Figure retoriche
V.1
“Sempre caro mi fu quest’ermo colle”: anastrofe
Vv.2-5
“Questa siepe…da quella”: antitesi
V.3
“dell’ultimo orizzonte il guardo esclude”: anastrofe
Vv.4-5
“Interminati…Spazi”: enjambement/iperbole
Vv.5-6
“Sovrumani…Silenzi”: enjambement/iperbole/allitterazione (della s in questo caso)/polisindeto
“Profondissima quiete”: iperbole
V.7
“Io nel pensier mi fingo”: anastrofe/metafora
Vv.8-11
“E come odo stormir il vento…vo comparando”: antitesi
V.9
“Stormir”: onomatopea
Vv.9-10
“quello…infinito”: enjambement
Vv.11-13
“e mi sovvien l'eterno, e le morte stagioni, e la presente e viva, e il suon di lei”: antitesi/polisindeto
VV.13-14
“questa…immensità”: enjambement
V.15
“e il naufragar m’è dolce in questo mare.”: metafora/antitesi/(ossimoro)
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Anastrofe: inversione dell'ordine abituale di due o di un gruppo di parole.
Antitesi: accostamento di parole o di concetti contrapposti.
Enjambement: si realizza quando l'unità metrica non coincide con l'unità sintattica, il senso logico
di un verso non si conclude con il medesimo, ma prosegue in quello successivo.
Iperbole: consiste nel portare all'eccesso tramite esagerazione il significato di un'espressione.
Allitterazione: ripetizione di lettere o sillabe (o semplicemente di suoni uguali o affini) in una serie di due o più
vocaboli.
Polisindeto: ripetizione della congiunzione tra più periodi, proposizioni o membri di proposizione fra loro
coordinati.
Metafora: associazione dì due realtà differenti sulla base di un particolare sentito come identico e
sostituzione della denominazione dell'una con quella dell'altra.
Onomatopea: riproduzione di rumori o suoni associati a un oggetto o a un soggetto a cui si vuole fare
riferimento.
Ossimoro: accostamento di due termini di senso contrario o comunque in forte antitesi tra loro, che danno
vita a una sorta di paradosso apparente.
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