BARBERINI
Di Ludovico Cassina
PALAZZO BARBERINI
Il complesso di Palazzo Barberini, fu concepito quale coronamento dell’ascesa dell’omonima
famiglia papale per volere dell'allora pontefice Urbano VIII.
Edificio
Giardini
IL COMMITTENTE
URBANO VIII
Ecclesiastici
Ramo secolare
ne
Via delle quattro fonta
PALAZZO BARBERINI
LE DUE ALI
Le due ali si diversificano per le scale attraverso le quali si accede ai due settori del palazzo: a
sinistra del porticato, si apre la Scala monumentale, attribuita a Bernini, che rispecchia la
tipologia classica cinquecentesca detta a "pozzo quadrato"; a destra del porticato si trova
invece, la scala elicoidale attribuita a Francesco Borromini, che immetteva ai locali adibiti alla
biblioteca.
Scala elicoidale
Scala a pozzo quadrato
I TRE LUOGHI
PRINCIPALI
• Scala elicoidale
• Scala a pozzo quadrato
• Trionfo della divina provvidenza
SCALA ELICOIDALE
Complementare allo scalone quadrato, che serviva l’ala del palazzo riservata al ramo secolare
della famiglia, quello ovale conduceva agli appartamenti designati per il cardinale Francesco
Barberini.
La scelta di una realizzazione così ardita fu fortemente influenzato dal modello realizzato da
Ottaviano Mascherino nella villa al Quirinale di Gregorio XIII (1583-85), che portò
l’originaria pianta a base circolare ad assumere una forma ovale con l’accenno sperimentale a
gradini curvilinei.
Veduta dall'alto della
scala elicoidale, palazzo
Barbrini
SCALA ELICOIDALE
STILE
Borromini elabora una variante basata sulla disposizione
dell’ordine binato dorico lungo il perimetro ovale della tromba
(due coppie ai lati di ciascuna estremità dell’asse maggiore,
una coppia in corrispondenza dell’asse minore).
Verso il pozzo le linee della trabeazione, del parapetto e della
cornice hanno costantemente la direzione elicoidale
ascendente senza essere interrotte e divenire orizzontali in
corrispondenza dei pianerottoli.
LO SCALONE QUADRATO
Lo scalone nord venne progettato probabilmente dal Bernini, il quale dovette sottostare ad
alcuni vincoli funzionali e complicazioni costruttive imposte dal preesistente edificio Sforza.
La scelta di una pianta a base quadrata fu in parte ispirata dalle nuove realizzazioni del Palais
du Luxembourg (“escalier à 6 noyaux”) a Parigi, realizzato tra il 1615 e il 1624 in onore di
Maria de Medici, e anche dalla sperimentazione progettuale di Ottaviano Mascherino
( architetto bolognese attivo a Roma nell’ ultima metà del sedicesimo secolo).
Veduta dall’alto della
scala quadrata, palazzo
Barbierini
LO SCALONE QUADRATO
STILE
La modernità dello scalone di Palazzo Barberini rispetto alla