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Analisi d’opera

L’infinito di Giacomo Leopardi


Comprensione
È il primo degli Idilli, componimenti in endecasillabi sciolti, scelta inconsueta per un testo così breve di
contenuto introspettivo. Le “sovrastrutture eroiche” tratte dalla storia e dal mito, lasciano spazio ad
argomenti più intimi e quotidiani, pensieri ed emozioni.
I “materiali di costruzione” della poesia sono estremamente comuni, da uno sfondo così minimo però, viene
fuori un’esperienza tutta interiore, come un viaggio mentale dal finito all’infinito, lo sconfinato mare del
pensiero.
La limitatezza del campo visivo dà il via libera all’immaginario di uno spazio infinito: “L’anima immagina
ciò che non vede.”
La “voce” del vento, lo stimolo percettivo, paragonata al silenzio degli spazi infiniti, suscita l’idea
dell’eternità.
Per quanto riguarda il lessico, vi è un accostamento molto ravvicinato di vocaboli di significato opposto e di
parole comuni a termini aulici. Si disseminano così antitesi durante tutto il testo.

Figure retoriche
V.1
“Sempre caro mi fu quest’ermo colle”: anastrofe
Vv.2-5
“Questa siepe…da quella”: antitesi
V.3
“dell’ultimo orizzonte il guardo esclude”: anastrofe
Vv.4-5
“Interminati…Spazi”: enjambement/iperbole
Vv.5-6
“Sovrumani…Silenzi”: enjambement/iperbole/allitterazione (della s in questo caso)/polisindeto
“Profondissima quiete”: iperbole
V.7
“Io nel pensier mi fingo”: anastrofe/metafora

Vv.8-11
“E come odo stormir il vento…vo comparando”: antitesi
V.9
“Stormir”: onomatopea
Vv.9-10
“quello…infinito”: enjambement
Vv.11-13
“e mi sovvien l'eterno, e le morte stagioni, e la presente e viva, e il suon di lei”: antitesi/polisindeto
VV.13-14
“questa…immensità”: enjambement
V.15
“e il naufragar m’è dolce in questo mare.”: metafora/antitesi/(ossimoro)

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Anastrofe: inversione dell'ordine abituale di due o di un gruppo di parole.
Antitesi: accostamento di parole o di concetti contrapposti.
Enjambement: si realizza quando l'unità metrica non coincide con l'unità sintattica, il senso logico
di un verso non si conclude con il medesimo, ma prosegue in quello successivo.
Iperbole: consiste nel portare all'eccesso tramite esagerazione il significato di un'espressione.
Allitterazione: ripetizione di lettere o sillabe (o semplicemente di suoni uguali o affini) in una serie di due o più
vocaboli.

Polisindeto: ripetizione della congiunzione tra più periodi, proposizioni o membri di proposizione fra loro
coordinati.
Metafora: associazione dì due realtà differenti sulla base di un particolare sentito come identico e
sostituzione della denominazione dell'una con quella dell'altra.
Onomatopea: riproduzione di rumori o suoni associati a un oggetto o a un soggetto a cui si vuole fare
riferimento.
Ossimoro: accostamento di due termini di senso contrario o comunque in forte antitesi tra loro, che danno
vita a una sorta di paradosso apparente.
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