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1527/1530=> a Roma, invasione delle truppe
di Carlo V della città blocco di crescita delle
arti I
Venezia => divenne un grande laboratorio, nell
architettura trovò la sua espressione più
elevata per affermare i valori di dominio e di
solidità progettuale architettonica.
Uno dei più grandi temi è il progetto per il
rinnovamento di piazza San Marco (ossia del
centro politico e religioso della città attorno alle
procuratie, ovvero gli uffici di stato) => regista
di tale rinnovamento è Jacopo Sansovino
(dagli anni 30 agli anni 50 => della zecca e
della biblioteca marciana). Ricorso a stilemi
architettonici elaborati nella Roma di primo 500
(Roma di Michelangelo, Raffaello, Bramante,
Peruzzi). Qui vi si sperimentano nuove forme
architettoniche come ad esempio le finestre ad
apertura serliana (forme di combinazione tra l
ordine architettonico e l apertura degli edifici).
}
Leon Battista Alberti, primo architetto scrittore del rinascimento che aveva
affidato le sue conoscenze a un libro “de re aedificatoria” che si basava
sulla scrittura e rielaborazione del testo di Vitruvio, ma non vi erano
illustrazioni)**
}
Palladio vuole fare un passo oltre, cercando di volgarizzare la conoscenza
dell architettura rendendola più ampia e dando accesso a più persone
semplificando il testo Vitruviano e soprattutto accompagnandolo con il
disegno ( educazione dei tecnici e dei futuri architetti).
Prima della morte, nel 1570, pubblicherà “i quattro libri dell architettura; foto
opera molto importante nella storia dell architettura occidentale in quanto
riassume tutti i saperi dell antico e li ripropone in maniera accessibile in
volgare, in italiano e accompagna tutti i ragionamenti con delle immagini di
singoli edifici o particolari, i fondamenti geometrico-costruttivi…è una
elaborazione molto complessa narrati con l intento di avere un grande
pubblico per poter offrire tali conoscenze il più possibile condivise. Ebbe
molto successo in Italia e all estero. Alla base della diffusione dell
architettura rinascimentale, è un libro che verrà stampato e tradotto,
soprattutto troverà nel mondo anglosassone un apprezzamento
incondizionato in quanto Palladio possiede una visione dell antico che si
traduce in forme moderne.
Molti architetti hanno riconosciuto il debito con l architettura palladiana e in
lui hanno letto un riferimento di straordinaria grandezza per puntualizzare
alcuni aspetti dell architettura.
Palladio è stato definito±“l architetto per gli architetti”,E è il primo che guarda
alla necessità di diffondere il sapere architettonico attraverso strumenti
critici che possono essere mediati dallo strumento librario e attraverso la
parola scritta.
Palladio ebbe molti sostenitori, soprattutto nel patriziato Veneto. Ad
esempio Andrea Barbaro fu uno degli uomini che lo guidarono nella ricerca
dei principi anche tecnico-scientifici che regolavano l architettura. Fu il
primo a tradurre in volgare vitruvio, quindi accessibile a tutti (sempre con i
disegni illustrativi di Palladio).
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Giorgio Trissino, vi fu il rimo mentore, vicentino, era un umanista. Incontró
Palladio al momento della costruzione della sua casa, della sua villa (Villa
Trissino a Vicenza). È stato realizzato a partire da una pianta palladiana.
Prima pianta palladiana, I
disegnata e immaginata da lui,
ci aiuta a capire una serie di
elementi, di semplificazione del
processo progettuale che da
questo edificio in avanti saranno
sempre rielaborati in forme diversi.
Palladio lavorava soprattutto in
due direzioni: quella di realizzare
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Per la famiglia trevigiana e veneziana. È un edificio in cui Palladio per la
prima volta unisce il nucleo domenicale alla struttura agricola. Al centro vi è
la Villa, affianco vi sono le barchesse laterali porticate concluse da due
torrette delle piccionaie. Sotto le arcate si sviluppano ambienti come per
esempio le stalle. Vi è una struttura unitaria sotto un disegno di estrema
semplicità e chiarezza compositiva. Presenta il nucleo centrale che si
raggiunge tramite una rampa che ha funzione sia come elemento di
congiunzione sia come luogo per la conservazione dei materiali prodotti
dell azienda agricola. Vi è sempre questa assialitá pronunciata che passa
nel pronao incassato in antis con due colonne libere e pilastri angolari, con
frontone e timpano decorati che evidenziano i valori classicheggianti dell
intero sistema architettonico. Presenta aperture finestrate molto semplici,
vi è in Palladio una capacità di guardare l antico e di trarne gli elementi
fondamentali del disegno architettonico e di riproporli in una maniera A
sobria legata a principi di funzionalità. Relazione tra nucleo centrale
quadrato e gli ambienti laterali. Non inserì statue (=>differenziazione con i
disegni fatti da Palladio).
IO
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Si trova in provincia di Treviso; è ai margini di un bosco. I committenti furono
due fratelli Daniele e Marcantonio. Nucleo domenicale, padronale è quello al
centro, rettangolare con ai lati le barchesse con i magazzini all estremità
contrassegnati da fronti con superfici a volute e dei piccoli frontoni, vi sono
collocate due ampie meridiane. Vi è un vasto ninfeo e altri annessi agricoli. Il
fronte della villa, è templare, pronao addossato che usa l ordine gigante (idea di
unificare); struttura tetrastila (a 4 colonne ioniche) che regge una trabeazione e
un timpano con un frontone (spezzato volutamente mancante dell architrave =>
per lasciare più spazio alla finestra centinata semicricolare => usato da Leon
Battista Alberti). La parete retrostante è fatta da bugnato gentile e le finestre
sono a edicola, su due piani (vanno ad organizzare la struttura centrale).
R
"
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Famiglia veneziana, con grandi possedimenti nella zona di Rovigo.
Realizza l edifici per governare il territorio su cui aveva la proprietà e
teneva a coltivare nel migliore dei modi. Blocco rettangolare con la loggia
e il salone interno e le stanze. Originariamente doveva avere due pronai,
quello retrostante non fu realizzato. Interessante è il modo in cui si
relaziona con le barchesse, stalle a sinistra e magazzini a destra, per
tenere insieme in una figura coerente e razionale inventa il sistema dei
raccordi semicircolare (mettono in collegamento le rampe con le strutture
agricole laterali). Tali barchesse ottengono una duplice valenza:
conferiscono magnificenza e vastità con uno sforzo economico minimo,
ali che impediscono la visione delle attività delle aziende.
7 a
@
Luogo di ozio e di piacere del suo
committente, Alberico Capra (ricco
possedente vicentino). È una Villa
compatta nella sua concezione
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architettonica, astratta nella
definizione delle componenti e
concreta al tempo stesso. Egli voleva
un edificio che fosse diviso in quattro
appartamenti.
3g
A Nabus in Palestina, vi è una clonazione della villa come l aveva esattamente
} progettata nel trattato, Palladio: Villa El Masri (1998). Costruita da un ricco
} palestinese. Ci fa notare come quella di Palladio sia un architettura universale
(dichiarazione che fa nei 4 libri, architettura che può essere costruita in luoghi
} non radicati nella tradizione classica).
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Grande edificio pubblico nella
piazza principale di Vicenza. È
caratterizzato da un doppio ordine
di loggiati, da un portico al piano
superiore che avvolgono il nucleo
centrale della basilica laica. Dopo
un incendio fece tale involucro in
marmo. Ha una particolarità
architettonica ossia la serliana, la
sequenza di archi composti da una
struttura arcuata centrale e due
strutture trabeate affiancate che
costituiscono le diverse campate della ☒
costruzione. Questo edificio nasce
come operazione di ristrutturazione
generale di un palazzo medievale
andato incendiato. Era caratterizzato
dall irregolarità e Palladio decise di
conferire quella regolarità al nuovo
edificio.
1h
Palladio realizza una villa urbana.
Generata da una struttura regolare è
arricchita di statue e membrature
architettoniche che lo rendono molto
elaborato. Edificio a pianta rettangolare,
la struttura trasversale è sempre segnata
dall assialitá e son presenti loggia e
salone; le stanze e le scale sempre
simmetriche. In facciata il pronao è molto
allungato è diverso rispetto gli altri.
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La facciata è un tema che Palladio tratta con maestria e originalità. Palladio come si
pone alle facciate di edifici religiosi?
Egli ha a che fare con edifici basilicali a tre navate. Egli sovrappone due facciate di
tempio l una all altra, le intreccia per generare una “terza cosa” nuova, che
sostanzialmente è una sorta di tempio tetrastilo con colonne composite molto
sviluppate a partire da grandi piedistalli regge un frontone triangolare con dentelli e
delle statue sopra. Le navate laterali invece sono caratterizzate da un secondo
tempio tetrastilo, retrostante il primo e spezzato, che si basa sul secondo ordine
architettonico, ossia il corinzio su una piattaforma ampia e lunga quanto tutta la
fabbrica e ne costituisce la struttura complementare (Facciata primaria, navata
centrale e quella secondaria è quella laterale => l uno schiacciato sull’ altro).
Il grigio della pietra veneta risalta e si contrasta con il
bianco della muratura intonacata. Bianchi e grigi che
collaborano a definire uno spazio interno molto maestoso
generato da grandi pilastri su cui si addossano delle
semicolonne riprese dall impianto tetrastilo esterno. Spazio
molto profondo che va oltre il presbiterio fino al coro.
16 Venezia-Basilica del Redentore (1577).
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È un edificio che si presenta con una
grande facciata frutto della
combinazione di due facciate di tempio
sovrapposte. Il tutto su un alto
basamento e con una rampa che affronta
l edificio. Idea di Palladio di tenere gli
edifici verso l alto.