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Riccardo Rollo 5^ Als

Villa Savoye • 1928-1931 Poissy ( Parigi ) Francia

Villa Savoye fu progettata dall'architetto Le Corbusier e costruita tra il 1928 e il 1931 per
Pierre Savoye, amministratore di una compagnia di assicurazioni e per la sua famiglia.

Il terreno si trova in piena campagna, su una collina, circondato da alberi di alto fusto che lo
isolano dalla strada d’accesso. Dalla collina si ha la veduta sulla vallata della Senna.

Il progetto

Villa Savoye è probabilmente l’edificio più famoso di Le Corbusier dal 1950 poiché ha avuto
un’enorme influenza sul modernismo internazionale. È stata progettata rivolgendosi ai suoi
emblematici “cinque punti”, i principi basilari della sua nuova estetica architettonica:

1. sostegno dei pilotis (pilastri) del piano terra che ha permesso l’elevazione dell’edificio
da terra e la continuità del giardino sottostante;
2. tetto funzionale come giardino e terrazza, che dà continuità al tema della natura sul
suolo occupato dall’edificio;
3. pianta libera, senza pareti portanti che consente la disposizione dei muri divisori in
qualsiasi parte;
4. finestre a nastro, per una maggiore illuminazione e ventilazione degli ambienti;
5. facciata libera esterna per finestre e muri senza funzioni portanti che può essere
trattata e modificata facilmente in base alle necessità.

Tutti i cinque punti fanno affidamento sull’uso del calcestruzzo armato come principale
materiale da costruzione; cosa che sembra banale oggi ma che non lo era negli anni Venti.

Dall’esterno si nota immediatamente l’amore per la forma pura, un basso parallelepipedo.


In pianta la casa è regolata da una precisa griglia a maglia quadrata marcata da 25 colonne,
mentre in alzato la griglia diventa rettangolare.

Alla fine del 1928, la maglia orizzontale, e di conseguenza la superficie dell’intero edificio,
venne ridotta da 5 a 4,75 metri su richiesta del cliente, preoccupato (non senza ragione) che i
costi finali potessero superare in modo sostanziale il preventivo iniziale.

Escludendo il portico, la terrazza ed il solarium, la superficie lorda interna della casa era di
circa 480 metri quadrati.

Pianta dei tre piani - Fonte: www.inexhibit.com

Gli spazi erano così ripartiti:

– a piano terra: la hall d’ingresso, il garage, gli alloggi dell’autista e della cameriera, la
lavanderia e l’appartamento per gli ospiti.

– al primo piano: l’alloggio dei Savoye con tre camere da letto, quatto bagni / WC, un piccolo
soggiorno adiacente alla camera padronale, la cucina, il soggiorno principale e la terrazza.

– il solarium al terzo piano / piano copertura.

Piano terra, entrata - Fonte: dearchiworld.wordpress.com


La casa, concepita come seconda residenza è stata progettata prendendo in considerazione
l’automobile. Il senso di mobilità che la macchina dà si traduce in una sensazione di
movimento che è parte integrante per comprendere l’edificio; l’approccio alla casa come auto
riguarda anche l’arco curvo della vetrata industriale che, al piano terra dove vi è l’ingresso, è
stata determinata dal raggio di sterzata di un auto.

Pianta piano terra che mostra il garage per tre autovetture e l’alloggio dell’autista

L’auto gira intorno a questa


curva per essere parcheggiata
nel garage dall’autista, mentre i
passeggeri entrano nella casa in
asse nella sala principale
attraverso un portico di colonne
che la fiancheggiano. Le quattro
colonne della sala d’ingresso
apparentemente indirizzano il
visitatore su per la rampa che
può essere vista da qualsiasi
parte della casa e che continua al
primo piano dove ci sono salone
e zona giorno, prima di
continuare esternamente dal
tetto del primo piano fino al
solarium del secondo piano.

Scala a chiocciola - Fonte: dearchiworld.wordpress.com


Rampa che collega i vari livelli - Fonte: dearchiworld.wordpress.com

In questa abitazione i mobili fanno parte dell’architettura, perché la struttura fa parte


dell’arredamento, e l’arredamento della struttura. Ad esempio in cucina il mobile è incassato
nel muro.

Una cosa molto innovativa persino per il nostro tempo è il bagno della camera da letto
matrimoniale, dove non ci sono porte ne pareti che dividono la zona letto dalla zona bagno,
ma solo un piccolo muretto. Le tre camere da letto hanno tutte una zona bagno che però non
ha in nessun caso un’apertura sulle pareti laterali, aperture che si ritrovano sul tetto.

Fonte: petra-dura.blogspot.com

Nel 2016, Villa Savoye è stata inclusa nei siti Patrimonio dell’Umanità tutelati dall’UNESCO.

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