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URBANISTICA
IL QUATTROCENTO
Nel corso del Quattrocento il tema della città e dei suoi edifici è fatto
oggetto di trattati e di progetti da parte dei maggiori architetti italiani.
La tavola apparteneva alla famiglia ducale di Urbino, una delle città che, con Pienza
e Ferrara, fornisce il migliore esempio di intervento urbanistico del Quattrocento.
Nel 1459 papa Pio II, al secolo l’umanista Enea Silvio Piccolomini,
dà incarico di ristrutturare Corsignano, il borgo natio presso Siena.
Pienza
L’architetto Bernardo Rossellino, già collaboratore di Leon Battista Alberti,
interviene anzitutto sulla risistemazione della piazza principale, sulla quale si
affacciano le sedi del potere civile e le sedi del potere religioso.
Sul fianco destro della Di fronte alla cattedrale, vi Sul fianco sinistro il palazzo
cattedrale si trova il Palazzo sono il Palazzo Comunale o papale, Palazzo Piccolomini
Borgia, poi Vescovile (4), Pretorio (5) e il Palazzo del (2), chiude la piazza, che si
donato da Pio II al cardinale cardinale Ammannati (6), configura come uno spazio
Borgia, suo vicecancelliere. fedelissimo di Pio II. trapezoidale.
Pienza
Con Palazzo Piccolomini, ispirato al fiorentino Palazzo
Rucellai dell’Alberti, Rossellino trasforma il modello,
introducendo varianti come il bugnato ruvido in facciata,
il cortile centrale e il loggiato sul fronte posteriore.
Alla fine del secolo i problemi della città si sono fatti più pressanti e occorre:
• edificare una cerchia di mura fortificate, capace di resistere all’offensiva delle
nuove armi da fuoco a lunga gittata
• offrire nuovi alloggi a una popolazione in continua crescita
Ecco perché le strade impongono una visione prospettica in scorcio degli edifici, come nel
punto in cui si intersecano i due maggiori assi ortogonali di via degli Angeli (Nord-Sud) e di
via dei Prioni (Est-Ovest), ai cui angoli sorgono i più importanti palazzi nobiliari.
Palazzo dei Diamanti
Il Palazzo dei Diamanti, così detto per il tipico
bugnato a punta di diamante, viene costruito
da Biagio Rossetti a partire dal 1493.
L’ingresso principale è
formato da un arco
stretto tra due paraste
ornate ed è sormontato
da una finestra a
timpano, poggiata sul
cornicione che divide la
facciata in due ordini
sovrapposti.