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m.
4.
4. Basamento
BasamentoDecennale, Foro Foro
Decennale, Romano: Vittoria,Vittoria, todo di riferimento. Nondimeno, nella
Romano:
Barbari, e Clipeo.
Barbari, e clipeo. tarda antichità avveniva talvolta che i
monumenti più vecchi venissero spo
e in altri monumenti tetrarchici con- gliati e le loro parti reinserite diretta
temporanei dell'Arcus Novus, nella mente entro nuovi contesti, delibera
priorità cronologica dei piedestalli. Se tamente arricchiti dalla loro presenza
così è, i piedestalli di Boboli devono e dalle nuove associazioni da questa
essere stati spolia, probabilmente ope- derivanti. Il più famoso esempio di
ra di scultori del III sec. d.C., quan- tale procedimento basato su spolia e . Λ,. . _ ,
5. Vittoria con Trofeo, Cartagine.
do in Roma le ordinazioni imperiali l'Arco di Costantino.17 Sebbene Beren- 71 lUona con r0 eo' artag,ne·
e i progetti su vasta scala mancava- Son abbia deplorato l'uso degli spolia to lo è per il loro succes
no del tutto, ad eccezione dei proget- in quanto segno di decadenza artisti- piego nell'Arcus Novus
ti di Aureliano negli anni dopo il ca,18 l'accurata connessione di passato no.20
270.14 Per questi artisti, l'opportuni- e presente aveva un effetto positivo, Lo stato attuale dei pied
tà di scolpire importanti opere in ri- specialmente quando erano usati spo- boli non prova necessari
bevo era offerta dalle officine specia- Ha optima. Con questo mezzo, il me- la perdita di grandi part
lizzate nei sarcofagi. È facile imma- glio del passato faceva tutt'uno col umane e animali dei pannel
ginare un simile gruppo di artisti, presente e le antiche glorie di Roma chi (figg. 6, 7, 9, 10) fos
esperti nella tematica privata che for- venivano risuscitate. A quanto pare, spoliazione, quando il pi
ma il repertorio dei sarcofagi romani, gli artisti e i progettisti di Costantino adattato alle esigenze dell'A
ccstretti a rivolgersi per ispirazione ai non erano stati i primi a sfruttare il vus.21 Parte dell'evidente d
monumenti imperiali del passato, al- passato in modo così completo, unen- sere avvenuta dopo lo scavo e
lora esistenti in Roma. E così, l'as- do riferimenti metaforici ed espliciti il successivo restauro22 qu
senza di ordinazioni imperiali conti- entro una singola realizzazione. Non
nuate nel II secolo avrebbe inco- sembra possibile una diversa spiegazio- [Saggi] 3
6.
6. Piedestallo
PiedestallodidiBoboli:
Boboli:Soldato
Soldatoromano
romanoconcon 7. Piedestallo
7. Piedestallodi
diBoboli: Prigionierobarbaro,
Boboli: Prigioniero barbaro, 8. Arco di Costantino,
8. Arco piedestallo:
di Costantino, piedestallo:Vittoria,
Vittoria,
prigioniero
prigioniero barbaro, pannello lapannello
barbaro, pannello
(DAI 7757). la (DAI Ila.
7757). pannello Ila. soldati romani con
soldati prigioniero.
romani con prigioniero.
Aurelio, Besanfon.
12. Arco di Marco Aurelio, Besan^on.
na, quando ai due augusti, Marco
romana e positivo modello per i Te- Aurelio e Lucio Vero, fosse succe
164/5 al comando di Lucio Vero 59 trarchi.64 Benché questo medaglione sia duto un singolo> naturale erede, Lu
Se così è la Porte Noire stessa si- unico' 1 medaglloni romani sono im- cio Aeii0 Aurelio Commodo.70 Per
tuata così'vicina alla frontiera genna- Pcrtanti Pezzi di rappresentanza, ap- quant0 tenue e velato fosse il rife
nica, avrebbe proclamato il dominio positamente ordinati, in accordo con rimento, 1 ambizione dinastica aveva
imperiale di oriente e occidente, men- filtri programmi di propaganda impe- gja lasciato tracce nei monumenti
tre i Dioscuri al livello superiore della ria^e in forma monumentale.63 La stes- trionfali di Roma come l'Arco di Se
porta possono avere svolto una dupli- ^ rarità del tipo indica lo speciale va- vero nel Foro7 e questo si sarebbe ri
ce funzione: quella di simbolizzare ^ore d* questa ricorrenza. petuto nell Arco di Costantino,
nello stesso tempo la presenza impli- Soltanto pochi anni dopo la coniazio- Malgrado 1 alleanza stabilita fra Dio
cita del loro divino genitore, Jupiter,60 ue di questo medaglione Marco Aure- cleziano e Giove e la dipendenza di
e dei suoi equivalenti terreni, Marco riportò una difficile vittoria sui Massimiano e dei Cesari da Diocle
Aurelio e Lucio Vero. Inoltre, la po- barbari del nord, con l'aiuto di Jupi- ziano Giovio in quanto Augustus se
sizione preminente di questi Dioscuri ter Pluvius, salvataggio miracoloso de- nior, queste parentele, espresse attra
di Besancon in piedi e di fronte, eroi- scritto nei rilievi della colonna aure- verso il simbolismo dei Dioscuri, ap
camente nudi, reggendo asta e para- liana.66 Ma la protezione di Jupiter per parvero una volta sola sulle monete
zonium, incorniciati, davanti, da co- l'imperatore e il suo esercito non si della Prima Tetrarchia. Un aureus di
limitò a quest'unica occasione, poiché Costanzo Cloro, coniato ad Aquileia
6 [Saggi] il suo ruolo di nume tutelare della fra il 294 e il 305, rappresenta i Dio
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16. Sarcofago a colonne dalla Via Appia con
16.
Coppiasarcofago
Coppiadi Sposi edi a colonne
Dioscuri,
Sposi Museo e dalia
delle Terme.via Appìa
Dioscun,
con destalli di Boboli, attraverso un'ana- i loro ricchi
Museo delle Terme. ...... .. . . . ,. f.r bb .
drappeggi
lisi dei singoli motivi e del rapporto materiali dotati di peso, che rivelano
I i I secolo, presente in un certo nu- fra questi e altre opere d'arte. Le le rotondità anatomiche sottostanti,
mero di sarcofagi (fig. 13),83 La sua Vittorie di Boboli, con palma e tro- possono essere strettamente apparen
opinione è stata di recente accolta da feo (figg. 1, 2) rientrano in una ben tate con altre opere d'arte antonine,
B. Andreae che ha aggiunto agli esem- definita tipologia, analogamente im- rappresentate p.e. dalle Vittorie di
pi di Kahler il sarcofago di Ippolito piegata nel Basamento dei Decenna- Cartagine (fig. 5). Certo, ai rilievi di
alle Terme, da lui datato al 290-300.84 ìi (fig. 4), nei pennacchi dell'arco di Boboli mancano la delicatezza e la
A questo gruppo, reso omogeneo an- Costantino,86 nei piedestalli dello stes- morbidezza delle sculture più antiche,
che dalla presenza di giovani eroi e so monumento (figg. 3, 8)87 e nei pan- più plastiche; l'impiego del trapano
dei loro cavalli, si può aggiungere il nelli dei Bagni di Elena, attualmente è qui più evidente, specialmente nei
bel sarcofago nelle Terme del III sec. in Vaticano.88 Siccome queste opere recessi più fondi dei panneggi e dei
d.C. (fig. 16).85 Qui, l'apparente clas- seguono lo stesso tipo e compaiono capelli (figg. 1, 2, 20, 21) e vi si ma
sicismo della figurazione è stato ri- entro un consimile contesto imperiale, nifesta una notevole perdita di mor
dotto a concetto astratto dal duro in- sarebbe logico dedurne che la loro bidezza organica,
taglio, dalla riduzione della coesione affinità programmatica produca una Ma molte di queste differenze si pos
organica del corpo, dalle proporzioni paragonabile cor ruenza stilistica, a sono osservare anche nei pannelli au
tozze e da una posa rigida, costretta; prescindere da ,uelle variazioni se- reliani nell'attico dell'Arco di Costan
condarie dovute a mani diverse. Ma tino, anche se in misura minore. Anche
8 [Saggi] la prevalenza della linearità, del di- quello che appare come un elemento
17.Moneta
17. Moneta di Massenzio
di Massenzio $>: Dioscuri e Lupercale.
■0*.:
20. Piedestallo
Piedestallo di
diBoboli:
Boboli:Vittoria,
Vittoria,pannello Ib.Ib. 21.21.
pannello Piedestallo
PiedestallodidiBoboli:
Boboli:Vittoria,
Vittoria, pannello
pannello IIb.
22. 'Sarcofago
22. 'Sarcofagodeidei fratelli',
fratelli', Napoli.
Napoli. Gullini credeva che i piedestalli di la imperiale.
buite allo stile personale di due scul- Boboli offrissero l'esempio principale Nondimeno, Gullini riconobbe che il
tori differenti ed alle esigenze della della persistenza della 'tradizione el- bel sarcofago con scene di caccia che
composizione; e diversità analoghe si lenistica orientale nel III sec. d.C., è a Reims, datato ciica al 260, è stret
possono osservare fra le Vittorie del sufficiente a distinguerli dal Basamen- tamente connesso con i piedestalli di
piedestallo dell'Arco di Costantino. to dei Decennali e da altri monumen- Boboli per lo stile, sebbene non pre
Se i pannelli con le Vittorie sembrano d tetrarchici.109 Sebbene la sua attri- senti affatto l'isolamento paratattico
star bene insieme e a loro volta con- buzione dei piedestalli a qualche mo- e i chiari rapporti figura/sfondo dei
dividono alcuni lineamenti con i ri- numento di Aureliano non sia accet- rilievi di Boboli. Più vicino in quan
lievi dei Dioscuri, mentre i pannelli labile su basi stilistiche, egli, se non to a motivo e trattamento dei contra
con i barbari seno divergenti, allora altro, riconosceva sia il carattere clas- sti chiaroscurali, è un sarcofago del
i piedestalli di Boboli andrebbero ve- sicheggiante dei rilievi dei piedestalli III sec. d.C., di poco anteriore, con
duti come una forma di eclettico 'pa- sia la necessità di metterli in relazione scene di caccia al leone, che si trova
stiche'. Poiché le Vittorie dei piede- con i sarcofagi."0 È risaputo da tempo nel museo delle Catacombe di Prae
stalli e i Dioscuri non trovano un po- che nell'arte romana si ebbe un epi- textatus, in Roma.1" Però, anche qui,
sto soddisfacente nel contesto dell'ar- sodio classicheggiante in coincidenza le proporzioni snelle delle figure e il
te tetrarchica (figg. 4, 14, 11 ),10sdeb- con il regno di Gallieno, forma di fondo affollato dei rilievi distinguono
bono, come un'unità, avere un posto 'rinascimento' piuttosto di tradizioni quest'opera dai piedestalli di Boboli.
altrove. Altrettanto palese è il grande greche in veste romana, che una di
divario stilistico fra le Vittorie di Bo- retta evocazione di modelli greci veri [Saggi] 11
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della cultura greco-romana in tempi
difficili, era tanto devoto:
INVICTUS GALLIENUS EXSUPERANTIS
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26. Rilievi provinciali e trofeici provenienti ss. 158 ss., tav. 52, 54, 55, 56, 58; L'Orange/ Panel Reliefs of Marcus Aurelius, New York,
dall'Hadrianeum, Palazzo dei Conservatori, Roma. von Gerkan, 103 ss. tav. 24-32. 1967, specialmente 1-8, 84-89.
25) L'Orange/von Gerkan, 161 ss. 187 ss.; W. 44) Ryberg, Panel Reliefs of Marcus Aurelius 84
10) Η. Ρ. L'Orange - Α. von Gerkan, Die Spä Gauer, 'Jdl' 88, 1973, 318-350; M. Pallottino, ss., figg. 56, 57.
tantike Bildschmuck des Konstantinsbogen, Ber Il grande fregio di Traiano, 'BullCom' 66, 1938,
lino 1939 (citato come L'Orange/von Gerkan): 45) Brilliant, The Arch of Septimius Severus 151
17 ss., tav. I.
G. Rodenwalt, *RM' 35, 1920, 72 ss.; H. Bran ss., tav. 4, 49, ss. anche pp. 31 ss., 171 ss., 219 ss.
denburg, 'RM' 86, 1979, 439-471; Id., 'JbAChr' 24, 26) Vedi A. Calò Levi, Barbarians on Imperiai 46) G. Becatti, La colonna coclide istoriala, Ro
1981, 71-84. Roman Coins and Sculptures, New York 1952, 25 ma 1960, 68 ss.; Ryberg, Panel Reliefs of Marcus
ss.; G. Ch. Picard, Les Trophées romains, 'BE Aurelius 89.
11) Kahler, Zwei Sockel 28 ss.; cf. Gullini, Mae LAR' 187, Parigi 1957, passim; 'Γ. Hölscher, Vic
stri 47 ss. 47) Inedito; DAI neg. 73, 67, 69, 80.
toria romana, Mainz, 1967, q. v. Victoria Germa
12) Le botteghe si possono identificare soltanto nica, Victoria Parthica. 48) Caprino, et al., La Colonna di Marco Aure
se conservano il proprio carattere nello spostarsi 27) Η. P. L'Orange, *AA' 51, 1936, 597 s. 607; lio, Roma 1955, tav. II.2.
da una committenza all'altra, ma entro un breve
periodo questo carattere non dovrebbe cambiare
K. Schumacher, Germanendarstellungen, Mainz 49) Caprino, La Colonna di Marco Aurelio, tav.
1935, η. 8, 9, 64. XXVIII, 56.
moltissimo; vedi F. J. Hassel, Die Trajansbogen
in Benevent, Mainz 1966, 23 ss. sulle botteghe 28) Kahler, Zwei Sockel 21 ss.; Picard, Les Tro 50) Nota il commento di A. Adriani su di una scul
decorative che passarono dall'Arco di Tito a quel phées romains 463 ss. tura di un barbaro in ceppi prigioniero di Ales
lo di Traiano; H. Kahler, 'Jdl' 51, 1936, 180 ss. 29) R. Brilliant, Gesture and Rank in Roman sandria, attualmente nel British Museum (Smith,
sulla bottega che passò dalla Basilica di Mas Art, New Häven 1963, 163 ss. Cat. III, pt. VII, 117, n. 1772), che egli attri
senzio-Costantino all'Arco di Costantino.
30) Ρ. Kneissl, Die Siegestitulatur der römischen buisce a un monumento trionfale di Lucio Vero,
13) Vedi E. Kitzinger, Byzantine Art in the Mak Kaiser, Hypomnemata 23 Göttingen 1969, 58 ss.,eseguito forse in una officina metropolitana, Arch
ing, Cambridge Mass. 1977, 3 ss., 7 ss. 189 ss. (citato come Kneissl). Class 25/26, 1973/74, 1-8, tav. 1-V, e a p. 5, n.
3 confronta il rilievo con i piedestalli di Boboli.
14) Boethius and Ward Perkins, Etruscan and 31) Kneissl, 126 ss., 211 ss., e per Caracalla,
Roman Architecture 497 ss. M. Rostovtzeff, The 225 ss. 51) Per le gesta di Gallieno contro i Germani,
Social and Economie History of the Roman Em vedi L. de Blois, The Policy of the Emperor Gal
32) Kneissl, 235 s.; E. Manni, L'Impero di Gal lienus, Leiden 1976, 23 ss., 100 ss.; e in oriente,
pire, seconda ed. Oxford, 1957, 433 ss.; Gul lieno, Roma 1949, 17-41.
lini, Maestri, 46 ss. Barini, Triumphalia 176 ss.
33) Kneissl, 236, 237; Gullini, Maestri 45 ss. 52) E. W. Merten, Zwei Herrscherfeste in der
15) R. Brilliant, Roman Art, Londra 1974, 197 ss.
34) Kneissl, 237, 238. Historia Augusta. Untersuchungen zu den pom
16) P. Zanker, Forum Augustum, Tübingen 1969, pae der Kaiser Gallienus und Aurelianus, Anti
passim. 35) Kneissl, 97 ss., 200 ss.; Picard, Les Trophées quitas IV. 5, Bonn 1968, 4-100, dopo 'HA' Gal
17) L'Orange/von Gerkan, 29 ss., 161 ss.; R. romains 434 ss.; C. Barini, Triumphalia, Torino lieni Duo VII. 4, VIII, 1 ss.; Α. von Domaszev
Calza, 'RendPontAcc' 33, 1959/60, 133 ss.; J. 1952, 139 ss., 171 ss.; J. F. Gillian, 'AJP' 82, ski', 'RhMus' 57, 1902, 510 ss.; L. Laffranchi,
Ruysschaert, 'Studi Romani' 11.1., 1963, 1 ss. 1961, 227-44. "l'ransactions of the International Numismatic Con
Non esiste uno studio completo sugli spolia nel 36) S. Aurigemma, L'Arco di Marco Aurelio e di
l'antichità, ma vedi A. Esch, Spolien, 'Archiv Lucio Vero in Tripoli, Roma 1948, passim; id.,
für Kulturgeschichte' 51, 1, 1969, 1-64; F. W. 'BdA' 1925/6, 554 ss.; Picard, Les Trophées ro [Saggi] 15
Empire, New York 1971, 41-103, specialmente 80101) Heibig II, n. 1164 (E. Simon); H. Sieber
ss.; L'Órange, Art Forms and Civic Life 85 ss.; hüner, Das Kapitol in Rome, Munich 1954, 88 ss.
A. W. Byvanck, Les Origines de l'art du Bas sulla loro collocazione nel 1580.
Empire, 'BABesch' 39, 1964, 1-47. 102) Per il barbaro catturato sull'arco a Carpen
80) G. Castelfranco, L'Arte della moneta del Tar tras, vedi R. Bianchi Bandinelli, Storicità fig. 222;
do Impero, 'Critica d'Arte' 2, 1937, 11 ss.; H. ßrilliant, Gesture and Rank in Roman Art, fig.
A. Cahn, Kunstgeschichtliche Bemerkungen zu Dio 2. 4; per l'arco stesso, Kahler, RE VII A 111.
cletians Münzreform, in Gestalt und Geschichte, 9, 'Triumphbogen'.
Fest, für Karl Schefold, Basel 1967, 91 ss. 103) L'Orange/von Gerkan, tav. 1, 2.
81) Per recensioni sui ritratti degni di nota, vedi
104) Una piccola differenza in altezza si osserva
M. Bergmann, Studien zum römischen Porträt d. sui rilievi del piedestallo dell'arco severiano in
I 3. fhs. n. Chr., 'Antiquitas', R. 3, 1973; R. Calza, Roma, e il disegno ha più consistenza, vedi Brii
Iconografia romana imperiale da Carausio a Giu liant, Are of Septimius Severus tav. 49 ss.
liano (287-363 d.C.), Roma 1972; W. von Sy
dow, Zur Kunstgeschichte d. spätantiken Por 105) Kahler, Zwei Sockel 7 ss.; Η. Ρ. L'Orange,
träts im 4, Jahrdt. n. Chr., 'Antiquitas' R. 3, Studien zur Geschichte des spätantiken Porträts,
1969, 5 ss.; C. C. Vermeule, Maximianus Her Oslo 1933, 15 ss.; nota, però, che Kahler, p.
culeus and the Cubisi Style in the Late Roman 8-11, paragona il viso del soldato romano alla te
n Empire, 295-310, 'BULL. BMPA' 60, 1962, 9 ss.; sta tetrarchica rifatta (Licinio? Costanzo Clorio?)
nel tondo di Adriano. Ma vedi la testa molto
Id., A Greco-Roman Portrait of the Third Century
A.D. and the Graeco-Roman Tradition in Impe simile in Kassel, datata da K. Fittschen al tempo
27. Piedestallo di Boboli: pannello di Gallieno, 'RM' 77, 1970, 132 ss., tav. 61; J.
trofeico tardo-antico.
rial Portraiture from Gallienus to Diocletian, 'D.
O. Papers' 15, 1961, 1 ss.; Η. von Heintze, Der Inan e E. Alföldi-Rosenbaum, Römischen und
Knabe d. Acilia-Sarkophags, 'RM' 66, 1959, 175 frühbyzantinische Porträtplastik aus Türkei, Neue
Α. Furtwängler, Dioskuren, in Roscher I 1884, ss.; G. Bovini, Sulla Ritrattistica romana da Tre Funde, Mainz 1979, n. 308, p. 311, tav. 218
Ii54 ss.; nota la raffigurazione dei Dioscuri sulla boniano Gallo a Probo, 'Mon. Ant. Lincei' 39, ('Gallienic Renaissance').
neroniana Colonna di Giove in Magonza, Instin 1943, 179 ss. Η. P. L'Orange, Studien zur Ge 106) G. Rodenwaldt, Ueber der Stilwandel in
sky, 'Jbröm-germZentralMusMainz' 6, 1959, 128 schichte des spätantiken Porträts, Oslo 1933, 15 der antoninischen Kunst', 'AbhBerlin' 1935, 3, 1
ss. ss.; Id., Die Bildnisse der Tetrarchen, 'Acta Arch.' ss.; O. Pelikan, Vom antiken Realismus zur spä
II. 1, 1931, 29 ss.; G. Rodenwaldt, Porträts auf tantiken Expressivität, Praga 1965, 29 ss.; R. Bian
61) Vedi Krüger, Die gallische und germanischen
Dioskuren, 'Trierer Zeitschr' 15, 1940, 8-25; 16/ spätrömisch Sarkophagen, 'Z. f. bild. Kunst' 57, chi Bandinelli, Rome, The Center of Power, 281
1922, 119 ss. ss., 305 ss.
17, .1941/42, 1-60.
82) Kahler, Fünfsäulendenkmal 7 ss. 107) Brilliant, The Arch of Septimius Severus 107
62) Gnecchi, Med. romani II, n. 5, p. 43, tav.
ss., tav. 35 s.
71. 5; cf. 'BMC' IV, cxlvii, 'Dioscuri aptly sym 83) Kahler, Zwei Sockel 28 ss.: sarcofago nel
bolizing the two emperors'. Camposanto di Pisa, fig. 19, datato 265-285; vedi 108) Nota che il sarcofago nel cortile delle Ter
me, con trofei sui fianchi del fregio frontale, e
63) Vedi Plutarco, De fraterno amore 478; cf. Κ. 'RM' 38/39, 14, fig. 5. cavalli, consolari, porta-stendardo e parazonia ha
Scott, The Dioscuri and the Imperiai Cult, 'CP' 84) Roman Art 339, fig. 616; Heibig III, 4, η.
molti contatti con la iconografia dei piedestalli di
25, 1930, 379 s. Castore appare di rado come 2119.
Boboli, ma non ne ha nessuno con il loro stile,
motivo sul verso nella coniazione di Commodus 85) Heibig III 4, η. 2150; Rodenwaldt, 'RM'
CRIC' III, n. 648, tav. X. 214, n. 1578 ('BMC' a dispetto di L'Orange/von Gerkan 210 ss., fig.
38/39, 1924/25, 19 ss.; Gallienic. Per l'impor 39; Gullini, Maestri 47 s. data il sarcofago al
IV, n. 774, p. 502, tav. 69. 11, n. 775, n. 1671, tanza dei Dioscuri nella figurazione funeraria ro 280.
p. 672, tav. 89. 3) e poche volte sulle monete dei mana, vedi Cumont, Le Symbolisme funéraire,
ribelli galli del terzo secolo, Vittoriano e Postu 64 ss. 109) Maestri 40 s., 52-54.
mo CRIC' V. 2, p. 388, n. 18, p. 358, n. 259, 110) Maestri 4-34.
p. 361, n. 297, p. 364, n. 335). 86) L'Orange/von Gerkan, tav. 35; cf. H. Kah
ler, Wandlungen der antiken Form, Munich, 1949, 111) Vedi Rodenwaldt, ΆΑ' 46, 1931, 318 ss.;
64) Vedi Η. P. L'Orange, Art Forms and Civic 66 SS., tav. 48, 49. A. Alföldi, Die Vorherrschaft der Pannoner in
Life in the Late Roman Empire, Princeton 1955, Römerreich und die Reaktion des Hellenentums
42 ss. 87) L'Orange/von Gerkan, 103 ss., tav. 24 ss.
unter Gallienus, 25th fahre röm-germ. Kommis
65. J. M. C. Toynbee, Roman Medallions, New 88) G. Lippold, Vat. Kat. III. 1, 1936, tav. 74; sion, Berlino 1930, 11 ss., 31 ss., 44 s.; G. Mat
York 1944, 15 ss., 73 ss., 193 ss. Brilliant, Arch of Septimius Severus, 111, fig. 32,
thew, The Gallienic Renaissance, 'JRS' 33, 1943,
33.
65-70; L. de Blois, The Policy of the Emperor
89) Ryberg, Panel Reliefs of Marcus Aurelius 77 Gallienus 129 ss., 145 ss., 169 ss.. 194-204; G.
16 [Saggi] ss., tav. XXII ss. e tav. XXIII (con Felicitas). Traversar!, Aspetti formali della scultura neoclas
112) Vedi E. Reschke, Römische Sarkophagkunst frammenti se vedevano le immagini delle vittorie
zwischen Gallienus und Konstantin d. Gr., in F. et de Trofei...'.
Althein e R. Stiehl, Die Araber in der alten Welt 132) C. Pietrangeli, Via del Corso 19-55. I. L'Umbria alla destra
III, Berlino 1966, 307-416; Η. Jung, ΆΑ' 1977. 133) Lanciani, Ruins and Excavations 503 ss.;
3, 436-444; D. Stutzinger, Die frühchristliche Sar Coarelli, Guida Archeologica di Roma 268, mappadel Tevere
kophagreliefs aus Rom. Untersuchungen zur Fortn della parte sud del Campo Marzio.
verwanderung im 4. Jahrhundert n. Chr. (diss.
Bonn 1973), Bonn 1982, 68, 69, dove data i 134) Come alternativa, vedere l'Arcus Novus stes
so come parte originale del progetto gallienico,
1. Perugia e Orvieto
piedestalli di Boboli alla fine del terzo secolo,
forse in coincidenza con i suoi Decennalia del
seguendo Kahler.
262, è ipotesi attraente, ma non si può provare.
Giovanni Previtali
113) R. Bianchi Bandinelli, 'BdA' 39, 1954, 203
ss.; Helbig III, n. 2316; A. Giuliano, Museo Na 135) Corinto, I. 2, 1941, 55 ss.; C. C. Vermeule,
zionale Romano, Le Sculture I. 1, Roma 1979; Roman Imperiai Art in Greece and Asia Minor,
n. 182, p. 298-304 (M. Sapelli), dove si discutono Cambridge Mass. 1968, 83 ss., figg. 27-30; id.
le date fra il 238 e il 270; K. Fittschen, 'Jdl' 94, 'Apollo', 99, 147, 1974, 317, figg. 7, 8.
1979, 584 s. 136) P. Perdrizet, 'MonPiot' 31, 1930, 51-90; L.
114) Gullini, Maestri 20 ss., 53, tav. Χ, XI, XVI; Guerrini, 'ArchClass' 13, 1961, 40-75, tav. XIII
seguendo Rodenwaldt, 'RM' 59, 1944, 193-208, ss. raccoglie molti dei monumenti affini.
tav. 31 ss. 137) Per uno studio sui tipi di palmizi usati come
115) M. Gütschow, 'MemPontAcc', ser. 3, 4, 2, sostegno nella scultura romana, vedi F. Muth
1938, 66 ss., 75, tav. VI-IX. mann, Statuenstützen, Abh. Heidelberg 1950. 3,
110 ss.; questo tipo sembra più popolare verso
116) Gütschow, 'MemPontAcc', ser. 3, 4, 2, 1938, la metà del secondo secolo.
77 ss., tav. X-XV; cf. Fittschen, 'Jdl' 94, 1979, Il riemergere dalle inesauste miniere
593 concernente A. Geyer, 'Idi' 93, 1978, 382 138) Heibig II 4 n. 1437; Nash, Pictorial Dic
ss. tionary 1, 457 ss.; J. M. C. Toynbee, The Hadria del mercato antiquario e del territo
117) N. Himmelmann-Wildschutz, Sarkophag ei
nic School, Cambridge 1934, 152 ss., tav. 34-36;
Stuart Jones, Cat. of Sculpture in the Pai. dei
rio (che sono, come è noto, vasi co
nes gallienischer Konsuler in Fest. Fr. Matz, Conservatori 3 ss. municanti) di molto nuovo materiale
Mainz 1962, 110-24, tav. 31-39; V. M. Strocka,
Zum Neapler Konsulsarkophag, 'Jdl' 83, 1968, 139) Per una utile pubblicazione di tutti i pan
nelli provenienti dall'Hadrianeum che si trovano
e la ripresa che, sulla scia della pub
221-39; A. Geyer, Ikonographische Bemerkungen
a Roma e a Napoli, compresi i disegni seicen blicazione del corso che Roberto Lon
zum Neapler Brüdersarkophag, 'Jdl' 93, 1978,
369 ss., 380 ss. (Saloninus); Fittscher, 'Jdl' 94, ghi
teschi nella Biblioteca Vaticana, vedi A. M. Pais,
Il 'Podium' del Tempio del Divo Adriano a Piazza
dedicò negli anni 1953-54 alla
1979, 589 ss. contro questa identificazione.
118) Dal pannello 'Rex Datus'; Ryberg, Panel
di Pietra in Roma, Roma 1979. pittura umbra della prima metà del
140) CIL XIV 5334.
Reliefs of Marcus Aurelius, tav. XXXI1. Trecento, vanno conoscendo gli studi
119) Kahler, RE VII A I. 36, p. 394; Nash, sulla civiltà gotica dell'Italia centrale
Pictorial Dictionary of Ancient Rome I, 1961, 115
s., tigg. 119-121. anche al di fuori della privilegiata
120) I.L.S. 548-CIL. VI. 1106. area toscana,1 sollecitano e consento
121) H.A. Gallieni Duo XVIII, 5; D. Magie,
Loeb Libr. ed. III, 1954, 54, 55, η. 3; G. Lugli, no un primo bilancio e, a quasi tren
Fontes ad Topographiam Veteris Urbis Romae tanni di distanza, anche qualche re
Pertinentes IV, Roma 1957, Bk. XIV, Reg. VII, visione.
n. 87.
122) R. Syme, Emperors and Biography: Studies In effetti, pur restando intatto il va
in the Historia Augusta, Oxford 1971, 4.
lore dell'individuazione, in seno al
123) The Sources of the Historia Augusta, Coli.
Latomus 155, Bruxelles, 1978, 90-97, 108-11. l'arte del Trecento nell'Italia centrale,
124) H. Bardon, Le Crépuscule des Césars, Parigi di una poetica nuova, né fiorentina né
1964, 17 ss. ma vedi l'ironico commento di Syme
in Emperors and Biography 249; nota il com senese, la stessa definizione 'umbra'
mento di V. Nutton in Latomus 29.3, 1970, 728
che 'Quando si deve fare una scelta fra quegli non può esser accolta, oggi, senza
elementi di una storia che sono presentati soltanto qualche specificazione. 'Passione degli
nella Historia Augusta, il pregiudizio personale
e fallibile prende per forza il posto del metodo umbri' aveva progettato di intitolare
giusto e sperimentato; e forse è meglio ammet il suo saggio il grande storico scom
tere l'ignoranza dei mezzi per scoprire la verità
in una mescolanza di fatti e di invenzioni, dove parso; ma poi, nel ritagliare spregiu
quello che è plausibile non è necessariamente ciò
che è vero'; però, non è neanche necessariamente dicatamente il territorio di quella nuo
falso! va area poetica, vi includeva il 'Mae
125) I. A. Richmond, The City Walls of Imperiai
Rome, Oxford 1930, 191 ss.; Nash, Pictorial Dic
stro del 1310', probabilmente pistoie
tionary II, 210 ss. se, Gregorio e Donato d'Arezzo, Meo
126) CIL. VI. 1016c; R. Lanciani, Ruins and Ex da Siena, ed i maestri 'di Fossa' e 'del
cavations of Ancient Rome, New York 1897, 71;
Carta Archeologica di Roma, Tavola II, Firenze dittico Cini' i quali, per quanto ne sap
1964, A 28, 34.
piamo, è altrettanto possibile che fos
127) Nash, Pictorial Dictionary II, 191 ss.
128) Kahler, RE VII A I. 10, p. 381; Suet., Aug.
sero, in termini geografici moderni,
30; Dio 53. 22. 2. abruzzesi (de L'Aquila) che umbri in
129) Nash, Pictorial Dictionary II, 252 ss. 'Por senso stretto. La verità è che — come
ticus Margaritaria'; in effetti, la descrizione del
portico gallienico in 'HA' riecheggia Svetonio, tutti sanno e molti dimenticano —
Nerone 31, con il suo riferimento al triplice co
lonnato, ma può non essere una falsificazione;
non ha molto senso ribaltare sul primo
vedi W. L. MacDonald, The Architecture of the Trecento le suddivisioni amministrati
Roman Empire, New Häven 1965, 27 ss. 31 ss.
130) Vedi sopra, n. 1-3.
ve attuali, e Longhi, che lo sapeva be
131) Andreas Fulvio, Antiquitates Urbis Romae, ne, mentre affermava polemicamente
1527, 50: '...Ab Innocentio Vili in renovatione la validità di una poetica, voleva tro
proximi templi dirutus/cuius ornamenta marmo
rea erui nuper vidimus cum trophaeis barbaricis vare anche una formula che, indipen
haud dubie posteriorum esse Imperatorum ex or
natu apparet'. Marliani, Urbis Romae Topographia,
dentemente da una rigorosa precisione
1534, 136: 'Prope Aedem S. Mariae viae latae nunc geografica, indicasse nel modo più ica
multa aruuntur marmorea, in quibus trophaea
triumphalesque imagines vidi... Ferunt Innocen stico quella sua scoperta. Io stesso,
tium Octavum pontificem, in renovatione prae nell'estendere alla scultura la ricerca
dictae aedis, hunc diruisse'; id., Urbis Romae Top.
1543, 93: prope aedem... reliquiae arcus triumpha
lis sexto ab hinc anno sunt effossae, in quibus in [Saggi] 17