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La copertina del catalogo della mostra

antologica sullopera di Siza, che nel 1990


al Beauborg di Parigi ne precede la
definitiva affermazione a livello
internazionale assoluto, poi avvenuta con
lattribuzione del premio Pritzker nel 1992,
animata da un gioco grafico che
efficacemente riassume molto del
significato della sua opera, fino a quel
momento. In basso, sul campo bianco della
pagina, il nome dellautore mosso da una
sinuosa linea che riproduce il profilo in
pianta del famoso blocco di completamento
dellisolato di Schlesisches Tor a Berlino;
mentre al di sopra, con una tecnica di
impressione a secco, che mantiene intatto il
bianco del campo, emerge in leggero rilievo
il disegno stilizzato della pianta del piccolo
edificio che, con la sua scultorea presenza,
anima il parco Van der Venne a LAia.
Infatti uno dei tratti distintivi delloperare di
Siza proprio quello della sua capacit di
metabolizzazione del genius e della traditio
loci nellelaborazione delle sue originali
proposte; e se lavorando a Berlino ha fatto
riferimento allespressionismo organico,
quando stato chiamato ad occuparsi del
rinnovo urbano del quartiere dello
Schilderswijk Centrum a LAia, realizzando
gli isolati denominati Punto e Virgola, si
esplicitamente collegato alla tradizione
edilizia della Scuola di Amsterdam,
reinterpretando la locale tipologia di
abitazione.
Il piccolo complesso per due alloggi e due
negozi nel parco Van der Venne, nello
stesso quartiere dello Schilderswijk
Centrum, nato in conseguenza del
successo dei blocchi residenziali qui
realizzati, stato interpretato da Siza come
loccasione di una sintesi intesa tra laltro ad
offrire un omaggio alla pluralit della cultura
architettonica olandese moderna.
Si tratta di un edificio che conclude un pi
complesso intervento di scavo di un
parcheggio sotterraneo, con integrazione
della sua copertura nel disegno di un
giardino urbano, i cui servizi vengono
concentrati in un blocco comprendente
anche gli alloggi dei custodi del parcheggio
e del parco e che serve anche da punto di
discesa pedonale al parcheggio. Il giardino
a copertura del garage ha una forma
triangolare; ledificio vi collocato in un
vertice e dunque ne assume le direzioni in
pianta; inoltre, come a suggerire una sorta
di invito alla discesa, il suo piano terra
ribassato di quasi un metro rispetto alla
quota del resto della piazza. Praticamente,
la discesa al parcheggio comincia
allesterno con lo scavo che segna larea di
pertinenza delledificio, nella cui parte
basamentale si trovano un bar e un negozio
di biciclette, oltre alla scala e allascensore
delleffettivo accesso pedonale al
parcheggio sotterraneo. A questo livello, il
volume del costruito, per quanto articolato
nellorganizzazione funzionale, si mantiene
unitario, mentre invece, a partire dal primo
piano, la composizione si snoda in un
sistema duale di volumi autonomi sia dal
punto di vista funzionale che figurativo.
66 C I L 1 0 8
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Edificio per due
alloggi e due negozi,
LAia (1984-88)
Testo e disegni assonometrici Vincenzo Riso
Fotografie Benedetto Di Cristina
lvaro Siza
G R A N D I M A E S T R I 67
Spaccato
assonometrico
dinsieme aperto
sul 3 piano del blocco
in laterizio faccia a
vista e sul 2 piano
del volume intonacato.
Nella pagina a fianco:
vista dinsieme
delledificio dalla parte
del fronte dei negozi
al piano terra.
3 m 0
68 C I L 1 0 8
Infatti, sulla copertura degli spazi dei servizi
comuni, alla quale si accede separatamente
con una apposita scala coperta da una
pensilina, vengono distintamente collocati i
piccoli blocchi di due singole case. Una di
queste caratterizzata dal volume a
prevalente estensione verticale, definito da
alte pareti di muratura in laterizio faccia a
vista configurate in piani arcuati; laltra si
presenta come un volume a prevalente
estensione orizzontale definito, sulla base
delle rette ortogonali di una pianta ad L,
da pareti intonacate e superfici vetrate.
Posti uno di fronte allaltro, i due corpi
istituiscono un contrappunto che intende
offrire una sintesi delle complementari
tendenze che hanno fondato la moderna
tradizione olandese: la plasticit quasi
espressionista della Scuola di Amsterdam
di Kramer e di de Klerk, da una parte, e la
composizione razionalista di Oud e Duiker
dallaltra.
Lidentificazione figurativa delle due parti si
basa sulla differenziazione delle loro qualit
geometriche, come pure di quelle materiali
e costruttive; sempre per a partire da un
sostrato comune. Osservando una sezione
trasversale si nota che il corpo
complessivo delledificio, costruttivamente
nasce in continuit con la struttura del
garage interrato; ossia come
assemblaggio di solette e setti, oppure
pilastri, in calcestruzzo armato. Questo
tipo di struttura portante arriva fino al
primo piano, che poi costituisce il livello
della base dei singoli volumi gi distinti a
partire dalla copertura dei sottostanti
servizi comuni. Si ha invece una variazione
nel tipo di struttura portante nel secondo
(ed ultimo) piano del blocco razionalista
ed anche nel secondo e nel terzo piano
della torre espressionista. Succede infatti
che, in entrambe le parti, le pareti in
calcestruzzo armato vengano sostituite da
pareti portanti in muratura di laterizio,
mentre i solai rimangono in calcestruzzo
armato. Nel blocco bianco intonacato
restano in calcestruzzo anche le colonne
disposte sul fronte interno, che
completamente vetrato. Il perimetro
esterno di questa parte, dove appunto le
pareti portanti sono in laterizio, come pure
di quelle sottostanti dove le pareti sono in
calcestruzzo armato, ha una finitura che
data dallapplicazione esterna di pannelli di
materiale isolante, sui quali poi applicato
uno speciale intonaco. Nella casa rossa
invece, al di l delle pareti portanti in
calcestruzzo armato ai piani bassi o in
muratura tradizionale ai piani alti, oltre
allapplicazione esterna dei pannelli isolanti
si ha laffiancamento di una parete di
rivestimento costituita da mattoni pieni
faccia a vista. Sul fronte principale,
unampia fascia di questa parete si trova
sospesa allaltezza del terzo piano, in
quanto al secondo e primo piano il volume
chiuso da pareti in vetrocemento. In
questo tratto, la parete esterna in laterizio
sorretta da un profilato di acciaio ad L,
il quale a sua volta ancorato ad una trave
anchessa ad L ricalata dal soprastante
solaio in calcestruzzo armato.
Come dimostrano questo ed altri dettagli,
quale ad esempio la parete di sostegno
laterale della pensilina sopra la scala di
accesso al piano delle abitazioni, in cui i
diversi materiali e sistemi costruttivi si
trovano ad essere letteralmente
giustapposti, la ponderosit del tradizionale
costruire per muri strettamente
combinata con la (apparente) leggerezza
strutturale dellimpiego dellacciaio e del
calcestruzzo armato; in tal modo, anche gli
elementi figurativi presi in prestito
acquisiscono un valore che va al di l della
mera citazione culturale, diventando
sostanza materiale del progetto e, dunque,
del suo radicamento nella realt data, che,
come lo stesso Siza ha esplicitamente
riassunto, il fine a cui mira il
procedimento di contaminazione adottato:
Riguardo ai materiali, una lho fatta di
mattoni laltra di intonaco bianco.
Questo un esercizio consistente nel
mettere insieme differenti materiali e forme
espressive due tipi di architettura che si
trovano nelle citt olandesi e farne un
tutto unico. Si tratta di un procedimento
per trovare la scala giusta del progetto,
per istituire relazioni ed evitare di creare
degli oggetti isolati (da M. Periel, Dos
viviendas unifamiliares, Quaderns n. 178,
1988, p. 30).
G R A N D I M A E S T R I 69
Bibliografia
J.D. Besh, Elogio della trasformazione. lvaro Siza
Vieira: progetti per lAia, in Casabella, n. 538 sett.
1987, pp. 4-15.
U. Barbieri, lvaro Siza, edificio per abitazioni con
negozio e bar, LAia, in Domus, n. 696, luglio-ag.
1988, pp. 25-31.
M. Periel, Dos viviendas unifamiliares, in
Quaderns, n. 178, 1988, pp. 21-31.
M. Montuori, Le piccole opere sono le pi difficili,
in Modo, n. 113, apr. 1989, pp. 24-25.
J.P. Rayon, Deux Maisons a leur place, in LAr-
chitecture dAujourdhui, n. 261, 1989, pp. 12-15.
A. Alves Costa, Entre conflitos, compromissos,
mestiagem, transformao, a singularidade das
coisas evidentes, in catalogo della mostra lvaro
Siza architectures 1980-1990, Centre de Cration
Industrielle, Centre Georges Pompidou,
Parigi/Lisbona, 1990, pp. 36-45.
A. Siza, Dos casas en el parque Van der Venne, La
Haya (1984-88), in A&V Monografias de
Arquitectura y Vivienda, n. 40, 1993, pp. 26-35.
Opere in laterizio
Scuola Materna, Berlino, 1986-88.
Residenze popolari nel quartiere Schilderswijk
Ward (intervento in due fasi), LAia, 1984-89.
Edificio per due alloggi e due negozi nel parco Van
der Venne, LAia, 1984-88.
Biblioteca del Campus universitario, Aveiro,
Portogallo, 1988-94.
Stabilimento Vitra, Weil am Rhein, Germania,
1991-94.
Nella pagina a fianco:
vista generale della piazza triangolare dal lato
dellaccesso carrabile al parcheggio sotterraneo.
Pianta del piano terra e sezioni del blocco rivestito in
laterizio faccia a vista.
Pianta del 1 piano e sezioni del blocco intonacato.
Vista dinsieme delledificio dalla parte della piazza
sistemata a parco.
Sezione assonometrica sul fronte principale
del blocco in laterizio faccia a vista.
Legenda:
1. solaio in calcestruzzo armato
2. parete (portata) di rivestimento in mattoni faccia a vista
3. trave ricalata dal solaio alla quale ancorato un
profilato ad L che sorregge la parete di rivestimento
4. parete portante in muratura di laterizio
5. isolante termico
6. vetrocemento
Copertina del
catalogo della
mostra lvaro Siza
architectures
1980-1990 - Centre
Georges Pompidou,
Parigi, 1990.
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