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IL TEATRO GRECO

Di Luca Colombo
Funzioni
Il teatro greco non era soltanto un momento ricreativo, ma aveva diverse funzioni: sociali (momento in cui
la comunità si riuniva per celebrare le antiche storie del mito, patrimonio comune della cittadinanza),
educative, politiche e catartiche (rappresentazione dell’inconscio umano).
Gli spettatori greci si recavano a teatro per imparare precetti religiosi, per riflettere sul mistero
dell’esistenza, per rafforzare il senso della comunità fisica.
Il teatro per i greci era uno spettacolo di massa molto sentito e vissuto da parte dei cittadini di ogni classe
sociale ed economica.
Amplificava socialità, miti e culti.
Forma e spazi
L'edificio, all'aperto ed a forma di semicerchio, si può dividere in tre
parti: la Cavea ossia il luogo da cui si vede lo spettacolo, la Scena ovvero
dove si recita, ed infine l‘Orchestra.

La scena greca si avvaleva delle tre porte della skené, una grande al


centro per l'ingresso dell'attore principale, quella di destra per il secondo
attore e quella a sinistra doveva rappresentare una prigione, un deserto o
un tempio in rovina.

C'erano numerose macchine teatrali che servivano a creare la scena e gli effetti speciali. Per la scena, infatti, c'erano dei prismi
triangolari dipinti su ogni lato, girevoli, sistemati alle due entrate laterali; per gli effetti speciali c'erano le macchine per produrre suoni
e fulmini, botole da cui spettri e spiriti facevano la loro apparizione, torri, piattaforme basse su rotelle, una carrucola con un gancio che
serviva a sollevare e abbassare le divinità, gru per portare via in fretta i cadaveri, anche se nell'epoca più antica non potendosi mostrare
le scene di violenza, esse venivano introdotte o raccontate da un messaggero.

Si assiste allo spettacolo seduti sui gradoni (cavea) che circondano la scena, anche nelle gradinate più lontane è possibile ascoltare i
dialoghi grazie all’eccellente acustica.

Nell'antico teatro greco il coro era composto dai cantori e danzatori che, accompagnati dalla musica, avevano la funzione del narratore
interrompendo l'azione per commentarla e spiegarla.
Recitare in maschera
Gli abiti convenzionali degli attori Greci erano una tunica lunga dal collo fino alle caviglie, con le maniche
lunghe fino alle mani, ornata da vivacissimi disegni colorati e figure simboliche, i colori dovevano servire a
esprimere lo stato d'animo di un personaggio. Oltre la tunica gli attori indossavano un mantello.
Le calzature, di nome coturni, avevano un'alta suola di legno, spesso dipinta con colori simbolici, esse
servivano a elevare l'attore per renderlo più visibile agli spettatori più lontani, contribuivano a ergere l'attore
anche gli onkos, delle parrucche molto alte.
Si deduce che le maschere usate dagli attori Greci fossero molte, fatte di stoffa gessata e corredate da
parrucche, esse avevano la capacità di amplificare la voce come fossero dei microfoni; la maschera serviva a
caratterizzare il personaggio, quindi era fatta in modo tale da indicare l'età, il ceto di appartenenza, lo stato
d'animo.
Ad esempio il re portava una corona, i vecchi si appoggiavano a un bastone e così via.
I teatri più importanti dell'antica Grecia
1. Teatro di Taormina
2. Teatro di Oropo
3. Teatro di Larissa
4. Teatro di Dioniso
5. Teatro di Palazzolo Acreide
6. Teatro di Teatro di Siracusa
7. Teatro di Delfi
8. Teatro di Argo
9. Teatro di Ambracia
10. Teatro di Segesta
11. Teatro di Metaponto
12. Teatro di Epidauro
13. Odeo di Erode Attico
14. Teatro di Teatro di Eretria
15. Teatro di Sparta
Il teatro di Epidauro
L'Antico teatro di Epidauro è situato all'estremità sud-est del santuario dedicato al
dio greco della medicina, Asclepio, è costruito sul lato ovest del monte Cinortion,
vicino alla città di Lygourio, ma appartenente al comune di Epidauro.
È considerato il teatro greco antico più perfetto per quanto riguarda l'acustica e
l'estetica.
Secondo Pausania, che ne esalta la simmetria e la bellezza, fu costruito da Policleto
il giovane. Con una capacità massima tra i 13.000 e i 14.000 spettatori, il teatro
ospitava musica, canti e giochi drammatici che erano inclusi nel culto di Asclepio.
Era anche usato come mezzo per guarire gli ammalati, poiché si credeva che
osservare spettacoli drammatici avesse effetti positivi sulla salute mentale e fisica.

Oggi il teatro è utilizzato per l'esecuzione di drammi teatrali antichi: la prima esibizione moderna è stata la tragedia
di Sofocle Elettra messa in scena nel 1938. Gli spettacoli moderni furono interrotti a seguito dello scoppio
della seconda guerra mondiale e ricominciarono nel 1954; l'anno successivo fu istituito il Festival di Epidauro, che
continua ancora oggi durante i mesi estivi.
Il teatro è stato usato sporadicamente per ospitare importanti eventi musicali: nell'ambito del festival sono apparsi noti
attori greci e stranieri tra cui il soprano Maria Callas. Il monumento conserva la caratteristica struttura tripartita di un
teatro ellenistico con cavea, orchestra e palcoscenico. Durante il periodo romano, a differenza di molti teatri, non subì
alcuna modifica. L'edificio scenico è stato costruito in due fasi: il primo è collocato alla fine del IV secolo a.C. e il
secondo a metà del II secolo a.C.
La cavea è divisa verticalmente in due parti diseguali, separate da un corridoio orizzontale per il movimento degli
spettatori, il diazoma. La parte inferiore della cavea è divisa in dodici sezioni mentre la parte superiore è divisa in
ventidue; la mancanza di due tribune nella sezione superiore ha permesso di aggiungere due ulteriori ingressi per gli
spettatori, che in questo modo possono accedere al teatro sia dal basso sia dall'alto. La fila inferiori della cavea, subito
a ridosso dell'orchestra, presenta posti d'onore riservati.
Il design dell'auditorium è unico e basato su tre centri di marcatura: grazie a questo gli architetti hanno ottenuto sia
un'acustica ottimale che un'apertura per una visione migliore.
L'orchestra circolare, con un diametro di 20 m, costituisce il centro del teatro, è circondata da una speciale condotta di
drenaggio sotterranea chiamata èuripos, coperta in passato da una passerella circolare in pietra.
Al centro dell'orchestra troviamo un piatto circolare di pietra, la base dell'altare dedicato a Dioniso o thymèle.
Di fronte alla cavea e dietro l'orchestra si sviluppa l'edificio scenico del teatro. La forma della scena è datata al
periodo ellenistico e consisteva in un palcoscenico a due piani e un proscenio di fronte al palcoscenico; c'era un
colonnato davanti al proscenio e, su entrambi i lati, i due retroscena leggermente sporgenti. A est e a ovest dei due
retroscena c'erano due piccole sale rettangolari per le esigenze degli attori.
Due rampe conducono al tetto del proscenio, il logeion, dove gli attori hanno recitato in un'epoca più tarda.
Infine, il teatro aveva due porte, che ora sono state restaurate.
I gradini del teatro sono raggruppati in due parti con pendenza diversa: allontanandosi dall'orchestra ci sono prima 34
gradini, poi una separazione, una diversa pendenza con gradinate doppie e poi una nuova serie di 21 gradini.
Sommando le due serie si ottiene un totale di 55 gradini. Il primo scavo sistematico del teatro iniziò nel 1881 dalla
Società Archeologica. Con il lavoro svolto il teatro è stato recuperato, tranne la costruzione del palcoscenico, quasi
interamente nella sua forma originale.
Fonti
 Wikipedia
 Teatro Comunicazione Arte
 Inftub.com
 Skuola.net

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