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DIZIONARIO
DI ERUDIZIONE

STORICO-ECCLESIASTICA
DA S. PIETRO SINO AI NOSTRI GIORNI

SPECIALMENTE INTORNO
AI PRINCIPAtl SAWTI, BEATI, MARTIRI, PADRIj AlSOMMI PONTEFICI, CARDINALI
E PIÙ CELEBRI SCRITTORI ECCLESIASTICI, AI VARII GRADI DELLA GERARCHIA
DELLA CHIESA CATTOLICA , ALLE CITTA PATRIARCALI , ARCIVESCOVILI E
VESCOVILI, AGLI SCISMI, ALLE ERESIE, AI CONCILII , ALLE FESTE PIÙ SOLÈNTVI,
AI RITI, ALLE CEREMONIE SACRE, ALLE CAPPELLE PAPALI , CARDINALIZIE E
PRELATIZIE, AGLI ORDINI RELIGIOSI, MILITARI, EQUESTRI ED OSPITALIERI, NON
CHE ALLA CORTE E CURIA ROMANA ED ALLA FAMIGLIA PONTIFICIA, EC. EC. EC.

COMPILAZIONE ..^

DEL CAVALIERE GAETANO MORONI ROMANO


PRIMO AIUTANTE DI CAMERA DI SUA SANTITÀ

GREGORIO XV L

VOL. XVII

IN VENEZIA
DALLA TIPOGRAFIA EMILIANA
MDCCCXLIL

Iwbemfvan^ Colte)»,
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d Oi^ ^ v«# V.JI
DIZIONARIO
DI ERUDIZIONE

STORICO-ECCLESIASTICA

C
CON CON
IjONSALVI Ercole, Cardinale. precedettero), fu annoverato da Pio
Ercole Consalvi d'una nobile fami- VI tra la romana prelatura, dove
glia orionda di Toscanella, nacque incominciò la luminosa carriera,
in Roma agli8 giugno lySy, dal di cui era stato in certo modo presa-
marchese Giuseppe Consalvi, e da go, in alcuni poetici componimenti,
Claudia de' conti Carandini. Nella che furono stampati insieme a quel-
sua fanciullezza ebbe a modello le lid'altri convittori del seminario
virtù del Cardinal Andrea Negroni, e suddetto nel 1772. Nel corso di
pervenuto alla prima adolescenza fu sedici anni successivi con attività,
collocato dai genitori nel seminario diligenza e fedeltà soddisfece alle
di Frascati allora fìorentissimo. Ivi cariche conferitegli da Pio VI, cioè
si guadagnò la stima e la benevo- di ponente di buon governo , di
lenza del Cardinal duca
vescovo votante della segnatura di giusti-
di Yorck, che gli portò sempre zia, e di uditore della sagra rota.
molto affetto sinché visse. Tornato Oltre a ciò il Pontefice, conoscito-
in Roma, entrò nell'accademia eccle- re del suo zelo, de' suoi talen-
siastica a perfezionarsi ne' più gra- ti, e della destrezza sua, gli affidò
vi studi e nelle discipline; e dopo l'amministrazione del grandioso sta-
aver egregiamente compiuto il cor- bilimento dell'ospizio apostoHco di
so degli studi (ne' quali diede non s. Michele, e lo destinò segretario
dubbie prove di quel felice , ed della congregazione deputata all'e-
alto ingegno che un giorno doveva same del nuovo piano economico
renderlo celebrato a segno da su- della provincia bolognese, e dell'al-
perare nella perizia diplomatica i tra congregazione stabilita pel buon
Cardinali segretari di stato che lo regolamento delle milizie pontificie
r» CON CON
colla qualifica di assessore ilei Car- elezione dovette fare nella restau-
dinal segretario di stato. In questo razione del regime pontificio, sia
ultimo ministero mostrò il Consalvi nelle promulgazioni di leggi , sia
animo eguale alla somma difficoltà in utili riforme , sia nell' ammini-
de'tempi: e siccome era riguardato strazione, ed ogni altra provvidenza,
come valido ostacolo all'abbattimen- che sembra supei'fluo l' enumerarle,
to della sovranità pontificia, gli fu comechè ridonderebbero ad encomio
insidiata la vita. Nei primi del del nostro Cardinale, che per la il-

1798, detronizzato Pio VI dalle limitata fiducia del Pontefice, e


armate repubblicane di Francia, il per la sua operosità ne portò sempre
Consalvi potè evadere dal giogo per ragione della carica il princi-
straniero, e viaggiare in estere con- pal peso. Altrettanto si dica degli
trade per sua particolare istruzione. affari ecclesiastici, come del celebre
Intanto nell'agosto 1 799, essendo concordato tra Pio VII, e la re-
morto in Valenza di Francia il glo- pubblica francese [Vedi). Ma per gli
rioso Pio VI, venuto il Consalvi in stessi meriti del Cardinale, per la
cognizione che i Cardinali dispersi benevolenza del Papa, pel geloso uf-
si adunavano a Venezia per dargli fizio, e più di tutto per l'acerbi-
il successore, siccome trovavasi in que- tà de'tempi; fu bersaglio di poten-
sta città, egli si pose a disposizione ti nemici, che indussero con pena
del sagro Collegio che lo nominò , Pio VII a distaccarlo dal suo fian-
prosegretario del conclave incari- , co, accettando la di lui rinunzia al
co equivalente a segretario di stato. posto di segretario di stato, e con-
In questo tempo tra gli altri ebbe ferendogli invece la prefettura della
ad ammirare e la meravigliosa segnatura di giustizia nel 1806, e
istancabilità , e mente del
la bella l'abbazia di Grotta ferrata in com-
prelato, il Cardinal Barnaba Chiara- menda, che godette sin che visse.
monti, che sublimato nel marzo Non andò guari, che, occupata nuo-
1800 al papale triregno, col nome vamente Roma dai francesi nel 1 809^
di Pio VII, gli affidò il difficile e portato via prigioniero Pio VII, i
incarico della segretaria di stato, e Cardinali tutti furono o esiliati o
nella sua prima promozione degli imprigionati. Consalvi stette confi-
1 1 agosto del medesimo anno, lo nato trentatre mesi a Reims, e tre-
creò Cai-dinale di santa Chiesa del- dici a Beziers. Ricomposte però nel
l'ordine de' diaconi, colla diaconia 18 14 le cose, e restituiti i domini!
di s. Agata alla Suburra. Quindi della santa Sede a Pio VII, il Car-
dichiarollo segretario di stato, e per- dinale raggiunse a Rimini il Pon-
ciò prefetto delle congregazioni di tefice mentre l'cstituivasi a Pioma,
consulta e della lauterana , non e giunti che furono in Foligno ven-
che membro di quelle del s. offizio, ne nuovamente da Pio VII dichia-
della concistoriale, del concilio, e rato segretario di stato, ed amba-
di propaganda fide, dichiarandolo sciatore straordinario al re di Fi'an-
altresì visitatore apostolico del no- cia Luigi XVIII. Subito il Cardi-
minato ospizio di s. Michele, che nale partì alla volta con di Parigi
governò sino alla sua morte. monsignor Raffaele Mazio, che poi
Sono troppo note le grandi o- si meritò la dignità cardinalizia,
pevazioni che Pio VII dopo la sua e con Giuseppe Evangelisti cifrista
,

CON COx\ 7
della segretaria di stato, il quale molla di tutti i numerosi affari
sino al suo ritorno in Roma gli pre- che si dovettero trattare coi diver-
stò utili servizi col suo zelo, colle si sovrani , e dei concordati che
sue cognizioni, e colla sua attività si conchiusero. Quindi legislazioni
istancabile.Giunto a Parigi, trattò provvedimenti, ed innumerabili cose
coir imperatore Francesco I, e col opei'ò sempre con rettitudine d'in-
re Luigi XVIII su gravi affari sì ec- tenzioni, con estremo amore di Ro-
clesiastici che politici , fra' quali la ma, e con incomparabile attacca-
restituzione delie legazioni di Bolo- mento all'i m mortai Pio VII, di cui
gna, di ForH
Romagna, e e della procurò sempre la gloria, ed una
delle marche di
Provincie delle fama perenne. Operò ancora mol-
Ancona, di Macerata e di Fermo, te cose grandi ed utili, ma il timo-
non che del ducato di Camerino re de' tempi, e quello di comparire
e di quello di Benevento, e Ponte insaziabile di dominio, lo dissuase-
Corvo. Siccome poi Alessandro I ro da altre operazioni che non mi-
imperatore delle Russie, e Federi- nor onore gli avrebbero partorito.
co Guglielmo UT di Prussia, do- Integro, e d'indole generosa e ma-
vevano partire per Londra per Io gnanima, di modi cortesi, amico
sfesso argomento, il Cardinale li di tutti i principali regnanti, dei
raggiunse in quella città, ed ivi trat- più illusti'i uomini, e più autore-
tò pure col re d'Inghilterra Giorgio voli, mecenate degli artisti e dei
IIL Quindi si recò a Vienna ove letterati, non risparmiò industria
erasi adunato il famigerato congres- per guadagnarsi l'ammirazione degli
so qual consiglio di pace Europea, stranieri, e perchè Roma si rendes-
inteso a ristabilire la fermezza dei se loro un soggiorno gradevole, e
governi di essa. Presso i sovrani in comparisse regina dell'universo.
Vienna riuniti, e presso il congres- Pianta la morte di Pio VII, il
so, il Cardinale pose in opera tut- Cardinal Consalvi commise al com-
ta la sua operosità, perchè definiti- mendatore Thorvaldesen, a memo-
vamente Sede apostoli-
fossero alla ria di eterna gratitudine, un ma-
ca restituite le menzionate legazio- gnifico sepolcrale monumento, da
ni, e le Provincie, che aveva essa per collocarsi nella basilica vaticana, e
necessità dovuto cedere nella pace che brevemente descrivemmo al
di Tolentino. Tutto ottenne oltre la Volume XII, p. 3io del Diziona-
restituzione degl' insigni capolavori rio. Scaduto però Consalvi dalla
che da Roma erano stati tras-
artistici, somma di tanto ministero, restò
portati in Francia , né risparmiò colla carica palatina di segretai-io
proteste per ciò che la santa Sede de' brevi pontificii, e dovette sof-
sì nel temporale, e sì nell'ecclesiastico frire le conseguenze della varietà
fosse stata pregiudicata. Pieno di delle umane vicende. E fama che
gloria si restituì al Pontefice Pio se fosse ulteriormente vissuto sareb-
VH, il quale gli accordò più este- be stato riportato al ministero del-
sa fiducia. Laonde fino ai 20 ago- lo stato da Leone XII. Tuttavol-
sto 1823, epoca di sua morte, con ta nel gennaio 1824 quel Pon-
autorità illimitata, governò il Con- tefice gli conferì la cospicua pre-
Siilvi lo stato pontificio , abbel- fettura della congregazione di pro-
lì Roma, e fu l'anima, e la gran paganda Jicle^ che godette per pò-
8 CON CON
chi giorni. Logoro dalle immense vere nella chiesa cji s. Marcello,
fatiche sostenute, afflitto dal male e nella cassa che il suo
racchiude
(che in un alla sezione dei cada- corpo fu posta in un tubo di latta,
vere descrive il numero 8 del giusta il costume, l'iscrizione necrolo-
Diario di Roma del 1824)5 il Car- gica, che pure riporta il citato Dia-
dinale Consalvi spirò nel bacio rio. Il detto artista che inventò ed e-

del Signore a' 24 gennaio di det- seguì il monumento, lo compose di un


to Poche ore prima della
anno. basamento con iscrizione, e sopra vi
sua morte, avendo mandato a pose un'urna, avente la medaglia nel
chiedere a Leone XII V apostolica centro coll'effigie del Cardinale,e quel-
benedizione, il Papa per tratto di la del marchese suo fratello; il tutto
singoiar distinzione, volle che il secondo la volontà del porporato. Ma
Cardinale Castiglioni (poi Papa Pio l'esecutore testamentario, e lo sculto-
Vili ) penitenziere maggiore glie- re per far memoria di quanto il gran-
la portasse personalmente. Non va d'uorao avea fatto per la Chiesa, cre-
taciuto, che recandosi il duca di dettero bene di aggiugnere nel davan-
Lavai Moutmorency, ambasciatore ti dell' urna la statua appunto del-
di Francia, nell' appartamento del la Chiesa tutta vestita di vari panni,
Cardinale per domandare sue noti- e che in atto mesto guarda il ri-
zie, e trovatosi presente quando gli tratto del defunto, e tiene con la de-
fu somministrata la estrema unzio- stra la croce, che appoggia sulla me-
ne, adempì anche al pietoso officio desima urna, e con la sinistra le

di rispondere alle preci recitate in chiavi. Il monumento fu collocato


tale funzione dal sagro ministro. Le nella cappella del ss. Crocefisso.
solenni esequie furono celebrate in Tanta virtù, e sì belle doti fu-
detta chiesa, e vi offri l'incruento rono premiate coli' universale com-
il Cardinal Bertazzoli.
sagriflzio pianto, e si in Italia, che fuori, gli
testamento del Consalvi fu una
Il furono resi molti onori. In R.oma
nuova dimostrazione del suo gran- furono alla sua memoria coniate
d'animo, dappoiché, oltre diversi medaglie, ed i suoi estimatori ed
legati, generosamente accordò pen- amici, coir opera del lodato scul-
sioni vitalizie a' suoi famigliari, pre- tore Thorvaldesen gli eressero un
scrisse il compimento di alcuni sa- leggiadro monumento nel Pantheon,
gri edifìzi, nominò esecutori testa- cioè nella chiesa di s. Maria ad
mentari monsignor Buttaoni uditore Martyres^ di cui il defonto porporato
del Papa, e il conte Parisani, lascian- era divenuto diacono. Il suo nome
do la sua eredità al benemeri- risuonerà sempre celebrato, e la sto-
to istituto della congregazione di ria lo ha scritto tra quello dei Car-
Propaganda la quale però entrar
, dinali Ximcnes, Richelieu, e Maz-
non ne poteva in possesso che alla zarini, grandi ministri di stato. Vis-
estinzions di tutti i legati. Inoltre se anni sessantasette, e circa venti-
dispose, che in un modesto mar- quattro nella dignità cardinalizia,
moreo avello, eseguito poscia egre- nel qual tempo non mai volle ac-
giamente dall' esimio scultore pa- cettare protettorie. I pubblici fogli,
dovano Rinaldo Rinaldi, unitamen- e molti biografi ne esaltarono le

te alle ceneri di un premorto suo gestc, fra' quali rammenteremo l'e-

fratello, si tumulasse il suo cada- logio letto nella pontificia accade-


COxN CON 9
mia romana di archeologia dal eh. di s. Lizier da uno de'suoi vescovi,
cav. Luigi Cardinali, che poi fu stam- che mori nel 7 52. Fu chiamata an-
pato con questo titolo; Elogio del che ^fa/r/tì5, per cui i vescovi, sino al
Cardinale Ercole Consalvi, Roma, duodecimo secolo, portarono il ti-

e Pesaro, 1824. tolo di vescovi d' Austria. Nella cit-


CONSCIENZIOSI, o COSCIEN- tà eranvidue cattedrali dedicate u-
ZIOSI. Appellazione di eerti ereti- na V. Maria, l'altra al santo
alla B.
ci, i quali non conoscevano per re- vescovo Licerio, servite entrambe
gola delle azioni che la propria da eguale numei'o di canonici. Ma
coscienza. Nel secolo XVII fu rin- Bernardo diMarmiesse, avendone u-
novato r errore da certo Mattia niti i capitoli nel 1680, scelse per cat-
Kunlzen, che passò quindi all'a- tedrale la chiesa di Nostra Signora
teismo. del Sisge, posta in cima alla città,
CONSERANS, o S. LIZIER, Ci- presso l'episcopio. Il capitolo com-
vitas Conseranorum, et Fanum s. ponevasi di otto dignità, di dodici
Licerii. Città vescovile di Francia nel canonici, di due rettori o vicarii per-
dipartimento dell'Arriège, capo luo- petui, non che ,di ventiquattro pre-
go di cantone, che sorge sulla riva bendati. Dapprima la diocesi era
destra del Salat, o Sarlat. E divisa formata da ottanta parrocchie; ma
in alta e ed è posta sopra
bassa, epoca della soppressione, pel con-
all'

una piccola montagna, ai piedi del- cordato fatto nel 1801 tra la repub-
la quale scorre la detta riviera, del blica Francese e Pio VII, le parroc-
da un ponte, nel
Salat, attraversata chie si erano ridotte a settantadue,
mezzo del quale avvi una torre che oltre ad un'abbazia, e ad alcuni con-
prima si custodiva. Possiede una venti, e monisteri di religiosi. Il

bella cartiera, e miniere di rame vescovo godeva l' annua rendita di


e di piombo. Ne' dintorni trovansi ventiquattromila lire, con vuia tas-
ancora banchi di marmo grigio, ne- sa di mille fiorini. V. Gallia Christ.
ro e bianco. Questa antica città del- tom. I, pag. 1 123, della nuova edi-
la Guienna, chiamala pure Cense- zione.
rans, e Coserans, fu già la capita- CONSERVATORI DI ROMA.
le dei Consorani , e poi del paese di O MAGISTKATO RoMANO. K, SeNATO
Conserans Guascogna, cioè
nell' alta E MAGISTRATO RoMAJfO.
dopo la distruzione di Conserans CONSERVATORII di Roma. La
fatta da Bernardo di Comminges. pietà romana fondò numerosi luo-
Il popolo dei Consorani dell' Aqui- ghi di ricovero, d'istruzione e di edu-
tania faceva parte della NovenipO' cazione per fanciulle e donzelle, ed
pidonia. Nel decimo secolo questo anche per donne, principalmente per
paese era una contea distinta del sottrarle alla corruzione de' tem-
Comminges: divenne dominio dei pi , alcuni de' quali in progres-
conti di Barcellona, e poscia fu sotto so , come si può vedere a' rispetti-
particolari visconti. vi articoli, divennero monisteri, e
La sede vescovile di Conserans per conservare in parte la pri-
fu eretta nel quinto secolo, e secon- maria istituzione , continuarono a
do Commanville l'anno 5o6, di- tenere delle fanciulle in educazione,
venendo sufFraganea della metro- che perciò chiamansi convittrici, o
poli di Auch. Quindi prese il nome educande, pagando ciascuna discretcn
IO COìN CON
dozzina, e vestendo abiti di stabi- locamento , o congiungendosi in
liteprammatiche. Alcuni di questi matrimonio, o facendosi monache.
monisteri sono con clausura, altri Quando Clemente XI era Cardi-
non l'hanno; ve ne sono pel ceto nale, già a sue spese aveva stabi-
nobile, come per quelle di civil con- lito alcuni di questi luoghi di si-

dizione. In questi monisteri, come curezza, pel sovvenimenlo de' qua-


nei conservatorii, le educande sono li qualche volta fu costretto a
affidate alla tutela, alla istruzione, dare i suoi mobili, a diminuire il

ed alla educazione di particolari numero de'suoi famigliari i più ne-


l'eligiose e maestre, che insegnano cessari, non che persino a vendere
un metodo di vita divota e civile, gli ornamenti , e gli argenti della
e ammettono le educande a molti sua cappella ; e, divenuto Papa, tro-
degli atti propri di tutta la reli- vando cento mila scudi destinati
giosa comunità. ad un' opera che non si faceva, li

L' origine de' conservatorii ( ec- applicò tutti pei conservatorii. Co-
cettuato quello delle Projette isti- sì Roma anche per queste istitu-
tuito da
Innocenzo III ) sem- zioni pie ed utilissime primeggia,
bra rimontare ai primi anni del qual si conviene alla capitale ed
secolo XVI per le provvide cure al centro del cattolicismo, come fu
e pel costante zelo de'sommi Pon- la prima in questo genere di educa-
tefici, nonché per la generosa pietà di zione, che porgesse esempio all'I-

Quindi nel
tanti benemei'iti istitutori. talia, e all'Europa. E nel pontifi-
fine di quel secolo vediamo occu- cato di Pio VI, ebbero pur luogo
parsene anche Sisto V, il quale e- diverse fondazioni di utili conser-
resse un conservatorio per le vedo- vatorii, mentre altri ne sperimen-
ve, e per le zitelle nella regione tarono la generosità.
de'Monti, presso il monistero di Dell'utilità e della storia de'con-
s. Bernardo, applicandovi l' eredità servatoiui trattarono diversi auto-
di Marc' Antonio Moreti, e di Mad- ri. Rammenteremo pertanto Cam-
dalena Strozzi Anguillara. Nel se- millo Fanucci, nel trattato di tut-
colo seguente Alessandro VII, com- te leopere pie della città di Roma;
passionando lo stato abbandonato Carlo Bartolommeo Piazza nelle
e pericoloso di tante zitelle, che diverse erudite sue opere, massima-
ad onta de'numerosi conservatorii mente neW Eusei'ologio Romano, e
di Pioraa vagavano per la città, nelle Opere pie di Roma, trattato
fece aprire scuole per tutti i rioni \\\ De' conservatorii di zitelle, don-
jjerchè ivi ad esse s'insegnasse lutto ne penitenti, e fanciulle. A' nostri
ciò che concerne la santa nostra re- giorni d. Guglielmo Costanzi pub-
ligione, e le arti domestiche proprie blicò l'Oi'.re/vato re di Roma ec.,ove
del sesso. Indi, per non dire di al- nel libro Vili, tratta delle Istitu-
tri Pontefici, fubenemerito
assai zioni pie per l'educazione delle don-
dei conservatorii Clemente XI crea- zelle. Monsignor Carlo Luigi Mo-
to nel 1700, sia aumentarne
coli' nchini nel libro intitolato: Degli
il numero, sia col costituire ad alcuni istituti di pubblica carità e d'istru-
le dotazioni, e sia assegnandone del- zione primaria in Roma, nella par-
le altre perchè le donzelle con te seconda, al § Vili di sua erudita
lucili là potessero prendere un col- prefazione ,
parlando dei conserva-
CON CON II

torli , COSI siSebbe- esprime : « » scritte qualche congregazio-


a
> ne stimi che piuttosto domestica « ne di carità , per esempio le
5 debba essere l'educazione delle » figlie del rifugio (di cui parlani-
> donne, perchè appunto domesti- » mo al voi. Vi pag. 272, e seg.
) ca è la loro destinazione, laddo- « del Dizionario) , e l' educazione
> ve pubblica è per gli uomini; » sarebbe senza pregiudizi. Leone
j ciò non ostante utile è certamen- » XII volle dare ai conservatorii
5 te l'istituzione de'conservatorii, » un comune centro; or però vi
* poiché molte donzelle del po- " hanno tanti superiori quanti so-
> polo non avrebbono modo d'es- « no gl'istituti ".
> sere educate nelle proprie fami- Molti conservatorii hanno
un Car-
> glie. I conservatori! ne pongono in dinal per protettore o superiore.
,

salvo molte, che o prive di ge- Noi andremo compendiosamente a


5 nitori, o da loro crudelmente descrivere i principali conservatorii,
> abbandonate, cadrebbero presto che al presente fioriscono in Roma
o tardi vittima della seduzione. con l'autorità dei sunnominati scrit-
j L'istruzione religiosa, l'ammaestra- tovi e di altri, riportandoli qui ap-

mento ne'lavori donneschi, il vit- presso per ordine, e secondo l'epo-


j to sobrio, il vestir semplice ed ca della individuale loro istituzione.
uniforme , l' impratichirsi negli L' amministrazione, e la direzione

uffici di dispensa, cucina, bucato de'conservatorii, nel corrente secolo,


j e che nelle famiglie è
tutt'altro a cagione delle note vicende, andò
j affidato alledonne, rende buo- soggetta a cambiamenti. AH' epoca
* ne madri quelle che vanno a ma- dell' invasione delle armate impe-
> rito. Che se i conservatorii con- riali francesi, cioè nel i8og, i con-

j gedassero le zitelle giunte che servatorii di Roma furono riuniti


" fossero a maturità, il bene di ed assoggettati ad una commissio-
queste istituzioni si dilTonderebbe ne amministrativa , composta di
sopra un maggior numero d'in- monsignor Giovanni Fornici, del
dividui; in luogo di quelle che p. Polani, parroco della chiesa di
già compirono 1' educazione ed s. Maria del Popolo, e del cav.
hanno età da reggersi da sé stes- Francesco Bernini. La commissione
se, subentrerebbero altre più gio- amministrativa si occupò tanto del-
vinette, che invano or domanda- la disciplina morale, che dell' eco-
no questo soccorso.E quelle fem- nomico dei conservatorii, e siccome
mine che vi dimorano, certe che la maggior parte delle rendite con-
il conservatorio non è la loro sisteva in Luoghi di Monti {^Fcdi)y\xx
stanza perpetua, si darebbero mag- assegni sulla cassa della Dateria apo-
gior carico d'apprendere, e si ren- stolica, della Elanosineria dd Papa,
derebbero più preveggenti. Né sa- e dei Vacabili ( Fedi) , ed altre
rebbe ardua cosa trovar loro un che erano addette al cessato gover-
collocamento, poiché se non ad al- no pontificio, e perciò ammortizza-
tro potrebbero acconciarsi nelle pri- te, così valutandone il totale fu
vate famiglie, che invano or chieg- assegnato ai conservatorii un com-
gono fanles(;he abili ed oneste. Al- penso, che mensilmente doveva pa-
levecchie che fanno da priore, e gare la Mairiìi sul prodotto dei cosi
' maestre, supplirebbero donne a- delti odivi, ossia il dazio, e consumo.
,

13 CON CON
Nell'anno i8i4, ripristinato il torio di s.Michele a Ripa (Fedi),
governo pontificio provvisorio, seb- ove esistono più centinaia di donne,
bene Pio VII a' 24 maggio rien- non fu riunito alla commissione
trasse gloriosamente in Roma da amministrativa, ma restòannesso
dove era stato dalla forza strap- alla sua propria amministrazione,
pato a' 6 luglio i8og, fu egual- vale a dire dell'ospizio apostolico,
mente per modo provvisorio con- affidata in quell'epoca al p. Isaia
fermata la commissione amministra- generale dei Somaschi.
tiva dei conservatorii di Roma Succeduto nel pontificato a Pio
venendo però cambiati i soggetti VII, il zelante Papa Leone XII,
che la componevano Ne fu fatto . nella vista di richiamare i conser-
presidente monsignor Ercole Dan- vatorii di Roma allo spirito della
dini che poi venne creato Cardinale, loro primitiva istituzione, a dissi-
e vennero eletti membri il can. Lui- parne gli abusi che in progresso
gi del Drago, al presente Cardinale di tempo erano introdotti, e
vi si

di santa Chiesa, il canonico Luzi, e a più util lente sistemarli, con suo
il cavaliere Questa nuova
Nuzi. moto-proprio de' 1 4 novembre 1826,
commissione durò undici mesi, men- decretò che tutti i conservatorii di
tre nel febbraio del i8i5, fu di- Roma fossero da quell'ora in avan-
sciolta per ordine di Pio VII, il ti esclusivamente regolati, diretti,
quale coli' organo della segretaria e amministrati da una deputazio-
di stato, restituì l' amministrazione ne permanente, composta di un Car-
parziale d'ogni conservatorio di Ro- dinal presidente, di quattro asses-
ma, agli antichi protettori. Cardi- sori, e di un segretario con voto.
nali, prelati, deputati, superiori, e Per presidente dichiarò quel Pon-
precisamente secondo il sistema, e tefice il Cardinal Ludovico Micara,
le individuali norme anteriormente per assessori i monsignori Giovanni
esistenti nell'anno 1809. Soglia arcivescovo di Efeso e suo
Qui conviene notare, che in detta elemosiniere, ora Cardinale, Carlo
amministrazione restò compreso il Chicherio, Francesco Capaccini, al
Conservatorio delle Borroniee ( P^e- presente internunzio apostolico nel
di) escluso nella seconda riunione Portogallo , e Stefano Scerra, at-
ordinata da Leone XII, della qua- tualmente vescovo di Orope, e se-
le andiamo a parlare. L' esclusio- gretaiùo della congregazione della
ne si fu per la caducità, stabilita dal Immunità. Per segretario nominò
fondatore Cardinal Vitaliano Bori'O- poi il canonico Giovanni Maria
ineo, il quale nel suo testamento Mastai-Fen-etti, ora Cardinale, che
determinò, che se per fatto sovrano fu succeduto da monsignor Anton-
fosse cambiato l'amministratore del Maria Cagiano-de-Azevedo, ora se-
conservatorio, (che nominò in perpe- gretario di consulta; mentre per
tuo il direttore prò tempore dell'ora- computista fece Germano Doria.
torio del p.Caravita,il quale all'epoca Volle il Papa Leone XII che uno
della fondazione era sotto la direzione de' detti assessori fosse incaricato
dei sacerdoti secolari) restasse abolito della soprainlendenza allo spiritua-
il conservatorio, e devolute fossero le le, e al disciplinare di tutti i con-
rendite all'ospedale di Milano. E da servatorii, l'altro all'incremento del-
osservarsi ancora, che il Conserva- l' industria, e delle manifatture, e
,,

CON CON i3
destinò gli altri due assessori a Vili, eglidopo aver udito il pa-
sopravvegliare all' amministrazione ,
rere di una commissione di Car-
alle sue rendite, ed alle sue spe- dinali espressamente a ciò deputa-
se. Per semplificare poi l'ammini- ta, con sue lettere apostoliche:
strazione ordinò quindi, che lo sta- Litlerae apostolicac quibus coeno-
bilimento dei conservatorii venis- hia puellarum Urbis ^ vulgo conser-
se considerato per modani imius, vatorii, ad pristinum statum revo-
dichiarando addetti a questo va- cantur, date a' 28 agosto 1829, e

sto stabilimento i locali conosciuti che incominciano colle parole: In-


sotto le denominazioni di Conser- ter praeclara quae Urbeni deco-
vatorio di Paolo primo eremita;
s. rant christianae charitatis monu-
della divina Provvidenza j delle menta, etc, dichiarò, che, conosciu-
Pericolanti; de' ss. Clemente e Cre- tosi dalla temporanea riunione dei
scentino detto le zoccolette ; di san conservatorii di Roma, e dalla com-
Pasquale; delle mendicanti; il con- parazione degli uni cogli altri ciò
servatorio Pio, e quelli di s. Eu- che fosse necessai'io di emendare in
femia, del Refugio, di s. Caterina ciascuno di essi, a conservare nel mi-
de'Funari, ec. Né lasciò ancora Leo- glior modo integre e salve, secondo le
ne XII di prescrivere le norme per disposizioni dei pii fondatori, era espe-
la organizzazione dell'imponente sta- diente ordinare, che a tutti fossero
biUmento ; i requisiti delle alunne restituite le proprie case, e toi'nasse-
educande, e convitti'ici , affinchè ro a fare come prima separate fa-
possano essere ammesse nei conser- miglie. Volle per altro il plaudente
vatorii, secondo la stabilita classifi- Pontefice, che l'assegnamento an-
cazione ; il sistema di educazione ; nuo di scudi ventoltomila e cin-
le qualità dei lavori in che debbono quecento , fatto dal suo predecesso-
le donzelle istruirsi; il numero da re allo stabilimento de'conservatorii
ammettersi in ciascun conservato- i*iunitisi sulla cassa del pubblico
rio,ed altre provvidenze. A soste- erario, fosse continuato sino a nuo-
gno de' suoi pesi appropriò allo ve provvidenze, e ripartito in pro-
stabilimento tutti i beni, le rendi- porzione de' bisogni di ciascun con-
te, e gli effetti de' singoli conserva- servatorio. Il pubblico erario con-
torii di Roma riuniti, e ne formò tinuò a pagare ai conservatorii di
una generale amministrazione. Chia- Roma la detta somma, conforme a
mò in fine l' erario pontificio a quanto tuttora ricevono per mezzo
soccorrere lo stabilimento stesso, della direzione generale del debito
somministrandogli un sussidio an- pubblico, che incominciò per mas-
nuo di scudi ventotto mila e cin- sima generale a pagare dal gen-
quecento, e facendo in pari tempo naio i833.
cessare ai conservatorii tutti i soc-
corsi che percepivano in vari mo-
Conservatorio delle Pro/ette, presso
di dalla elemosineria apostolica
l'ospedale di s. Spirito in Sas-
dalla dataria, dall'amministrazione
sia.
de' lotti, da altre casse, non che
dal medesimo erario pontificio.
Passato agli eterni riposi Leone Al gran Pontefice Innocenzo HI
XII, nel 1829, e succedutogU Pio si deve principalmente , il cele-
i4 CON CON
bratissimo, e benemerito Ospedale zione di farsi monache, comparivano
di s. Spirito in Sassia {Vedi), e abbigliate come tante spose, le altre
suoi annessi, e l'orif^ine del vasto incedevano vestite in abiti semplici,
conservatorio delle Projette, situato e gli svizzeri del Papa in doppia fila
in una parte del grandioso palazzo le accompagnavano. La processione
congiunto allo spedale, di cui si terminavasi coi cantori, e coi cano-
parlò anche all'articolo Commen- nici l'egolari dell'Ordine di s. Spi-
datore dì s. Spirito [Vedi). II me- rito. Tutta la città accorreva a vede-
desimo Innocenzo III, con saggio re tali processioni, principalmente
divisamento, prepose alla direzione quelli che bramavano
sceglierne una
dell'ospedale, ed all'assistenza degli per moglie- Perciò matrimoni era-
i

infermi i canonici regolari di s. no frequenti, e nel 1 647 se ne cele-


Spìrito in Sassia {Vedi), e, come brarono settantacinque. Tuttavolta le
si dice a quell'articolo, affidò l'edu- processioni vennero abolite nei pri-
cazione, e la direzione delle espo- mordi del secolo XVIII.
o nate da po-
ste figlie illegittime, Clemente Vili prese cura delle
veri,o snaturati genitori, a certe monache di s. Tecla, edificò a questa
monache pur bastarde, che presero santa per uso loro, e per quello
il nome di s. Tecla. delle Projette una chiesa, conceden-
Per rendere le monache anche do alle monache 1' uso del velo ne-
utili all'ospedale, stabili che quel- ro sul capo, e secondo il p. An-
le giunte ad età matura si recas- nibale da Latera, Compendio della
sero a fare in esso i servigi ed a Storia degli Ordini regolari, t. I.
soccorrere gì' infermi. Ma in pro- p. 33, Clemente Vili ampliò anche
gresso di tempo venne loro tolto il locale in forma di monistero. Di
questo incarico, ed esclusivamente poi nel pontificato di Innocenzo X,
ebbero quello di educare le bastar- incolpate le monache di qualche dis-
de. L'istituto si propagò altrove, ordine, secondo alcuni, restarono sop-
massime in Polonia, ma senza clau- presse. Nel precedente pontificato
sura e pel solo fine di servire gli in- di Paolo V e nel 16 16 erasi pub-
fermi, divenendo anzi sotto tale a- blicata la Notificazione sopra le va-
spetto il modello a simili istituti di rie provvidenze riguardanti il buon
religiose ospitaliere, che in progres- regolamenlo del conservatorio di s.
so si sono fondati. Spirito. V. il p- Bonanni, Catalogo
Nel secolo XV, Pio II oi'dinò che in degli Ordini religiosi delle Vergini
giorni determinati, si facessero ogni a Dio dedicate, par. II, capo LXIV,
anno tre processioni, cioè nella secon- monache di s. Spirito in Sassia, ove
da domenica dopo la festa dell'E- pure se ne vede la figura. Ma dal
pifania , ai 25 aprile in quella di Cardinal Petra, Comnientaria ad
s. Marco, e nella seconda festa di Const. Apost. t. II. p. 254 num.
Pentecoste perchè fossero le Pi'ojette 20 edizione di Roma 1706, si ri-
vedute dal pubblico. La processione leva che le monache ancora esisteva-
veniva aperta dai bastardi maschi, no col voto di clausura a differenza
che allora dimoravano nel pio luogo, delle polacche che non l'avevano.
e seguivano due a due le numerose Si legge ancora che il prelato com-
fanciulle precedendo alle minori le mendatore alla nuova superiora con-
maggiori. Quelle che avevano voca- segnava un piccolo bastone in se-
CON CON i5
anodi ci misdizione, a differenza del- dote quando si maritano. La dote
le abbadesse che usano il pastorale. che dà loro la pia casa è di cento
Il commendatore di s. Spirito, scudi, e l'abito che usano le Projet-
monsig. Virgilio Spada, per miglio- te quando escono dal conservato-
rare r educazione delle bastarde, rio è di lana color scuro lionato,
e per avvezzarle alla parsimonia portando in capo im velo bianco.
ed al lavoro, apri un nuovo con- Leone XII fece ristampare nell'an-
servatorio per le Projette che si no 1827 le loro regole con questo
restituivano dalie nutrici, ed in es- titolo: Regole sul conservatorio del-
so stabilì telai di lana e canape; quin- le zitelle Projette di s. Spirito, ema-
di, perchè le donzelle lavorassero di nate dalla sagra visita apostolica
buona voglia, diede loro parte del del 26 giugno 1827.
guadagno, e dispose ancora che gli

ulìici di cucina si facessero per tur- Conservatorio delle Neofite. V.


no medesime, affinchè diventas-
dalle l'articolo Neofiti.
sero abili fantesche. Si osservò che
il desiderio nelle Projette di faticar Conservatorio di s. Caterina dei
meno, o star meglio, le spronava Funari.
a contrarre matrimonio, o ad ac-
comodarsi a servire nelle case priva- Nel rione XI s. Angelo evvi la
te, cosicché in breve tempo la fami- chiesa, e il conservatorio di s. Ca-
glia della pia casa sarebbe stata terina de'Funari, del quale volendo
ridotta metà. Però in seguito
alla meglio far conoscere l'origine, par-
il numero delle Pi-ojette talmente leremo prima della chiesa, oltre
si aumentò che Benedetto XIV fe- quanto e del conservatorio e della
ce ampliare il locale coli' aggiun- chiesa stessa si è detto da noi al
gervi una fabbrica capace di quat- volume IX pag. 146 del Diziona-
tro dormitorii, e diede alle Projette rio, allorché parlammo della cap-
tutto quello spazio presso il Tevere pella cardinalizia, che ivi si celebra
che occupava Tantico cimiterio (co- ai 25 novembre per la festa di
me dicemmo al voi. XIII pag. i52 santa Caterina vergine e martire.
del Dizionario) ricingendolo pure di Diremo qui adunque che nel XII
muro. Sotto i dormitori furono co- secolo ivi esisteva una chiesa inti-
struiti alcuni portici, o loggie coperte, tolata a santa Maria Dominae Ro-
per distendervi le biancherie nei sae, forse dal nome di chi l'avea
giorni piovosi, ed edificata fu pure fondata. Dicevasi pure in Castello
una stufa. Il bucato, per tutta la Àureo, perchè era nelle rovine del
pia e vasta casa di s. Spirito, è af- circo Flaminio. Cencio Camerario,
fidato alle Projette, alcune delle qua- neir ordine Romano , nomina un
li tessono le fascie pel baliatico de- monistero annesso monasterium Do-
gli esposti, il treliccio per i materassi minae Rosaej ma, secondo altri, ab-
dell'ospedale, mentre altre si occu- biamo che nel secolo XIII, e nel
pano in cucire, aggricciare cotte e bel mezzo del circo Flaminio, già
rocchetti, ricamare in seta d'oro ed esisteva una piccola chiesa dedicata
esercitarsi in altri donneschi lavori, a s. Rosa di Viterbo, detta in Ca-
da cui traggono profitti, che spen- stro Àureo , i. cui vestigi tuttora
dono per loio uso, o ripongono per si veggono dentro il contiguo mo-
,

lU CON CON
nistero. Quindi fu eretta un'altra ri. L' interno della chiesa è ricco
cliiesa dedicata a che s. Caterina, di marmi, pitture ed ornati, per
volgarmente fu detta de' Funari cui riesce assai elegante. Il quadro
dappoiché restando ancora nel se- dell' altare maggiore, sotto il quale
colo XV
sgombra in gran parte l'a- si venerano i corpi de' santi marti-
rea del circo Flaminio, del quale ri Saturnino, Sisinnio, e Romano,
eziandio duravano la forma, e l'an- oltre diverse reliquie, è di Livio
damento dei sedili, il lungo spa- Agresti, che vi figurò il martirio
zio disabitato serviva ai funaiuoli di s. Caterina. Egli inoltre dipin-
pel lavorio delle corde. Da ciò se lateralmente i ss. Pietro e Pao-
la chiesa di s. Caterina, ch'era nel lo, e al di sopra la ss. Annunziata.
centro del circo, fu delta àiQFuna' La volta del detto altare, e quel-
ri. Ridolfino Venuti, Roma moder- le delle cappelle, non che i qua-
na, t. II, pag. 847 ; il Piazza, Ope- dri di esse, sono da Anni-
dipinti
re ec. p. iSj, delle zitelle dì s. Ca- bale Caracci, dal Muziani, da Fe-
terina de'Funariy ed altri scrittori, derico Zuccari, da Scipione Pulzo-
asseriscono che s. Ignazio Lojola, ni, detto Gaetano, da Marcello Ve-

fondatore della compagnia di Gesù, nuti, da RafFaellino da Siena, da


nel i536, ottenne dal Pontefice Giovanni Zanna, detto il Pizzica,e
Paolo HI la chiesa di s. Caterina, da Girolamo Nanni.
e che restauratala colle limosine di Per opera adunque di s. Ignazio
pii benefattori, fabbricò l' annesso Lojola fu fondato questo conserva-
conservatorio e monistero per l'e- ed istrui-
torio, affine di preservare
ducazione di povei-e donzelle, espo- donne che si erano
re le figlie di
ste alla seduzione. Il Cardinale Fede- abbandonate al mal costume , o
rico Donato i544> intra-
Cesi, nel di quelle estremamente povere. A
prese a fabbricare magnificamente questa istituzione , verso l'anno
la chiesa con architettura di Gia- 1543, si unì una congregazione
como della Porta , lavoro che fu o confi'aternita composta di persone
compito sotto Pio IV nel i564. pie e nobili, per aiutare il santo
Oltre a ciò il benefico Cardinale nel buon governo delle donzelle, e
vi collocò alcune campane che fe- neir amministrazione delle limosi-
ce venire dalla Germania, il con- ne relative al mantenimento.
loro
certo delle quali riusciva uno dei La divina Provvidenza suscitò mol-
pili armoniosi e più belli di Roma. ti generosi benefattori, e pel primo,

La facciata esterna di travernino è il lodato Cardinal Cesi, che in be-


riguardata dagl' intendenti per una neficio dell'istituto fabbricò la chie-
delle migliori del nominato archi- modo narrato^ né mancarono
sa nel
tetto,venendo decorata la porta, Romani Pontefici a soccorrerlo, ed
nei due lati esteriori, da due bel- arricchirlo di grazie e privilegi, co-
lissime colonne di marmo paonaz- me Paolo IH nelle lettere aposto-
zetto. Altri Cardinali, che nominam- liche colle quali approvò 1' istitu-

mo nel succitato articolo, ristaura- to; Paolo IV ai 2 novembre del-


rono ed abbellirono sì la chiesa, l'anno i558, e con la bolla de' 2
che il monistero, né vogliono esse- gennaio del i56o, Pio IV, e poscia
re senza menzione il Cardinal Gio. Pio V, e Clemente Vili ec. Sot-
Battista Altieri, ed altri benefatto- to quest'ultimo lo stabilimento fio-
.

CON CON 17
riva a tal sei;no, che conteneva ricamare, nell'aggricciare ec. : si eser-
centosessanta donzelle. Ma già alcu- citano anche nelle faccende dome-
ne maestre assegnate alla istruzione stiche, per essere poi utili alle lo-
delle giovinette, trenta anni circa ro famiglie. Anticamente il conser-
dopo la fondazione, vollero assumere vatorio concedeva le figlie del luo-
r abito monastico di s. Agostino, e go per fantesche , col patto peiò
quindi professarne la regola. Secon- che chi le prendeva dovesse rite-
do diversi autori, anche s. Filippo nerle sei anni , e dar loro scudi cen-
Neri concorse a questa utile istitu- tocinquanta di dote quando si ma-
tione, ed suo inci'emento, per
al ritavano. Contigua al monistero era-
ricoverare, educare, mantenere e vi una casa per accogliere le figlie

dotare le povere fanciulle esposte del luogo se divenivano vedove, le


a pericoli. 11 Cardinal Antonio Bar- quali vi restavano finché passavano
berini fratello
, di Urbano Vili, a seconde nozze. Vi si ritiravano
cliiamato s. Onofrio dalla sua chie- eziandio le figlie del luogo, che mal-
sa titolare, lasciò al conservatorio ren- trattate dai mariti non potevano
dite pel mantenimento di due nobili soffrirne le sevizie, ed esse vi ri-
donzelle povere e pericolanti nell'o- manevano sino alla reciproca paci-
nestà, la cui scelta spetta al Car- ficazione. In questo conservatorio
dinal protettore, il quale subentrò prima teneva anche scuola per
si

al governo del luogo, al mancar le fanciulle di onorate famiglie,


della confraternita. Egli è per que- senza che potessero pernottarvi
sto che sono nel Cardinale le fa- Tanto le educande che le figlie del
coltà della nomina dei deputati del luogo vestono abito di prammatica
conservatorio, e delle figlie del luo- nero. L'edifìzio è un fabbricato ben
go. L'istituto si compone di mona- murato, e meglio scompartito.
che, di orfane, ed anche di civili Abbiamo dal diarista Giacinto
donzelle, che pagano una mensi- Gigli nel Diario che scrisse dai
le pensione di cinque scudi, e sono 1608 al 1657, che a' 7.5 novem-
affidate alla cura delle monache. bre, festa di s. Caterina, le zitelle
Le orfane sono chiamate figlie del di questo conservatorio uscivano dal
luogo, e vengono gratuitamente ali- monistero, vestite le maggiori, di
mentate, né da esse si richiedono roverso lionato, e panno bianco in
le qualità volute nella primitiva testa, e precedute dalle più piccole
fondazione, bastando loro la povertà, vestite da angeli e da sante. Quindi
civile condizione, e lo stato di orfane. processionalmente si recavano alle
Ma sì queste che le educande godono chiese del Gesù, di s. Maria sopra
il medesimo trattamento, e se le fi- Minerva, e dei ss. XII apostoli, e poi
glie del luogo si maritano, hanno si restituivano al conservatorio. Ma
una dote di cinquanta scudi^ e se nel 16 IO, essendosi smarrita una
si monacano nello stesso monistero, donzella, si tralasciò di fare la pixi-
devono somministrargli una dote cessione. Tuttavolta, dopo ventidue
di quattrocento scudi. Esse lavorano anni, il di primo maggio 1640,
tanto pel pio luogo, che per qua- tornarono le zitelle ad uscire dal
lunque committente, ed in questo monistero, ed in processione anda-
secondo caso è per loro il profitto. rono tutte vestite come sopra, alla
I lavori consistono nel cucire, nel visita della detta basilica de'ss. XH
VOL. XVII. 2

^jS^y^n^iìh Covvecp,
i8 CON CON
apostoli, in numero di centocinquan- sulla strada a destra della via Ap»
tasette, essendo altre rimaste in ca- pia, che pur chiamasi del Divino
sa. Termina il racconto il Gigli Amore. Il castello, che dà nome
col dire che la causa di questa al fondo, sorge su di un colle iso-
nuova uscita si fu perchè non es- lato, avente il recinto coronato da
sendo piti vedute , più non si torri quadrilatere pienamente in ro-
maritavano Le costituzioni della
. vina. La costruzione si attribuisce
compagnia delle vergini miserabili agli Orsini, forse nel declinare del
di s. Caterina della Rosa di Ro- secolo XIII; ma i fabbricati del-
ma, furono stampate negli anni l'internosembrano opera del seco-
1601, e nel
1607, i655,
1700. lo XV. Il nome di Leva deriva
La regola Agostino per le
di s. da Olibanuni, nome comune a mol-
monache di s. Caterina della Rota, ti fondi ne'bassi tempi, e voce bar-
si pubblicò in Roma nel i63o, nel bara significante incenso, e data pro-
1700, e nel 1785. K. il Raggua- babilmente a quei fondi assegnati
glio delle opere pie stabilite in Ro- alle chiese per le spese dell'incenso.
ma da s. Ignazio Lojola § IV. Fu detto ancora quel lenimento Ca-
Monistero e casa per le fanciulle stel di Levano, da mons. Oliba-
pericolanti. ni. Entrando nel cortile , che pre-
Appartiene a questo monistero cede la chiesa, si vede incastra-
illenimento nell'agro l'omano chia- ta nel muro una lapide, dalla qua-
mato Castel di Leva, p\h volgarmen- le, e da alcuni frammenti di anti-
te conosciuto col nome di Madon- chitàj si rileva che ne'dintorni ab-
na del Divino Amore per la chiesa bia forse esistito una villa antica
ivi dedicala alla Vergine sotto questo della gente Faccia.
titolo. E siccome il lunedì dopo la Venendo alla chiesa, e alla pro-
Pentecoste ad essa concorre in gran digiosa immagine, i numeri àe Dia'

folla il popolo di Roma, quello di ri di Roma 36o5, e 36 4 dell'an-r

Albano e di altri luoghi, così per no 1740, riportano la descrizione


la tanta celebrità popolare della del riconoscimento dell'antichissima
chiesa, non riuscirà discaro un cen- immagine della Madonna del Divi-
no storico sul lenimento, e sulla no Amore, dipinta sul muro del
miracolosa immagine, che ivi si ve- diruto castello di Leva, di proprie-
nera. cenno storico sul primo
Il tà delle monache Agostiniane di s.

lo deduciamo dal Nibby, Analisi Caterina de'Funari, pei copiosi mi-


de'dintorni di Roma, l. I, p. 4^^» l'acoli operati. Vi si recarono il Car-

e quella sul secondo dai Diari di dinal Guadagni vicario di Roma, e


Roma, di cui citeremo i numeri. Il monsignor Spada vicegerente. Quin-
numero 4^* ^^^ 18 14 ci dà la com- di fu tagliato il muro ov' era la

pendiosa istoria della chiesa, del sacra immagine, la quale in pro-


monistero, e del conservatorio di cessione venne trasportata alla vi-

s. Caterina de'Funari. cina tenuta, detta la Falcognana,


Il Castel di Leva, diviso dal mon- della nobile famiglia Cenci, e col-
te di Leva, appartenente alla no- locata nell'altare maggiore della
bile famiglia Gavotti, contiene cir- chiesa dedicata ai santi re magi. I
ca rubbia 149, e si trova sette mi- numeri dei Diari di Roma ^"iiQ
glia fuori di porla s. Sebastiano e 439.9 dell'anno 174Ì fiumo la nar-
4

CON CON 19
razione della chiesa fatta fabbricate ro presso Colonna Trajana {Fedi),
dalle monaclic, e dai loro superiori, della demolizione dell' una e del-

nel sito precisamente ove fu tolta l'altro, del passaggio che fecero le zi-

l'immagine della Beata Vergine, e telle prima nel conservatorio di s.

parlano anche del solenne traspor- Caterina de'Funari, poi nel 181
to, e processione colla quale la im- nel monistero di s. Ambrogio a
magine stessa, dalla chiesa della [)iazzaTartaruga, quindi nel 1828
Falcognana, ov'era stata tempora- per disposizione di Leone XII nel
neamente depositata, venne stabil- conservatorio delle Trinitarie a s.
mente collocata nella propria chie- Paolo primo eremita, e finalmente
sa. Il trasporto essendo seguito nel- nel 1840 nelle medesime vicinan-
la seconda festa con
di Pentecoste, ze del foro Trajano, presso la chie-
in diligenza plenaria concessa da Be- sa di s. Lorenzo, a Macel de'Cor-
nedetto XIV a tutti quelli che in vi, detto volgarmente s. Lorenzolo,
tal giorno visitavano la divota i»n- si tratta neivolumi IX pag. 2o3,
magine, ne venne a quel giorno e 204 ; e XII pag. 9 del Diziona-
stabilita la festa ogni anno col pre- rio. Solo qui aggiungeremo , che
mio delle sante indulgenze. Final- l'istituto fu sempre protetto dai
mente, dal num. 5i3o dei Diari di Pontefici, e ricolmo di privilegi ed
Roma del lySo, il Cardinal Rezzoni- esenzioni, massime da Urbano Vili,
00, che poi fu Papa Clemente XIII, che privativamente gli assegnò gli u-
si recò a consagrare l'altare della tili della Depositeria Urbana (Fe-
Madonna Divino Amore assi-
del di ), ne confermò protettore in
stito da monsignor Castelli vicario perpetuo il Cardinal camerlengo
del monistero de' Funari , e poi pro-ternpore , e volle che il pre-
Cardinale, avendo esposte il giorno lato uditore del camerlengato , e
precedente le sagre reliquie e fat- i cavalieri deputati ne fossero gli
te le consuete vigilie, monsignor amministratori, e deputati anche
Torio vescovo di Monopoli La . del monistero delle cappuccine di
divozione verso la detta miracolo- s. Urbano. Come uditore del camer-
sa immagine si è mantenuta sem- lengato ne fu amministratore mon-
pre viva: immenso n'è il concorso, signoiv Bra.'^chi divenuto Pontefice
ed intorno alla chiesa ed al porti- col nome di Pio VI. Continuò egli
co,si veggono appese le testimo- la sua propensione al conservatorio,

nianze delle grazie ricevute ex e per la divozione che aveva alla


Ìvoto. vergine, e martire s. Eufemia, ogni
anno ne visitava la chiesa nel di
Conservatorio de'ss. Quattro. della festa, accordandole alcuni pro-
venti nel 1785, come abbiamo da
V. gli articoli Chiesa de'ss. Quat- una iscrizione lapidaria del celebre
tro Coronati , e Collegio Sal- Morcelli. Brevemente vogliamo dar
VIATI. un cenno sulla chiesa contigua al
nuovo conservatorio intitolata a s.

Conseri'aton'o di s. Eufemia. Lorenzo detto puranco s. Lorenzuo-


lo. Posta nel rione Monti fu già ,

Dell'origine di questo pio luogo, una delle antiche parrocchie di


della sua antica chiesa e moniste- Roma. Clemente XI nel 1704 la
.

20 CON COi\
dioilc ai pp. Pii Operai, i quali, a p. io(), Delle mal maritate alla
cagione della ristrettezza del luogo, Longara.
passarono alla casa e chiesa di s. Al p. Domenico di Gesìj Maria,
Maria de'Monti. Restò soggetta al carmelitano scalzo , dobbiamo nel-
vicariato di Roma, ma mentre era l'anno 16 1 5 fondazione del moni-
la

vicario il Cardinale Carlo Odescal- stero, o conservatorio di s. Croce, ove

chi fu ceduta alle zitelle del con- introdusse alcune donne, che aveva
servatorio di s. Eufemia, riducendo raccolte in una piccola casa, e dove
la camera apostolica il contiguo con apposite regole da lui scritte le
locale, antica abitazione del parro- manteneva colle limosine che andava
co, e poi del rettore della chiesa stes- raccogliendo. Ebbe per fineil vene-

sa. Le pitture dell' altare maggio- rando religioso di togliere dal pec-
re, e quelle della volta furono o- cato le donne di vita disonesta sen-
pei'a di Giovanni Alberti. A' io a- za obbligarle a voti ed a clausura,
gosto ivi si celebra la festa del permettendo ad esse di entrare in
santo titolare, e dice Ridolfino Ve- altri monisteri a vestire l'abito reli-

nuti, Roma moderna, 1. 1, pag. 80, gioso, o di maritarsi. Ajutò mirabil-


che questa chiesa di buona forma, mente questa pia opera Baldassare
dalla sua piccolezza chiamasi s. Lo- Paluzzi nobile romano, con generose
l'enzolo somme. Dopo qualche tempo le don-
ne ivi recluse vollero assumere per
divozione un abito monacale nero
Conservatorio di s. Croce della Pe-
e tagliarsi i capelli, ciò che in pro-
nilcnza alla Longara dello del
gresso fecero con qualche solennità.
Buon Pastore.
Quindi il p. Domenico, ajutato an-
cora dai copiosi soccorsi del duca
11 conservatorio di s. Croce, det- di Baviera, di cui godeva la prote-
to le Scalette, è un pio luogo ove zione, potè fabbricare la chiesa, e
dal Cardinale vicario si pongono il monistero, al quale fu pure gene-
le femmine di cattiva vita. Soglio- roso benefattore il Cardinale An-
no ivi pur anche ritirarsi le mal tonio Barberini, fratello di Urba-
maritate, e quelle che abbandonan- no Vili.
do la vita licenziosa, si vogliono Il governo del luogo venne po-

dedicare al servigio di Dio, ed alla scia affidato ad un Cardinal pro-


salvazione della propria anima. Si- tettore, ad un prelato, e ad alcuni
mili ricetti sono in Roma molto deputati, e da ultimo cioè nel 1802,
antichi, e fino da Leone X si era al collegio de'parrochi di Roma, co-
aperto il monistero delle Coiivertile me si dice Conser-
parlando del
nella via del Corso, di cui parlam- vatorio della divina Clemenza (Fe-
mo ai voi. I p. i35, e li p. 3oi di). Ma mentre di questo luogo
del Dizionario. Quindi s. Ignazio era vicario il Cardinal Carlo Ode-
Lojola nella stessa via della Lon- scalchi, col beneplacito apostolico
gara, sotto Paolo III nel iS^i, ne fu affidata la direzione alle
istituì il conservatorio mal delle monache di Nostra Dama di Carità
maritate, che non volevano, o non del buon Pastore di Angers, dette
potevano stare coi loro mariti. Di perciò del Buon Pastore (Vedi).
esso tratta il Piazza, Opere pie, A quell'articolo si dice che l'ammi-
,

CON CON 2t
ti iili azione del consei" valori o fu ìo- per la comunità, corispondente al
10 alfidata nel 1889, che il nume- coro delle monache ed all'altare, che
ro delle penitenti si è aumentato, perciò fu eretto isolato. 11 monistero
clic molte di esse richiesero di ri- viene chiamato delle Scalette, per-
manervi, altre di ritirarsi , ed al- chè due piccole scale danno accesso
tve finalmente rientrarono nelle al medesimo, ed alla cliiesa. Sopra
vie della grazia, e ritornarono nel la porta esterna del monistero si è
seno delle proprie famiglie. Il re- ora collocata la statua rappresentan-
gnante Pontefice per animare lo ze- te il Buon Pastore, il quale sulle
lo delle monache nel febbraio 1 842 spalle porta una pecora smarrita
visitò la loro chiesa, quindi nel con- locchè fa allusione all'istituto.

tiguo monistero e conservatorio,


le ammise al bacio del piede. Ora Conservatorio deWospizio aposto-
però le donne penitenti non vesto- lico di s. Michele a Ripa grande,
no più come le antiche l'abito mo- V. Ospizio apostolico di s. Mi-
nacale, ma vestono conforme alla CHEtE.
loro condizione. Nel medesimo mo-
nistero evvi ancora un convitto di Conservatorio delle mendicanti.
giovani per l'educazione, o corre-
zione di qualche lieve mancanza, Questo pio luogo si chiamò con-
che chiamasi classe dì preserva- servatorio delle povere orfane men-
zione. Esse sono del tutto divise dicanti del Sagramento, ad teni-
ss.

dalle penitenti, e non hanno comu- plum pacis, ed anche del p. Gara-
nicazione veruna colie medesime, e vita, e del p. Paolo, per quanto
s' istruiscono nei lavori propri del andiamo brevemente a dire. Nel
sesso femminile. Il medesimo Pa- pontificato d' Innocenzo X, e nel-
pa regnante ha stabilito, che il l'anno i65o, una pia donna, che
Cardinal protettore delle monache, frequentava la divozione della visi-
e di questo pio luogo sia sempre il ta del ss. Sagramento esposto in
Cardinal vicario prò tempore , il forma di quaranta ore, vedendo
quale nomina un prelato deputato. alcune fanciulle andar vagando
La prende il nome della
chiesa per le chiese con disturbo de'fede-
ss. Croce perchè ad essa dedicata li, si mosse con lodevole zelo a rac-
quando nel 16 19 fu fabbricata. Nel- coglierle presso di sé, acciocché non
l'altare principale eravi dipinto Gesù pili andassero girando, e la sera
Cristo, che porta la CrocCj ope- a dormire sotto i pubblici portici.
ra di Terenzio da Urbino: poi vi Una signora fiorentina tratta da sì
fu posto quadro col ss. Crocefisso
il beli' esempio , vestì le donzelle in
del cav. Francesco Troppa, dal qua- numero di dodici, e con permissione
le venne pur dipinto quello dell'An- di monsignor Ascanio Rivaldi vice-
nunziata a destra, mentre la tavola gerente assegnò ad esse uniforme
rappresentai) le s. Maria Maddalena abito bianco con pazienza rossa, col
penitente a sinistra è di Ciccio Ora- quale incedevano per la città can-
ziani napolitano. Da ultimo fu ri- tando canzonette spirituali, ed insie<-

mosso il (|uadro del ss. Crocefisso, ine raccogliendo limosine, donde fu-
e trasportato dentro al monistero, rono chiamate mendicanti, nome col
ed in vece vi è una grande grata quale tuttora si appellano.
12 CON CON
Essendo nato qualche disordine, le volle concorrere al divisamento
ne prese cura e protezione la du- con pretendere s"i moderata somma.
chessa di Latera, ed acciocché fos- Il palazzo e giardino trovansi pas-
sero meglio custodite, le affidò ad sata la piazza delle Carrette d'appres-
una savia donna, che ahitava in so al tempio celebre, che i romani
Tordinona, il cui marito era addet- eressero alla pace: e siccome era un
to a quelle prigioni, ed il numero vasto, e bello edifizio, fu convertito
si accrebbe a venticinque. Termi- in comodo e regolare conservatorio,
nato l'anno, l'elemosine diminuiro- per cui è uno de' migliori di Ro-
no, ma la divina Provvidenza mos- ma. Vi sono alcune scale con buo-
se il rinomato gesuita p. Pietro ni dipìnti a fresco, e l'oratorio, o
Garavita a supplire al mantenimen- chiesina interna aveva un quadro
,

to, e alla direzione delle povere di Giovanni Bigatti, rappresentan-


mendicanti. Tanta premura
fu la te la sagra Famiglia. Alessan-
cui egli vi pose, che aiutato da dro VII permise che vi si cele-
molti benefattori , il loro numero brasse la messa nei di feriali, e
ben presto arrivò a cento, e la du- nelle feste con adempimento del pre-
chessa vi prepose al governamento cetto per le donzelle, che l'ascoltasse-
due monache. Quindi dovendo par- ro. Le poche rendite del conservato-
tire il p. Pietro Garavita per Ge- rio, e le llmosine che ad esso si da-
nova sua patria per darvi le mis- vano non essendo proporzionate al
sioni, fu affidata la direzione delle bisogno e al numero delle alunne,
donzelle allo zelo fervoroso, e all'in- la congregazione deputata a tutte
telligente carità Paolo Mer-
del p. le zitelle bisognose preferiva quelle
cati sacerdote Giovanni dei
di s. orfane. 11 p. Paolo poi v'introdus-
Fiorentini, degno di perenne me- se molti, e vari lavori di seta, fran-
moria perchè principalmente da lui gio, cordoni, calze, guanti ed altre
il conservatorio ripete lo stabili- opere di canape, e di lino, che il

mento, e la perfezione. Prima tras- Piazza enumera a p. 166 delle ope-


portò le donzelle vicino alla sua re pie. Ciò fece il benemerito di-
«chiesa di san Giovanni de'Fioren- rettore anche per agevolare il mari-

tini, e poi essendosi accresciute al taggio alle donzelle, ed ubertosi ne


numero di centoventicinque, col pa- furono i buoni effetti. Ma quello,
rere di monsignor Rivaldi vicege- che sopra tutto rese celebre il con-
renle, furono collocate in più co- servatorio, fu l'introduzione dell'ar-
moda abitazione a piazza Margana, te lana, che con poco suc-
della
ridotla perciò a forma di conserva- cesso avevano già tentato in Roma
torio. Intanto, nel 1660, a' io mar- s. Pio V, Sisto V, ed Urbano Vili.

zo, morì il detto prelato Rivaldi Si cominciò col tessere le mezzela-


lasciando erede il pio luogo di cin- ne per vestire donzelle, poi si pas-
quantamila scudi, il perchè ne viene sò ai telai pei loversi, alle saie,

considerato come il fondatore. Fu- alle stame, e ad altre specie di la-


rono allora acquistati per ventidue vori , non senza opposizione dei
mila scudi, benché, come osserva il mercanti e tessitori ; quindi s'intro-
Venuti, Roma moderna t. I, p. 76, dusse la fabbricazione degli scarlatti
ne valessero ottantamila, il palazzo ed con vero color cremisi, e panni di
il giardino del Cardinal Pio, il qua- altri colori ad uso di Francia, per-
,

CON CON 0.3

che un benevolo tintore francese sesso, massime in manifatture di

ad utile dello stabilimento ne die- cotone: non lavorano piti le lane,


de i relativi insegnamenti. Alessan- e siccome tuttora godono del pri-
dro VII vedendo che i lavori del- vilegio di fornire di drappi il go-
le lane andarono vieppiìi perfezio- verno, il pio luogo li fa lavorare
nandosi, ad incoraggiamento delle a- dai lanari nelle ampie sale del me-
liinne, con breve dei 27 luglio desimo stabilimento. Le zitelle si

i665, esentò il conservatorio dal ritengono il denaro ritratto dai lo-


consolato dell'arte della lana, e Cle- ro lavori e fatiche, dovendo però
mente IX, animato dai medesimi sen- ognuna pensare alle vestimenta do-
timenti del predecessore con un mestiche . Quello di prammatica è
l>ando menzionato dal Piazza, proi- di saja di colore cenei'ino, che in
bì r introduzione di panni este- uno agli altri arnesi , e ai due
ri, e concedette al conservatorio la fazzoletti bianchi con cui rìcoprono
privativa di fornire i drappi per ve- le spalle e il capo , e coi quali
stire la guardia svizzera pontificia, incedono in pubblico, si fornisce
e i condannati alle galere di Ro- ad esse dalla casa. Nell'anno 1780
ma, porto di Anzio, e Civitavecchia. Pio VI soccorse generosamente il

Inoltre Clemente IX soccorse il pio conservatorio, che si trovava in bi-


luogo ed abilitò a godere
le zitelle sogno, assegnandogli annui scudi
il sussidio dotale, che annualmente duemila; indi nel 1790 tassò di
dispensa l'arcicon fraternità della ss. altrettanta somma i monisteri di
Annunziata. Roma, per aiutare questo istituto.
Clemente X, a' 3 r agosto, ap-
provò le leggi, e le costituzioni del Conservatorio della Divina Prov-
conservatorio, quale per 'un mi-
il vidcìiza. e s. Pasquale.
l'acolo ivi operato da Dio ad inter-
cessione di s. Filippo Neri , elesse Ad onta che la pietà romana
questo santo per protettore princi- avesse istituito molti conservatorii
pale.Di poi il p. Paolo Mercati do- per conservare la pudicizia delle
po avere sofferto, benché innocente, povere zitelle, e preservaila dai pe-
alcune differenze, ricco di meriti, ricoli della loro età e condizione,
e di età, mori di 90 anni a' 7 a- tuttavolta a cagione della popolosa
gosto 1690. Il pio luogo sempre Roma il zelante sacerdote romano
progressivamente ha fiorito, prima Francesco Paperetti, vedendo mol-
governato e diretto da una con- te zitelle proprie
trascurate dalle
gregazione di dodici deputati che madri, e abbandonate,
pieno di
aveva per capo un prelato, ed ora fiducia nella divina Provvidenza, e
dal Cardinal pro-datario, il quale neir aiuto di caritatevoli persone,
vi tiene due deputati, uno eccle- volle riunire alcune di tali donzel-
siastico, l'altro secolare. Il Cardina- le in una casa, ch'egli aprì nel
le accetta lealunne, per lo più or- marzo 1674, regnando Clemente
fane, e queste non vengono poste X, nella via di Tor de' Specchi.
fuori del conservatorio, che spose, Le affidò alla cristiana istruzione
o monache. Al presente le donzel- di alcune maestre, le quali pur
le ascendono circa ad un centinaio, dovevano istruirle ne' lavori don-
si occupano di lavori proprii del neschi, per trarne vantaggio pel
a4 CON CON
conscrvatono per le donzelle
, e conservatorio a Clemente XII, non
stesse. Il Papa generosamente con- ebbe pih luogo. A' 23 marzo 1684,
corse alle pie intenzioni del fon- con dolore delle zitelle, morì il fon-
datore: anzi osservando che ogni datore Paperetti.
giorno si accresceva il numero del- Pio Vili assoggettò il conserva-
le alunne, nell'anno santo 1675 torio al Cardinal vicario prò tenh-
le trasferì ad una qasa più gran- pore , che facendo le veci dei pav
de, presso la chiesa di s.Orsola sati Cardinali protettori, questi no-
nella via di Ripetta, e diede allo mina due deputati , uno ecclesia-
stabilimento il nome
Conserva- di stico disciplinare, e l'alti-o econo-
torio della divina Provvidenza. Di mo; il pi-imo ha cura del culto,
poi il locale venne successivamente ed invigila sulla disciplina interna
ingrandito, giunse a contenere due- ed esterna; il secondo amministra
cento donzelle, e riuscì forse il pih le rendite di esso. Al presente sono
vasto de' conservatorii di Roma, pei cento le zitelle povere ma di civil ,

suoi numerosi, e comodi dormitori, condizione: esse, oltre all'esser istruite


e migliore infermeria. nella musica ,
possono abilitarsi a
Innocenzo XI ne fu egualmente quasi tutti i lavori della loro sfe-
benefattore dappoiché attribuì al ra, ad ogni sorte di tagliatura , e
conservatorio, per l'acquisto della cucitura sì di che di
biancheria,
casa, un legato di scudi diecimila vesti ; ad ogni soita di ricamo di ,

lasciato ad
pias causas, e nominò aggricciatura , di composizione di
in protettore il Cardinal Alderano fiori, e di altre galanterie, che al-
Cibo suo segretario di stato, e di- la giornata sono in uso. Il guada-
rettore monsignor Domenico Maria gno è tutto a loro profìtto. Prima
Corsi, che vi pose un rettore, e poi cucivano con privativa i guanti,
dal detto Papa fu creato Cardina- ed eseguivano altri lavori di pelle,
le. Narra il Cancellieri nel suo Mer- e tutt'ora in ampia sala ammetto-
cato pag. 63, che Innocenzo XI, no a scuola alcune piccole fanciul-
con chirografo del 1682, convertì le. Quando escono dal conservato-
una contribuzione, che annualmen- rio vestono un abito nero, con faz-
te pagavasi dai mercanti di Ripet- zoletto, e cappello con velo nero.
ta, dai barcaiuoli, navicellari, chio- Sono dirette da una priora. Alcu-
darolì ed altri per la festa di san ne zitelle vi dimorano in qualità
Rocco, in vantaggio del conserva- di convittrici, pagando la mensile
torio, giacché la contribuzione si dozzina "eli scudi cinque : allorché
erogava^ in palli per le corse delle le alunne
maritano, o si fanno
si

barche, e pei strappacoUi dei pa- monache, hanno in dote cento scudi.
peri nel Tevere, ed altri simili La suddetta chiesa di s. Orsola
trastulli, e profanità secolaresche, fu resa di solo diritto delle alunne,
le quali se servivano di popolar ed è dedicata a Maria santissima
sollazzo, erano inconvenienti ad o- del Rosario. Fu fabbricata con di-
norare il santo, la cui chiesa è segno del marchese Theodoli i :

nellamedesima contrada. Aggiunge quadri dei tre altari sono di Pla-


il medesimo Cancellieri, che nel cido Costanzi, cioè il s. Giuseppe,
1738 si voleva rinnovare il trastul- il Crocefisso, e la ss. Annunziata
loj ma ricorrendo i superiori del coir Angelo dai lati dell' alture
,

CON CON 25
maggioro, mentie la volta fu di- parrocchia di Martino ai Monti,
s.

pinta da Giacomo Triga, come nel settembre del i668 fondò que-
dice Ridolfìno Venuti , Roma mo- sto sotto il titolo dell' Immacolata
derna tom. I, par. II, p. 4*5 '• J" Concezione, per le donzelle povere
questo conservatorio, sotto il pon- e di ci vii condizione, cui a motivo
tificato di Leone XII, furono tras- dell'età non era dato entrare in
portate tutte le zitelle^ ch'erano altri conservatorii di Roma, e per
nel conservatorio di s. Pasquale in mantenerle ivi nella istruzione di
Trastevere, e contemporaneamente una cristiana educazione, finché
vi furono trasportate anche alcune non si fossero maritate, o fatte
da s. Caterina de' Funari, ed altre monache. A tale effetto non solo
dal conservatorio di s. Maria dei Clemente IX approvò l' istituto
Rifugio presso s. Onofrio, chiama- ma abilitò le donzelle a poter con-
to volgarmente del p. 'Russi. Dal seguire qualunque dotazione , seb-
citato Venuti, tom, II, par. II, p. bene non toccasse la distribuzione
io4o, si rileva che le zitelle del al rione ove slavano, giacché da

conservatorio di s. Pasquale, erano tutti i rioni della città erano pre-


stale altra volta rimosse da quel se le zitelle. In oltre Clemente IX
luogo. Nel locale di s. Pasquale pose il conservatorio sotto la pro-
furono istituite in seguito quattro tezione, e direzione del prelato "vi-

belle opere, cioè una casa di con- cegerente prò tempore, e gli diede
vitto per le donne provette, che in ajuto quattro deputati, fra' quali
amano vita ritirata, e quasi mona- il p. Girolamo Serafini, cai-melita-
stica, col pagamento di tenue pen- no dell'antica ,
parroco
osservanza
sione un luog^o di educazione per
; di Martino. Quindi siccome fu-
s.

le civili donzelle, con picciola cor- rono poste a dirigere il conserva-


risposta; una casa di esercizi spi- torio alcune maestre, avendo que-
rituali, particolarmente per le po- ste preso r abito di oblate carme-
vere, che bramano fare la prima litane. Clemente X nel confermare
comunione; ed una scuola di fan- le concessioni di Clemente IX, ac-
ciulle, diretta da quattro maestre. cordò loro tutte le indulgenze e gra-
zie, che godono le monache carme-
Conservatorio della ss. Concezione litane professe.
detto delle Viperesche. Poco dopo la fondazione fu fab-
bricata una piccola chiesa presso il

Livia Vipereschi, nobile romana, conservatorio, e a questo oggetto la


allo splendoi'e dei natali, ed ai be- principessa d. Maria Camilla Orsi-
ni di fortuna aggiunse i pregi di ni Rorghese, anch'essa benemerita
esemplare integrità di costumi, e del conservatorio della Divina Cle-
di zelo per la salute de' suoi simi- menza, contribuì la somma di cin-
li. Mentre la pia matrona esercita- quemila scudi. La zelante fonda-
vasi in opere di pietà cristiana, ed trice d. Livia Vipereschi con edifi-
aveva donato una casa in Traste- cazione di tutta Roma morì ai 6 di-
vere al conservatorio della divina cembre 1675, ed oltre quanto aveva
Clemenza per istabilirvisi, nella re- fatto per queste donzelle in vita, le
gione de' Monti, presso l' arco di lasciò sue eredi coH'annua entrata
s. Vito , e precisamente sotto la di scudi trecento, per cui le alun-
,

id CON CON
ne presero il nome di Viperesche. Questo utile conservatorio sus-

Oltre le donzelle figlie del luoso sistette sino al 1802, nella qual epo-
sono ricevute nel conservatorio con ca, il Cardinale Giulio dalla So-
mensile pensione altre zitelle per la maglia vicario di Roma, apri la sa-
educazione, le quali vestono uui- gra visita nel monistero di s. Croce
formemente tutte di lana nera, e detto anche delle Scalette, ora del
vengono istruite nella pietà, e nella Buon Pastore alla Lungara, e rimos-
condotta civile. se da questo le monache col man-
darle a quello delle ss. Rullìna e Se-
Conservaton'o della Di\>ina Clemen- conda nella via chiamata della Litn-
za detto anche del Rifugio in garina nella stessa regione di Tras-
Trastevere. tevere. Il medesimo Cardinale po-
se sotto la direzione del collegio
Nel pontificato di Clemente IX de' reverendi parrochi di Roma ta-
in una casa posta nella piazza di le locale, destinandolo a ricevervi
s. Calisto, precisamente incontro al- quelle donne, che pei loro trascor-
la chiesa in Trastevere donata da si sarebbero state ivi poste o dal
Livia Vipereschi nobile romana fon- tribunale del vicariato, o anche a
«.latrice delle Viperesche, fu eretto richiesta dei loro mariti. Contem-
questo pio luogo chiamato del E.ifu- poraneamente però, stante i debiti
gio, dell'Assunta, e più comunemente de' quali era gravato il conservato-
di s. Maria della Clemenza, dalla rio della divina clemenza, lo disciol-
miracolosa immagine di questo no- se, rimandando alle loro case le

me, che si venera nella prossima basi- poche donne, che vi erano, e dispo-
lica di s. Maria in Trastevere, dap- nendo che , pagati i debiti , nuo-
presso quale aveva il conser-
alla vamente si aprisse sotto la stessa
vatorio avuto la primaria origine. direzione del collegio de'parrochi.
Il pio luogo riconosce per fondatori Al presente n' è prossima la riaper-
alcuni zelanti parrochi di Roma, che tura, essendo ormai estinte quasi
colla direzione di monsignor Gia- tutte le passività.
como de A ngelis arcivescovo di Urbi-
no, vicegerente, poi fatto Cardinale Conservatorio di s. 3Iaria del
da Innocenzo XI, col soccorso di cin- Rifugio del p. Bussi.
que mila scudi, ed altre generose
limosine della principessa Maria Ca- Nel pontificato di Clemente XI,
milla Orsini Borghese ( i membri e nel maggio 1708, Alessandro Bus-
della quale casa furono poi anche si patrizio di Viterbo, e sacerdote
benefattori del luogo), diedero prin- della congregazione dell' oratorio ,

cipio alla pia opera. Col benepla- volendo istituire il conservatorio


cito di Clemente IX, che vi con- per le donzelle particolarmente or-
tribuì con mensile soccorso nel 1669, fane (rimpetto alla chiesa di s. Bia-
furono ivi raccolte donne si zitelle gio della Pagnotta, e poscia nel
che vedove, le quali non avessero mese maggio 1703 avendo ac-
di
taccia che le disonorasse; vi si am- quistato il palazzo del Cardinal An-
mettevano anche maritate, e quelle tonio Glori), che pentite dei loro tras-
specialmente, che volevano sottrarsi corsi, bramassero vivere in peniten-
ai cattivi trattamenti dei loro mariti. te raccoglimento, prima radunò al-
CON CON 27
cune donzelle una casa posta
in tredici ai ventisei anni, e devono es-
in via Giulia di Camerino, presso sere povere di condizione, e biso-
la chiesa di s. Onofrio sul monte gnose di custodia. 11 vestito tanto
Gianicolo Quindi coH'autorità di
. delle convittrici, che delle alunne,
Clemente XI il fondatore prepose le quali prima vestivano di color
al governo del pio luogo d. Ma- tanè, è uniforme nero, che si cava
ria Vittoi'ia Ciccolini, nobile o- dalle alunne col profitto di lavori
simana, la quale con gran vantag- propri del sesso, come dal rica-
gia delle zitelle lo resse quaranta- mare, cucire, stirare, lavorare ma-
sei mentre il p. Alessandro
anni, glie, paramenti sagri ec. Il conser-

Bussi, dopo aver meritato la stima vatorio ha pure chiesa interna di


di Clemente XI, e Benedetto XIII piccola forma, in cui si venera una
morì compianto a'22 marzo 1728 immagine della beata Vergine di-
in età di settantaciiique anni. Que- pinta da d. Ferdinando Sanfelice;
ste alunne per lui chiamaronsi le ha pure oratorio, infermeria e re-
penitenti del p. Bussi. Dopo la me- golare abitazione , oltre i giardini.
tà del decorso secolo il celebre Car- N' è sempre protettore, e superioi*e
dinal Marc' Antonio Colonna vicario il Cardinal vicario pro-tempore, che
di Roma, a vantaggio delle don- vi destina al governo due deputati
zelle del conservatoi'io, stabin pres- ecclesiastici.
so questo un monistero di carmeli-
tane scalze, dette le Teresiane, con Conservatorio de' ss. Clemente e
voti sen)plici, acciocché le zitelle, CrescentinOj detto delle Zocco-
che avessero bramato monacarsi, lelte.

ivi potessero agevolmente mandare


ad effetto la loro vocazione. Nelle La sua origine rimonta al 1699
ultime vicende, essendosi notabil- nell'avvicinarsi l'anno santo
1700,
mente diminuite le rendite, restò che incominciato da Innocenzo XII,
soppresso il monistero, e le monache fu compito da Clemente XI. Il

superstiti, secondo le disposizioni del sommo Pontefice Innocenzo XII,


Cju'dinal benefattore, furono unite il quale per lo zelo, e per la carità
alle zitelle del conservatorio. Il me- apostolica si acquistò il glorio-
desimo Cardinal Colonna fu pure so titolo di padre de' poveri, ve-
benemerito, col fondo che assegnò dendo tante povere giovinette pri-
al monistero delle Carmelitane di ve di genitori miserabili , e tras-
Tolentino, acciocché vestissero gra- curati nel una cristia-
dar loro
tuitamente quelle zitelle di questo na educazione, le quali andavano
conservatorio, che avesseix) amato accattando per Roma non senza
monacarvisi, come tuttora esiste. grave pericolo di molti disordini,
Annualmente vi dimorano una divisò di riunirle in qualche luogo.
trentina d'individue, comprese la su- Pertanto ne diede l'incarico al suo
periora ele quattro assistenti o mae- elemosiniere, monsignor Girolamo
non però le convittrici,cheascen-
stre, Berti, ecclesiastico di edificante pie-
dono ad una ventina, e pagano la tà, il quale, in uno ad altri eccle-
pensione mensile di paoli qua- siastici, ne un» un qualche nume-
rantacinque.Le giovani, che ivi si ro ne' granari presso s. Eligio dei
ammettono, ordinariamente sono dai Ferrari, e precisamente incontro al-
28 CON CON
la chiesa di Giovanni Decollato.
s. Vaticano, come elemosiniere di Cle-
Poste così in sicuro molle povere mente XII, alcuni credettero che
fanciulle, Innocenzo XII assegnò lo- eotto di lui fosse stato fondato il

ro pel mantenimento, e per primo conservatorio.


fondo l'annua pensione di scudi Sino al 1748, ed al pontifica-
mille, che impose sulla mensa ve- to di Benedetto XIV si sa dall'au-
scovile di Osimo. La qual pensio- tore della vita di Maria Madda-
ne il successore Clemente XI tras- lena Laudadio, già alunna del con-
ferì poscia a carico della dateria servatorio , e morta in concetto
apostolica, e nello stesso tempo que- di santità, che queste zitelle vesti-
sto ultimo Papa, dichiarò che al vano tonaca di grossa lana, da lo-
nascente pio luogo presiedesse sem- ro medesime tessuta in doppio co-
pre monsignor elemosiniere aposto- lore, perciò rassomigliante al nero
lico pro-tempore, ed anche come e al cinericcio, non che sopravveste
capo della congregazione di perso- bianca di lino, velo bianco sulle
ne saggie ecclesiastiche, e secolari. spalle, e zoccoli a'piedi, donde vol-
In progresso di tempo si aumentò garmente furono chiamate zocco-
il numero delle akinne per cui lette. Occupata Roma la seconda
non essendo il luogo sufficiente volta dai francesi nel tempo della
a contenerle, il medesimo Clemen- loro amministrazione, ai 3o settem^
te XI comperò il sito ove al pre- bre 181 1, le alunne furono rimos-
sente esiste il conservatorio, cioè se ed espulse dal conservatorio:
nel rione Regola ,
presso l'ospizio alcune si dispersero, ed alcune en-
detto de'Cento Preti, ora ospedale trarono in altri conservatorii. Ri-
dell' Ordine gerosolimitano per le tornato felicemente Pio VII nel
milizie pontificie a ponte Sisto. Ri- 18 14) per le cure del pio ed e-
dotto il locale in forma di conser- semplare suo elemosiniere France-
vatorio, le alunne vi si trasferirono sco Bertazzoli nell'anno seguente
,

nel 1715, come si legge nella la- fece riaprire il conservatorio, e re-
pide posta sulla porta dell'ingresso. stituirvi le donzelle.
Quindi Clemente XI diede loro L'edifizio ha nell'interno cinque
per santo protettore Clemente I, dormitori, infermeria, refettorio, ec.
Papa e martire, santo del suo no- cappella , e giardino sulla riva del
me, cui poi fu aggiunto s. Crescen- Tevere. Questo pio luogo per le

tino, e volle che le alunne fossero zelanti cure del prelato elemosinie-
chiamate le Povere Mendicanti di re del l'egnante Pontefice, cioè di
s. Clemente, e il conservatorio la monsignor Ludovico Tevoli, arci-
cosà di s. Clemente, come abbia- vescovo di Atene, e canonico Va-
mo dal Novaes nella vita di quel ticano, fiorisce grandemente. Dap-
Pontefice, tomo XII, p. 246. Il poiché, migliorata la condizione del-
preciso loro istituto fu di attende- le alunne, regolata meglio l'ammi-
re al buon regolamento dello spi- nistrazione, restaurato il conserva-
rito, ed al lavorio dei fustagni. Sic- torio, l'aliare, e la cappella, o chie-
come poi ne fu zelante prelato or- sina eh' è dedicata ai ss. Clemente
dinario, monsignor Nicola Saverio e Crescentino , fornita inoltre di
Albini di Benevento, arcivescovo di sagri arredi, e paramenti, il conser-
Alene, e canonico di s. Pietro in vatorio sempre più prova grandi
CON CON 29
•vantnqgi per essere soggetto alla ma, cioè sulla porta di s. Maria
clemosineria apostolica, e per aver ad Martyres, insieme cogli altri
sempre per superiore U elemosiniere poveri al presente , quando esco-
:

del Papa [Feiii^ no dal conservatorio, vestono affat-


In questo conservatorio si rice- to di nero , e la questua non ha più
vono le fanciulle, màssime le orfane, luogo.
ordinai iamente dai sette agli undi- y. Regole da osservarsi dalle
ci anni, per nomina di monsignor zitelle del ven. conservatorio de' ss.
elemosiniere, e nell'ingresso le zi- Clemente, e Cresentino in Roma,
telle devono essere corredate di dette le zoccoletle presso il pon-
quanto abbisognano, nelle vestimen- te Sisto, Roma
i8i5. Queste re-
ta, nelle biancherie, ed altro occor- gole nella suaccennata riprislina-
rente, come si pratica in tutti gli zione del conservatorio furono me-
altri conservatorii, corredo che vol- glio stabilite ed ordinate da quel-
garmente si chiama 1' acconcio. Il le antiche dal lodato monsignor
successivo vestiario si ricava poi Bertazzoli, arcivescovo di Edessa,
dal prodotto dei lavori delle me- e poi amplissimo Cardinale, insie-
desime alunne, i quali consistono me ai deputati, e ministri del me-
nel cucire, lavare, stirare, aggric- desimo conservatorio.
ciare , ricamare, ed altro. Prima
erano valenti queste donzelle nei Conservatorio Pio.
tessuti di lino, e canape detti fusta-
gni di molta durata, ma dopo che Antonio Casali fu prelato com-
a buon prezzo si fabbricano eccel- mendato per la sua carità verso
lenti telerie in diversi luoghi dello i poveri e per custodire la pudici-
stato pontificio, naturalmente fu-
i zia delle oneste zitelle, al qual ef-
stagni , come più costosi, caddero fetto promosse questo istituto men-
di commercio. Oltre a ciò le alun- tre era governatore di Roma. Quin-
ne per turno fanno pel pio luogo di fu creato Cardinale, e continuò
il bucato, la cucina, ed altri uffizi; nella carica di pro-governatore si-

quindi le più savie, e le più adat- no al conclave per morte di Cle-


te divengono maestre, e dirigono mente XIV. Eletto nel medesimo
le alunne, non che le fanciulle estra- Pio VI, per le istanze del Cardi-
nee, che sono ammesse nel conser- nale stabili di aprire un nuovo con-
vatorio, solo però alle scuole di la- servatorio, locchè effettuò a'5 lu-
vori muliebri, ad apprendere a leg- glio 1775 alle falde del monte
gere, ed esercitarsi in opere di pie- Gianicolo, cioè dappresso un luogo
tà. Al presente la comunità si com- delizioso, che prima faceva par-
pone di circa cinquanta individue, e te del giardino Corsini. Il Cardina-
r a rcicon fraternità dell' Annunziata le venne fatto dal Papa protettore
e il capitolo vaticano sogliono som- del conservatorio, eh' egli nominò
ministrare una dotazione alle alun- Pio, o Piano, per averlo posto sot-
ne, che si maritano, o si fanno to la protezione di Pio V, del
s.

monache. Prima le donzelle vesti- qual santo Pontefice aveva assun-


vano, come dicemmo, ed accompa- to il nome nell'psere eletto Papa,
gnate dalle maestre alcune desti- per la sua particolare divozione ver-
nale andavano questuando per Ro- so il medesimo. Form il magna-
,

3o CON COi\
nimo Pontefice la comunità di tut- Attualmente le alunne fanno di-
to roccoli-ente pel ben essere delle versi lavori propri del sesso, e sono
alunne, ed il Cardinale si mostrò dirette da una priora, e dalle mae-
finche visse caldo zelatore del mede- stre che si scelgono tra le medesi-
simo conservatorio, per cui da al- me. Un Cardinale di s. Chiesa è
cuni ne fu tenuto per fondatore. il protettore dell' istituto , che vi
Aumentandosi il numero delle don- tiene due deputati, uno per 1' am-
zelle, e quindi i bisogni della co- ministrazione economica, l'altro per
munità, ne prese peculiar cura il lo spirituale , e da lui dipendono
medesimo Pontefice Pio VI, che in- le ammissioni delle alunne. Quan-
grandì l'edifizio il quale si compo- do queste talvolta escono dal con-
ne di tre dormitori, dell'infermeria servatorio per camerate, usano abi-
ec. , di un giardino pel passeggio. to uniforme di saja nera, pannoH-
Da ultimo poi fu costrutto un cam- no bianco in testa, e fazzoletto pur
mino secondo i recenti metodi eco- bianco sulle spalle. I propri parenti,
nomici. Inoltre Pio VI prescrisse ed alti'i , come si pratica ne'con-
i regolamenti del pio luogo massi- servatorii, possono visitare le zitelle,
me bene spirituale delle alun-
pel alle qualiperò non si permette di
ne, che non partono se non per andare a pranzo fuori del conser-
prendere marito o monacarsi. Gli vatorio.
accrebbe ancora l'assegnamento, e
Conservalorio della Ss. Trinità
siccome le donzelle lavoravano to-
detto delle Trinitarie.
vaglie damascate di molto pregio
e grandezza, quando il Papa le o- Nel pontificato di Pio VI, Cate-
norò di sua presenza, esse gli umi- rina Marchetti nobile e possidente
liarono una di tali tovaglie con romana, raccolse alcune oneste don-
intorno bellissimi rabeschi, ed in zelle di buona indole nella sua ,

mezzo lo stemma gentilizio di lui. casa presso la chiesa di s. Prasse-


Il Papa ne gradi 1' offerta, ed am- de, e le offri alla direzione dei re-
mirò l'artifizio del lavoro. Quindi ligiosi Trinitari scalzi della Reden-
lo stesso Pontefice, ad ulterior van- zione degli schiavi [Vedi), perchè
taggio del luogo ,
per consiglio di la pia donna era terziaria di quel-
monsignor Fabrizio Ruffo allora teso- l'Ordine, e ne vestiva l'abito. Vuoi-
riere generale ,
poi Cardinale , vi si, che la Marchetti volesse forma-
stahih un lanifizio. AI presente le re in detto luogo un monistero, e
donzelle non lavorano più le lane, delle zitelle altrettante monache
e siccome la situazione dello sta- Trinitarie ,
quando il tesoriere ge-
bilimento gode il benefizio di mol- nerale d' allora monsignor Fabrizio
ta copia d' acqua che scorre giìi dal E.u{ib, poi Cardinale, modificò le
colle, vi furono introdotte le pri- idee della fondatrice, e la persuase
me macchine provenienti dalla Fran- a ricevere nella novella comunità le
cia ,
per la lavorazione delle lane orfane de' ministri della R. Camera
dei panni ec. per conto del mar- apostohca, provvedendo coli' erario
chese Guglielmi, il perchè divenne di questa mantenimento. Au-
al loro
vm' opificio utilissimo, che rende al mentandosi progressivamente il nu-
luogo non poco vantaggio per l'af- mero delle alunne, il luogo diven-
fìtto, che ne ritrae. ne un conservatorio, che s'intitolò
,

CON CON 3i

della Ss. Trinila, e le donzelle fu- circondavano questo sontuoso mo-


rono cliiamate le Trinitarie , sotto numento, erano state collocate pri-
la direzione spirituale del viccregen- ma nel conservatorio di s. Caterina
te prò tempore^ e la temporale dei de' Fuiiari, poscia nel monistero di
prelati tesorieri generali. s. Ambrogio per volere di Pio VII,
1789 mori la istitutrice, che
Nel da dove furono da Leone XII tras-
faceva da superiora e le succes- , ferite in questo conservatorio. Riu-
se una certa Patrizi , che era be- scendo il locale angusto alle due
nemerita del luogo, per aver coo- famiglie ,
per lo zelo ed impegno
perato alla defonta sì nell' eriger- dell' attuale Cardinale pro-tesoriere
lo,che in regolarlo. Però non an- generale Antonio Tosti, il Cardinal
dò guari , che pel numero delle Odescalchi vicario di Roma cedette
donzelle essendo la casa divenuta la casa e chiesa di s. Lorenzo a
angusta, il Pontefice Pio 'VI le con- Wacel de' Corvi alle alunne, e alla
cesse la chiesa, e il monistero di prefetta del conservatorio di s. Eu-
s. Paolo primo eremita nella via femia. Queste col beneplacito del
che dalle quattro fontane conduce regnante Gregorio XVI , vi passa-
alla basilica Liberiana, la quale an- rono a dimorare nel 1840. Oltre
ticamente apparteneva ad alcuni re- a ciò il lodato Cardinal Tosti, fece
ligiosi eremiti della regola di detto operare al conservatorio delle Tri-

santo, di nazione ungari , e polac- nitarie molti necessaii restauri.


chi. Il generoso Papa avea già pri- In quanto alla chiesa antica di
ma fatto restaurare la chiesa, e il s. Paolo primo eremita, la cui fe-
monistero, che venne ridotto ad sta ivi celebrasi ai 25 gennaio, igno-
uso di conservatorio. Sebbene le rasi quando sia stata edificata , e
regole fatte compilare dalla ÌMar- dedicata al primo santo eremita
chetti fossero lodevoli, il tesoriere della cristianità. L' odierna poi^ do-
Lorenzo Litta, poi Cardinale, ordi- po la demolizione della precedente,
nò delle regole parziali per la di- fu fabbricata verso la metà del se-
sciplina interna. Le alunne s'impie- colo decorso, con architettura, che
gano a cucire, e gricciare, ricamare gì' intendenti qualificano per bizzar-
ed altro ed lo guadagno lo impie-
, ra. L'ingresso è decorato da un a-
gano nelle vesti menta , le quali vancorpo semicircolare a portichet-
quando escono dal conservatorio, to , sostenuto da colonne esso è :

.sono di color turchino, con lo stem- sovrastato da un albero di palma


ma in petto dei pp. Trinitari. Con- con sopra un corvo avente a' fian-
tiguo al conservatorio evvi il giar- chi due leoni, cose tutte allusive
dino. alle geste del santo, il tutto di tra-
Nella riunione dei conservatori! vertino. L'interno della chiesa è a
operata da Leone XII, questo Pon- croce greca, decorato di colonne,
tefice unì alle alunne Trinitarie in e pilastri , che reggono la cupola.
questo medesimo luogo , le zitelle Le volte sono abbellite da stucchi,
del Conservatorio di s. Eufemia e neir altare maggiore evvi la sfa-
fFe*^/^ , neir anno 1828, le quali tua in marmo di s. Paolo primo
dopo demolizione della loro chiesa
la eremita, entro una caverna, la qua-
e conservatorio presso Colonna Tra- le è artificiosamente illuminata da
jana, per isgombrare gli edifici che una finestra , che si nasconde agli
32 CON CON
occhi fle' riguardanti; lavoro lodalo naie, l'acquisto del palazzo Vilel-
come buona composizione. Rilevia- leschi, alle falde del Gianicolo pres-
mo da Eidolfino Venuti, Roma so la porta Settimiana. La metà
moderna tomo I, p. 162, che nel- verme ridotta a conservatorio, con
l'altare principale della chiesa demo- interna cappella, ed una parte fu
lita eravi un dipinto del Cesi , e destinata alla erezione di grandio-
che il monistero od ospizio , era so filatojo idraulico d' incannato-
l'unico che fosse rimasto in Roma rio , e distinto torcitore per la-
ai suddetti anacoreti. vorare di sete grezze , e ridur-
le in organzino ad uso del Pie-
Conservatorio delle Pericolanti. monte, per dare cosi alle alunne
una occupazione, ed anche il modo
Il sacerdote Giuseppe Barlari, ed di procacciarsi un guadagno. Que-
il secolare Fi-ancesco Maria Cervetti sta macchina è veramente maravi-
ambedue genovesi ( e quest'ultimo gliosa, e sorprendente. I mercanti
già compagno di Tata Giovanni, recano alle alunne i lavori delle
cioè Giovanni Borghi nell'ospizio ed seterie, ed il quinto del guadagno
orfanotrofio detto di Tata Giovan- serve per le vestimenta, il resto pel
ni ), dimorando in Roma, e consi- mantenimento della macchina, e in
derando quanto fosse gradito a Dio benefizio del pio luogo.
e salutare al prossimo di togliere Il passaggio delle alunne dal pa-
dai pericoli del mondo le povere lazzo Leoni a quello de'Vitelleschi
fanciulle, che vagano per le strade segui a'26 giugno 1794. Ma nell'ago-
prive di genitori, e di direzione, sto per morte del Cervetti, Pio VI
divisarono istituire un conservatorio, si dichiarò protettore del conserva-
ed a tale oggetto, a'22 febbraio r 788, torio, ed esortò il Barlari ad as-
presero a pigione una casa dietro sumerne l'intera direzione. 11 pio
la chiesa di s. Maria della Pace, luogo allora per le pontificie largi-
ove riunirono alcune donzelle. In zioni contava cento alunne, e per-
breve tempo il loro numero talmen- ciò Pio VI si compiacque di ap-
te si aumentò, che i fondatori le provarlo con suo chirografo. All'e-
trasferirono nel palazzo Leoni sul- poca infausta dell'effimera repub-
la piazza Maria in Trasteve-
di s. blica, si può dire che il Barlari man-
re, cui egualmente presero a pigio- tenesse il conservatorio, pel qua-
ne. Il conservatorio andava sussi- le impiegò circa otto mila scudi.
stendo pei soccorsi dei benefattori, Assunto al pontificato Pio VII, an-
del Cervettij e principalmente del ch'egli visitò il conservatorio di
Barlari, quando ebbe la ventura cui dichiarossi protettore, e gli as-
di procacciarsi la protezione di Pio segnò scudi mensili trecento venti-
VI, che in persona poscia visitò il cinque per organo
del suo erario,
pio luogo, ove stanno attualmente di monsignor Lorenzo Litta poi Car-
le alunne, col divisamento di col- dinale, che siccome tesoriere gene-
locarvi le figlie orfane de'ministri rale era superiore di questo pio luo-
camerali. Quindi somministrò gene- go nel temporale, come lo era e
rose somme, e volendolo provvedere lo è nello spirituale il prelato vi-
di locale pii.i ampio, ordinò al te- cegerente. Quindi Leone XII, volen-
sorieie Fabrizio Ruffo, poi Cardi- do nel 1828 riunire tutti i con-
,

CON CON 33
sei'vatorii di Roma sotto una sola liane Borromeo, che morì nell' an-
amministrazione, il conservatorio del- no 1793, a soccorrere il nascente
le Pericolanti cessò di aver per supe- conservatorio , laonde il generoso
riore il tesoriere generale; e quan- Porporato acquistò le case conti-
do Pio YllI con lettere apostoliche gue al suddetto luogo, che ridusse
de'?.8 agosto 1829 disciolsc la de- in forma di conservatorio, gli as-
putazione permanente de' conserva- segnò rendile, e lo dichiarò erede
torii rimettendo ogni conservatorio dei suoi beni liberi , meno alcuni
all'antico sistema, questo ebbe al- legati. Per questo motivo il con-
lora a superiore un presidente nel- servatorio prese il nome di Borro-
la persona del commissario gene- meo, e le alunne furono chiamate
rale della R. C. Apostolica. In se- Borromce. Ordinò per altro , che
guito tornò a presiedere a detto pio oltre la priora, un ecclesiastico ne
stabilimento il tesoriere generale dovesse essere il superiore, il quale
della R. C. A.prò tempore. Le alun- si opera coadiuvare da
facesse nell'
ne sono ordinariamente una cinquan- un compagno, per cui da questi
tina, oltre la superiora, e si eserci- superiori dipende l'ammissione del-
'tano oltre che nei suddetti lavori, le alunne, l'amministrazione, e la
nelle faccende domestiche, e in eser- disciplina.Il medesimo ne affidò la

cizidi pietà, vestono uniformemen- cura allo stesso Giuseppe Marconi


te secondo le prescrizioni del fon- con le seguenti parole, che si tra-
datore Barlari, cioè di saia nera, scrivono ad verhum dal testamento
fazzoletto bianco, e bauttino nero; suddetto. » E siccome per un fine
ed osservano il divieto di non pran- » sì santo è necessario , che un
zare mai in case particolari. « probo e pio sacerdote raccolga
» le dette fanciulle disperse , e ne
Conservatorio Borromeo. M abbia la direzione, come è ora
» il sig. D. Giuseppe Marconi che

Il sacerdote d. Giuseppe Marco- " con vero zelo, e carità ci pre-


ni , commendato per apostolico ze- » siede, ed invigila, da cui sono
lo, e dottrina, morto nel pontifi- " state anche formate le regole per
cato di Pio VII, vedendo alcune " dette scuole : così quando il me-
fanciulle di tenera età oppresse dalla » desimo sacerdote D. Giuseppe
miseria e dall' infermità ,
perchè ,
» Marconi o non voglia , o non
siccome prive di soccorso , erano '> possa più prestarsi, sia in dì lui
abbandonate alla strada, caritate- » libertà, ed arbitrio scegliere il
volmente le riunì in un locale ter- " nuovo direttore, e successore, ed
reno sul colle Esquilino presso via " a quello se ne affidi la cura, e
Graziosa, ove imprese non solo ad " così si osservi in perpetuo cioè ,

alimentarle, e vestirle, ma a farle M che ciascun direttore abbia di-


curare, ed istruire, e fu detta la « ritto di scegliersi il suo succes-
casa delle povere fgliuole della » sore, non essendovi chi meglio
scuola della divina carità: Il volgo » possa conoscere qual sacerdote
chiamò allora queste zitelle col no- « sarebbe più opportuno e adatto,
me di Cenciose. Aumentandosi il « che r attuai direttore, che si tro-
numero delle donzelle ^ il pio sa- » va in esercizio, ed ha cognizio-
cerdote impegnò il Cardinal Yita- » ne degli altri. Che se mai qual-
VOL. xvu. 3
34 CON CON
» ehe direttore venisse a mancare ta virtù, e d. Ciro, ricco, e zelante
» senza aver nominato il suo suc- sacerdote spagnuolo, raccolsero in
« cessore, in tal caso la scelta ap- una casa provveduta dal secondo
M partenga al prefetto pro-tempore al vicolo delle colonnelle, presso alla
» deU' oratorio detto del p. Cara- chiesa ed ospedale di s. Giacomo
»> vita ". Inoltre il provvido Car- degli Incurabili, alcune di quelle
dinale ordinò, che se per qualun- donne nubili, che infestate da ma-
que caso avessero i beni, o ad es- lattie veneree eransi curate nel det-
sere distratti, o accumulati ad altro to ospedale, giacché solevano nuo-
corpo morale, i beni stessi fossero vamente abbandonarsi alla dissolu-
devoluti all'ospedale militare di Mi- tezza, senza badare alla salute del-
lano: perchè quando Leone XII
il l'anima, e del corpo. Maria Tere-
desiderava riunire anche questo agli sa fu costante nella pietosa ope-
altri conservatorii, conosciuta la pia ra , associò a sé la propria sorella
disposizione, ne dimise il pensiero. Clementina, che poi esercitò l'uffì-
Le alunne sono circa cinquanta, zio di sottopriora, morta piamente
si esercitano in alcune particolari nel giugno i833; ed insieme al
pie osservanze; attendono a diver- buon sacerdote spagnuolo dispose,
se specie di lavori, come in far che una zelante maestra della casa
calze, cucire, incannare la seta, ed si recasse di frequente alla visita
altro. Quando nelle domeniche, o delle inferme del suddetto morbo
altre feste escono dal conservato- nell' menzionato, per in-
ospedale
rio,hanno una veste di saia color vitarlecon saggie, e religiose rifles-
paonazzo, un fazzoletto in testa, ed sioni, a ritirarsi con lei dopo la
altro sulle spalle, ed in tutto sono guarigione.
esemplarissime. Pio VII visitò l'istituto, ossia il

ritiro al vicok» delle Colonnelle, cui


Conservatorio o Ritiro della Crocej d. Ciro avea dato il nome di s.
di s. Francesca Raniana. Croce, ed apprezzando la somma
utilità , e la santità dell' opera, e
Quel Dio , che tanto ardente- vedendo che prosperava, con suo
mente desidera la salvezza delle breve apostolico dato nel 1804, gU
unirne, a quelle creatuie che più concesse la chiesa, ed ospizio o con-
delle altre l' offèndono non ha la- vento di s. Francesca Romana dei
sciato di somministrare gli aiuti i pp. Trinitari del riscatto della pro-
più opportuni , ed i mezzi i più vincia lombarda fino d'allora estinta,
valevoli a salvarle Per togliere . situato in via Fehce alla falda del
queste miserabili dalla strada della monte Questa chiesa venne
Pincio.
perdizione, e per allontanare tante edificata nel i6i4 in onore della
pietre d' inciampo alla cieca uma- ss. Trinità, e di s. Francesca Ro-
nità , ha voluto che si fondasse un mana dai detti religiosi , che vi si

nuovo conservatorio , chiamato il trasfei'irono da s. Tommaso in For-


Conservatorio o ritiro della Croce, misj ove stavano. Sotto Innocenzo
detto di s. Francesca Romana. XI la chiesa fu ridotta in miglior
Nel pontificato di Pio VI, e nel forma, con archilettui-a di Mattia
1792, suor Maria Teresa Sebastia- de' Rossi. Vi si pose un bel qua-
ni terziaria carmelitana di seiiuala- dro dipinto dal Cozza , rappresea-
,,

CON CON 35
tante la Vergine, in mezzo a
B. In questo ritiro le vittime del-
due angeli vestiti con abito del ri- la seduzione vivono tranquillamen-
scatto; ed il coro venne decorato te per la via della virtù , di-
con alcuni medaglioni. La confra- rette da un
deputato ecclesiasti-
ternita di Gesù e Maria, di cui si co dipendiente dal Cardinal vicario,
tratta all' articolo Confraternite , che pur sopraintende all' ammini-
ottenne dai Trinitari una parte del strazione economica. Questi sceglie
convento, dove nel 1712 stabili il fuori della comunità la supei'iora,
proprio oratorio. Così il Venuti, le due maestre, e la portinaia, per-
Roma moderna, t. I, p. 198. Que- sone di esperimentata probità, e reli-
sta chiesa è piccola , ma ben cu- gione, acciocché insegnino alle alunne
stodita, si apre nella mattina per la sana morale diano ad esse
, e
comodo del pubblico, ha. cinque al- un' ottima istituzione.
Il regolamen-

tari, \i si celebi'a con solennità la to interno tende a rendere le zi-


festa del sagro Cuore di Gesù, e si telle esemplari: e sebbene sia leci-
fanno altre festività. Il fratello della to alle donzelle di uscire dal pio
fondatrice Pompeo Sebastiani, d'il- luogo se ad alcune venisse noia
libati costumi, volle abitare dap- della recluisone, tuttavia quasi tutte
presso alla pia casa, edificò nel mez- perseverano, anzi alcune di esse do-
zo della chiesa una sepoltura, per- po moltiplici prove di fermezza, e
chè servisse per sé, e dueper le di vero proponimento , si ammet-
sorelle, come alla loro morte ebbe tono nel conservatorio a vestire un
essendo accaduta quella del-
effetto, abito penitente, ed all' esercizio di
la benemerita, e virtuosa suor Ma- particolari rigori di mortificazione.
ria Sebastiani nel 1839 ai 16 feb- Va ancora notato, che molte di es-
braio, come si legge nella lapide se- se sono passate a vestire l'abito
polcrale. religioso con solenne professione
In questo luogo l' istituto prese delle agostiniane convertite, e pe-
la forma di conservatorio. L' edifi- nitenti del raonistero di s. Giaco-
zio è con giardino buono, e rego- mo alla Longara, delle quali si trat-
lare, ma non vasto, per cui ordi- ta al volume I, pag. i35 del Di-
nariamente sonovi , oltre la supe- zionario. Esse meritarono diverse
liora e due maestre , una ventina volte di essere onorate della pre-
di nubili di ricovero scelte dal de- senza del Papa che regna, il quale,
putato, e dalla superiora del sud- a' 29 ottobre i832, visitò pure
detto ospedale di s. Giacomo. Sì questo conservatorio, come si legge
le vedove, che le maritate vi sono nel numero 88 del Diario di Ro-
escluse. Vivono filando la lana per ma di quell'anno, in occasione di
un privato fabbricatore, nulla han- aver visitato lo studio del valente
no di px'oprio , menando una vita scultore cav. Giuseppe Fabris, che
comune perfetta. Quando escono dal si trova dappresso al pio luogo.
conservatorio per istrado poco fre- Quindi il deputato del luogo pio
quentate, le donne vestono abito uni- e la superiora, per memoria della
forme di color caffè o tanè, con faz- pontificia visita , nell' ingresso del
zoletto bianco, ed una piccola cuffia conservatorio, fecero erigere apposita
in testa. Ai parenti più prossimi è iscrÌ£Ìone in marmo.
permesso visitarle una volta il mese.
36 CON CON
Conservatorio del Refus^io di santa che le alunne ricavano nel filare la
Maria in Trastevere. lana, danno paoli undici al mciv:
al pio luogo: quando escono a di-
Quasi eguale al precedente ('•
porto in luoghi remoti, vestono a-
questo istituto, giacfchè come le bito uniforme, e sono accompagna-
donne che escono dall'ospedale di te da una maestra. Ordinariamen-
s. Giacomo, trovano un luogo di te la fiiniiglia si compone di una
eccellente ricovei'O nel ritiro della ventina d'individue.
croce di s. Francesca Romana, così
le donne tanto zitelle, quanto marita- Conservatorio dell' Addolorata ,
te e vedove , che escono dalle pri- della Sagra Famiglia.
gioni di s. Michele, escluse però le
recidive, compiuta che abbiano la D. Baldassare Odescalchi , duca
condanna subita quasi sempre per di Bracciano, mosso a compassione
mal costume, possono rinchiudersi di due povere fanciulle, ordinò che
in questo pio luogo. Fondatore di si nutrissero, ed educassero nel suo

esso nel 1806 fu il p, Fi'ancesco palazzo presso i ss. Apostoli. Dopo


Stracchini, sacerdote di Girolamo s. la sua morte uno de' suoi rispet-
della Carità, nel 18 19 fatto dà Pio tabili figli, monsignor Cai'lo Ode-
VII vescovo di Segni, uomo di se- scalchi, poi amplissimo Cardinal vi-
gnalato zelo per l' onore di Dio. cario di Roma, che santamente mo-
A questo si può unire anche mon- ri coll'abito de' gesuiti, credette più

signor Belisario Cristàldi, poscia Car- conveniente affidare le due donzelle


dinale, perchènon solo era com- ad una. maestra nel conservatorio
pagno al primo, ma inoltre essen- delle mendicanti. Poco dopo alla
do grandemente limosiniero, e pro- stessa maestra furono date ad istrui-
teggitore dei pii istituti, fece altret- re altre giovanette , e siccome il
tanto con questo del Refugio. A tale conservatorio non poteva contener-
efletto questi due personaggi sulla le, monsignor Odescalchi procurò
piazza di s. Maria in Trastevere loro una casa presso il monistero
acquistarono l'ospizio già apparte- delle Oliale Filippine (Vedi), al
nente ai pp. della compagnia di monte Esquilino, dove ai 2 1 giu-
Gesù portoghesi, il quale era como- gno t8i6; giorno sagro al protet-
do, e con buon giardino. tore della gioventù s. Luigi Gonza-
Le suddette donne si esercitano ga, trasferì tanto la maestra che
in diverse opere di cristiana pietà, le alunne, col divisamente di for-
e nei lavori di lana ; si trattengo- marne un utile istituto, o convitto,
no poi nel conservatorio a loro be- col pagamento di quattro o cinque
neplacito, restando in libertà di riu- scudi mensili. Stabilì, che vi fosse-
nirsi co' mariti, o coi parenti. So- ro ricevute le donzelle anche supe-
no dirette da una superiora, e da riori neir età ad anni dodici ,
per
due maèstre, non che da una so- cui presto il numero delle indivi-
cietà di ecclesiastici addetta parti- due ascese a quaranta. Queste fu-
colarmente alla istruzione spiritua- rono poste in uno all'istituto sot-
le, mentre una deputazione di gen- to la special protezione della b.
tildonne si occupa in provvedere le Vergine Maria, col • professare uu
biancherie, ed altro. Dal guadagno particolare culto a'suoi dolori, e la
CON CON 37
comunità prese il nome di conser- oscuro con fizzolclto bianco e man-
vatorio dell' Addolorata. to simile in testa. Le medesime
Partito il Cardinale Odescalchi vengono mantenute da diversi be-
da Roma per entrare nella com- nefattori, ed il pio luogo, sebbene
pagnia di Gesìi, il conservatorio si . senza rendite, fiorisce pure col pro-
disciolse, al modo che dicesi a Con- dotto delle succennate elemosine
servatorio, o pia casa di Carità mensili. Per tal maniera si ten-
in Via di Borgo sant'Agata ( Ve- gono lontane dalla corruttela del
di), e venne ivi sostituito l'al- mondo tante fanciulle pericolanti,
tro chiamato Conservatorio della che sarebbero preda del mal costu-
Sagra Famiglia. Profittò del lo- me. Lo scopo principale di detto pio
cale suddetto una pia persona per istituto è di educare le giovani, e
nome Marianna Allemand, che già renderle capaci a servire nelle cri-
a sue spese, e coli' aiuto di qualche sliane famiglie, come già alcune vi
altro benefattore aveva aperto un sono state collocate.
asilo ad un qualche numero di fan-
ciulle povere, e derelitte in una ri-
Conservatorio, e Monistero di Ma-
stretta casa presso l'alberata di s.
ria Santissima in s. Dionigio
Maria Maggiore. Vi trasportò di
alle quattro Fontane.
fatti il suo nuovo conservatorio, dal
quale la medesima dopo alcun tem-
po si esentò, ritirandosi a convive- Questo pio istituto prima era
re in un vicino monistero. Fu al- diretto dalle. monache Orsoline fran-
lora che la direzione del conserva- cesi della ss. Concezione, sotto la
torio nominato della Sagra Fami- regola di s. Basilio, chiamate co-
glia fu intrapresa dalla principessa munemente le dame apostoline, che
d. Maria Doria Pamphily, coadiu- vestivano di scotto nero, con mez-
vata dalla baronessa prussiana Fe- zetta di color violetto,con bordu-
derica di Kimsky, oltre il rispetti- ra bianca ; dal loro collo pendeva
vo deputato ecclesiastico, che si no- un cordone di color bleu , con
mina dal Cardinal vicario di Roma. una croce d'argento doi'ato. Hanno
Questo stabilimento d'allora in poi un velo bianco, che cuopre la fron-
venne a fiorire, come anche adesso te, in mezzo alla quale usavano
si scorge, per un numero conside- altra croce nera forma greca. di
rabile di alunne, che vi sono ammes- Il capo pur coperto da dop-
era
se. Queste vengono presiedute lo- pio velo bianco, e nero, ed i fianchi
calmente da una superiora ed i- , si cingevano con cordone nero.

da
struite abili maestre, che inse- La dama Eumelia Sanbucy fran-
gnano ad esse i lavori propri del cese fu bramosa di fondare in Ro-
loro sesso, e le faccende domesti- ma un monistero, e conservatorio
che; ma più le istruiscono nella re- a maggior gloria di Dio, e perchè al-
ligione, e le esercitano nelle pra- l' insegnamento delle fanciulle nelle

tiche della cristiana pietà. Quando cose di nostra santa religione, si


le alunne escono, benché di l'ado, unisse l'educazione, e l' istruzione
dal conservatorio per diporto , o coir insegnare ad esse il leggere, lo
altro, hanno sempre un abito uni- scrivere, l'ortografia, V ai'it melica,

forme secondo le stagioni di colore la hugua italiana, e francese, la geo-


38 CON CON
grafìa, la storia, e tutti i lavori per l'inverno, e di nanckin bianco
che sono propri di fanciulle di per l'estate.
civile condizione. A tal effetto la La chiesa di s. Dionisio fu edi-
fondatrice, nel pontificato Pio
di ficata nel 16 19 dai religiosi Trini-
VII, ottenne la chiesa, e il convento tari francesi, che la dedicarono al
che avea già appartenuto ai reli- santo areopagita. Di poi fecero or-
giosi Trinitarii riformati del Riscat- nare il prospetto esterno con dise-
to, della medesima nazione francese. gno Antonio Mac-
dell'architetto Gio.
Laonde a'g ottobre i8i5, giorno ci. quadro dell'altare
Neil' interno il

in cui nella detta chiesa si celebra maggiore fu dipinto da Carlo Cesi


la festa del santo titolare Dionisio che vi effigiò in alto la ss. Trinità,
l'Areopagita, la Sanbucy aprì il e in basso 1' Immacolata Conce-
conservatorio, del quale fu la pri- zione, e s. Dionigio inginocchiato.
ma superiora, e dopo due anni ivi Nelle pareti laterali di questo alta-
morì piamente. re, a conili epistolae, è un affresco
Al presente l'insegnamento, che in cui vedesi espresso un sommo
ricevono le educande, è quale si Pontefice, che veste dell'abito religio-
disse; ma
nel i834 nel mese di so un frate Trinitario del l'iscatto.
aprile le monache, o dame aposto- Nell'altra parte, cioè a cornu evan-
line, cambiarono regola coll'aposto- gelii, si osservano due fratipure del
lica approvazione del regnante Pa- riscatto, che pagano ai turchi il

pa Gregorio XVI, e presero quel- prezzo degli schiavi da essi redenti.


la delle i-eligiose di Maria Santissi- Questi due affreschi sono del me-
ma Nosti-a Signora, Notre Dame desimo Cesi. Inoltre sonovi tre al-
i^J^edi), entrando in quell'Ordine tri altari, cioè quello della cappellina
fondato da madama di Lestonnac a destra entrando in chiesa, che ha
nel 1610, ed approvato da Paolo per quadro un Ecce Homo attri-

V- A tal effetto fecero venire da buito a Luca Giordano ; quello dal


Tolosa tre religiose francesi per lato dell'epistola, quadro
nel cui
incorporarle alle monache di questo monsieur David rappresentò i ss.
roonistero: presero il loro vestiario Giovanni de Matha , e in alto
di scotto nero, con maniche lai-ghe, la ss. Triade, innanzi alla quale
cinta di lana nera, soggolo bianco veggonsi inginocchiati due schiavi,
di tela, benda bianca di sopra, e cui vengono tolte le catene da un
nera di sotto, cui sovrapposero un angelo, che ha indosso lo scapolare
velo fino nero. Dal collo pende da del riscatto; finalmente nel terzo
un cordone nero un crocefisso pic- altare, dalla parte del vangelo, si

colo di cocco. Da questa descrizione venera la b.Vergine avente in grem-


del vestiario, si vedrà in che con- bo il bambino, in mezza figura,
sista il cambiamento di quello sud- buon dipinto del secolo XVI. A
descritto. Al presente il conservatorio sinistra di quest'ultimo altare, os-
è stato molto ampliato perchè fio- servasi pendente dalla parete un
risce, numerose sono le educande
e quadro in cui esprime un'appa-
si

che pagano la mensile pensione di rizione del ss. Sagramento, e in


scudi sette e mezzo, vestendo a pia- basso s. Dionigio, e s. Luigi IX re
cere in casa, e quando escono hanno di Francia, opera attribuita a mon-
però abito uniforme di scotto nero sieur Le-Bruu. Ridolfino Venuti,
CON CON 39
Jioma moderna, tomo I, pari. I, (Fedi) non poteva riceverle tutte,
pag. 162, narra che nel giardino divisarono di stabilire un locale,
contiguo al monistero, chiamato or- ove le donzelle che uscivano dal-
to del greco, nel pontificato di Cle- l'ospedale, fossero trattenute a vita
mente Vili, da un greco di Scio migliore. Laonde la nominata zelan-
perla prima volta si introdusse in tCj e pia principessa da Leone XII, ai
Koma la coltivazione della pianta 12 agosto dell'anno santo 1825, ot-
ortense chiamata Sellaro, che pel tenne a questo nobile oggetto il '

grato suo sapore cotanto si propagò. suddetto ospizio, mediante aposto-


lico breve, in uno alla contigua
Conservatorio del Eifugio della piccola chiesa, diritti, e ragioni del
Lauretana. medesimo. Quindi formatasi una
congregazione di dame, s' intitolò
JVei primi anni del secolo XVIIT, Congregazione Lauretana, dal tito-
nella via che conduce alla basihca lo della chiesa, che insieme all'al-
di Giovanni in Laterano, e pres-
s. tare principale è dedicata a Maria
so la chiesa di s. Clemente, il ven. ss. di Loreto, sotto la direzione del
p. Angelo Paoli da Argigliano, dio- Cardinal vicario jw-tenipore.
cesi di Sarzana, carmehtano dell'an- Ridotto il locale, furono in esso
tica osservanza, nel convento di s. ricevute le convalescenti dell'Ospe-
Martino di Roma istituì un ospizio dale di s. Giacomo, che avessero
per ricevervi poveri convalescenti,
i bramato menare vita ritirata, e sta-
che dopo guariti dalle loi'O infer- re laccolte con Dio. Non vennero
mità erano licenziati dagli ospeda- escluse neppure quelle donzelle, che
li, per cui il pio luogo prese il no- erano gravide, le quali al tempo
me di Ospizio del p. Angelo. Rlor- del parto mandavano a sgravar-
si

to santamente il fondatore nel 1720, si air ospedale di s. Rocco, dopo


Clemente XII nel lySg fece intro- di che si ricevevano nel conserva-
durre presso i sagri riti la causa torio, che aveva preso il titolo di
pel riconoscimento delle sue eroi- Casa del refugio della Lauretana.
che virtù, e poscia nel 1756 ne Si ricevettero anche maritate, che
fu pubblicata la vita colle stampe pei loro trascorsi eransi separate
di Propaganda /?^e; Mancato il prin- dai maritij e pentite della vita pas-
cipal sostegno dell' utile ospizio, col- sata ad essi poi ri uni vansi. Fu sta-
l'andar del tempo restò chiuso. In- bilita una priora, ed una sotto
tanto permise la diviiia Provviden- priora per la direzione delle alun-
za, che si recassero alcune dame, ne, e dei lavori che si facevano
insieme colla principessa d. Teresa la metà doveva essere del pio luo-
Doria-Orsini, a visitare le inferme go. Accompagnate dalla priora, e
all'ospedale di s. Giacomo. Queste velate uscivano una volta la setti-
pie diame considerando come quelle mana al passeggio in luoghi re-
vittime della seduzione, mentre cu- moti.
ra vansi dal morbo venereo, poi ivi Ma nell'odierno pontificato di
ritornavano a curarsi per essere ri- Gregorio XVI, l' istiltUo ha preso
cadute nei primieri disordini, giac- nuova vita e vigore, perchè gli è
ché il Conservatorio o ritiro di s. stala data alti-a forma. La direzio-
Croce in s. Francesca Romana ne e cura del medesimo è stata
4ò CON CON
afiiilata alle monache del Buon da in Trastevere. V. 1' articolo
Pastore {^Vccli), che vi risiedono Sagro Cuore di Gesù, e Dame.
in numero di tre, olti-e una con-
versa, giacche si vide con qual pro- Conservatorio , o pia Casa di Ca-
fitto ed impegno dirigevano il rità in via di Borgo s. Agata.
Conservatono di s. Croce della
Longara ^P^edi). Con nuovo meto- La pia società, che milita sotto
do si è qui stabiUto, che si rice- la speciale protezione di Maria Ver-
vano le zitelle, le quali hanno sof- gine regina degli apostoli, eretta
ferto mali prodotti dai loro cattivi in Roma nell'anno i835 per la
costumi, e quelle zitelle, che essen- conservazione, e accrescimento del-
do state sedotte, avessero anche la pietà, e della fede cattolica, con-
avuto figli nel loro nubile stato, e siderando, che fra i mezzi condu-
quelle zitelle in fine, che abban- centi al suo nobile intento non te-
donando il mal fare sono bi'amose neva r ultimo luogo la educazione
di ravvedersi, e menar vita cristia- delle donne, nell'anno i836 inco-
na. Perciò luogo è divenuto un
il minciò a raccogliere delle piccole
nionistero, le alunne non escono donzelle per lo più abbandonate
più, il giardino contiguo venne am- nelle pubbliche contrade di Roma,
pliato per comodo delie alunne, la per torledai moltiplici pericoli, riu-
chiesa che ha tre altari, ogni mat- nendole piamente in una casa pri-
tina apre al pubblico per la san-
si vata di proprietà di uno dei mem-
ta messa, ed il Cardinal vicario vi bri della pia società , e quindi in
nomina un prelato deputato ,
per altro locale presso s. Maria Mag-
vegliare sul conservatorio , in uno giore in via detta l' Alberata. Ma
alla prima delle dame della congre- suscitata qualche tribolazione, si fe-

gazione Lauretana, che attualmen- ce una classificazione , e restando


te è la Bracciano d.
duchessa di parte della comunità presso santa
Anna Torlonia-Sforza, che benefica Maria Maggiore, che ora è trasfe-
il luogo col suo zelo, colla sua rita in altro locale non lungi dal
generosità, e col procurare ad esso raonistero delle Filippine, ne pre-
Jimosine colle altre dame, e col der sero cura caritatevole alcune pie
putato. persone, che con gran zelo ne pro-
mossero l'avanzamento. Fiorisce sot-
to il nome di Conservatorio del-
Conservatorio delle dame del sagro
l'Addolorata, ovvero della sa^ra
Cuore di Gesti per le donzelle
Famiglia. Fedi.
nobilij presso la chiesa della ss.
L' altra porzione restò affidata
Trinità al monte Pincio. V. Gli
alla pia società, che mancando al-
articoli Sagro Cuore di Gesù, Da-
lora del necessario locale, collocò
me e CHIESA DELLA SS. TrINITa' AL
le ragazze in una casa
educa- di
MOMTE PlNClO.
zione nello stradone di Giovanni s.

in Latex-ano pagando un mensile


,

Conseivatprio delle dame del sagro assegno e di là, essendo morta la


,

Cuore di Gesti, per le donzelle promotrice di detta casa, le trasfe-


di civil condizione, presso la rì in altro locale in via del Bo-
chiesa delle ss. Raffina e Secon- schetto nella regione de' Monti. Ma
,,

CON CON 4i
ili fine crescendo di giorno in gior- veniente, se non vengono richieste
no il numero delle alunne della dai loro parenti o non , si crede
pia società , specialmente dopo che espediente di consegnarle ad essi

la città di Roma fu afflitta dal si procura collocarle in onesto ma-


morbo asiatico detto Cholei'a si , trimonio, o farle entrare in qualche
api"! una casa più ampia e deco- monistero, se abbiano vocazione per
rosa, ch'è la presente, col titolo di lo stato religioso, o s'impiegano per

Pia Casa della Carità, posta in cameriere presso pie persone, ove
via di Borgo s. Agata numero g, minore sia o prendono
il pericolo,
presso monte Magnanapoli. In que- altra destinazione,oppure si riten-
sto locale fu già il Collegio Fiic- gono nella pia casa, se si credono
cioli {Vedi); quindi passò in pro- utili per la medesima. Finalmente

prietà delle monache riformate di da questo conservatorio ebbe ori-


s. Francesco, e ritenuto in enfi- gine il Conservatorio o ritiro del
teusi perpetua della Camera Apo- sagro Cuore di Gesù alla salita
stolica. Però il regnante Papa Gre- di s. Onofrio (Vedi).
gorio X\'I, con venerato rescritto
de' 2 5 marzo i838, diede il lo- Conservatorio a Ritiro del sagro
cale alla medesima pia società, mer- Cuore di Gesù alla salita di s,
cè una convenzione firmata dal Cai'- Onofrio.
dinal IVIario Mattei in allora pre-
sidente della commissione de' sussi- Nel mese
dicembre i84o,
di
dj , e dal sacerdote romano
Vin- d. essendosi V opportunità
presentata
cenzo Pallolti, zelante e benemeri- di comperare un ampio locale, che
to rettore della stessa pia società, già appartenne al sacerdote d. Fi-
caricandosi la commissione de' sus- lippo Ludovisi alla salita di s. Ono-
sidj di pagare il canone, e il quin- frio presso la via della Longara
dennio relativo, e la pia società di la superiora del Conservatorio , a
tenere aperto il detto locale a van- Pia Casa di Carità in via di Bor-
taggio della classe povera , o del- go S. Jgata (Fedì), con annuenza,
l' uno, o dell' altro sesso. e cooperazione di quella pia socie-
Le alunne di questa pia casa so- tà, e sotto la speciale protezione di
no sotto la protezione del patriar- Maria SS. regina degli apostoli, si
ca s. Francesco d' Assisi, e porta- accinse alla compera dì detto loca-
no abito uniforme prammatica, di le, si trasferì quindi nel medesi-
e
cioè di lana bigia, con cordone ai mo con un buon numero di ra-
lombi, e velo parimenti bianco in gazze della Pia Casa di Carità, per
lesta. La superiora , e le maestre dar principio ad una novella co-
vestono l' abito del terzo Ordine munità , sulle norme , e lo spirito
di s. Francesco. Conta al presente della mentovata pia casa donde par-
il conservatorio circa settanta in- tivano. Questo conservatorio fu de-
dividui. In esso si fabbricano tessu- nominato Ritiro del sagro Cuor di
ti di tela, e cotone, coperte imbot- Cesie perchè la comunità si de-
,

tite, si orlano le scarpe, si ricama, dicava specialmente al culto del


si aggriccia , si cuce in ogni mar sagro Cuore. Il numero attuale de-
niera, si lava e si fanno altri lavor gli individui del conservatorio è
ri. Giunte le donzelle ad età con-: di circa quaranta. Il nobile, e ca-
4a CON CON
ritatevolc commendatore d. Carlo colò in Carcere, sua altra diaconia,
Torlonia assunse la tutela, e la di- cui era stato trasferito presso l'al-

rezione pei temporale della comu- tare del Sagramento. Da Ludo-


ss.

nità, mentre la pia società anzidet- vico Jacobilli si ha la vita dello


ta premurosamente attende allo spi- insigne Cardinal Consiglieri, che al-
rituale. Dalle donzelle si fanno va- tri chiamarono Ghislieri.

ri! lavori propri! del sesso , e tali CONSOLI PONTIFICII. I go-


da rendere ciascuna delle alunne verni tutti bene ordinati, a prote-
capace di procacciarsi nell' età raa- zione della loro marina mercantile,
tui'a il necessario sostentamento, e hanno creduto necessario di stabili-
provvedere ai bisogni delle fami- re ne' principali porti esteri alctmi
glie. loro rappresentanti sotto titolo di
CONSIGLIERI Giambattista, consoli o agenti consolari, come di
Cardinale. Giambattista Consiglieri vice-consoli, secondo l'importanza
di Roma ebbe da legittimo matrimo- de' luoghi ove debbono risiedere.
nio due figliuole. Morta la moglie, Così ha fatto, e fa anche il gover-
egli eh' era fornito di ogni maniera no pontificio; e i Cardinali camer-
di letteratura, e dotto nelle lingue lenghi di s. Romana Chiesa han-
greca e latina divenne presidente
, no avuto sempi-e su di essi giuris-
della camera, e a mezzo di suo dizione, ed hanno tuttavia la libe-
fratello Paolo Consiglieri , ch'era l'a nomina e direzione di siffatti
camerier secreto di Paolo IV, poi rappresentanti pontificii, e spedi-
canonico nella basilica vaticana, fu scono loro patente di nomina, la
dallo stesso Papa promosso al Car- quale si l'innova ad ogni Cardinal
dinalato colla diaconia di s. Lucia camerlengo. I consoli porftificii , ec-
jn Selci, a' i5 marzo del iSSj. La cettuato qualche rai'issimo caso per
sua promozione avvenne pei'chè suo particolari circostanze, non hanno
fratello Paolo, uno de'quattro fonda- soldo od onorario alcuno, e non
tori collo stesso Papa dei Teatini, ritraggono dal loro ufficio altro
essendo stato chiamato nel palazzo profitto che quello, or maggiore,
apostolico all'esaltazione di Paolo or minore, proveniente dalle tasse
IV, che gU conferì le narrate qua- consolari sui legni ivi approdati, pas-
lifiche, e poi il voleva esaltare al saporti, fedi ec. In considerazione di
cardinalato, con eroica virtù lo ricusò, questo gratuito servizio, il governo
proponendo in vece il degno fra- pontificio li compensa, al fine di ogni
tello Giambattista, siccome dotto, anno, delle spese fatte per suo or-
ed affezionatissimo alla santa Sede. dine, o in suo servizio, cioè di car-
Quindi fu spedito legato a Intere a teggio, di stampe trasmesse, e si-

Filippo II re cattolico per urgen- mili.


tissimi affari, e vi riuscì felicemen- I consoli pontificii sono incari-
te; dipoi dallo stesso Pontefice ven- cati di proteggereed i naviganti
ne eletto con altri saggi uomini, a ilcommercio pontificio, e siccome
decidere le cause dello stato della debbono risiedere nei porti esteri,
chiesa con facoltà senza limiti. Do- per lo piii si scelgono tra gli este-
po due anni di Cardinalato, pian- ri dimoranti in detti porti, ovvero
to da tutta Roma, morì nel i SSg, tra gli statisti ivi domiciliati. Que-
e fu sepolto nella chiesa di s. Ni- sti consoli pontificii, a aigione che
CON CON 43
la santa Sede tiene nunzi od in- Elenco de Consoli Pontificii negli
ternunzi in pochi regni, talvolta stati esteri.
trattano qualche affare risguardan-
te Ja diplomazia, la sanità pubbli- NB. Dove non è indicato il titolo si
ca, la commercio, ed an-
polizia, il deve intendere che vi è un Con-
co affari ecclesiastici; il perchè i sole non generale.
consoli pontifìcii sono in corrispon-
denza, oltre che col Cardinale ca- Albana in Dalmazia. Agente couf
merlengo, coi Cardinali segretario solare.
di stato, e segretario per gli afiari Algeri. Console generale.
di stato interni, col tesoriere gene- Alicante,
rale, e con altre autorità ecclesia- Amsterdam. Console generale.
stiche, civili e militari del Ponti- Anversa. Console generale nel Bel-
ciò governo, essendo però subordi- gio.
nati e dipendenti ai nunzi ed in- Bahia nel Brasile. Vice-console.
ternunzi nei luoghi ove questi vi Barcellona. Coadiutore al conso-
sono. I consoli pontifici non han- lato.
no unifoi-me; però sogliono ottene- Bari. Vice-console.
re quello onorario di marina dal- Barletta. Vice-console.
la presidenza delle armi, per mez- Beleni in Portogallo.
zo della segretaria di stato. Bona di Algeri. Agente consolare.
Va notato che non tutti i con- Brindisi. Vice-console.
soli , e vice-consoli pontifìcii, pos- Cadice.
sono indossare l'uniforme della Ma- Cagliari. Console generale.
rina Pontificia [Fedi), non aven- Carlo Forte in Sardegna. Vice-
do essi un tal diritto. Questo ono- console.
re viene loro concesso in via di Cartagena.
grazia speciale presso domanda che Catania. Vice-console.
ne fanno, il grado più elevato, che Cefalonia. Vice-console provviso-
finora siasi accordato a qualcuno, rio.

è stato di colonnello onorario di Cette in Francia. Vice-con«ole.


marina. Presentemente godono que- Chioggia nel regno Lombardo- Ve-
sto grado i consoli generali di Mi- neto. Vice-console.
lano, e di Palermo: come hanno Città di Porlo in Portogallo. Con-
quello di maggiore onorario i con- sole deputalo.
soli del Belgio, della Grecia, delle Corsica. Console generale.
Isole Ioniche, di Marsiglia, dei Pae- Filadelfia, negli Stati Uniti d^ A-
si Bassi , e di Venezia. Vi sono merica.
degli altri consoli pontifìcii col gra- Fiume, e Buccari. Console col coa-
do di capitani onorari ; e tra i vi- diutore.
ce-consoli vi sono di quelli che lo Gaeta. Vice-console.
hanno di tenente, come di sotto- Gallipoli.
tenente onorario di detta Marina Genova. Console generale, con coa-
Pontifìcia. diutore con futura successione, e
vice-console esercente.
Gibilterra.
Girgenti in Sicilia. Vice-console.
44 cOi\ CON
Giulia nel regno di Napoli. Vice- Perù. Console generale, residente in
console. Lima.
Grecia. Console generale con resi- Pescara. Vice-console,
denza in Atene. Porto Re nel littorale ungarico. Vi-
Ischia. Vice-console. ce-console.
Isole Ionie. Console generale, resi- Porto Ferrajo. Vice-console.
dente in Corfù. Porto Maurizio. Vice-console.
Lavagna. Vice-console. Ragusi.
Lisbona. Reus in Ispagna.
Livorno. Consóle generale, con coa- Reggio in Calabria. Vice-console.
diutore con futura successione, ed Rio Janeiro nel Brasile.
insieme vice-console. Rovigno nell'Istria. Agente conso-
Loano. Vice-console. lare.

Lucca. iS. Maura. Vice-console.


Malaga. S. Remo. Vice-console.
Malta. Savona. Vice-console.
Marsiglia.Console generale. Sebenico in Dalmazia. Vice-con-
ManfìTdonia nel regno di Napoli. sole.

Vice-console. Segna in Dalmazia. Vice-console,


Mascali Giarre. Agente consolare. con coadiutore, con futura suc-
Marsala. cessione.
Melazzo. Vice-console. Setubal. Vice-console.
Messina. Vice-console. Sira. Vice-console.
Milano. Console generale nel regno Spalatro in Dalmazia. Vice-con-
Lombardo- Veneto. sole.

Molfella. Vice-console. Spezia, ossia Golfo della Spezia


Monopoli. Vice-console. nel Genovesato. Vice-console.
Napoli. Console generale di Napoli, Stockolm.
e dei porti nella linea del Me- Taganrog, Vice-console.
diterraneo. Tarragona.
Napoli. Console generale dei poi'ti Terra Nuova in Sicilia. Vice-con-
di Napoli nella linea dell'Adria- sole.

tico con provvisoria residenza in Tine in Grecia. Vice-cousole.


detta capitale, e console coadiu- Tolone. Vice-console.
tore del precedente. Tortoli in Sardegna. Vice-console.
Napoli di Romania. Vice-console. Tortona.
Nizza. Tranì. Vice-console.
Nuova Orleans f negli Stali Uniti Trapani. Vice-console.
di America. Trieste.
Odessa. Valenza.
Orano d' Algeri. Agente conso- Vasto. Vice-console.
lare. Venezia.
Ortona. Vice-console. Ventimiglìa nel Geno\'esato. Vice-
Palamos j e s. Felice de Guizols console.
in Ispagna. Vice-console. P^igo in Galizia.
Palermo. Console generale in Si- Zante.
cilia, con vice-cousole. Zara.
. CON CON 45
Siccome poi in Milano cvvi nn vranità vi venne introdotta in for-
console generale pel regno Lombar- za dell'atto finale del congresso di

do- Vendo senza che vi sia in tal Vienna. Per conseguenza anche le

città porto di mare, e siccome tal attività, e le passività del monte


console ha un carattere di rappre- di Milano dovevano ripartirsi tra
sentante diplomatico Pontificio, co- le suddette sovranità, come si pre-
si sembrano necessarie le seguenti scrisse negli articoli 97 e io3 del-
anologhe nozioni. l'atto finale anzidetto. Quindi i so-
Durante il regno d'Italia, nei vrani d' Italia interessati in tale
primi anni del corrente secolo, fu riparto inviarono in Milano i loro
in Milano istituito un monte detto rispettivi plenipotenziari per tenere
dall'ii^iperatoro de'francesi, e re di un congresso relativo soltanto agli
Italia d'allora. Monte Napoleo- affari monte, e conchiudere un
del
ne. E perchè al medesimo furono trattato, che formasse la base delle
applicate tutte le attività, ossia capi- operazioni future per la soddisfazio-
tali fruttiferi, già spettanti alle cor- ne del debito ripartito, e spettante
porazioni religiose, ed ai luoghi pii a ciascun governo interessato. Per
soppressi dal governo italico in la santa Sede furono incaricati ed
tutta la estensione del suo territo- inviati a Milano cjuali plenipotenzia-
rio, che prima della invasione fran- ri monsignor Pacca, poi governa-
cese appartenevano a vavie sovrani- tore di Roma, e monsignor Castal-
tà, cos\ furono attribuite tutte le di poi Cai'dinale, l'avvocato Vera,
passività che derivano dalla sop- e per contabile l'agionatore Gio.
pressione anzidetta, e dal nuovo Battista Franceschi.
ordine di cose in allora stabilite. Riunitisi tutti i detti plenipoten-
Queste passività consistevano prin- ziari in Milano, conchiusei'o una
cipalmente nel pagamento delle pen- preliminare, e generale convenzio-
sioni a'frati, monache ,
preti secola- ne in data i giugno 18 16, colla
ri, dotazioni a'capitoli ed a'parro- quale si stabilirono generalmente i

chi già spogliati de'loro beni, nel- modi di soddisfare le pensioni vita-
le pensioni e giubilazioni, ad anti- lizie, i debiti lasciati dalle provvi-
chi impiegati civili ,
giudiziari e sioni, amministrazioni ec, e si trat-
militari che avevano prestato ser- tò di ogni altro oggetto relativo al-
vizio ai governi anteriori, ed in altri le disposizioni degli articoli 97 e
pesi vitalizi e perpetui, come per io3 succitati. In seguito, ai 12 de-
assegni alle università ,
ginnasi , e cembre i8i6, si conchiuse altra con-
pubblici stabilimenti. venzione particolare sui soli pleni-
Da questo breve cenno è facile potenziari pontificii, il tenore della
immaginare come presto ingigantisse quale, per maggiore intelligenza del-
questo, monte, che, cessato il gover- le cose dei'i vanti dal citato monte,
no italiano nel i8i4, venne chia- si riporta qui appresso sostanzial-
mato in appresso Monte di Milano. mente, di coi nominati
concerto
11 territorio del già regno d'Italia, soggetti, i avendo ultimata
quali
come ognuno sa, fu ripartito tra la loro plenipotenza, tornarono in
gli antichi legittimi sovrani che ne Roma coi protocolli dei congressi
tornarono al possesso più o meno tenuti in Milano, e con una gran
estesamente, e qualche nuova so- parte dello stralcio di carte e pò-
46 CON CON
sìzioni, e registro; spettanti al go- ma mente verificato e liquidato as-
verno Pontiilcio. sume l'obbligo di pagarlo come
Non cessarono però gli aiTari e debito del suo stato.
le consultazioni del monte di Mi-
lano, ch'era stato già il centro di Articolo II.

COSI ed intralciata ammi-


vasta ,

nistrazione. Questo centro rimase Sua Maestà imperiale reale au-


e rimane tuttora per lo scioglimen- striaca per parte sua rinunzia ia
to delle questioni allora restale sos- favore di sua vSantità ad ogni suo
pese, e per le massime ulteriori; che diritto su qualunque proprietà, e
al sopravvenire di casi sarebbe sta- credito del cessato regno d'Italia
to necessario di fissare in seguito. esistente nel territorio Pontificio.
Ogni governo italiano cointeressato
nomina uno o due savi commis- Articolo III.
sari diplomatici residenti in Mila-
no, per parte della commissione ge- Tutte le carte relative agli og-
nerale diplomatica del monte, col- getti contemplati nei due preceden-
la quale le rispettive direzioni del ti articoli saranno subito dopo il

debito pabhlico degli stati diversi cambio delle ratifiche del presen-
(su cui ricadono le parti di debi- te atto consegnate ai commissari
to a ciascuno stato spettante) han- pontificii, o alla persona ch'essi indi-
no sempre corrisposto e corrispon- cheranno, dal governo austriaco, i
dono tuttora. 11 commissario Pon- cui impiegati si presteranno anche
a Milano, oltre la corrispon-
tificio nel caso a dare tutte le dilucida-
denza per gli affari singolari, che zioni ulteriori su detti oggetti.
secondo le convenzioni, e successivi
regolamenti debbono risolversi dal-
Articolo IV.
la commissione centi-ale di Milano,
invia periodicamente gli atti, e le
deliberazioni delle oi'dinarie sessio- Per la piena esecuzione dei prece-
ni , che si fanno dai commissari denti articoli, saranno da sua Mae-
delle varie sovranità. stà imperiale reale austriaca, ad
istanza di sua Santità, liberate le
Articolo I. ipoteche che potessero esistere nel
territorio austriaco.
11 governo austriaco resta piena- Si ommettono gU altri articoli di

mente esonerato da qualunque de- formalità.


bito proveniente dalla sua ammini- Questa convenzione fu ratificata

strazione provvisoria, ed occupazio- dal Pontefice Pio VII li io giu-


ne militare delle Marche, e delle gno 1817; e ne venne commessa
Legazioni, compresi i beni annessi l'esecuzione plenaria alla direzione
nelle Legazioni da quel governo prov- generale del debito pubblico, dan-
visorio austriaco tuttora esistente, dosi al commissario Pontificio, resi-
e restando i capitali, e credito del- dente in Milano, il titolo e le prero-
la detta
amministrazione a favore gative di console generale Pontificio
.

del governo Pontificio, questo tiene nel regno Lombardo Veneto. L'at-
per suo il detto debito, e legitti- tuale è insignito col grado di co-
,

CON CON 47
lonnello onorario della marina Pon- collezione delle leggi marittime, che
tifìcia. nate sono dai fatti.

II avvocato Cesarini, ncll'ap-


eh. 11 medesimo avvocato Cesarini
plautina sua opera Piincipii dilla : ai vocaboli consolato, e console trat-

giurisprudenza coinmerciale esami- ta col noto suo sapere dei piìx im-
nati, seconda edizione con molle portanti argomenti.
variazioni ed aggiunte, Macerata Dall'opera: // consolato del mare
1840, capo VI, Del console e del colla spiegazione, con note ai con-
Consolato, pag. 204, dice che la Barcellona , Venezia, Ge-
solali di
denominazione di console, data dai nova di Gesù Maria Casa regi
ec.

Romani ai primi magistrati in sosti- Livorno 1788, si rileva quando, e


tuzione della regale dignità, a'nostri dove furono concessi i seguenti ca-
giorni si conferisce a quel magistrato pitoli ed ordinazioni riguardanti i

che governo invia in altra na-


il consolati che andiamo a nominare.
zione per ivi slare a favorire il
commercio dei propri sudditi, o Roma. L' anno dell' Incarnazione di
cittadini, che ci vadano ad appro- Cristo 1075 a cai. di Marzo fu-
dare. Per r importanza del com- rono concessi in Roma nella ba-
mercio, da cui principalmente de- silica di s. Giovanni in Laterano ,

riva la floridezza dei popoli, bene e giurati dai Romani di osser-


si onora col nome di console que- vare sempre i relativi articoli, e
gli , che a vantaggio de' suoi con- ordinazioni.
cittadini, e dei sudditi, del sovrano Acri. L' annoi i x i a cai. di Set-
che rappresenta, si manda anche tembre furono concessi in Acri
in esteri paesi a proteggerlo. Sic- nel passaggio di Gerusalemme
come inoltre l'oflìcio del console in pel re Ludovico, e pel conte di
massima parte si esercita nei porti Tolosa , e giurarono osservarli
di mare, così ordinariamente ivi sempre.
egli risiede. Il consolato, fuori del- Majorica. L'anno 1 1 1 2 furono con-
l' Italia e della Provenza _,
cangia cessi in Majorica per i Pisani, e

spesso denominazione, poiché si chia- giurarono di osservarli sempre.


ma nel resto di Francia lìapport, Pisa. L' anno i 1 1 8 furono concessi
in Inghilterra Protest, in Olanda in Pisa in s. Pietro del mare in
ed in altri paesi del Nord Zee-Pre- podestà di Ambrosio Migliari, e
texex. giurò osservarli.
Il consolato è di antichissimo Marsiglia. L'anno 1162, nel mese
stile presso tutte le nazioni. Olire di agosto , furono concessi in
la nuova che questo conso-
legge, Marsiglia nell' ospedale, nella po-
lato prescrive, se ne aveva l'ingiun- testà di ser Gaufré Antoix, e giu-
zione anche dalle nostre antiche leg- rò di osservarli sempre.
gi j le quali tuttora sono in vigore Almeria. L' anno 1 1 74 furono con-
in quelle parti, che non sono soggette cessi in Almeria pel conte di
a riforma. Siccome quanto accade BarcellQna,e per i Genovesi, e si
nei marittimi viaggi è comprovato giurò di osservarli sempre.
tlagli attestali che si rilasciano dal Genova. L'anno 1186 furono con-
consolato , così nel vocabolo con- cessi in Genova nella potestà di
ciato si esprime ancora l'antica ser Pinel Miglers, ser Pier Am-
4H CON CON
brosi, e ser Donato,
Gio. di s. tino, e giurarono di osservarli sem-
e ser Guglielmo di Caimosino, pre.
ser Baldotii, e ser Pier d'Are- Ma/orica.li'avno 1270 furono con-
nes, i quali giurarono al capo cessi pel re Jacopo di Aragona,
del molo di sempre osservarli. in Majorica, e giurò di farli osser-
Brandi. L'anno i 187 a cai. di feb- vare sempre.
braio furono concessi in Brandi
pel re Guglielmo, e giurò di P^. il eh. Martinetti nel suo Co-
osservarli sempre. dice de'i^oi'enpag. 447j Del Com-
Rodi. L' anno 1 90 furono con- mercio Marittimo il quale ci av- ,
1
cessi in Rodi pel Galeta, e giurò verte che tra i libri più famigerati
di osservarli sempre. per gli usi marittimi , si citano il
Morea. L'anno 1200 furono con- cosi detto Consolato del mare j il
cessi pel principe di Morea, e Targa, Della contrattazione maritti-
giurò di sempre osservarli. ma j e Giovanni de Lucca, De j'u-
Costantinopoli. L' anno 1 2 1 5 furo- re marilinio. V. i titoli del codice
no concessi pel comune di Ve- Giustiniano, De naufragiis, de na'
nezia in Costantinopoli, nella vihus non excusandis
de navicu- ,

chiesa di s. Sofia pel re Giovan- lariis seii de nautico


nauclerìis ,

ni incontinente, che furono cac- foenore, de naulis tyhe.rinis. V. al-


ciati i greci, e giurò di osservar- tresì il celebi'e pubblicista Francesco
li sempre. Risicato^ De stata hominum in rep.
Alamania. L'anno 1224 furono tom. IL De nautica arte et nautaruni
concessi in Alamania pel conte, stata, p. i52 edit. Panormi 1673.
e giurò di sempre osservarli. Aggiunge lo stesso Martinetti , che
Messina. L'anno i22 5 furono con- circa i doveri degli ammiragli, quali
cessi in Messina nella chiesa di supremi giudici e magistrati navali,
s. Maria Nuova in presenza del come pure dei ministri della ma-
vescovo di Catania per Federico rina e uomini di mare, oltre la
II imperatore d'Alemania, e giu- raccolta delle leggi inglesi ed olan-
rò di osservarli. desi, tratte in gran parte dalle leg-
Parigi. L'anno i2 5o furono con- gi rodie, vi sono importanti cogni-
cessi per Giovanni di Belmonte zioni nel Mastrillo De magislr. lib.

sopra l'anima del re di Francia, 5. cap. 1 3 ; e nelle prammatiche


che in quel tempo non era ben del regno delle due Sicilie, special-

sano, in presenza de' cavalieri del- mente nella Pramm. I. De officio


rOst, e dei templari^ e degli spe- portulani, come pure nel Capitola-
daheri, e dell' ammiraglio di le- re 91 del re Giovanni j ed in Ma-
vante, per osservarli sempre. rio Muta commentatore ,dotto
Costantinopoli, h'anno 1261 furono tom. 6. ediz. di Napoh, e Palermo,
concessi in Costantinopoli in s. An- nel commento di detto capo 91.
gelo per Paleologo imperatore, e V. pure il Codice per la veneta
giurò di osservarli seinpre. mercantile marina Venezia 786, ,
i

Sona e Costa/Uinopolì.h'anao [270 con r Editto pubblico di navigazio-


furono concessi in Sii'ia per Fe- ne mercantile austriaca , Venezia
derico, re di Cipro, e in Costan- 1816. Nel volume li. p. 197, e
tinopoli per r imperatore Costan- seg. Pratica della Romana Curia, si
,

CON CON 49
tra Ha del consoli) to di Anoonaj e di dicaturam haberet. Bernardus de
({nello in Civitavecchia. Binis consul sub Leone X. Pau-
Finalmente riporteremo alcuni ar- Ilis III confirmat praed. ind. et
gomenti descritti dalle Schede Va- alia slatuta a mei'c. facta. Phi-
ticane nell'archivio della santa Se- lippus del Bene Consul. hoc an-
de, che più da vicino riguardano i no.
consoli, o in qualunque modo spet- Anno i5i49- ^ot. propr. de confir-
tano ai medesimi, tra' quali si vedrà mat. consulis prò mercatoribus
l'origine di alcuni consoli esteri ne- Urb. subditis Caroli V.
gli stati Pontificii. Per ultimo ri- Anno i55o. Martinus de Ajala fit
porteremo 1' elenco dei consolati consul inUrbe nautarum subdi-
attuali , e dei luoghi ove sono. torum imperatoris.
Anno i552. Consules Tabernarior.
Anno i5oo. Deputatur consul Anno i554. Il re delle Gallie rin-
nationis gaìlicanae apud Ripam et forza le truppe nel Senese , ed
Ripettam. esorta il console de' fiorentini in
Anno i5i4- Julius Castellanus con- Urbe ad aiutare l'impresa.
fìrmatur consul mercatorum Ja- Anno i574- de Cunigà Orato-
Jo.
nuen. et corsorum in Urbe.
, ris Reg. Hisp. literae quibus A-

Anno 1576. Litterae consulatus ma- lexandrum Buoncuore deputai


ris regni Neapolitani in Urbe. consulem Hisp. donec rex aliter
Anno i5i2. Hieronymus Castro- staluerit.
nus, consul Neapoht. V. Flum. Anno iSy^. Lettere del re di Spa-
Tiberis. gna, con ordina all' amba-
cui
Anno i5i4. Julius Castellanus ci- dar l'ufficio ad Ales-
sciatore di
vis romanus a natione Januen. sandro Buoncuore.
et Cors., electus consul. Anno i5'j5. Jo. Oratoris hisp. li-

Anno i5i5. Confirmant. Capitula terae, quibus Alexand. Buoncuo-


hic adnotata edita a Florentinis re, juxta mandatum regium con-
circa mercatores in Urbe degen. sulem hisp. confirmat. per obi-
et electionem consulis Fiorentini. tum Martini de Ajala, qui illud
Anno i52o. Breve, quo Rinaldi de obtinuit a Carolo imperai.
Ricasohs alias primo consuli Flo- Anno 1576. Camer. renovat Mot.
rentin. in curia constituto ,
qui a Pio V concessum Martino de
se absentaverat, mandat, ut vì- Ajala Cons. hisp. favore Alexan-
sis praesentibus , ad curiam se dri Buoncuore, qui eidem suc-
confera t.