Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
VENTURI
cheora
si conserva
.
93
1 ~ il quadro
raffigurante Ia' M~.dotma col Bambino e Sant~ Elisabetta li,
6U.un fondo di paese, ora nella .Collezione Johnson di Filadelfia.
t E Ia tavola assai deperita
e non facilmente giudicabile dei Museo Cvico
di Pavia..
.
.
.
8 Questa tavola, assai vicina a quella di Hampton
Court.. venne scoperta
e riferita aI Correggio da R. Longhi (in L'Arte , 1921 ed ora .nel V01.
Scritti Giovanili, Firenze I96I, p .. 469 e ss.).
In deposito presso il County Museum di Los Ang~les. Proviene dalla
Raccolta Murray di Londra.
.
6 Ora nella National
Gallery di Washington.
94
,95
:;
o'
d!.Sa? ~irolaI?o, diffondono, dai quadri d'altare come. dalle compo'SIZIommitologiche, con pagana indifferenza aI sggetto, I'ideale di voluttuosa bellezza c~e s'illumina di luci d'aurora nelIa cupola del duomo. Le figure ampIe e soffici, di molli indecisi contorni, s di mor!,idezza. co~orite e d'ombr~ di. c.am.e lavorate (Vasari), si smarriscono
m sogm di dolcezza,. fra I trilli di luce deIla Madonna di San GiroIamo e il velluto del bosco ove riposa Ia Sacra Famiglia: di Parrna,
L'arte deI pastello, fiore del Settecento prezioso, spunta delicatissima
nelle ~mmagini. di questo periodo, nelIa Madonna delIa ScodelIa, ad
esemplO, con Ia tenerezza 'dei contorni indecisi;: delIe carni velate da
un Ianguido chiaroscuro, con quelIo smarrimento delIe iridi dilatate
dll'om!,ra. La. concez~one plastica, ancor palese nelle altre figure e
nelle pieghe dei drappi, ariche nei lineamenti deI Bambino, s'attenua
n,eI.volto di ~aria,. dietro i v~li. atmosferici che tendono a disperdere
I evidenza dei tratti, a renderh imprecisi, a liquefare i contorni. mostrandoci l'immagine come traverso un mobile velo d'acqua o tra le
nebbie di un impressionismo precoce. La Sacra Famiglia di Londra
con Ia tenerezza inesprimibile degli impasti e Ia fluidit d'una. forma
che s'arrotonda e sfugge sulI'onda stessa della luce, Ia Madonna deI
~~e a Budapest, con Ia malia carezzevole deI ritmo, sono di questo
,pen?do deI~'arte correggesca fiori di perfetta .belIezza, non guasti, come I 9uadn. a mo~te figure, da parti sgradevoli, quali il San Giuseppe
neIRiposo III EgIttO o i Santi civettuoli dell' ancona di Dresda. Le
Iuci, flebili tra i sospiri delI'ombra, l'incantevole dolcezza di un disegno a trame leggiere, cornpongono iI canto d' amore di Antonio Lieto
sul declivio dell~ sua. br~ve vita. In antitesi c~n Michelangiolo, che
dalIe:spe~zate articolazioni e dalle turgide musculature sprigona Ia vita
formidabile delle sue moli dipinte, il Correggo, pi deglistess~ Veneti
lontano d~. quelle eroiche visioni, nasconde l'impalcaturaossea
delle
.forme, scivola sul.le sporge~e delle articolazioni, schivo da quanto
possa. turbare 10 mcanto .di una eleganza tutta flessibilit e morbidezz.a. Fior~sce facile e Ieggiero il suo sogno di vita fra il turbine della
passione michelangiolesca e l'ideale serenit di Raffaello: dolcezza di
f?rme. muliebri? belt di bimbi creata dalla luce, ornamentali eleganze,
ne~plono I~ ~Ita deI Correggio, deIicato epicureo di un' arte tutta pro1ffil e sornsi. L~ meteora luminosa degli angioli che declinan con
I arco deI r.amo di pal~a nel. l!iposo. sul/a via dell' Egitto, come rapiti
dalIa luce, 11 gruppo dei mUSICInella Leda;: sul fondo come di fiorito
arazzo, l'aerea spira deI Ratto di Ganimede, son creazioni di fantasia
decorat~va parag~nab~Ii,. per .grazia lieve, alle tramefiorite della pittura onentaIe. Gh ultimi paesi deI Correggio, e alcuni tra i primi, sono .'
Milano,
s, d.)
.'r:
degli UfflZi.
97
13
ROBERTO LoNGHI
IL CORREGGIO
A ROMA
A immaginare il Correggio a Roma nel corso dell'anno 1518, I'impegno deI critico vorrebbe esser quello di saperlo accompagnare e
quasi trasferirsi continuamente nell' occhio ansioso e meditabondo deI
genio Iombardo che, si rammenti, vi giunge, per dir cosi, nella maturit della giovinezza, sui suoi ventinove anni,
Non dunque per copiare e fare esercizi di grammatica elementare
come un apprendista adolescente, ma ormai in grado di intendere dall'interno il costrutto delIa lingua illustre. Non pi soltanto i pochi referti contradditori giunti di straforo in Emilia, ma egli ha ora a sua
disposizione,per non dir altro, i testi. completi delle Stanze
delIa
Sistina.
E prima ancora, se si ripensi alla cultura gi propria del giovane
artista fin dai tempi di Mantova e di Ferrara, io non mi sentirei di
contrastare neppure a chi volesse far cominciare le giornate romane
dell'artista con qualche visita di omaggio retrospettivo.
Sui primi deI Settecento, Benedetto Luti giurava, per esempio, che
il Correggio dovesse aver visto, ai Santi Apostoli, I'abside di Melozzo
ch'era un bramantesco forlivese. Pua darsi. E, del pari non e inverosimile una visita alIa cupoletta che il suo primo mentore Mantegna
aveva affrescata in Vaticano, nel 1490, entro Ia cappella di Innocenzo
VIII. L' opera e perduta, ma Ia descrizione che ne diede 10 Chattard
sul finire del '700, dicendola ornata ... di molti tondi, uno con l'altro
colIegati a guisa di ingraticolato, interrotto da quindici putti, che sostengono alcuni festoni; quali tutti assieme vamo a reggere un ornamento situato nella cima di esso, dentro di cui vedesi espressa l'arme
di Innocenzo, non sembra trascurabile in vista della prossima partitura della Camera di San Paolo.
99
Bld
ciam pure Ia sentenza, die fascino demonico ; definizione valida anche oggi,purch,
sfrondata dall'alto moralismo borghese dei Burckhardt, Ia si adotti come storicistico consenso alIa disposizione mentale
dei due grandi e Iibertini (intesa Ia parola nella sua prima e calzante
accezione) dei nostro Cinquecento.
.
L'intima . collusione sentimentale tra Michelangelo e il .Correggio
(<< Correggio c'est ma femme! avrebbe potuto esclamare MichelangeIo
come Picasso di un suo strenuo fiancheggiatore), potr essere chiarita
anche pi addentro quando si avverta alle inevitabili, ma pur~ evidenti
trasposizioni: le coppie di fanciulliturbolenti
dei primo che diventano, nel secondo, di una smaliziata ilarit; le lunette ombrose degli
Antenati (quante Zingarelle son gi lass) e i putti reggi-cartella
donde il Correggio, con intenerita agevolezza, trasse quel genere di
comico che il WinckeImann fu il primo a riconoscergli; in altri
casi non essendo neppur bisogno di trasporre: MichelangeIo stesso
aveva indicato Ia possibilit di metamorfosi della sua consueta potenza innervante in una tenerezza snervante, nell' estasi dissennata e
carnale dei Giona; o della sua prevalente aridezza, e quasi siccit
plastica di prima dei diluvio, nell'aria violetta della Separazione
della luce dalle tenebre che fu, predestinatamente il pi costante soggetto interiore dei Correggo illusionista, dalla Notte aI Giorilo:
uno scioglimento cosmico pronto ad avvolgere le sue presenze paniche di quell'afRato sovrumano che il grande Mengs, nella sua penetrante
fraseologia formalistica, seppe chiamare bellezza . ideale dei chiaroscuro .
Non si conosce fino adoggi neppure un disegno dei taccuino ro .
mano deI Correggio e dubito che mai si trover, per Ia particolare
conformazione dei genio emiliano che di taccuini, probabilmente, non
bisognava. Ma qualche fiducia si pu forse riporre in questa rievocazione immaginaria delle sue letture romane, dopo aver rilevato che
alcune di esse il Correggio sembra rimormorare a suo modo fin da:lla
Carrieradi San Paolo.
(da: li Correggio e ia Camera di San Paolo a Parma,
Genova 1956)
102
Parte terza
NOTIZIE
SULLA VITA
b) Decorazione dell'abside
4-25
[I-XII
AFFRESCHI
NELLA CAMERA DI S. P AOLO IN P ARMA
Dimensioni della Camera: 6,45 x6,97 - altezza al centro della volta: 6,55.
E Ia prima grande opera deI Correggio in Parma. Per le vicende e Ia datazione, si veda quanto ha scritto l' Aff nei passi riportati in appendice, Per
l'interpretazione si rimanda al testo e aI saggio lucido e acuto di R. Longhi,
L'opera e nel complesso ben conservata: l'azzurro nel fondo degli ornati e
alquanto illanguidito, ed
pure scaduto il verde che li incornicia.
Sul significato delle figurazioni i pareri sono discordi. A quanto s' gi detto
nel testo, qui aggiungiamo che alcuni studiosi (Cfr, A. Barilli, L'allegoria della
vita umana nel dipinto correggesco della Camera di S. Paolo in Parma, Parma
1906) vedono nei putti, sganciandoli daI mito di Diana, una rappresentazione
della vita sociale (la caccia, I'agricoltura, il buon governo, l'arte, Ia fede, Ia
guerra, etc.) e della vita individuale (i soggetti mitologici delle lunette); altri .
(Cfr. L. De Giorgi, La Camera di San Paolo, nel volume Il Correggio - Raccolta di studi e memorie in onore di A. AZZegri, a cura di Aurea Parma , 1931,
pp. 28-52 e 1934) limita l'allegoria della vita a Diana, e nella figura della.
dea vede esaltata Ia badessa Giovanna di Piacenza come accorta reggitrice
del Monastero.
Il libro di G. C. Ratti, di cui
cenno nella premessa ai passi dell'Aff, s'intitola: Notizie storiche sincere intorno la vita e le opere del celebre pittore Antonio Allegri da Correggio, Finale 1781.
c)
s-
44
AFFRESCHI
a)
DELLA CHIESA DI
s. GIOVANNI
EVANGELISTA
IN PARMA
Cupola
1I8
Fregio
d)
45
MADONNA
DELLA SCALA
Affresco, 1,10 X 1,60. Parma, Galleria Nazionale.
Questo affresco venne dal Correggio eseguito sulla parte interna della Porta
orientale di Parma. Nel 1545, al momento della costruzione deI baluardo, i
parmensi ottennero che l'affresco non fosse distrutto, ma incorporato in un
oratorio, accessibile mediante una scala, L'Oratorio costruito neI 1555, venne
decorato da G. B. 'Tinti, e fornito dei due quadri per gli altari delle pareti
laterali dalIo stesso 'Tinti e dal Malosso, operoso in quel momento a Parma.
119
NeI 1812, aI momento della costruzione della Barriera, l'affresco verme stac:
cato e trasportato nella Galleria, dove. tuttavia, adeguatamente restaur~to, SI
conserva. In ' alcune parti sussistono ridipinture. La ~enere~za della prttura,
I'associa agli affreschi deUa Camera di San Paolo, dei quali pure nevoca le
peculiarit tecniche.
T AV.
XIII
NOLI ME TANGERE
Tavola, 1,03 X 1,30. Madrid,
46 -47
TAV.
XVII
48 -49
XIV
SPOSALIZIO
DI SANTA CATERINA
Tavola, 1,02 X 1,05. Parigi, Museo dei Louvre.
TAV.
XVIII
T AV.
XV
XVI
CON LA VERGINE,
MARIA
CLEOFA,
MARTA,
MARTIRIO
CON
Tela,
DEI
SS.
PLACIDO,
FLAVIA,
EUTICHIO
VITTORINO:
DUE CARNEFICI
E UN ANGELO
1,85 X 1,60. Parma, Galleria Nazionale.
Le vicende sono quelle stesse delIa tela gemelIa, gi nella CappelIa DeI Bano
de lIa Chies a di S. Giovanni Evangelista:
solo che incaute puliture hanno
compromesso le velature.
La data di esecuzione, sempre tra le due cupole, non
sicura: per alcuni
da distanziare nel tempo rispetto alla Deposizione. Certo e opera pi piena
e matura, con colori pi vivi e accesi, nonostante rifletta Ia stessa inclinazione
di sentimenti.
La copia di Lelio Orsi, delIa quale si parla ~el testo, si conserva in una raccolta privata bolognese, ed e stata pubblicata da C. Volpe (Cfr. Una copia
di Correggio di Lelio Orsi, in Arte Antica e Moderna , aprile-giugno 1958,
pp. 177-9).
TAV.
DEPOSTO,
TA".
CRISTO
MADDALENA
E GIUSEPPE
D' ARIMATEA
Tela, 1,86 X 1,60. Parma, Galleria Nazionale.
MADONNA
IN ATTO DI ADORARE IL 'BAMBINO
. Tela, 0,67 X0,81. Firenze, Galleria degli Uffizi.
Nell'inventario della Galleria dai 1589 aI. 1.634 (c. 55, n .. 86) si legge che verme,
nel 1617, donata a Cosimo II de' Mediei daI Duca di Mantova.
50 - 51
MADONNA
DI SAN SEBASTIANO
Tavola centinata, 1,61 X2,65. Dresda,
Gemiildegalerie.
120
16
52
ANNUNCIAZIONE
E ANGELI
Affresco staccato, 1,57 X 1,15. Parma,
Galleria Nazionale.
11 Correggio esegu questo affresco con i' Armunciazione per .Ia Ch~e~a dei
Padri dell' Annunziata, che venne fatta de~ohre' nel 1546 da .Pler Luigi . Fa~nese per costruirvi una fortezza. Nell'occasione,
a que I. c\;J.en~or~a li Vasan!
i Padri fcero recinzere il muro attorno con legnami armati di ferramentl
e tagliandolo a poco ~ poco 10 salvarono ed in ul?- altro luogo pi sicuro fu
murato da loro dei medesimo convento , Successivamente
venne trasportato
nella nuova chiesa costruita in altra parte della citt. Nel 1875 venne sistemato nella Galleria dove tuttavia, consolidato e, liberato, per quanto e stato
possibile, dagli ' str;ti di offuscate vemici e dalle ridipinture, si conserva.
53
EDUCAZIONE DI AMQRE
Tela, 0,92 X 1,55. Londra, National
Gallery.
Ricordata nel 1627 negli Inventari dei Gonzaga: Pass successivamente nelle
raccolte di Carlo 'I d'lnghilterra
e dopo vane penpezie (trasporto m Spagna
e a Napoli) venneriportata
in Inghilterra neI primo decennio dei secolo scorso, '
54-
55
GIOVE E ANTIOPE
Teia, 1,24 X 1,90~ Parigi, Museo deZ Louore.
Gi a Mantova nella Galleria dei Gonzaga,
e quindi in quella di Carlo I
d'lnghilterra.
Fu venduta nel 1653 !lI b~nchi~re, tedesco J,aba.ch,
per~
viveva a Parigi. 11 Cardinale Mazzanno I acquisto da quest ultimo, e 1 ~U01'
eredi Ia' cedettero a Luigi XIV. Pervenne ai Louvre con le raccolte reali.
==.
56-77
AFFRESCHI
DELLA
CUPOLA
DEL DUOMO
DI PARMA
78- 81
TAV.
XIX
MADONNA
(MADONNA
DI
S. GIROLAMO
COL
BAMBINO,
UN
ANGELO,
LA MADDALENA,
SAN
GIOVANNINOE
SAN GIROLAMO)
Tavola, 1,4~ X 2,35. Parma, Galleria Nazionale.
122
123
16"