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1459: Papa Pio II Piccolomini incarica Bernardo Rossellino ristrutturare borgo natio di
Corsignano (50 km da Siena) x diventare residenze corte pontificia + cittadina
diventa sede episcopale e cambia con come di Pienza (in onore papa (Città di Pio)
La Cattedrale
Anche diversa ampiezza, arcate facciata sono stessa altezza (centrale finisce con arco
ribassato, due laterali finiscono con arco a tutto sesto) + rispecchiano soluzione
architettonica di interno
Uguale altezza navate, grandi aperture in fianchi e abside schermate solo da vetrate
trasparenti e superficie bianca riflette le volte e pareti che riempiono edificio di luce + Pio II
nei Commentarii dice che quando sole batte entra tanta luce che chi si trova interno
sensazione trovarsi dentro pareti di vetro e non di pietra
Palazzo Piccolomini
Eccezionalità dimora di Pio II risiede nel fronte posteriore che affaccia su giardino pensile +
sembra composto triplice loggiato (con colonne sormontate da archi a piano terreno, con
colonne gravate da archi sbarrati di tipi senese al primo piano, con colonnine trabeate a
secondo piano) + fu papa a volere i piani cosi x poter contemplare paesaggio
È prima volta da età classica che edificio costruito con intento dichiarato di compenetrare
spazio naturale + prima volta interesse committente si sposta da edificio a paesaggio e
condiziona scelte architettoniche
Morte improvvisa di Pio II e del Rossellino nel 1464 interrompe compimento impresa
dimostrandone i limiti perché intero progetto era legato a aspirazioni e cultura del pontefice
e architetto e non reali necessità comunità
Urbino
A Urbino stabilità potere politico (assicurata lungo governo Federico da Montefeltro,
signore città dal 1444 al 1482) e presenza a sua corte di artisti come Leon Battista Alberti,
Piero della Francesca, Luciano Laurana, Francesco di Giorgio Martini interagiscono con
esperienza ristrutturazione urbana che si sperimenta
Intervento interessa solo Palazzo di Federico e suoi annessi che immenso se paragonato a
dimensioni città marchigiana + edificio frutto trasformazione palazzotti preesistenti e nuove
edificazioni iniziato attorno 1463/64 ma lavori subiscono svolta decisiva con arrivo
Luciano Laurana che lascia poi città nel 1472 e nel 1476 suo posto preso da Francesco di
Giorgio Martini che porta fabbrica a compimento
Fronte che guarda valle ha aspetto di mura urbane dominate due torri + la Facciata dei
torricini sottolinea importanza del nuovo orientamento della città verso via per Roma
(Federico era anche capitano forze pontificie)
Sono due torri cilindriche (con beccatelli e finiscono con guglie con copertura conica) no
aspetto consueto quelle medievali + serrano la facciata dal quale sporge triplice loggiato
(sostenuto arco dai piedritti scarpati ovvero inclinati verso esterno) che contribuisce
sottolineare aspetto inoffensivo torri e la ingentilisce molto
Ci sono cornici di marmo su ogni finestra x visione unico palazzo città a forma di
palazzo (tanti piccoli palazzi uniti che sembrano uno unico) + predomina dove ci sono torri
la concinnitas (armonia tra le parti)
Ferrara
Dal Trecento Ferrara era una città più importanti della Pianura Padana + Nel Quattorcento
aveva situazione economica florida e sede corte della famiglia D’Este che ospitava
L’Alberti, Piero della Francesca e Andrea Mantegna
1492 duca Ercole I da via a lavori x ampliamento città e affida esecuzione e progettazione a
Biagio Rossetti + ampliamento chiamato addizione erculea (da nome duca) giustificato
motivazione militare, economica, demografica
Piano ampliamento è progettazione dei tracciati stradali come antica città romana, intero
sistema organizza con schema cardo-decumanico parallelamente due assi ortogonali
principali (Via degli Angeli da Nord (Cardo) + oggi è Corso Ercole I d’Este) a Sud e Via dei
Prioni da Ovest a Est (Decumano) + oggi è Corso Porta Po) la prima congiungeva
Castello Estense (centro potere ducale) con residenza Belfiore; la seconda attraversava città
mettendo comunicazione due porte aperte in spessore nuove mura
Visto che Via degli Angeli era percorso privato agli Este Biagio Rossetti evita includere a
incrocio con via Prioni una piazza (soluzione sarebbe stata accordo con esempio romano di
forum)
Le strade vengono costruite per prime (urbanizzazione primaria) era piano regolatore
urbanistico (progetto che individua secondo criteri la localizzazione varie attività produttive,
residenziali, di servizio prendendo considerazione ipotesi sviluppo futuro
Strade impongono visione prospettica di scorcio di edifici che si costruiscono lungo di esse e
no studiate x avere come sfondo edificio monumentale + Biagio Rossetti cura incrocio
strade privilegiando le cantonate dei palazzi che sembrano ornate