Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
Leon Battista Alberti nacque a Genova nel 1404 la sua famiglia era stata infatti
cacciata da Firenze. Studiò prima a Venezia e poi a Padova per poi approdare a
Bologna con obiettivo la laurea in diritto canonico. Nel 1421 muore il padre.
Le Opere
A Roma già prima del 1434 ebbe modo di conoscere artisti dal calibro di
Brunelleschi, Donatello, Masaccio, e intanto se ne andava in giro a misurare piante di
templi e proporzioni di statue, studiava Vitruvio, aveva anche imparato a usare la
prospettiva. Dal 1434-43 Leon Battista Alberti soggiornò a Firenze dove compose il
De pictura e il De statua che sono i primi trattati di pittura e scrittura dell’era
moderna, i quali applicano lo studio della matematica alla rappresentazione reale
della natura e vedono nell’artista non un artigiano qualunque, ma la persona più
vicina a Dio. Anche questi trattati fondono insieme sapienza e studio degli antichi
con l’esperienza moderna: l’arte diventa un modo eletto di rappresentare la realtà.
L'aspetto innovativo delle sue proposte, soprattutto in ambito architettonico,
consisteva nella rielaborazione moderna dell'antico, cercato come modello da
emulare e non semplicemente da replicare. La classe sociale a cui Alberti faceva
riferimento è comunque un'aristocrazia e alta "borghesia" illuminata. Egli lavorò per
committenti quali i Gonzaga a Mantova e (per la tribuna della SS. Annunziata) a
Firenze, i Malatesta a Rimini, i Rucellai a Firenze.
-Sant’Andrea
La Basilica di Sant’Andrea di Mantova venne solo inizialmente realizzata da Leon
Battista Alberti, infatti la sua realizzazione terminò anni dopo la morte dell’artista e
non rispettò completamente il progetto iniziale di Alberti. La composizione della
Chiesa sembra una fusione di un Arco Trionfale con un Tempio, ciò da un chiaro
riferimento all’arte del passato, alla quale Leon Battista era molto legato. La Facciata,
che come detto assomiglia ad un Arco Trionfale, è suddivisibile in tre parti: nella
parte centrale vi sono delle lesene che sorreggono un arco a tutto sesto, sopra il
quale vi è una trabeazione su cui a sua volta poggia un timpano.