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Catullo

La vita

- Nasce da una famiglia benestante a Verona nel 87 a.C.

- Da giovane si trasferisce a Roma (core de sta città) per studiare.

- Lì inizia a frequentare il circolo dei poetae novi, un gruppo di giovani poeti di origine
aristocratica legati dal culto della poesia e dal disinteresse per la vita politica.

I principali temi delle poesie dei poetae novi sono l’amore e l’amicizia.

- Al centro delle proprie poesie Catullo colloca Clodia - moglie di Quinto Cecilio Metello
Cerere e sorella del politico Publio Clodio Pulcro - una donna che egli chiama
“Lesbia”, in memoria di Saffo (la poetessa greca vissuta a Lesbo).

La relazione di Catullo con Lesbia orienta la sua esistenza, spingendola fra il


travolgimento della passione e l’angoscia dell’offesa e del tradimento.

- Nel 60 a.C. muore nell’Asia Minore il fratello. Ciò spingerà nel 57 a.C. Catullo a
viaggiare, insieme al pretore Gaio Memmio, in Bitinia per visitare la tomba del
fratello.

- Muore circa nel 54 a.C. a trent’anni.

La poesia

- La vita e l'opera di Catullo sono strettamente connesse.

- Il tema principale della sua poesia è l'amore, in particolare la sua passione


travolgente e tormentata per Lesbia, fatta di promesse, delusioni, tradimento e
ingiurie.

- La letterarietà della sua opera trasforma in poesia ogni evento quotidiano e


trasferisce le emozioni dell'anima sul piano del mito.

- La poesia di Catullo è legata anche al tema dell'amicizia, dell'ironia, dell'invettiva e


del sarcasmo per chi non è amico.

Catullo dimostra sincera lealtà e fides nei confronti degli amici (i sodales).

- L'addio al fratello rappresenta per Catullo un distacco da una parte di sé più


spensierata e incontaminata dalla sofferenza e dall’abbandono.

- Catullo è un innovatore nel campo della lingua poetica, creando un linguaggio


poetico immediato ma altamente letterario.
- Catullo, a partire dal lessico erotico della palliata, ha dato un apporto fondamentale
alla creazione del linguaggio d’amore latino.

- Egli utilizza un'ampia gamma di registri linguistici, combinando la lingua quotidiana


con un lessico più raffinato, ispirato alla poesia greca ellenistica.

- Catullo modula sapientemente i concetti religiosi e giuridici della tradizione romana


per creare una lingua poetica personalissima (labor limae).

- La sua poesia si basa sull'equilibrio tra l'intensità personale dell'esperienza vissuta e


la ricerca della perfezione formale, spesso arricchita dall'elemento del gioco
letterario.

- La poesia di Catullo si concentra sulle vicende quotidiane dei sodales, come amori,
amicizie, rivalità e scambi di poesie, escludendo le grandi questioni politiche e i valori
della res publica e la tradizione del mos maiorum.

- Catullo sceglie di tenersi lontano dalla vita politica e dal potere, così come il gruppo
dei poetae novi con cui è in rapporti.

- Il disimpegno politico di Catullo non significa totale silenzio o rinuncia a esprimere


una propria posizione nei confronti dei rappresentanti politici del tempo. Nel Liber,
per esempio, sono diversi i componimenti in cui il poeta, rivolgendosi a personaggi
reali del proprio tempo attivamente impegnati in politica, esprime sdegnoso
disprezzo, critiche feroci, accuse infamanti, oppure un’ostentata indifferenza, come
avviene per Cesare e Cicerone.

- Con Catullo si avvia un processo di opposizione fra il poeta che si tiene lontano dalle
occupazioni politiche e il civis romanus che vuole avere un ruolo attivo nella res
publica.

- Catullo e i poeti novi esprimono una concezione rivoluzionaria della letteratura, in cui
la poesia è un rifugio dalla realtà sociale estranea e vuota, e il tradizionale modello
del civis Romanus impegnato nella res publica viene rifiutato. Ciò è caratterizzato
dall’abbandono del genere epico, per privilegiare una poesia concepita come lusus
disimpegnato, che lasci spazio all’espressione della dimensione più intima e
soggettiva dell’io del poeta.

- Il Liber catulliano è formato 116 carmi suddivisi in tre sezioni sulla base di criteri
metrici, senza un ordine rispetto ai temi trattati e al tempo della composizione.

Le tre sezione del Liber sono:

- Nugae (poesiole), componimenti brevi di argomento vario e scritti in metri


vari;
- Carmina docta (carmi eruditi), componimenti eruditi, di argomento mitologico,
più complessi sul piano stilistico e scritti in metri diversi.
- Epigrammata (epigrammi), componimenti simili ai carmi nugae ma scritti in
distici elegiaci.

- Il primo carme del Liber è una dedica all’amico Cornelio Nepote, in cui Catullo
definisce “libellus” la sua opera e si riferisce ai suoi componimenti come “nugae”.

La poesia

- La poesia di Catullo ruota attorno alla sua relazione con Lesbia, pseudonimo di
Clodia.

- La passione tra il poeta e Lesbia è descritta in modo tormentato e contraddittorio in


molti componimenti del Liber.

- Le tematiche principali della poesia d'amore di Catullo sono la passione, la rabbia, la


gelosia, la disillusione, che diventano anche un'occasione per l'autoanalisi del poeta.

- Catullo per riferirsi all’amore usa svariati termini, come: ardor, cura, dolor, ignis,
morbus, pestis, pernicies.

- La figura di Lesbia è sempre presente nei versi, sia come ispiratrice che come fonte
di rabbia e sofferenza.

- L'amore tra il poeta e Lesbia è visto come un patto (foedus) basato sulla pietas e
sulla fides, ma anche come un'esperienza matrimoniale.

- La rabbia e il dolore causati dalle frequenti infedeltà di Lesbia diventano occasione


per il poeta di conoscenza di sé e di produzione di versi raffinati.

- La rappresentazione degli stati d'animo negativi di Catullo non vuole offrire


un'immagine ideale di se stesso, ma una rappresentazione autentica e reale,
contraddittoria e piena di rancori.
- Catullo esplora la sua vita privata e personale in tutta una serie di riferimenti
autobiografici, che vanno dalla morte del fratello all'amicizia sincera, dagli attacchi ai
rivali a questioni letterarie con altri poeti.

- La vita mondana intensa di Catullo è raffigurata nei suoi carmi epigrammatici e


giambici, che rielaborano frammenti della sua esperienza personale.

- Catullo ha tratto ispirazione dal cenacolo dei poetae novi, una cerchia esclusiva di
poeti con uno stile di vita anticonformista e lontano dagli interessi politici.

Il disimpegno politico dei poetae novi è legato ai loro nuovi interessi per l'estetica del
vivere e dello scrivere, che si concentrano sulla dimensione privata dell'esistenza,
sull'amore, l'amicizia, gli scherzi, le polemiche, i rancori e i dolori.

Un gusto per tutto ciò che è raffinato e anticonvenzionale è il denominatore comune


dei poetae novi.
- Nella poesia di Catullo emerge un'esistenza fuori dagli schemi, in cui l'amicizia e
l'impegno etico e culturale assumono un significato diverso da quello attribuito dalla
morale tradizionale.

- L'amicizia è per Catullo un valore autonomo, una fonte di ispirazione privilegiata della
poesia.

- Catullo dimostra di non poter fare a meno dei legami familiari, in particolare quello
con il fratello prematuramente morto.

Tuttavia, nella sua opera si trovano pochissimi riferimenti alla famiglia d'origine, a
cominciare dal padre.

È probabile che Catullo non approvasse la frequentazione del padre con Cesare e
l'ospitalità offerta al grande generale nella sua casa di Verona.

Il lessico

- Catullo si ispira alla lirica greca arcaica e alla poesia ellenistica per creare la sua
opera.

- Tra i lirici greci arcaici, Catullo predilige Alceo e Saffo, di cui riprende il tema
dell'amore come forza travolgente e della gelosia (nugae).

- Nella tradizione ellenistica, Catullo prende come modello Callimaco per la sezione
dei carmina docta, in cui impiega i principi della poetica callimachea rielaborandoli
sulle sue esperienze personali.

- Fra i poeti alessandrini, l'influenza più profonda su Catullo fu quella di Meleagro di


Gadara, autore di un'antologia di epigrammi quasi tutti amorosi. Meleagro concepiva
l'amore come fonte di sofferenza esistenziale, in contrasto con i toni leggeri dei poeti
alessandrini.

- Catullo, sulla scia di Meleagro e della lirica greca arcaica, fa dell'amore contrastato e
fonte d'infelicità l'oggetto del suo canto.

- Catullo vede l'amore come una forza travolgente e distruttiva, che può sovvertire i
valori tradizionali della morale romana.

- La scelta di Catullo di collocare al centro della propria vita e del proprio canto una
relazione con una donna d'alto lignaggio, sposata, è rivoluzionaria e rappresenta una
sfida all'ordine costituito.

- Catullo vive questa relazione come un servitium amoris, una devozione assoluta alla
puella divina, che sostituisce l'impegno politico.
- L'idealizzazione della donna amata da parte di Catullo diventa inevitabile: Lesbia è
descritta come una bellezza fuori dal comune, con doti intellettuali superiori.

- Tuttavia, Catullo mantiene un'estrema lucidità di giudizio nei confronti dei


comportamenti di Lesbia, che lo feriscono profondamente, come i tradimenti, le bugie
e le false promesse.

- Il dissidio che Catullo prova a causa di Lesbia trova soluzione solo nel ricorso agli
dei.

- La poesia di Catullo innova la tradizione classica recuperando le antiche virtù e


inserendole in un sistema ideologico personale e innovativo.

- La nuova lirica si basa su una risemantizzazione dei capisaldi della morale romana
nella sfera amorosa.

- Catullo assolutizza il sentimento amoroso per Lesbia, investendolo di tutti i valori che
costituivano il codice tradizionale, sublimando l'amore in un'esperienza totalizzante
dell'individuo.

- Questa innovazione consiste nel rifiuto di considerare l'amore come un'esperienza


futilmente legata al rapporto con persone di rango inferiore e nell'introduzione di
valori come foedus, fides e pietas nella sfera sentimentale.

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