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Lezione 13

In Inghilterra è un sapere pratico, non ci sono trattati – come rappresentate della committenza: Watton,
che scrive testo a Venezia con intento di educare nella commissione di una buona opera, giudicare cos’è
una buona opera architettonica.

Indigo Jones e Coven Garden (poi il neopalladianesimo inglese)

Michelangelo Buonarroti (x-1564) – idee architettoniche originali ed espresse in fonti e opere. Si avvia
all’architettura parallelamente e contestualmente alle vicende della Roma del primo 500 (quando si
sviluppa la ricerca intorno al linguaggio all’antica – anni 20 e 30). È un ponte verso Bernini e Borromini,
molto di più delle personalità già trattate.

Esiste una radice 500esca nell’architettura del 600, che si comprende meglio avvicinandosi a Michelangelo.

Per capire Michelangelo partiamo da Palladio:


Andrea dedica a quella che noi definiamo oggi teoria dell’architettura (nel 500 non era definita così) e
compressa in una pagina intitolata “De gli abusi” – palladio teorizza le radici di una buona architettura che
stanno nel concetto cardine di “imitazione della natura” – vedere come sono fatte le cose naturali,
l’architettura imita la natura, per cui non deve fare niente che vada contro quello che la natura fa: le
colonne si devono restringere (rastremate) man mano che vanno verso al capitello come gli alberi fanno
dando più aggancio al terreno.
Si deve biasimare il modo che si allontana dalla natura, perché essa ci insegna semplicità e bellezza, chi si
allontana da essa crea principi negativi (contro la natura, sostituire la natura – come i timpani spezzati o
sostenere con elementi che non sono nate per sostenere pesi – ogni elemento ha un posto in un sistema
dato dalla natura).

Michelangelo:

Riporta Condivi (biografo): quando Antonio da Sangallo morì e Michelangelo diventa architetto di S Pietro,
egli rifiutò “non è la sua arte” e il papa Paolo gli ordinò di prendere l’incarico, come il successore Giulio III –
diffidenza verso l’architettura. Linguaggio troppo astratto e lontano dalle caratteristiche che lo interessano
in pittura e scultura (l’espressione delle passioni e delle emozioni). In una lettera non datata: l’architettura
dipende dalla figura umana, chi non conosce l’anatomia non può lavorare nell’architettura (anatomia –
movimenti e moti dell’animo espresso con movimenti e moti del corpo – interessanti per Michelangelo).
Michelangelo vuole dare una sostanza, implicazioni oltre la forma, espressione. Michelangelo è
fondamentale per il nuovo modo di esplorare e utilizzare le forme architettoniche.

Da San Lorenzo a Firenze fino alla fabbrica di San Pietro – lungo percorso da architetto (legato alla corte
pontificia).

Non studiare l’antico e la geometria (come Serlio), ma l’anatomia (vocabolario architettonico declinato in
modo espressivo).

NON è FILARETE è GIORNIO MARTINI

Firenze, chiesa di Sal Lorenzo “concorso” per la facciata

Chiamata di vari architetti per fare la facciata (Raffaello, Giuliani da Sangallo – i quali sono aderenti alla
fabbrica preesistente – facciata che scende a gradoni per le cappelle laterali – Raffaello tiene un livello di
facciata più alto e le cappelle sono alla stessa altezza – visibile la travata ritmica nella facciata tripartita, in
da Sangallo vi è un attico con sculture, mentre Raffaello presenta una facciata profonda (atrio che immette
alla basilica) e uso di un sistema già visto a San Pietro oltre al binato grande, ovvero l’ordine minore).

Michelangelo presenta colonne binate e facciata sopraelevata – vuole monumentalità nell’architettura –


parti avanzate (centrale e ali) e parti arretrate (intermedie). Lungo processo di maturazione del progetto,
immagina una facciata che non corrisponde all’impianto e struttura a graodni del prospetto della chiesa,
immagina un prospetto a vento, organizzato su un sistema a coppie di colonne con nicchie, ma strutturata
su 2 livelli con un grande attico tar i due livelli (attico per l’ordine in basso e basamento per l’ordine in alto),
che doveva essere occupato da sculture – rompe la corrispondenza tra i due livelli. Nel disegno immagina
due livelli e enfatizza il basamento e la zona intermedia.

I committenti pagano per la realizzazione del modello e veniva usato per aiutare le maestranze, ma
richiesto già a lavoro avviato.

Il progetto di Michelangelo: nella base è sempre ben riconoscibile la base della travata ritmica (non vi sono
archi – ma è lo stesso sistema declinato in maniera non legata ai rapporti di struttura e ornamento
all’origine di questo dispositivo). Il suo modo di essere architetto qui appare molto legato al linguaggio del
tempo e siamo sicuri che in questi anni studia l’architettura (disegni copia del codice Corner). In pochissimi
anni, tra il 1519-24, cambia e approfondisce (sviluppa) un modo proprio e originale. Questo cambiamento
nell’architettura di Michelangelo si vede benissimo nelle opere fiorentine a San Lorenzo, ovvero nella
sagrestia nuova e nella biblioteca laurenziana. San Lorenzo incompiuto, Leone X pensò di dedicarsi alla
costruzione di un nuovo mausoleo di famiglia (sagrestia nuova) e fare la nuova grande biblioteca di famgilia
(pubblica)

La sagrestia nuova

La struttura fatta sotto Leone X (morto nel 1521) mentre la parte scultorea dei de’ Medici arriva tra il 23 e il
24. Qui possiamo vedere due sistemi diversi, uno più fedele al modello della sagrestia vecchia di
Brunelleschi (impianto architettonico abbastanza fedele al modello), mentre altro che si inserisce nel
contentico (sistema murario della sagrestia – linguaggio più vicino alla biblioteca Laurenziana) – la pianta è
come la sagrestia vecchia di Brunelleschi (anche lì cè una tomba xxx)

In alazato Michelangelo cambia un po' di cose: il primo livello di paraste e pilastri di Brunelleschi sostiene
l’arcone della cupola, ma Michelanfgelo inserisce un attico, poi arco. Nell’attico vi è un ordine minore di
finestre con edicole – ambiente molto più sviluppato in altezza – edicole e ordine minore ricorda il
Pantheon (?xxx). finestre rastremate verso l’alto (effetto di accelerazione). Cupole diverse (Michelangelo –
cupola cassettonata con oculo; richiama il Pantheon).

La struttura architettonica è più o meno conclusa nei primi anni 20. Tutte le parti essenziali dell’impianto
sono contraddistinte dalla pietra serena (scura), che se “lette” vedremo una sorta di ossatura archtettonica
he delinea lo spazio della sagrestia. Molto elementi in pietra bianca, che osno parte dle sistema delle
sepolture. Ordine nero (paraste addossate alla miuratura e gli spigoli in rientranza non sono segnati
dall’ordine – uso ornamentale molto accentuato e sviluppato). Le paraste nelgi angoli sono soffocate
dall’apparato scultoreo che si dispone sulle pareti. Nicchia sopraelevata (a edicola) con sotto porte separate
da uan base retta da mensole intorno alla porta -> è sia architrave della porta sotto che basamento per
l’edicola sopra – è difficile dire dove inizia uno e finisce l’altro. Giochi di scala fantastici, usando elementi in
maniera libera senza le consuetudini e regole di costruzione – mnon le vuole usare, non come nella
Biblioteca Laurenziana.

Disegni di Michelangelo sulla progettazione delle tombe medicee: xxx


Studia con precisione e cura come impostare una serie di piccole paraste, finestre, cappelle, che si devono
disporre attorno alle sculture, che diventano a loro volta parte dell’architettura. La loro disposizione è
assolutamente capricciosa (studio sulla composizione e intersezione di elementi architettonici).
Biblioteca Laurenziana

È un progetto che inizia contemporaneamente alla sagrestia, inizia il progeto nel 23 e i lavori nel 25. Nel 34
lascia Firenze per Roma e vi sono corrispondenze tra lui e chi porta avanti i lavori, mentre nella prima fase
avviene il contrario, ovvero è a Firenze e il committente è a Roma -> fabbrica molto ben commentata.

Progetto costantemente aggiornato e modificato. Lavori diretti da Fiorentini. Cantiere molto lungo che va
avanti oltre la mrte di Michelangelo, finendo nel 71. Situata in contesto particolare, fu costruito sopra ad
edificio preesistente (fattore essenziale) nello sviluppo del progetto e nelle scelte formali. Composta da
lunghissima sala alla quale si sale con una scala in un vestibolo (il ricetto della Laurenziana) – edificio su più
livelli con parti ben distinte (ingresso e zona che ospita manoscritti, la quale segue le convenzioni delle
biblioteche del tempo). I libri non erano in scaffali ma si tenevano su leggii e di solito avevano un
impostazione diversa (quella di san marco è a 3 navate). All’inzioMichelangelo vuoleva metter ei libri al
centro xxx, lega anche questa parte dell’arredo direttamente all’apparato architettonico della sala. La sala
ha ordine di paraste che si imposta sopra il livello dei banchi. Sala molto luminosa (finestre su tutti e due i
lati) e ha murature sottili, perché il carico non deve essere eccessivo per non gravare nelle fabbriche
sottostanti. Le pareti si comportano come una serie di pilastri con piccoli contrafforti esterni e dove si
trovano le finestre le pareti sono solo di tamponamento.

Diusegna la copertura più volte, ma per considerazione di ordine strutturale, i punti di snodo del grande
cassettonato corrispondono alla cadenza delle paraste dulle pareti laterali (tutte le parti tra loro collegate).

Il Ricetto, Michelangelo, pensa a qualcosa di innovativo, voleva illuminazione zenitali, ma la committenza si


oppose – risolvendo con una elevazione ulteirore del soffitto (un piano in su rispetto alla biblioteca
destinato alla biblioteca, mentre i due inferiori sono accesso dalle logge del convento e la sala di lettura –
aperta al pubblico).

La scala è risultato di lunga progettazione -> Michelangelo la voleva semplice, che nel corso del tempo
diventa complessa, a alla fine la tiene staccata dalla parete, allo stesso tempo cercando di non far percepire
lo spazio del vestibolo / ricetto (?xxx).

Vestibolo:

Spazio monumentale in cui la scala degli elementi è particolarmente importante, un confronto da fare è la
dimensione della porta e quella delle mensole che sostengono le colonne binate con un gioco di salti di
scala, come il disegno degli elementi decorativi. Finestre al livello superiore e al livello “Nobile” vi è la
soluzione delle colonne alveolate (colonne inserite nella mutarua) – scelta significativa di Michelangelo che
spiega il suo modo di intendere il significato dell’ordine -> colonna in una nicchia ocme una statua –
colonne come elementi scultorei che mostrano se stesse (bellezza della colonna esposta), colonne di pietra
serena, piene, sono colonne portanti. Questa fabbrica ha problemi nel peso della struttura. In pratica,
attrabverso studi e schizzi legati alla distribuzione della scala e delle colonne, Michelangelo trova una
soluzione in cui la colonna è sia ornamentale che strutturale (efidenziato da farro che la colonna è ribattuta
sulla paete, vi è una parasta all’angolo xxx). Aspetto drammatico con la luce ce cade dall’alto. Sotto mette
(dove scarca il peso l’eleemnto portante) due mensole (“cartigli”) arricciate, che non sostengono il peso e
non toccano terra (molto particolare).

01:05:00 -> funzione estetica del muro xxx

Studio per la scala: all’inzio è tradizionale.

Roma, Palazzo dei conservatori


- palazzo valmarana <-
Opera di riferimento per contemporanei di MICHELANGELO- presenta elemnti legati all’antico insieme a
novità come l’impiego di un ordine gigante (intersecato con un ordine minire che corre intorno al loggisto),
xxx. Michelangelo inventa un nuovo capitello, quello che diventa nel corso del 600 lo ionico moderno
(modifica dell’impianto caratteristico significativa). Lo ionico ha cartigli rigidi con volute, Michelangelo lo
ammorbidisce (molle), ne evidenzia il peso, inserisce figure e una ghirlanda -> rielaborazione in chiave
espressiva. Paragone tra Michelangelo, Palladio e Scamorzi.

San Pietro:

i precedenti: piano di pergamena…

Progetto di Antonio da Sangallo il Giovane (il grande modello asoreamente criticato da Michelangelo – sia
per soluzione di pianta che facciate – M vuole vedere la fabbrica conclusa il prima possibile e limitare le
spese straodinarie) in rapporto con quello di Michelangelo.

Il progetto di M procede per semplificazione rispetto agli edifici proposti precedentemente che tiene conto
della fabbrica realizzata fino a quel momento – vuole riusare il più possibile (non si tocca la cupola, la parte
presbiteriale e etransetto, ma si tolgono tutti gli lementi in più, tutti gli accessori, ovvero i deambulatori –
idea di Bramante sviluppata poiu da tutti- eliminazione di ambienti sussidiari agli angoli e si torna ad un
impianto centrale di matrice bramantesca) – costuzioene di pianta centrale on facciata con serie di colonne
come proposto da Giuliano da Sangallo e po Raffaello – è un lavoro di chiarezza e sistematizzazione che ha
forte ripercussione sull’alzato.

Semplificazione del’esterno (di Sangallo con mezzanino attico e ordine supeirore che corrono nella facciata)
– Michelangelo fa ordine enorme che sotiene attico che deve illuminare òe navate interne. Michelangelo
molto diverso rispetto a fabbrica e finalità.

Le soluzioni di Michelangelo rimangono testimoniate in molto della fabbrica esistente, soprattutto in zona
transetto presbiterio. Di fatto la pianta di Michelangelo, nella sua semplicità, è complessa e cil ha
ripercussioni sull’esterno dell’edoificio (soprattutto prospetti – dove da un lato sporge una conca (prospetto
1), ma c’è anche un secondo prospetto creto dall’angolo creato nel punto B) – la pianta sono due quadrati
che si intersecano (uno con gli angoli arrotondati e uno con amngoli acuminati).
Con scelte che sono indirizzate a ottenere una fabbrica chiara, semplice e pulita, Michelangelo cerca di
ottenere un’architettura di grande complessità – il progetto non viene realizzato completamente (necessità
di aggiungere una navata nel 1602 – decisione importante rispetto alla soluzione che Michelangelo da della
cupola – il progetto viene modificato perché la cupola non sarà più a tutto sesto come disegna
Michelangelo, ma a sesro rialzato perché xxx.

Il progetto per la cupola per Michelangelo entra in dialogo con i grandi esempi del passato (come
Brunelleschi (xxx), Bramante e Pantheon). Xxx.

Da queste immagini (disegni) della cupola, si vede come Michelangelo ragiona sugli esempi del passato
modrnizzandoli -> gli ordini e le colonne rimangono, ma diventano colonne binate ricollegate ad un
elemento di tamburo ulteirore che fa da passaggio tra cupola siuperiore e tamburo vero e proprio ->
soluzione che verrà copiata e rielaborsta poi in età successiva.

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