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Leon Battista Alberti

Leon Battista Alberti, nato nel 1404 a Genova, era un appassionato di


letteratura ma anche di matematica, scrittore e grande architetto, pedagogista
e teorico dell'arte, uomo di studi ma anche atleta, sintetizz nella sua opera i
caratteri tipici dell'Umanesimo: la curiosit per il vasto spettacolo del mondo;
l'amore per gli antichi, in modo particolare per i Romani; la passione per le arti
come suprema manifestazione della creativit umana e come ricerca
dell'armonia; l'ideale dell'uomo virtuoso, che cerca di forgiare il proprio destino.
Scrisse opere poetiche e fu anche architetto e pittore e compose i primi tre
grandi trattati dell'et moderna sulla pittura, sull'architettura e sulla scultura.

Tempio malatestiano
Il Tempio Malatestiano (chiamato comunemente duomo) la chiesa maggiore
di Rimini e il suo rifacimento rappresenta il primo intervento architettonico
dellAlberti. Fu chiamato tale, poich lincarico gli fu commissionato da
Sigismondo Malatesta signore della citt. I lavori di rifacimento cominciarono
nel 1447 mentre i lavori esterni iniziarono intorno al 1543. La decorazione
interna considerata per molto tempo di stampo De pastiano, in realt stata
rivalutata dalla critica come pertinente allAlberti. Infatti, lunica navata
corrisponde alla concezioni albertiane per laffiancamento delle cappelle
introdotte da arcate a sesto acuto. Inoltre, anche la soluzione ornamentale in
cui un doppio ordine di paraste inquadra archi acuti e dove il secondo ordine
corona le pareti sembra di sua provenienza. LAlberti concep lidea di rinnovare
completamente lesterno edificando un involucro in pietra dIstria attorno alla
chiesa (incapsulando ledifico)preesistente e aggiungendo un'imponente
cupola. Ne sono un esempio tangibile la arcate laterali, svincolate da quanto
gi esisteva. La struttura progettata dal genio genovese non fu completata ma,
come appare da una moneta commemorativa del 1450, la facciata superiore
avrebbe dovuto essere coronata da un fastigio nella parte centrale e dei
semipiani lavrebbero raccordata con la cornice sottostante , con una gran
cupola emisferica che avrebbe ultimato ledificio completandolo al contempo.
Nel tempio Malatestiano, lAlberti cre la prima facciata rinascimentale
riferendosi allantichit romana, non imitando tuttavia, semplicemente le forme
del tempio classico ma, padroneggiando le conoscenze sugli archi di
trionfo. Nei fianchi infatti, le grandi arcate a tutto sesto sono reminiscenze del
grande genio degli impianti idrici romani (acquedotti). Le diverse ispirazioni,
trovano un accordo interessante sullalto basamento che sorregge sia i pilastri
sia le semicolonne dai capitelli con teste di cherubino che, nella facciata
ripartiscono la porzione inferiore in tre parti. La facciata centrale invece,
accoglie il portale allinterno di un ampia arcata circondato da festoni e da un
ornamento marmoreo. Le facciate laterali, infine, ripongono una successione si
arcate cieche.
Palazzo Rucellai
Il palazzo Rucellai stato iniziato nel 1446 dallarchitetto Leon Battista Alberti.
Alberti suddivide la facciata in lesene di ordine diverso: al piano terra c
lordine corinzio semplice, al primo piano corinzio ricco e al secondo piano
tuscanico. Lo stile del palazzo costitu un punto di partenza per tutta l'architettura di
residenza civile del Rinascimento

S. Maria Novella
La facciata marmorea di Santa Maria Novella fra le opere pi importanti del
Rinascimento fiorentino. Fu progettata dallAlberti tra il 1458-1460 e fu
completata definitivamente solo nel 1920. Diversamente dal tempio
malatestiano, in questo caso, lAlberti non pot ricreare la facciata a suo
piacimento poich contrastato da una parziale realizzazione del trecento.
L'Alberti si innest quindi sulle strutture gotiche precedenti anche se il suo
risultato fu un capolavoro dell'arte rinascimentale. Perci, fu costretto dalle
circostanze ad armonizzare la precedente fabbrica con la nuova limitando il suo
intervento al portale centrale classicheggiante (che inser in un arco a tutto
sesto, incorniciato da due semi colonne corinzie posizionate su due piedistalli
piuttosto alti), a tutto il registro superiore e alle zone angolari. Per mascherare
alcune contraddizioni della struttura (come la mancata corrispondenza fra
lesene superiori e inferiori) cre un'alta fascia con la serie di forme quadrate. Il
segreto della bellezza delle facciata, infatti, sta soprattutto nella sottile rete di
rapporti modulari che l'Alberti studi razionalmente con calcoli matematici per
stabilire le proporzioni tra i vari elementi. Un attico fra lordine superiore e
inferiore delinea la costruzione quattrocentesca :Per lintera altezza della
navata centrale, LAlberti organizz quattro paraste corinzie, dalla tipica
zebratura marmorea, che sorreggevano una trabeazione su cui era posizionato
un timpano. Mentre due ampie volute finemente ornate raccordavano lordine
superiore allattico, nascondendo gli spioventi del tetto delle navate laterali.

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