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Premessa
Allinterno dellarea archeologica del Foro
Romano, sul lato settentrionale della Via Sacra,1
sorge un edificio antico, molto ben conservato,
noto nella letteratura come Tempio del Divo
Romolo. Lidentificazione di questo edificio
ancora molto controversa. Una attenta
ricognizione delle fonti relativa a questo e ad
altri complessi posti nelle immediate prossimit,
tutti coinvolti nel riassetto dellarea occorso
durante il regno di Massenzio,2 potrebbe per
aggiungere qualche nuovo indizio su cui
riflettere. Ulteriori considerazioni degne di nota
sono emerse di recente dallanalisi delle strutture
superstiti della limitrofa Basilica di Massenzio e
da quelle dello stesso edificio oltre che dagli
scavi delladiacente Templum Pacis. Sembra
quindi utile fare un punto della situazione.
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51
Vedi appendice.
Castagnoli; Cozza 1956-1958, p. 141. In questo senso gi
Hlsen, vedi appendice.
53
Si veda diffusamente in Tucci 2001.
54
Massenzio amava definirsi Conservator urbis suae.
Sulla unitariet del progetto edilizio massenziano in
questarea si veda Fiore 1981, pp. 63-90. Gli interventi
massenziani si estesero fino alla piazza del Colosseo, e
52
60
Tuttavia la sequenza dei toponimi e la loro dislocazione
rispetto alla destra e alla sinistra del viaggiatore sembrano
indicare che qui si intendano i resti del Tempio di Adriano,
che allepoca dovevano essere ancora imponenti,
nonostante la spoliazione del tetto ordinata da Onorio I, tra
il 626 e il 638. Forse il caso di considerare che il nome di
Adriano per esteso era Publio Elio Traiano Adriano. Non
da escludere la possibilit che il suo nome comparisse su
qualche iscrizione allora in parte leggibile ed in seguito
scomparsa.
61
Lo spazio tra il c.d. Tempio di Romolo e il Tempio di
Antonino e Faustina, lunico dal quale potesse scorgersi il
Templum Pacis, era occupato da costruzioni precedenti,
vedi supra; non sappiamo fino a quando queste costruzioni
sopravvissero, ma una parte di quei ruderi sembrano ancora
in situ nei disegni del du Perac e di Cock.
62
Gli scavi, perdurati dal 1998 al 2007, a cura della
Sovraintendenza ai Beni Culturali del Comune di Roma,
hanno riguardato lintera area dei Fori Imperiali. Si veda
pi diffusamente in Meneghini; Santangeli Valenzani 2008.
56
Vedi appendice.
Sul valore topografico di queste fonti, e sullopera dei
Bollandisti, si veda diffusamente in Delehaye 1922;
Delehaye 1930, pp. 5-7; e pi recentemente in Testini
1980, pp. 15-21.
58
Castagnoli 1947.
59
Vedi tavole. Il passo stato riferito a tutti e tre i
monumenti, Basilica, Tempio della Pace e di Venere e
Roma. Ma lattribuzione alla Basilica risulta la pi
probabile.
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11
Fig. 10. Tempio c.d. del Divo Romolo. Interno della rotonda. Da
Liverani 2000, p. 50, fig. 1.
94
12
APPENDICE
Attestazioni del titolo nelle fonti
VI secolo
Basilica Cosmae et Damiani
(Iuxta templum Urbis Romae)
VII VIII secolo
Basilica Cosmae et Damiani
Templum Romuli
IX secolo
Templum Romuli
XII - XIII secolo
Templum Romuli
Liber Pontificalis
Itinerario di Einsiedeln
Atti del martire Pigmenio
Biografia di Gregorio Magno
Bolla di Papa Innocenzo III
Pietro Mallio
Liber Pontificalis98
Liber Pontificalis99
Liber Pontificalis100
Mirabilia Urbis Roma
Graphia Aurae Urbis
Liber Politicus
Le Miracole de Roma
Martino Polono
Catalogo c.d. di Vittore 101
Templum Remi
XIV XV secolo
Aerarium
Templum Romuli
Anonimo Magliabechiano
Poggio Bracciolini
Biondo Flavio
Nikolaus Muffel
XVI secolo
Templum Romuli
Lucio Fauno102
Andrea Fulvio
Raffaele Maffei 103
Andrea Palladio
Pirro Ligorio
Pirro Ligorio
Pirro Ligorio
Onofrio Panvinio
Bernardo Gamucci104
Bartolomeo Marliani
Cataloghi c.d. di Rufo105
13
Onofrio Panvinio
XVII XVIII secolo
Tempio di Quirino
Tempio di Venere e Roma
Tempio di Remo
Alessandro Donati
Giovanni Ciampini
Famiano Nardini
Ridolfino Venuti
XIX secolo
Tempio di Remo
Tempio del Divo Romolo
Tempio del Divo Romolo- Templum Urbis Romae
Antonio Nibby
Luigi Canina
G. Battista De Rossi
Christian Hlsen
Henri Jordan
Rodolfo Lanciani
XX secolo
Precinto del Tempio dei Penati
Tempio dei Penati
Tempio dei Penati e di Giove Statore
Philip B. Whitehead
Esther B. Van Deman
Filippo Coarelli
Commento
Fonti antiche - Nessuna citazione di autori antichi ci pervenuta sul c.d. Tempio di Romolo.
In Aurelio Vittore e nel Cronografo dellanno 354 si citano diverse opere di Massenzio, ma nessuna pu
essere riferita direttamente al complesso.
Nei Cataloghi Regionari non si trova alcuna menzione relativa ad un Templum Romuli nella IV regione o
lungo la via Sacra.
Nel Curiosum leggiamo:
Regio IIII Templum Pacis. Continet:
... Colossum [] Templum Romae, Aedem Jobis, Via Sacram, Basilicam Novam et Pauli, Templum
Faustinae 106
Mentre nella Notitia:
Regio IIII Templum Pacis. Continet:
... Colossum [] Templum Romae et Veneris, Aedem Jovis Statoris, Viam Sacram, Basilicam
Costantinianam, Templum Faustinae, Basilicam Pauli 107
Questa una circostanza che ha dato luogo a diverse congetture,108ad esempio Coarelli,109 anche sulla
base dei Regionari, ritiene che il complesso dei SS. Cosma e Damiano sia da identificare con il Tempio
dei Penati e di Giove Statore. Ma la successione dei termini, identica sia nel Curiosum che nella Notitia,
suggerirebbe che questo tempio dovesse trovarsi pi indietro, vicino al Tempio di Venere e Roma.
Entrambi i cataloghi, in questa sezione del loro elenco, sembrano procedere dal lato del Colosseo,
scendendo poi lungo la via Sacra in direzione del Foro.
105
In realt i manoscritti da cui attinse il Biondo sono scomparsi, e quindi non conosciamo lepoca a cui risalgono. Ma poich
riprendono la definizione Augusti et Urbis, ripresa dal Panvinio, si ritenuto, a titolo puramente indicativo, inserirli tra le
attestazioni di questo periodo. Vedi infra.
106
Valentini e Zucchetti vol. I, pp. 100-102.
107
Ibidem, p. 169.
108
Per una sintesi delle discussioni su questa parte della Sacra via si veda in Cecamore 2002, pp. 92 - 97.
109
Vedi supra.
14
852 ca. Il De Rossi riporta una citazione del titolo negli atti del martire Pigmenio, che egli ritiene anteriori al IX sec., De Rossi
1867, 67. Pigmenio fu martirizzato sotto il regno di Giuliano lApostata.
111
Nardini - Nibby 1818, vol. II p. 295. Martinelli 1653, p. 385.
112
Nardini - Nibby 1818, p. 295, contra Fea 1820, LXXIX.
113
Duchesne 1886, p. 32.
114
Nel corso di questa indagine sono state prese in considerazione tutte le attestazioni relative a quattro monumenti: il templum
Pacis, la Basilica Nova, il Tempio di Venere e Roma ed il c.d. Tempio di Romolo. Molti dei documenti vagliati non sono stati qui
esposti in dettaglio, ma lanalisi di queste attestazioni ha chiarito come esse andassero riferite agli altri monumenti, e non al
complesso dei SS. Cosma e Damiano. Una sintesi di queste attestazioni esposta nelle quattro tavole allegate.
115
Ita ut quartus Felix sedis apostolicae pontifex, vir magnae in Christi Ecclesiae reverentiae, qui basilica sanctorum Cosmae
et Damiani martirum via Sacra juxta templum Romuli, sicut hactenus cernitur, venustissime fabricavit. Giovanni Diacono, Vita
di Gregorio I, Migne 1862, col.063.
Giovanni era monaco di Montecassino e fu autore di una delle migliori vite di San Gregorio Magno. Legato da amicizia ad
Anastasio Bibliotecario, forse collabor assieme a lui alla stesura del secondo nucleo del Liber Pontificalis. Il brano potrebbe
rappresentare un indizio di come lattestazione di Templum Romuli in luogo di templum Urbis Romae si attesti ancor prima del
XII secolo.
116
Questi cataloghi in genere non sono riconosciuti attendibili. Ampliamenti ed rielaborazioni sulle prime redazioni dei Regionari
iniziarono gi in antico. Durante lumanesimo queste interpolazioni arrivarono a veri e propri rimaneggiamenti. Tra le pi famose
vi quella di Pomponio Leto. (si veda in Valentini e Zucchetti, vol. 1, pp. 193 - 206). Biondo Flavio attribu a Rufo una copia del
catalogo contenuta in un codice cassinense. Lequivoco deriv dalla contiguit nello stesso codice del Breviario di Rufo. In un
simile errore incorse Giano Parrasio per quello c.d. di Vittore. Queste versioni dei Cataloghi godettero comunque una grande
considerazione fino al XIX secolo. interessante come in questi documenti si attesti la presenza di un templum Remi proprio a
ridosso dellarea in questione. Vedi infra.
117
In P. Vittore: Templum Pacis Remi - Veneris Telluris Via Sacra Basilica Constantini Paulli Aemilii []
Mentre in S. Rufo: Templum Pacis - Remi - Divae Faustinae Urbis Romae et Augusti Veneris Telluris []
Da Canina, 1841, p. 70.
15
IX secolo - Un Tempio di Romolo viene nominato nella Biografia di Papa Gregorio Magno, generalmente
datata al secolo IX.
118
Geertman 2002, p. 267. Per Testini la prima redazione, detta Epitome Feliciana, fu compilata sotto il papato di Bonifacio II,
530-532. Testini 1980, p. 24.
119
Di recente largomento stato ripreso dai maggiori studiosi ed esperti della compilazione in Atti del colloquio internazionale
Il Liber Pontificalis e la storia materiale Roma, vedi in Geertman 2002.
120
Valentini e Zucchetti vol. II, pp. 246 247.
121
Geertam 1975, contra Bellardini - Delogu 2003, pp. 205-24, per i quali la data andrebbe abbassata al pontificato di Paolo I,
757-67.
122
Valentini e Zucchetti vol. II, pp. 190 - 195.
16
basilicam Sanctorum Cosmae et Damiani martyrum Via Sacra iuxta templum Romuli, sicut hactenus
cernitur 123
[ la basilica dei Santi martiri Cosma e Damiano sulla Via Sacra accanto al tempio di Romolo, cos come
ancora si vede.]
Anche in questa testimonianza, cos come nella successiva, la denominazione di Templum Romuli da
riferirsi alla Basilica Nova.124
XII secolo - In una bolla di Papa Innocenzo II, datata 1139, la chiesa dei SS Cosma e Damiano detta
ancora iuxta templum Romuli.125
Intanto tra gli autori si attestava una nuova denominazione per il complesso: Asylum.
Nei Mirabilia Urbis Romae, che si fanno risalire al 1140,126 si cita due volte un Templum Romuli. La
prima redazione del testo si trova nel Liber Politicus di Benedetto Canonico, il quale potrebbe essere lo
stesso autore dei Mirabilia. Anche qui per sembra che lautore identifichi il templum Romuli nella
Basilica di Massenzio, mentre la chiesa dei santi Cosma e Damiano identificata con lAsilum.127
arcus septem lucernarum, Titi et Vespasiani ad Sancta Mariam Novam, inter Pallanteum et templum
Romuli.128
[ larco delle sette lucerne, di Tito e Vespasiano a Santa Maria Nova, fra il Palatino ed il tempio di
Romolo ]
San Laurentium de Mirandi, iuxta eum Sancti Cosmatis ecclesia quae fuit templum Asili. Retro fuit
templum Pacis et Latonae, super idem templum Romuli.129
[San Lorenzo in Miranda, accanto a questo la chiesa di San Cosma che era stata il tempio dellAsilum. Sul
retro un tempo cera il tempio della Pace e di Latona, e al di sopra di quello il tempio di Romolo.]
Nel Liber Politicus, di Benedetto Canonico, leggiamo:
ascendit ante Asilum,130 per silicem ubi cecidit Symon Magus, iuxta templum Romuli.131
[sale davanti allAsilo, passando per la pietra dove precipit Simon Mago, accanto al tempio di Romolo.]
Si tratta di una descrizione del percorso della processione papale, che conduceva dal Vaticano fino al
Laterano.132
Nella Descriptio Basilicae Vaticanae di Pietro Mallio, databile fra il 1145 e il 1181 parlando di Papa
Onorio, si cita il templum Romuli133 come quello da cui si presero le tegole bronzee per la copertura di
San Pietro.134
Il passo riprende chiaramente il Liber Pontificalis, ove la forma Romuli attestata in redazioni del XII
secolo. incerto a quale edificio si riferisca lautore, ma ormai comunemente accertato che queste
tegole furono tratte dal Tempio di Venere e Roma.
Pietro Mallio, fu canonico della Basilica di San Pietro, e sembra servirsi di diverse fonti a sua
disposizione.
123
17
Il nostro titolo si trova citato anche nella Graphia Aureae Urbis Romae con parole quasi del tutto
identiche a quelle usate dallautore dei Mirabilia, la cui redazione era antecedente seppure non di molto.135
arcus VII Lucernarum Vespasiani et Titi ad Sanctam Mariam Novam inter Pallanteum et Templum
Romuli.136
[ larco delle sette lucerne, di Vespasiano e Tito a Santa Maria Nova, fra il Palatino ed il tempio di
Romolo ]
Qui, come per le altre testimonianze, si direbbe che lautore si riferisca alla Basilica di Massenzio, poich
pi avanti specifica:
in ecclesia Sancti Cosmatis est Templum Asilum. Retro fuit Templum Pacis et Latonae. Superius
templum Romuli137
[Nella chiesa di San Cosma c il tempio dellAsilum. Sul retro stava il tempio della Pace e di Latona.138
Pi in alto il tempio di Romolo.]
interessante notare che mentre per il Templum Pacis si usa il verbo al passato, per la chiesa di Cosma e
Damiano lautore usa il presente. Questo potrebbe indicare che nelledificio parte degli ornamenti allora
interpretati erano ancora ben visibili, come del resto testimonier anche Panvinio diversi secoli dopo.139
XIII secolo - Anche per lanonimo autore de Le Miracole de Roma il complesso coincide con lAsylum:
Ad lato lne templum Axilum, la dove stao la chiesa de Sancto Cosma e Damiano140
Mentre con Templum Romuli lanonimo redattore sembra intendere la Basilica Nova o il Tempio di
Venere e Roma, laddove posiziona larco di Tito:
Ad Sancta Maria Nova, ad lato ad la Pallara141 et de lo templo de Romulo 142
Nella Cronaca di Martino Oppiaviense143 ancora con parole quasi identiche leggiamo:
In ecclesia sancti Cosmae fuit templum Asilum. 144
Difficile dire quando invalse luso di situare lAsylum nella zona del Foro. I documenti pi antichi a cui
possiamo attingere risalgono al XII secolo, non si pu escludere per una tradizione precedente. stato
rilevato, in effetti, che i Mirabilia riproducono spesso una situazione antecedente al momento della loro
redazione, potrebbero dunque ispirarsi a qualche fonte anteriore che non ci pervenuta.145
Di l a poco il titolo verr attribuito anche alla chiesa di SantAdriano.
1346 ca. 146 Giovanni Cavallini Nella sua Polistoria de virtutibus et dotibus Romanorum, parlando del
rione De Campitello et Sancto Hadriano. Dopo aver spiegato il nome del quartiere Campitelli prosegue
cos:
Seconda pars regionis eiusdem dicitur regio Sancti [H]adriani, a nomine dicti sancti. Sed verius dicta
est ab atriis et habitationibus ingentibus ipsius ecclesiae, quae fuit antea templum Asili, id est refugium a
Romulo conditum147
135
Valentini e Zucchetti, III p. 67. Pi di recente la paternit dellopera stata attribuita a Pietro Diacono da H. Bloch. Bloch
1984, pp. 55-175.
136
Valentini e Zucchetti, vol. III, p. 81.
137
Ibidem, p. 90.
138
A causa del dislivello esistente tra la Basilica ed il complesso dei SS. Cosma e Damiano i costruttori furono costretti a far
passare un tratto della via ad Carinas in galleria. Quella stessa galleria, durante il Medioevo, prese a chiamarsi arcus Latronis, a
causa dei delinquenti che vi si appostavano. Gli eruditi in seguito intesero identificarlo con i resti di un preteso Tempio di Latona;
Valentini e Zucchetti, vol. III, p. 57, nota 2
139
Vedi infra.
140
Valentini e Zucchetti, III, p. 122.
141
Per Pallara si intende il Palatino.
142
Valentini e Zucchetti, III, p. 132
143
Ovvero Martino Polono, morto nel 1278.
144
Martino Polono, ed Pertz 1872, t. XXII, p 401; Whitehead 1927, p. 3.
145
Schimmelpfennig 1992, pp. 6-8, 49-51, 60-61.
146
Laureys 1995, pp. 489-491.
147
Valentini e Zucchetti, IV, p. 51. Si veda anche in Valentini e Zucchetti, III, pp. 54-55; Canina 1845, p. 217; Hlsen 1927, p.
261.
18
[La seconda parte di quella zona quella che chiamano quartiere di San Adriano, dal nome di questo
santo. Ma assai pi probabilmente detto cos dai portici e dai vasti edifici della medesima chiesa, che in
passato era stata il tempio dellAsilo, che poi il rifugio fondato da Romolo.]
La stessa identificazione la troveremo pi tardi anche in Giovanni Capgrave, che visita Roma nel 1450.
Nella sua opera, Ye Solace of Pilgrimes, ca. 1453, scrive:
Quella chiesa che chiamata S. Adriano, fu una volta il tempio del Rifugio.148
Qui Rifugio, anche in base alla precedente testimonianza, da considerare lequivalente di Asylum.
Tutto questo, per, accade poco prima che lAnonimo Magliabechiano149 attesti lavvenuto passaggio da
Romuli a Pacis per le identificazioni della Basilica di Massenzio. In questo lasso di tempo sembra che il
nome Romuli scivoli, per cos dire, dalla Basilica sulla chiesa dei SS. Cosma e Damiano, e quello di
Asylum pi gi verso il Foro.
Linsieme delle guide e dei trattati descrittivi dellurbe ebbe continui aggiornamenti. I redattori successivi
dei Mirabilibus Civitatis Romae, datate nel XIV sec. introducono ulteriori confusioni fra il c.d. palazzo di
Romolo ed il tempio di Romolo. Del resto una certa tendenza ad intendere come palazzi i ruderi di
maggior consistenza era gi nellitinerario di Einsiedeln.
Riportiamo a titolo esemplificativo il solo passo di Nicolas Rosell, scrivendo de Palatiis Romae cos
leggiamo:
Palatia magna imperatorum ista sunt: palatium maius in Palenteo monte positum; palatium Severini,
prope Sanctum Sixtum; palatium Claudii inter Colliseum et Sanctum Petrum in Vincula; [] Palatium
Romuli, inter Sancta Mariam Novam et Sanctum Cosmatem150
[I grandi palazzi degli imperatori sono questi: il palazzo maggiore posto sul Palatino, il palazzo dei
Severi, presso San Sisto; il palazzo di Claudio tra il Colosseo e san Pietro in Vincoli; [] il palazzo di
Romolo, fra Santa Maria Nova e San Cosma].
1411ca. Anonymus Magliabechianus151 Tractatus de rebus antiquis et situ urbis Romae
Descrivendo la via Sacra,152 lignoto autore cita il Tempio di Romolo,153 e sembra identificarlo con la
Basilica di Massenzio, ma la definisce quod hodie Pacis dicitur., infatti, distingue nettamente questo
dalla chiesa dei SS. Cosma e Damiano. Questa viene identificata con lAerarium Imperatoris.154
Iuxta templum Faustinae et Divi Antonini, quod Sanctus Laurentius in Miramento vocatur, est adhuc
ecclesia Sancti Cosmae et Damiani, quae fuit Aerarium imperatoris
[Accanto al tempio di Faustina e del Divo Antonino, che chiamano San Lorenzo in Miranda, c ancora la
chiesa dei Santi Cosma e Damiano, che fu lErario dellimperatore.]
Il Palatium Romuli invece, posto sul retro del tempio di Romolo, (la Basilica di Massenzio), in un punto
che sembra corrispondere al Tempio di Venere e Roma.155
1435 - Poggio Bracciolini, Historiae de varietate fortunae.
Interessante questo suo passo, Poggio registra come sia ormai avvenuto il passaggio di identificazione da
Asylum a Templum Romuli.
Erat pone, Capitolium versus, Romuli templum, cuius pars muri vetustissima quadrato lapide nunc
quoque mirandam speciem sui praebet, hodie Cosmae et Damiano consecratum..156
148
19
[Dietro, in direzione del Campidoglio, stava il tempio di Romolo, oggi consacrato a Cosma e Damiano,
una parte assai antica del suo muro in opera quadrata ancora oggi offre una mirabile vista.]
Sembra qui che lautore si riferisca per non allintero complesso, ma alla sola aula absidata, destinata al
culto dei martiri medici, il cui massiccio muro era allora uno dei pi importanti resti del Foro. Del resto
laula rotonda era in laterizio. Cos come la contigua Basilica Nova.
1446 - Biondo Flavio, Roma Instaurata.
Qui Biondo sembra seguire la stessa indicazione di Poggio Bracciolini, almeno riguardo al Tempio di
Romolo.
LXVI Aedes Concordiae ubi: Aedem Concordiae157 ex praedictis fuisse apparebit eodem in Palatino
colle contra templum Romuli sive Sanctorum Cosmae et Damiani .... 158
[ il tempio della Concordia, come risulter evidente da quanto gi detto, era quello sul Palatino di fronte al
tempio di Romolo o piuttosto dei Santi Cosma e Damiano]
Ante 1469 - Nikolaus Muffel,159 Beschreibung der Stadt Rom.
Muffel visita la capitale nel 1452. Nella sua Descrizione della citt di Roma cos leggiamo:
"vi la chiesa ove giacciono santi Cosma e Damiano [] ancora vi si vede unantica muraglia che ha
fatto parte del tempio di Romulo."160
1527-Andrea Fulvio, Antiquitates Urbis.161
Anche il Fulvio lo chiama Tempio di Romolo.
Ante omnia placet templum Romuli conditoris Urbis descrivere. Iuxta viam Sacram et Forum, quod
templum nunc sub Titulo SS. Martyrum Cosmae et Damiani colitur [] Extant adhuc quaedam ex priscis
ornamenta vestigi, marmoreae incrustationes, quibus totum antea incrustatum erat. 162
[prima di ogni altra cosa bene descrivere il tempio del fondatore Romolo. Accanto alla via Sacra e al
Foro, che ora dedicato ai santi martiri Cosma e Damiano [] rimangono ancora alcune vestigia delle
decorazioni originarie, rivestimenti in marmo decorato, dei quali una volta era completamente rivestito]
Queste incrostazioni marmoree, ovvero rivestimenti, sono rilevate in diversi altri autori, in particolare
Panvinio e Ligorio, riporteranno altri accenni a decorazioni figurative dellapparato originario, che ancora
si potevano osservare allinterno delledificio. interessante notare come il riferimento ai gemelli
compaia in diverse testimonianze, anche la successiva citazione di Palladio fa riferimento a dei gemelli.163
1544 - Bartolomeo Marliani,164 Urbis Romae Topographia.
Col Marliani vediamo comparire lattestazione Templum Remi, che ritroveremo frequentemente negli
autori successivi. Tutti si rifanno ai c.d. Cataloghi di Rufo e Vittore.
A porticu Faustinae, qua in foro est diximus, proxime sequeris (ut significat Sextus Rufus), Remi
Templum, nunc D. Cosmae Damianoque sacrum.165
156
Valentini e Zucchetti, IV, p. 234. Questo passo segue immediatamente quello in cui ci parla del Templum Pacis, riferendosi
per alla Basilica.
157
Lerrore del Biondo dipende dal fraintendimento di un passo di Varrone, un malinteso che gli fa collocare la Curia Hostilia alle
pendici del Celio, verso il Palatino, e quindi Senaculum, Graecostasis e tempio della Concordia nella parte occidentale del Foro.
Valentini e Zucchetti, vol IV, p. 301. Col Tempio di Pietatis et Concordiae, si intendeva pi spesso quel che rimaneva del
Tempio di Venere e Roma; Castagnoli 1947. Vedi infra cap. IV.
158
Valentini e Zucchetti vol. IV, p. 301.
159
1410-1469. Monnet 1997, p. 48.
160
Valentini e Zucchetti vol. IV , p. 359.
161
Fulvio 1527.
162
Cos in Ciampini 1699, vol. 2, pp. 49-50. Vedi in Lanciani 1882, pp. 34 -41.
163
Vedi infra
164
1488-1566, Maffei 1999, p. 160, n. 16.
165
Marliani 1544, p. 43.
20
[ Al portico di Faustina, che abbiamo detto trovarsi nel foro, segue, come accenna Sesto Rufo, il tempio di
Remo, oggi consacrato a Cosma e Damiano.]
1570 - Andrea Palladio, I quattro libri dellArchitettura.
Parlando delle porte di bronzo che ancora si possono vedere nella capitale cita la chiesa:
quella di S. Cosmo, e Damiano, che fu il tempio di Castore e Polluce, o pure il tempio di Romolo e
Remo. 166
1565 ca. Onofrio Panvinio
Nel 1562 si scoprirono i resti della pianta marmorea severiana, proprio dietro laula absidata. Onofrio
Panvinio, nel riportare la notizia del ritrovamento dei frammenti della pianta marmorea dei Severi, la
definisce: postico templi urbis Romae affixa..167
Studiandone le strutture in base alla diversa tecnica costruttiva, ed avvalendosi anche dei disegni di Pirro
Ligorio,168 giudic che la Basilica fosse formata da tre parti distinte:
Laula absidata divisa in due parti, la pi antica, quella orientale, che egli ancora poteva vedere
costruita con grandi massi di tufo;
La pi recente, che egli definisce intermedia, posta fra labside ed il vestibolo rotondo, in opera
laterizia,169 ma di tipo pi antico di quella con cui era costruito il vestibolo;
La rotonda, sempre in opera laterizia, ma di epoca costantiniana.
Ritenne che laula absidata fosse stata connessa col tempio rotondo ad opera di Felice IV. 170
Egli quindi defin la costruzione come due templi congiunti, e nei suoi appunti171 premette alla pianta
delledificio lindicazione: duo templa conjuncta, Aug.(usti) et Urbis, ex lapidibus tiburtinis.
Nel descrivere il portico antistante la rotonda, riporta unepigrafe, ora perduta in cui compare la dedica a
Costantino: 172 MAXIMO . ME ab alia CONSTANTIN 173.
Riguardo alla chiesa di Cosma e Damiano segue la stessa identificazione anche Bernardo Gamucci.174
1565 ca. Pirro Ligorio
Il contributo di Pirro Ligorio nello studio del complesso stato rivalutato principalmente dal De Rossi e
dal Lanciani.175
Nei codici Vaticani che li contengono,176 oltre ai disegni, si trovano appunti ed annotazioni nei quali
Ligorio attribuiva il tempio a Romolo e Remo.177 Ligorio segue qui linterpretazione corrente, derivata dai
c.d. regionari di Rufo e Vittore.
Vi compare inoltre una diversa lezione dellepigrafe posta sulla facciata della rotonda:
IMP. CAES. COSTANTINUS MAXIMUS TRIUMPH.. ita ab alio latere .. PIUS FELIX AUGUSTUS in
medio. 178 C da aggiungere che in un altro suo scritto, noto da un codice conservato a Torino,179 la sua
166
21
identificazione del titolo risulta diversa, pi fedele alle interpretazioni di Panvinio: Templum Urbis
Romae et Augusti, lo quale dedicato alla santit dei Santi Cosmo e Damiano, per ci che era un tempio
doppio [...] Basilica Constantini era tempio che fu aggiunto, di opera circulare, al tempio di Roma e
d'Augusto, dedicata a' Santi Cosmo e Damiano, [...] e prima s'entra per la basilica nel tempio di Augusto,
e pi a dentro in quello di Roma.
Si direbbe che il Ligorio ebbe a ritornare sui suoi appunti precedenti, o sia in qualche modo arrivato a
rivedere la sua idea.180
1638 - Alessandro Donati, Roma vetus ac recens
Sphericam aedem et quadratam adiunctam sanctorum Cosmae et Damiani, quadratisque magnis
lapidibus olim extructam alii REMO, cuius aedem P. Victor locat prope Templum Pacis, alii ROMULO,
seu QUIRINO attribuuntur. Hic quidem videtur fuisse aedes Quirini quam Livius in fine Libri decimi
prope Forum collocat181
[ Il tempio di forma rotonda contiguo ad uno quadrato dei Santi Cosma e Damiano, eretto un tempo con
grandi massi di pietra squadrata, per alcuni il tempio di Remo, il cui santuario posto da Publio Vittore
vicino al Tempio della Pace, per altri attribuito a Romolo o Quirino. A me sembra che possa essere stato
quel tempio di Quirino, che Tito Livio, alla fine del suo decimo libro, colloca nei pressi del Foro.]
Ante 1661 - Famiano Nardini182 Roma antica
In base ai cataloghi di Rufo e Vittore, che lo posizionano subito dopo il Tempio di Antonino e Faustina,
ritiene che debba trattarsi del Tempio di Remo.183
1699 - Giovanni Ciampini, Vetera Monimenta.184
Dopo una lunga analisi delle fonti e delle ipotesi sin l sostenute dagli eruditi, sostiene che il complesso
sia da identificare con il Tempio di Venere e Roma.185
Egli ritiene che si tratti di un tempio doppio, e lo identifica con il tempio costruito da Adriano che le fonti
localizzavano in questa zona.
Meum igitur iudicium est: hanc structuram duo composuisse coniuncta templa, alterum, quod in
ingressu rotundum est Romae, alterum vero oblongum Veneri dicata fuisse.186
[Pertanto questa la mia opinione: questa struttura (di Cosma e Damiano), era composta da due templi
congiunti, quello rotondo allingresso era dedicato alla dea Roma, laltro, che invece di forma allungata,
a Venere.]
1763 Ridolfino Venuti Accurata e succinta descrizione topografica delle antichit di Roma
Segue lidentificazione suggerita dal Nardini, per la stessa ragione.
Poco di qui lontano viene posto da Rufo il Tempio di Remo, che essere la Chiesa de SS. Cosmo e
Damiano, ci persuade lordine, con cui sono posti da Vittore, e Rufo e la vicinanza dei siti. Questi autori
lo dicono solamente di Remo, poich Romolo aveva altro tempio nel Foro.187
1838 - Antonio Nibby Anche Antonio Nibby, a proposito della rotonda,188 riporta la testimonianza dei
Cataloghi di Rufo e Vittore, lo definisce Tempio di Remo.
179
22
Suggerisce che la mancata citazione del Tempio nella Notitia sia da attribuire al fatto che questi fossero
stati redatti in un momento successivo alla trasformazione del tempio in chiesa cristiana. Ipotizza quindi
che il tempio fosse inizialmente dedicato ad entrambi i fratelli, o almeno a Remo, denominazione corrotta
poi in Romuli da Anastasio, biografo di Papa Felice IV.
Nibby data la costruzione al tempo di Diocleziano, per le sue caratteristiche costruttive, nonch per il
confronto degli stipiti con lornato delle Terme di Diocleziano.
Circa ventanni pi tardi spiegher189 come tra i topografi del suo tempo si sia diffuso il convincimento
che il tempio di Romolo e Remo fosse da identificare con la Basilica dei S.S. Cosma e Damiano. 190 In
questa occasione lo considera per opera di Costantino, prima della sua conversione, in ragione della
pianta e delliscrizione riportate nei codici vaticani di Fulvio Orsini.
1848 - Luigi Canina
Fu il primo a proporre lidentificazione della costruzione rotonda con il tempio del Divo Romolo. 191 Il
Canina, in Descrizione storica del Foro Romano e sue adiacenze,192 aveva parzialmente aderito
allopinione di Flaminio Vacca, avvalorando una possibile destinazione della rotonda come tempio di
Remo. In seguito,193 per, partendo dalla testimonianza di Aurelio Vittore194 e da un passo del Cronografo
dellanno 354,195 sugger che lUrbis Fanum potesse identificarsi con il Tempio di Romolo, la definizione
di Fanum ben addicendosi ad una struttura di dimensioni ridotte quale quella della rotonda.
Liscrizione di Costantino, riportata da Panvinio, concordava con la testimonianza di Vittore. Il confronto
con alcune monete di Massenzio lo indusse inoltre a proporre che la rotonda fosse dedicata si ad un
Romolo, da identificarsi per con il Valerio Romolo, figlio di Massenzio, morto in giovane et. Lo stesso
Canina nei suoi scritti successivi,196 espresse dei seri dubbi su questa sua ricostruzione. Ci nonostante la
sua teoria venne accolta da numerosi studiosi197 e la definizione ancora in uso.
1867 - Giovan Battista De Rossi
Il complesso fu oggetto di scavi effettuati nel 1867 da Luigi Tocco, scavi in cui si rinvennero diversi
frammenti della Forma Urbis dei Severi. In Dei tre antichi edifici componenti la chiesa dei SS Cosma e
Damiano, articolo apparso sul Bullettino di archeologia Cristiana, il De Rossi prende spunto da queste
indagini per analizzare il complesso anche alla luce delle testimonianze letterarie precedenti.
Concorda con la versione del Liber Pontificalis, laddove il biografo di Papa Felice IV parlando della
Basilica di Cosma e Damiano la dice: iuxta templum Urbis Romae.198
Per il De Rossi, per, il templum Urbis Romae da identificarsi con ledificio posto dietro labside,
ovvero il templum Pacis, cui nel secolo VI, sia stato attribuito il nome di templum Urbis Romae per
188
23
cagione della pianta della citt che ne rivestiva lesterna parete.199 Quanto alledificio rotondo lautore
concorda con Luigi Canina, esso da ritenersi il tempio che Massenzio dedic al Divo Romolo.200
Anche il De Rossi cita le lastre di rivestimento e i fregi cui avevano accennato Panvinio, Andrea Fulvio,
Du Perac e lUgonio.
1882 - Rodolfo A. Lanciani201
Nel 1880 diresse i lavori di restauro del complesso. Nel 1882, in un articolo apparso sul Bollettino della
Commissione Archeologica Comunale chiama la rotonda con il nome di: Eroo (Heroon) di Romolo.
Per laula invece accoglie la tesi del De Rossi, cui avevano aderito anche Hlsen e Jordan, ovvero che
dopo i restauri dei Severi esso venne a chiamarsi templum Sacrae Urbis.
Questo anche in ragione del rifacimento dellarchivio del catasto urbano e delle piante eseguite in quella
occasione.202
Particolarmente interessanti risultano per alcune notazioni che il Lanciani inserisce in questo articolo e
che non erano mai state rilevate, a quel che risulta, da alcuno degli autori precedenti. Egli riporta
unannotazione, di mano del Panvinio, apposta sui disegni del Ligorio:
Fuere in eo imago lupe montis virtutis Ant. Pius restauravit.
Lanciani dubita che si tratti di un errore del Panvinio, ritiene piuttosto che questi intarsi e incrostazioni
marmoree, risalgano al restauro severiano e che allepoca del rilievo, nel XVI sec., fosse ancora leggibile
una qualche mutila epigrafe. 203Questa testimonianza sullapparato iconografico della decorazione
interna sembra in linea con la decorazione del coevo rifacimento del Tempio di Venere e Roma, opera
dello stesso Massenzio, oltre che con il riuso delle decorazioni del tempio risalenti alla fase adrianea per
la costruzione della Basilica Nova. 204 Se allepoca di Panvinio queste incrostazioni erano ancora
visibili,205 non sarebbe da escludere lipotesi che proprio la presenza di decorazioni raffiguranti il tema
della lupa e dei gemelli avesse ispirato nei secoli precedenti sia il nome di Romolo, che quello di Romolo
e Remo. Risulterebbe altres comprensibile la definizione di Asylum che compare negli autori dallXI al
XIII secolo.
1886 Louis Duchesne206
In un articolo apparso nel 1886 Duchesne207 si oppone alle conclusioni del De Rossi, in primo luogo per
ragioni filologiche. Egli ritiene che la famiglia dei manoscritti in cui si trova la lectio Romuli sia
indipendente dai testi originali. Inoltre sostiene che se il templum Urbis Romae fosse stato dove lo aveva
indicato il De Rossi, il complesso di Cosma e Damiano sarebbe stato detto in templo, e non iuxta
templi.
199
24
Per la stessa ragione un Tempio Urbis Romae non poteva essere identificato col Tempio di Venere e
Roma, troppo lontano per esser detto iuxta.
Nemmeno il brano del Liber Pontificalis riferito ad Onorio I208 poteva adattarsi al complesso, troppo
piccolo per poter sopperire con le sue tegole bronzee alla copertura di un edificio cos grande come la
Basilica di San Pietro. Esso, quindi, doveva riferirsi ad un edificio comparabile per estensione.
Questo edificio era per Duchesne la Basilica di Massenzio,209 con cui era da identificarsi anche il templum
Romae della cronaca relativa a Felice IV. La Basilica, che aveva mantenuto nei Regionari la
denominazione appropriata, durante il regno di Atalarico avrebbe preso quella di Templum Urbis Romae,
modificandolo poi pi volte nei secoli successivi.
1927 - Philip Barrows Whitehead
Allinizio del secolo XX Whitehead mette in dubbio sia le denominazioni del complesso che erano
invalse sino a quel momento, sia la funzione dei suoi componenti.210 Riguardo alla rotonda non suggerisce
una nuova identificazione, ma pone delle serie riserve sulla sua destinazione templare. Quanto alla chiesa
di Cosma e Damiano, partendo da una teoria gi avanzata nel 1923 dalla Van Deman,211egli propone di
identificare la parete in tufo ancora visibile sul retro delledificio con il recinto del Tempio dei Penati,212
Lautore, appoggiandosi soprattutto al passo di Aurelio Vittore,213 concorda con il Duchesne che il
Tempio Urbis Romae della biografia di papa felice IV vada identificato con la Basilica di Massenzio. Egli
ritiene che i soli edifici costruiti da Massenzio in questarea siano la Basilica e il Tempio di Venere e
Roma, ricostruito dopo un incendio.214 Non a caso Massenzio aveva posto lingresso principale della
Basilica Urbis di fronte al tempio,215 essa era dedicata alla dea Roma, ed questo a spiegare il nome di
Templum Urbis Romae, passato poi nella biografia di Felice IV. Pi tardi, durante il medioevo, sempre
secondo Whitehead, invalse luso di chiamare la Basilica con il nome di Templum Romuli, forse a causa
di uniscrizione, una statua, o un fregio ornamentale riferibile alla leggenda dei gemelli.216
1947 - Ferdinando Castagnoli
Contra, e fautore di unidentificazione del titolo ancora da individuare, sar il Castagnoli. In un articolo
del 1947217 egli sostiene che la definizione Romolo sia da escludere poich frutto di unevidente
corruzione nei testi del nome Roma. Lautore sottolinea come nessun testo medioevale faccia in realt
riferimento alledificio rotondo. Inoltre esclude che qualsiasi attribuzione a Romolo, figlio di Massenzio,
si sia potuta tramandare oltre lepoca di Costantino. Quanto alledificio circolare raffigurato su alcune
emissioni massenziane, esso andava riconosciuto come il mausoleo eretto da Massenzio allinterno della
sua residenza lungo la via Appia.218
208
25
Il templum Urbis Romae per lui da identificare nel tempio duplice di Venere e Roma, opera di Adriano,
il quale, sia per corruzione morfologica che per ricostruzione pseudo erudita, durante il medioevo fin con
lessere identificato con il templum Romuli.219
Filippo Coarelli.
Quale esempio di come lidentificazione del titolo e la sua destinazione siano ancora in corso di
discussione citiamo questo unico autore. In diverse occasioni egli propose una ricostruzione topografica
diversa per tutta questa zona della Via Sacra. 220In questo contesto Coarelli sugger di identificare nel
Tempio c.d. di Romolo il Tempio di Giove Statore, al quale sarebbe stata consacrata la rotonda, mentre le
celle laterali sarebbero state dedicate al culto degli dei Penati.221 La sua ricostruzione trova molte
opposizioni.222
219
Castagnoli suggerisce anche che ad ispirare il nome Romolo possa aver contribuito la rappresentazione del tema della lupa,
presente forse nella decorazione adrianea del frontone del tempio. Il tema fu frequente anche nella monetazione di Massenzio.
Castagnoli 1947.Anche Whitehead 1927, suggeriva che lidentificazione della Basilica Nova col Tempio di Romolo potesse
essere derivata dalla presenza nella Basilica di un fregio con il tema della lupa, o da uniscrizione col nome di Romolo. noto che
Massenzio leg molta della sua propaganda alla figura del mitico fondatore. Vedi supra.
220
Coarelli 2006, pp. 108 111; Coarelli 1999, p. 344; Coarelli 1986, pp. 1- 58,
221
Ma gi una simile identificazione era proposta in Becker - Marquardt 1843, p. 377, nota 717, ed anche in Nichols 1877, p. 309.
222
Fra gli altri, Castagnoli 1983, pp. 163-172; 1988 pp. 381-402; Ziolkowski 2004, pp. 4-26; Richardson 1992, p. 232; per una
sintesi delle posizioni ed una pi ampia bibliografia relativa Cecamore 2001, pp. 92 - 95.
26
Fonte
Liber Pontificalis
Anno-periodo
532 ca.
Itinerario di Einsiedeln
VIII secolo
Templum Romuli
852 ca.
Basilica Nova?
Templum Romuli
IX secolo
Basilica Nova?
Templum Romuli
1139
Basilica Nova
Liber Pontificalis
IX-XII
Templum Romuli
Liber Pontificalis
IX-XII
Templum Romae
Liber Pontificalis
IX-XII
Templum Romis
Liber Pontificalis
IX-XII
Templum Romuli
Pietro Mallio
1145-1181
Asylum
1140
Asylum
XII secolo
Asylum
1140 ca.
Asylum
Le Miracole de Roma
XII
Asylum
Martino Polono
XIII
Templum Remi
Catalogo di Vittore
XII-XV?
Aerarium
Anonimo Magliabechiano
1410
Templum Romuli
Poggio Bracciolini
1435
Templum Romuli
Biondo Flavio
1446
Templum Romuli
Nikolaus Muffel
1460ca.
Templum Remi
Bartolomeo Marliani
1544
Templum Romuli
Lucio Fauno
1552
Templum Romuli
Andrea Fulvio
1527
Raffaele Maffei
1506
Andrea Palladio
1570
Andrea Palladio
1570
Pirro Ligorio
1565
Basilica Constantini
Pirro Ligorio
1565ca.
Pirro Ligorio
1565ca.
Catalogo di Rufo
XII-XV?
Onofrio Panvinio
1565
Tempio di Quirino
Alessandro Donati
1638
Giovanni Ciampini
1699
Tempio di Remo
Famiano Nardini
1660?
Tempio di Remo
Ridolfino Venuti
1763
Tempio di Remo
Antonio Nibby
1838
Luigi Canina
1834
Luigi Canina
1848
G. Battista De Rossi
1867
G. Battista De Rossi
1867
Christian Hlsen
1905
Christian Hlsen
1905
Henri Jordan
1884
Henri Jordan
1884
Rodolfo Lanciani
1882
Rodolfo Lanciani
1882
Philip B. Whitehead
1927
1922
Filippo Coarelli
1983
27
Fonte
Giuseppe Flavio
Stazio
Plinio il Vecchio
Marziale
Giovenale
Plinio il Vecchio
Svetonio
Gellio
Pausania
Galeno
Cassio Dione
Cassio Dione
Erodiano
Anno - Periodo
75-79
80-96
75 79
80 ca.
75 - 127
75 79
75 - 126
169 ca.
170 180
191 201
Post 229
Post 229
238 250
Tolomeo Chenno
I-II secolo?
Aedes Pacis
Templum Pacis
Forum Pacis
Forum Vespasiani
Forum Pacis
Templum Pacis (et Latonae)
Templum Pacis (et Latonae)
Templum Pacis (et Latonae)
Templum Pacis
Templum Pacis
Templum Pacis
Templum Pacis
Templum Pacis
Templum Pacis
Templum Pacis
Templum Pacis
Templum Pacis
Tempio dellEternit
Templum Pacis
Templum Pacis
Templum Pacis
Templum Pacis
Aurelio Vittore
Trebellio Pollione
Ammiano Marcellino
Q. Aurelio Simmaco
Marcellino Conte
Procopio di Cesarea
Mirabilia Urbis Romae
Graphia Aurae urbis Romae
Le Miracole de Rome
Martino Polono
Giovanni Dondi
Francesco Petrarca
Anonimo Magliabechiano
Poggio Bracciolini
L. B. Alberti
G. Rucellai
Pomponio Leto
Flavio Biondo
Nikolaus Muffel
Bernardo Rucellai
Francesco Albertini
Andrea Palladio
Bernardo Gamucci
360 ca.
?
395ca.
419
474 ? - 534ca
551
1140 ca.
XII secolo
XIII secolo
XIII secolo
1375
1361
1411
1435
1450
1457
1479
1446
1460 ca.
1505 ca.
1510 ca.
1570
1565
Onofrio Panvinio
1565
G. Battista Piranesi
Antonio Nibby
1756
1819
Templum Pacis
Luigi Canina
1831
G. Battista De Rossi
1867
Henri Jordan
1874
Rodolfo Lanciani
1882
Templum Pacis
Christian Hlsen
1905
1922
P. Barrow Whitehead
1927
Templum Pacis
A. M. Colini
1935
28
Fonte
Anno- Periodo
Basilica Constantiniana
354
Basilica Nova
Basilica Constantiniana
Basilica
Notitia
Aurelio Vittore
III-IV secolo
360 ca.
Basilica Nova
Basilica Nova
Basilica Nova
Curiosum
III-IV secolo
Basilica Nova
Basilica Constantini
Polemio Silvio
449
Basilica Nova
Palatium Neronis
Anonimo di Einsiedeln
VIII secolo
Basilica Nova
Templum Romuli
Giovanni Diacono
Ante 882
Basilica Nova
Templum Romuli
Domus Noba
852 ca.
1039-1052
Basilica Nova
Basilica Nova
Palatium Romulianum ?
1140
Basilica Nova
Templum Romuli
Templum Romuli
Templum Romuli
1140
1139
1140 ca.
Basilica Nova
Basilica Nova
Basilica Nova
Templum Romuli
Templum Romuli
Templum Romuli
Palacium Pacis
Palatium Romuli
XII secolo
XIII sec.
XIII sec.
XIII sec.
1360
Basilica Nova
Basilica Nova
Basilica Nova
Basilica Nova
Basilica Nova
Templum Pacis
Anonimo Magliabechiano
1410
Basilica Nova
Templum Pacis
Templum Pacis
Poggio Bracciolini
Flavio Biondo
1435
1446
Basilica Nova
Basilica Nova
Templum Pacis
1450
Basilica Nova
Andrea Fulvio
1527
Basilica Nova
Templum Pacis
Templum Pacis
Tempio dellEternit
Giovanni Rucellai
Pomponio Leto
Nikolaus Muffel
1457
1479
1460 ca.
Basilica Nova
Basilica Nova
Basilica Nova
Templum Pacis
Templum Pacis
Tempio della Pace
Templum Pacis
Templum Pacis
Tablinium Domus Aurea
Bernardo Rucellai
Francesco Albertini
Andrea Palladio
Bernardo Gamucci
Alessandro Donati
Giovanni B. Piranesi
1505
1510 ca.
1570
1565
1638
1756
Basilica Nova
Basilica Nova
Basilica Nova
Basilica Nova
Basilica Nova
Basilica Nova
Basilica di Costantino
Antonio Nibby
1818
Basilica Nova
Luis Duchesne
Christian Hlsen
1886
1905
Basilica Nova
Basilica Nova
Platner Ashby
1929
Basilica Nova
29
Fonte
Ateneo di Naucrati
Cassio Dione
Notitia
San Gerolamo
Cronichon 354
Aurelio Vittore
Curiosum
Servio
Elio Sparziano
Ammiano Marcellino
Prudenzio
Anno-Periodo
Fine II secolo
Post 229
III IV secolo
380 ca.
354
360 ca.
III IV secolo
Fine IV secolo- inizi V
?
395ca
402 ca.
Cassiodoro
523-533
Liber Pontificalis
Acta Sanctorum
Liber Pontificalis
Liber Pontificalis
Liber Pontificalis
Anonimo di Einsiedeln
Giovanni Diacono
Archivio di S. Maria Nova
Pianta di Roma di A. G. Gfroerer
Mariano Scotto
Archivio di S. Maria Nova
Mariano Scotto
Graphia Aureae Urbis
Mirabilia Urbis Romae
Pietro Mallio
Liber Pontificalis Cod. Vat. Lat.
3762
Mirabilia Urbis Romae
Mirabilia Urbis Romae
Graphia Aureae Urbis Romae
Graphia Aureae Urbis Romae
Le Miracole de Roma
1141
1141
XII secolo
XII secolo
XIII secolo
Nicolas Rosell
Nicolas Rosell
Francesco Petrarca
Anonimo Magliabechiano
1360 ca.
1360 ca.
1361
1410
Anonimo Magliabechiano
1410
Anonimo Magliabechiano
Poggio Bracciolini
1410
1435
Pomponio Leto
Maffeo Vegio
Biondo Flavio
John Capgrave
Nikolaus Muffel
Francesco Albertini
Andra Fulvio
Pirro Ligorio
Francesco da Sangallo
Bartolomeo Marliani
Gobbo da Sangallo
Andrea Palladio
Pianta di Roma di L. Bufalini
Pianta di Roma di S. Du Perac
Gobbo da Sangallo
1479
1456 ca.
1446
1452 ca.
Ante 1469
1510 ca.
1527
1553
XVI secolo
1544
XVI secolo
1570
XVI secolo
XVI secolo
XVI secolo
XVII secolo
XVII secolo
XVII secolo
XVII secolo
XVII secolo
XVII secolo
1660 ca.
30
AJA:
Amici 2005:
AnnInst:
ArcStPatria:
Aurelio Vittore:
Bedouelle 1993:
Bianchi 1999:
Biasotti; Whitehead 1924:
Biondo 1542:
Bird 1994:
Bloch 1984:
Brezzi 1947:
BullCom:
BullArchCrist:
Canina 1834:
Canina 1841:
Canina 1845:
Canina 1848:
Canina 1850:
Canina 1853:
Carettoni; Colini; Cozza: Gatti 1960:
Carson 1967:
Carson 1965:
Castagnoli 1947:
Castagnoli; Cozza 1956-58:
31
Castagnoli 1983:
Castagnoli 1988:
Cecamore 2001:
Chiesa 2001:
Ciampini 1699:
Cima 1981:
Coarelli 2012
Coarelli 2009
Coarelli 2006:
Coarelli 1986
Coarelli 1999:
Comparetti 1872:
Cronografo 354:
Cullhed 1994:
Curran 2000:
Delehaye 1922:
Delehaye 1930:
De Rossi 2006:
De Rossi 1867:
De Sanctis 1970:
DissPontAcc:
Donati 1638:
Drijvers 2007
Duchesne 1886:
Duchesne 1886-1892:
32
Dumser 2005:
Du Perac 1575:
Ensoli 2000
Flaccomio 1981
Frazer 1964:
Frutaz 1962:
Fulvio 1527:
Fulvio 1543:
Galimberti 2007:
Gamucci 1565:
Gatti 1899:
Geertman 1975:
Geertman 2002:
Geertman 2004:
Giavarini 2005:
Ghilardi 2006:
Giuliese 2007:
Goddard 2006:
Graf 1882.
Graphia:
Gregorovius 1846
Krautheimer 1937:
Lanciani 1901:
33
Lanciani 1900:
Lanciani 1882:
Laureys 1995:
Ligorio 1553:
Ligorio a:
Ligorio b:
Liverani 2000:
Lorenzatti 1990:
Luschi 1984
Lusignan;Paulmier-Foucart; Duchenne1997:
LTUR:
Maffei 1999:
MededRom.
MDAI(R):
MEFRA:
Mel:
Meneghini; Santangeli Valenzani 2000:
MGH:
Migne1841-1894:
Mirabilia
Mommsen 1892:
34
Mommsen 1894:
Monnet 1997:
Nardini 1704:
Nardini; Nibby 1818:
NBACr
Neu 1972:
Nardini 1704:
Nibby 1819 a:
Nibby 1919 b:
Nibby 1838:
Nibby 1839:
Nibby 1838-1841:
Nichols 1877:
NSc:
Carrag in 2007:
Palladio1601:
Palombi 2006:
Palombi 2004:
Panvinio:
Paribeni 1920:
Papi 1999:
Paparatti 1981:
Paribeni 1920:
Pensabene; Panella 1999
Petersen 1899:
Petersen 1895:
Polono Martino:
Panella 1996
Panella 2011
Polono Martino:
PBSR:
35
Quad.Ist.St.Arch.:
RIASA:
RendPontAc.:
RIC:
Richardson 1992:
Righetti 1981:
RivArchCrist:
Santangeli Valenzani 2000:
Schimmelpfennig 1992:
StRom:
Talamo 1981:
Testini 1980:
Tocco 1867:
Tomei 1993:
Tucci 2001:
Tucci 2009:
Whitehead 1927:
Ziolkowski 2004:
36