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(1859-1891)
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Chevreul aveva anche predisposto un cerchio cromatico diviso in 72 parti, in cui i colori
primari – rosso, giallo e blu– e i secondari complementari – cioè rispettivamente: verde,
violetto e arancio– sono accompagnati da numerose sfumature che da un colore trapassano
verso l’altro e dove, inoltre, ogni colore è opposto al suo complementare.
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Tra il 1881 e il 1883, Seurat si dedica alla sperimentazione dei contrasti di colore e degli
accostamenti di colore non mescolato, realizzando en plein air numerosi disegni e dipinti di
piccolo formato su tavolette di legno: croquetons.
Seurat rifiuta gli effetti della pittura Impressionista ottenuti con pennellate irregolari ed
elabora, invece, una tecnica innovativa più "scientifica": il Puntinismo (Pointillisme), in cui i
colori vengono messi puri , disposti sulla tela in piccoli punti o tratti che si ricompongono
visivamente sulla retina di chi guarda a distanza mescolati dall’occhio umano. In sostanza,
l’occhio ha una capacità di risoluzione che lo porta a distinguere due puntini tra loro
accostati se questi non sono troppo piccoli. Se i puntini diventano eccessivamente piccoli o
se aumenta la distanza dell’osservatore dai due puntini, l’occhio dell’osservatore non ha più
la capacità di separare i due puntini ma vede un’unica macchia di colore. Se questi due punti
sono di colore diverso, l’occhio vede un terzo colore dato dalla somma dei due, ad esempio:
l'accostamento di un punto giallo ed un punto blu rende il verde. Tale modo di operare
avrebbe assicurato sia la massima luminosità, poiché i colori erano tenuti divisi, sia la loro
fusione al solo guardarli.
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Nel 1883 Seurat inizia Une baignade à Asnières, la sua prima grande opera destinata al Salon.
L’opera è realizzata in un anno, dopo uno studio approfondito effettuato realizzando
croquetons sul luogo en plein air per studiare il paesaggio e le luci, e disegni preparatori
riesaminando il materiale in atelier. Colpiscono il senso della simmetria e dell’ordine
geometrico e la regolarità con cui sono distribuiti i tocchi di colore.
Une baignade à Asnières 1884
olio su tela 200x300 cm
National Gallery, Londra
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Nel 1886 Seurat espone all’ultima mostra degli Impressionisti Un dimanche après-midi à l'Île de
la Grande Jatte. L'opera, composta faticosamente in due anni, dal 1884 al 1886, traduce in
pittura le teorie sul colore e, in particolare, il principio del contrasto simultaneo e diventerà
il manifesto del Neoimpressionismo, il movimento pittorico derivante dall'Impressionismo e
caratterizzato dalla scomposizione della luce nei colori dello spettro.
Nel 1888 Seurat si dedica a creare bordure con colori a contrasto al fine di realizzare un
armonioso passaggio cromatico tra tela e cornice, non solo sui nuovi dipinti ma anche per
quelli già eseguiti.
Nelle ultime opere si dedica al mondo del circo.
Nel 1891, Seurat si ammala di difterite e il 29 marzo dello
stesso anno muore, all'età di soli 32 anni.
Le cirque, 1890-1891
olio su tela 185,5x152,5 cm
Musée d’Orsay, Parigi 7
Analisi dell’opera Un dimanche après-midi à l'île de la Grande Jatte
Un dimanche après-midi à l'île de la Grande Jatte (Una domenica pomeriggio all’isola della Grande Jette), 1884
Fonte: art4arte.wordpress.com
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Studio scimmia
Studio: donna che passeggia con una scimmietta coppia a passeggio Fonte: art4arte.wordpress.com
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Il soggetto, tipico dell'impressionismo, è uno spaccato di vita parigina del tempo: una
ordinaria domenica pomeriggio estiva sull'isola della Grande-Jatte, affollata di gente in cerca
di svago, ma il modo in cui sono disposte le circa quaranta figure non ha nulla della
spontaneità delle scene simili dipinte da Monet. Uomini e donne passeggiano o sono distesi
all’ombra, una donna pesca, un uomo suona la tromba, due militari camminano appaiati,
una coppia si abbraccia, dei canottieri vogano, mentre dei bambini corrono o camminano
all’ombra protettrice degli adulti.
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Viste per lo più di profilo o di schiena, le figure appaiono appiattite, simili a manichini in
un’innaturale immobilità forse a rappresentare l’immobilità sociale della belle époque.
Un dimanche après-midi à l'Ile de la Grande Jatte. Particolare dell’uomo che suona la tromba
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Fra tutti spicca in primo piano la coppia di destra: l’uomo con il cappello a cilindro, il
bastone, il monocolo e un fiore all’occhiello cammina tenendo un sigaro in mano; la donna
dal cappellino con un vistoso mazzolino di fiori rossi si ripara dal sole con un ombrellino e
tiene al guinzaglio una scimmietta.
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Nella composizione, Seurat si è particolarmente preoccupato di curare l’armonia geometrica
tra le linee verticali (alberi, persone in piedi), le linee oblique (ombre) e le curve create
soprattutto dal curioso gioco degli ombrelli e dei cappellini. I loro rapporti reciproci sono
studiatissimi e armoniosi. Ad esempio, l’asse di simmetria della tela è segnalato dalla
giovane donna che tiene una bambina per mano, mentre gli assi delle due porzioni di destra
e di sinistra sono individuati dal fusto di un albero e dal piccolo drappo che pende dal
braccio dell’uomo con il cappello a cilindro accompagnato dalla donna con il parasole. Un
gruppo piramidale, a sinistra, segue le inclinazioni di due diagonali minori. Fonte:
arteintornoanoi.blogspot.com
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Nella costruzione geometrica, il centro è occupato dalle uniche due figure in posizione
frontale, che procedono verso lo spettatore. Lo sguardo della bambina è, appunto, l’unico di
tutto il quadro che sia rivolto a chi guarda l’opera, come una sorta di mediazione tra il
“mondo possibile” del quadro e il mondo reale.
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Le gamme cromatiche, con le loro gradevoli e ricche variazioni, conferiscono all’intera
composizione armonia.
La protagonista principale è la luminosità, dove gli effetti cromatici di capillari accostamenti
modulano direttamente nell’occhio la ricomposizione del colore, raggiungendo risultati di
elevata qualità. Il verde del prato punteggiato di blu, arancione, giallo, violetto e rosso si
ricompone nelle variazioni di luce e ombra grazie a mélange optique, cioè la mescolanza dei
pigmenti di colore sulla retina dell’osservatore. L’acqua della Senna è stata realizzata a piccole
e sottili linee parallele. La maggior parte della tela è stata realizzata tramite piccoli punti non
applicati direttamente sul “non dipinto”, ma aggiunti in una stesura già ricca di variazioni
cromatiche.
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