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Applicazioni pratiche

In sostanza un computer è in grado di eseguire operazioni logiche come ad esempio calcoli numerici e
storicamente è stato proprio il calcolo la prima forma di applicazione del computer ovvero il problema che
ha spinto all'invenzione e alla realizzazione del computer stesso. Dalla nascita della struttura più
elementare in seguito si sono sviluppati e succeduti molti tipi di computer, costruiti per svariati compiti,
professionali e non, che, pur affinando sempre più il calcolo numerico fino ad arrivare al moderno calcolo
scientifico ad elevate prestazioni grazie ai supercalcolatori, vanno ben oltre offrendo applicazioni
diffusissime all'utente comune come la videoscrittura in sostituzione delle vecchie macchine da scrivere e in
generale applicazioni di office automation, fogli di calcolo, creazione e gestione di database, la
progettazione assistita al calcolatore, la computer grafica, la simulazione, sistemi elettronici di controllo,
applicazioni di diagnostica medica, i videogiochi ecc.

Successo dei computer

Crescita del numero di transistor per processori e previsione di Moore

Le chiavi di successo del computer sono dunque la grande potenza di elaborazione e la notevole capacità di
memorizzazione che, in qualità di macchine, estendono le rispettive capacità umane di calcolo,
processamento e memorizzazione consentendo una diminuzione sensibile dei tempi richiesti per la
risoluzione di un problema dato o spesso la sua effettiva risoluzione, altrimenti non possibile. Ad essa si
aggiunge la grande usabilità grazie al suo utilizzo in molti campi dell'elaborazione dati (vedi i sistemi
embedded) e, sul fronte del consumo di massa, allo sviluppo di innumerevoli applicazioni a favore di una
vasta gamma di utenti e, nella maggior parte dei casi, anche la semplicità di utilizzo da parte dell'utente
stesso grazie all'implementazione di sistemi di interfacciamento utente/macchina molto spesso di tipo
user-friendly.

velocità: la velocità di un processore è costantemente aumentata in linea con la legge di Moore, stessa cosa
dicasi per la capacità di memorizzazione;

economicità: il costo di un processore e del computer in toto è diminuito progressivamente nel tempo per
motivi di economia di scala;

flessibilità: facilità di configurazione e riconfigurare attraverso software;

scalabilità: la dimensione dei programmi può crescere sino ai limiti della memoria o dello spazio di
memorizzazione senza costi aggiuntivi.

Tipi di computer

L'ENIAC

Il termine computer, nel senso moderno-elettronico, ha ormai assunto un significato sempre più vasto
comprendendo la semplice calcolatrice fino ai grandi sistemi di calcolo e venendo dunque ad assumere il
significato più generale di sistemi di elaborazione dati. Tuttavia i computer possono essere idealmente divisi
in alcune categorie molto generali, a seconda delle loro caratteristiche salienti, dell'uso che in generale se
ne fa, del software e dei sistemi operativi che fanno girare e dell'epoca in cui sono comparsi. Le definizioni
nel tempo sono molto cambiate e i confini non sono mai così netti.
Una prima classificazione in base all'uso distingue tra computer general purpose ovvero riprogrammabili
per svariate applicazioni dall'utente e computer special purpose ovvero sistemi embedded dedicati ad una
sola applicazione specifica come ad esempio i microcontrollori. Un'altra classificazione è basata sull'accesso
condiviso o meno alle risorse hardware: un computer general purpose può essere monoutente oppure
multiutente sfruttando il cosiddetto timesharing delle risorse e con diversi sistemi operativi. Un computer
monoutente può essere monotasking oppure multitasking ovvero può eseguire più processi in
contemporanea (in pratica tutti i computer moderni). Ovviamente un computer multiutente è anche
multitasking.

Una classificazione basata sulle dimensioni, sull'evoluzione storica e sulla destinazione d'uso è invece quella
che segue. In linea di massima le dimensioni dei sistemi di elaborazione sono progressivamente diminuite
nel tempo in virtù del miglioramento delle tecniche di elaborazione digitale ovvero all'alta capacità di
integrazione dei transistor all'interno dei processori ed il parallelo aumento della capacità di
processamento. Computer di grandi dimensioni rimangono ora solo nei grandi centri di calcolo.

Sistema centrale

Magnifying glass icon mgx2.svg Lo stesso argomento in dettaglio: Mainframe.

Esempio di mainframe

Negli anni 40 i computer occupavano stanze intere, l'energia richiesta per il funzionamento ed il
raffreddamento era elevata e, naturalmente, erano costosissimi; per questo motivo si tendeva a sfruttarli il
più possibile e, quindi, l'utilizzo era suddiviso generalmente fra un numero di utenti piuttosto grande.
Spesso la comunicazione con la macchina sia in input che in output avveniva direttamente tramite l'uso di
schede perforate. IBM è stata il primo costruttore di mainframe e, anche attualmente, i suoi sistemi più
potenti, tra quelli direttamente a listino, sono classificati secondo questo termine.

Questi sistemi sono caratterizzati da una elevata capacita' elaborativa e di input/output. Essi vengono
utilizzati nei grandi gruppi societari, nella pubblica amministrazione ed in tutte quelle strutture che hanno
bisogno di una potenza di elaborazione proporzionata al grande numero di utenti che devono fruirne.
Ovviamente non vanno confusi coi comuni computer server,macchine oramai diffuse presso tutte le
organizzazioni, anche piccole, perché contrariamente a questi ultimi, i mainframe sono concepiti per
ottenere le massime prestazioni. Non vanno nemmeno confusi con le server farm, perché ultime queste si
basano sull'idea di distribuire il carico di lavoro su un gran numero di piccoli server. I mainframe operano
invece con la filosofia opposta. Per lo stesso motivo, non vanno scambiati nemmeno con i cluster.

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