minore
3 verso: lerarre-
teo secondo
Schema
2 1\ Il
__,_ 1\ Il
2 1\ Il
JJI\
Struttura dei versi
Asclepiadeo n1inore: come al N. 2.
_.!v, _2. v v, ..!... v, '.:k 1\ Gliconeo secondo: con1e al N. 13
(verso primo).
2 1\ , Il Asclepiadeo min.: come al N. 2.
:k(\
_!. 1\ ' l!
:kl\
_!v
Ferecrateo secondo: tripodla lo-
ll'aedica acatalettica con spondeo
o trocheo In 1 sede e dattilo In
2 sede.
4
8
verso: glico-
2
v, _.!v v, ...!.. v, 1\
neo !!econdo
Gliconeo secondo: come al N. 13
(verso primo).
ipermetriche
1 verso: dlpodla
di lonlci a mi-
nore
2 verso: Idem
3 verso: tripodi a
di lonicl a mi-
nore
4. verso: Idem
1 verso: dipodia
di ionicl a mi-
nore
2 verso: Idem
3 verso: tetra-
podio di !onici
a minore
4. verso: dlpodia
di lonlcl a mi-
nore
v v_!_, v v_!.-, v v-L-
v v_!_, v v_!_, v v_!-
SCHEMA B.
vv...l-tvv...l.-
Nola. - Le trascrizioni di questi
periodi decametrici di !onici a. mi-
nore sono varie e tutte le divisioni
sono possibili, perch l singoli piedi
dell'ode coincidono quasi sempre
con la fine della parola. Preferiamo
la trascrizione tetrastica, della quale
diamo due schemi:
A) La. prima e la. seconda. riga
comprendono due piedi di !onici a
minore; la terza e la quarta., tre piedi
di !onici a minore.
B) La prima, seconda. e quarta
riga comprendono due piedi di !onici
a minore; la terza riga, quattro piedi
di !onici a minore. Per il resto con
fronta. 123.
INDICE
P.tEFAZIONE ...... Ptl]. Tll
PARTE I
P ROSO DIA
CAPO I. - Poesia accentuativa e quantitativa . . . . . rag. 3
l. Prosodia.- 2. Poesia accentuativa.- 3. Versi
accentuativi italiani Jemplici e composti. - 4. Poesia
quantitativa. - 5. Cenni sull'origine della poesia
quantitativa e accentuativa
CAPO II. - Nozioni preliminari intorno alla sillaba latina
e alla sua quantit . . . . . . . . . . 6
6. La sillaba latina. - 7. Divisione delle sillabe
latine nel corpo della parola. - 8. Sillabe aperte e
chiuse.- 9. Quantit delle sillabe latine.- l O. Rap.
porto fra l'accento tonico e la quantit delle sillabe.
l, 2 . . . . . . . . . . . . . . . . . 9
CAPO III. - Quantit delle sillabe latine per natura e per
posizione . . . . . . . . . . . . . . . . Il
11. Quantit delle sillabe per natura.- 12. Quan.
tit delle sillabe per posizione. - 13-14. Regole
sulla quantit delle sillabe in posizione forte ed in
posizione debole e intorno alla vocale seguita da altra
vocale.
Esercizio 3, 4, 15, 6. . . . . . . . . . . . . . 14
CAPO I V. -Quantit delle sillabe finali dei polisillabi uscenti
in vocale (sillabe aperte) . . l G
15. Quantit della vocale a, finale di polisillabi. -
16. Quantit della vocale e finale di polisillabi. -
-156-
17. Quantit della vocale i, finale di poli;:tillabi -
I R. Quantit della vocale o, finale di polisillabi. -
19. Quantit della vocale u, finale di polisillabi. -
20. Quantit della y, finale di polisillabi.
Esercizio 7 . . . . . . . . . . . . . . . Paf!. 19
CAPO V. - Quantit delle sillabe finali dei pollsillabi uscenti
in consonante (sillabe chiuse) . . . . . . . 18
21. Regola generale sulla quantit delle sillabe
finali di polisillabi uscenti in qualsiasi consonante
che non sia s. - 22. Quantit della sillaba finale as:
- 23. Quantit della sillaba finale es. - 24. Quan-
tit della sillaba finale os. - 25. Quantit della sil-
laba finale is. - 26. Quantit della sillaba finale us.
- 27. Quantit della sillaba finale ys.
Esercizio 8 . . . . . . . . 22
C.uo VI. - Quantit dei monosillabi
28. Quantit dei monosillabi uscenti in vocale.
- 29. Quantit dei monosillabi uscenti in conso-
nante sostantivi e aggettivi. - 30. Quantit dei
monosillabi uscenti in consonanti che non siano so-
f>tantivi o aggettivi.
Esercizio 9 . . . .
CAPO VII. - Quantit delle sillabe radicali nelle forme
derivate e nelle parole composte . . . .
31. Regola generale.
Esercizio 10 . . . . . . .
CAPO VIII. - Quantit dei prefissi .
32. Regole generali
Esercizio 11 . . . . . . . .
CAPO IX. -Quantit della flessione -verbale
33. Elementi costitutivi del verbo. - 34. Quan
tit della sillaba radicale di un verbo: regola gene
rale. - 35. Quantit deol.la sillaba radicale in tutte
le forme verbali derivanti dal medesimo tema tem-
porale. - 36. Quantit dei perfetti e dei supini
bisillabi. - 37. Quantit dei perfetti con raddop-
piamento. - 38. Quantit delle sillabe interne
di un verbo, formate dalle vocali tematiche. -
39. Quantit delle sillabe interne di un verbo,
formate dalle vocali copulative. - 40. Quantit
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- 157-
delle sillabe interne di un verbo formate dal suf-
fisso temporale ba dell'imp. ind.- 41. Quantit della.
sillaba interna di un verbo, formata dal suffisso tempo-
rale i del perfetto indicativo. - 42. Quantit della
sillaba interna di un verbo, formata dal suffisso tem-
porale del presente congiuntivo e dell'imperfetto con-
giuntivo. - 43. Quantit della sillaba interna di
un verbo, formata dal suffisso temporale bi del fu-
turo semplice indicativo (l e II coniug.), dal suffisso
temporale e del futuro semplice ind. (III e IV co-
niugazione). - 44. Richiamo alla quantit delle
sillabe finali delle forme verbali.
Esercizio 12, 13 . . . . . . . . ...
CAFO X. -Licenze prosodiclle . . . . . ..
45. Elisione, iato, sineresi, dieresi, sistole, dia-
stole. - 46. Alterazioni per metaplasmo: protesi,
aferesi, epentesi, sincope, paragoge, apocope, tmeRi,
metatesi.
PARTE II
METRICA
CAPO I. - Ritmo - Arsi e tesi Piedi .
47. Definir,ione. - 48. Ritmo. - 49. Arsi e
tesi. - 50. Piedi. - 51. Piedi fondamentali o ritmici
e piedi derivati o impropri. - 52. Piedi distinti
secondo il tempo e secondo il numero delle sillabe.
- 53. Piedi acatalettici e tronchi. - 54. Piedi di-
scendenti e ascendenti. - 55. Piedi pari ed impari. -
56. Piedi in serie: dipodia, tripodia, tetrapodia.,
pentapodia, esapodia, ecc. - 57. Piede irrazionale.
Tavola riassuntiva del piede
CAPO II. - Verso - Cesura - Scansione e lettura metrica -
Versi in serie indeterminata ed in composizione strofica
58. Membro, periodo ritmico, verso. - 59. Verso
puro ed impuro. - 60. Versi composti o asinarteti. -
61. Versi misti o logaedi. - 62. Chiarimento sul
significato di metro nei versi giambici e trocaici. -
63. Distinzione di versi secondo la specie dei
piedi componenti. - 64. Versi completi ed incom
Pag.
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36
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51
-158-
pleti e ipermetri; chiarimeuti sulla disposizione della
parola per formare i piedi del verso. - 65. Cesura.
maschile e femminile - Dieresi. - 66. Scansione
del verso e lettura metrica. - 67. Versi in serie
indeterminata ed in composizione strofica. - 68.
Sistemi: distico, tristico, tetra.stico.
Tavola riassuntiva del periodo ritmico o verso Pag. 57
CAPO III. - Varie specie di metri - Metri dattilici . . . 57
69. Esametro dattilico. - 70. Esametro s pon.
daico. - 71. Cesure dell'esametro dattilico. -
72. Alcuni suggerimenti per ben comporre degli
e ~ a m e t r i lati n i. - 73. Pentametro elegiaco. -
74. Adonio. - 75. Archilocheo. - 76. Alcmanio.
Esercizio 14, 15, 16 . . . . . . . . . . . . . .
CAPO IV. - lUetri giambici
77. Senario giambico puro. - 78. Senario giam-
bico impuro. - 79. Schemi di senario giambico im-
puro usati da li'edro. - 80. Trimetro giambico im-
puro catalettico. - 81. Trimetro giambico ippo-
natteo. - 82. Dimetro giambico ipercatalettico.
Esercizio 17, 18, 19 . . . . . . .
CAPO V. - Metri trocaici . . . . . . .
83. Dimb.:o trocaico catalettico. - 8-!. Verso
itifallico.
CAPO VI. - Metri logaedici . .
85. Gliconeo secondo. - 86. Ferecrazio se-
condo. - 87. Priapeo. - 88. Asclepiadeo minore.
- 89. Asclepiadeo maggiore. - 90. Saffico minore.
- 91. Saffico maggiore. - 92. Alcaico endecasil-
labo. - 93. Alcaico decasillabo. - 94. Aristofaneo.
- 95. li'aleceo.
Esercizio 20 . . . .
CAPO VII. - l\letri asinarteti
96. Archilocheo maggiore. - 97. Giambelego. -
98. Elegiambo.
CAPO VIII. - Metri ioniri
99. Ionico a minore. - 100. GalliamiJo anaclo-
meno. - 101. Sotadeo.
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Tavola riassuntiva dei principali metri . 92
- 159
PARTE III
METRICA ORAZIANA
CAPO I. - Nozioni preliminari . . . . . . . . . Pag.
l 02. Classificazione dei carmi oraziani. - l 03. Vari
tipi di strofe tetrastiche. - 104. Tavola schematica
delle forme metriche usate da Orazio.
CAPO II. - Composizioni monosti('l!e . . . . . . . . .
105. Trimetri giambici in composizione mono-
siica.
Esercizio 21 . . . . . . .
106. Asclepiadei minori in composizione mono-
stica.
Esercizio 22 . . . . .
107. Asclepiadei maggiori in composizione mo-
nostica.
Esercizio 23 .
CAPO III. - Sistemi distici
108. Sistema epodico (sistema giambico).
Esercizio 24 . . . . . .
109. Sistema alcmanio (sistema dattilico puro).
l!Jsercizio 2.5 . .
110. Sistema arcliilocheo primo (sistema dat-
tilico puro).
Rse1cizio 26
111. Sistema archilocheo secondo (sistema
giambico Hiattllieo).
Escrf'izio 27 .
112. Sistema archilocheo terzo (sistema giam-
bico-dattilico).
Esercizio 28 . .
113. Sistema archilocheo quarto (sistema lo-
gaedico-giambico ).
Esercizio 29 .
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114. Sistema piliambico primo (sistema giam-
oico-dattilico ).
Esercizio 30 . Pag. 120
115. Sistema. pitia.mbico secondo (sistema giam-
bico- dattilico).
Esercizio 31 . . . .
116. Sistema ipponatteo (sistema gia.mbico-
trocaico).
Esercizio 32 . . . . . . .
li 7. Sistema asclepiadeo minore terzo (sistema
loga.edico ).
Esercizio 33 . .
118. Sistema saffico maggiore (sistema logae-
dico).
Bsercizio 34 . .
CAPO IV. - Sistemi tetrastici
119. Sistema alcaico (strofa tetra!>tica alcaica).
Esercizio 35 .
l 20. Sistema saffico minore (strofa tetrastica
saffico minore).
Esercizio 36 .
121. Sistema asclepiadeo primo (strofa tetrastica
asclepadea 1 a).
Esercizio 37 .
l 22. Sistema asclepiadeo secondo (strofa tetra-
etica asclepiadea 2 ).
Esercizio -38
CAPO V. - Composizioni ipermetriche .
lndiet
l 23. Periodi decametrici di ionici a minore.
l 24. Tavola riassuntiva della metrica ora2iana.
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