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Guarino Guarini, un sacerdote dell'Ordine dei Teatini, architetto, trattatista, matematico e losofo, opera
principalmente a Torino, dove ha progettato edi ci religiosi e civili signi cativi. Sebbene abbia lavorato
anche in altre città come Messina, Parigi e Lisbona, le sue opere in questi luoghi sono state distrutte.
Prima di esplorare la sua attività a Torino, il testo fornisce un contesto storico sulla crescita urbana della
città, che nel 1620 aveva solo 20.000 abitanti. Torino, che era stata designata come capitale del ducato di
Savoia sotto il duca Emanuele Filiberto, aveva inizialmente un aspetto di cittadella forti cata. Tuttavia,
nel XVI secolo, attraverso tre fasi di espansione, la città si trasformò nel più completo esempio di
organismo urbano barocco in Europa, iniziando con il piano di ampliamento richiesto dal duca Carlo
Emanuele I di Savoia nel 1584, elaborato dall'architetto Ascánio Vitozzi.
Filippo Juv ra
Filippo Juvarra, nato a Messina nel 1678 e morto a Madrid nel 1736, ha iniziato la
sua formazione artistica a Roma dopo aver lavorato con l'architetto Carlo Fontana. Si
è fatto notare per le sue qualità scenografiche e nel 1714 si è trasferito a Messina,
dove il re Vittorio Amedeo II di Savoia ha apprezzato il suo talento artistico.
Successivamente, ha lavorato a Torino come primo architetto di corte, migliorando
ulteriormente le sue capacità progettuali e guadagnando fama a livello europeo.
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L a Basilica di Superga
Costruita da Filippo Juvarra nel 1717-1731, è un
monumentale edi cio situato sulla collina di Superga, a
est di Torino, nel contesto di una riorganizzazione
urbana in cui la città stava espandendosi. Questa
basilica ha una posizione panoramica che domina
Torino ed è diventata un punto di riferimento iconico
nella città.
Il complesso è stato eretto per celebrare le vittorie dei
Savoia sulla Francia nel 1706 ed è anche un mausoleo
che custodisce le tombe di molti membri della famiglia
reale dei Savoia. La basilica è composta da una chiesa
centrale con una cupola in stile michelangiolesco e un
imponente pronao quadrato ispirato al Pantheon
romano, delimitato da colonne corinzie lisce.
Il retro della chiesa si fonde con un convento che
circonda un ampio cortile porticato su tutti e quattro i
lati. Due massicci campanili gemelli si ergono
leggermente arretrati rispetto al corpo cilindrico della
chiesa, creando un effetto scenogra co.
Juvarra ha abilmente combinato elementi architettonici
diversi, dal pronao classico alla cupola rinascimentale e
ai campanili barocchi, creando un effetto scenogra co
attraverso l'alternanza armoniosa di super ci curve e
piane. Questa varietà di elementi architettonici contribuisce a rendere la Basilica di
Superga un'opera d'arte architettonica unica.
Palazzina di ca ia di Stupinigi
Nel 1729, Vittorio Amedeo II ha commissionato a Filippo
Juvarra la costruzione di una Palazzina di caccia a
Stupinigi, nelle vicinanze di Torino, con l'obiettivo di
ospitare in modo adeguato gli ospiti reali dopo le battute di
caccia. Questa struttura, che si distingue per la sua
complessità architettonica e scenogra ca, ha avuto un
impatto notevole sull'urbanistica della zona. Il progetto
prevedeva un corpo centrale ellittico dal quale si dipartivano
quattro bracci minori a forma di croce di Sant'Andrea, che
ospitavano gli appartamenti reali e quelli degli ospiti.
Anteriormente alla struttura principale, c'era un ampio
cortile ottagonale circondato da edi ci di servizio. L'intero
complesso fu completato in tempi rapidi e inaugurato nel
1731, circondato da un vasto giardino con aiuole e viali in stile francese, soprattutto nella
parte posteriore. La Palazzina di Stupinigi rappresenta non solo un importante esempio
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di architettura e paesaggismo, ma anche uno scenario per la vita di corte del XVIII
secolo, con feste, balli, banchetti e battute di caccia. Lo stile di Juvarra si adattava
perfettamente a questa atmosfera, con facciate esterne che creavano un effetto di
movimento e grazia attraverso variazioni di altezza e angolazioni. All'interno, la struttura
presenta uno stile Rococò italiano, con un grande salone centrale ellittico che si estende
per tutta l'altezza dell'edi cio e un ballatoio balaustrato al primo piano. Le stanze reali, la
Sala degli scudieri e la cappella sono decorate con grande sfarzo e raf natezza,
utilizzando materiali preziosi come lacche, porcellana, stucchi dorati, specchi e radiche
rare. Questi dettagli rispecchiano le tendenze europee del tempo e l'ambizione dei Savoia
di posizionarsi come grandi potenze europee.
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