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DIZIONARIO
DI ERUDIZIONE
STORICO-ECCLESIASTICA
DA S. PIETRO SINO AI NOSTRI GIORNI
SPECIALMENTE INTORNO
AI PRINCIPAtl SAWTI, BEATI, MARTIRI, PADRIj AlSOMMI PONTEFICI, CARDINALI
E PIÙ CELEBRI SCRITTORI ECCLESIASTICI, AI VARII GRADI DELLA GERARCHIA
DELLA CHIESA CATTOLICA , ALLE CITTA PATRIARCALI , ARCIVESCOVILI E
VESCOVILI, AGLI SCISMI, ALLE ERESIE, AI CONCILII , ALLE FESTE PIÙ SOLÈNTVI,
AI RITI, ALLE CEREMONIE SACRE, ALLE CAPPELLE PAPALI , CARDINALIZIE E
PRELATIZIE, AGLI ORDINI RELIGIOSI, MILITARI, EQUESTRI ED OSPITALIERI, NON
CHE ALLA CORTE E CURIA ROMANA ED ALLA FAMIGLIA PONTIFICIA, EC. EC. EC.
COMPILAZIONE ..^
GREGORIO XV L
VOL. XVII
IN VENEZIA
DALLA TIPOGRAFIA EMILIANA
MDCCCXLIL
Iwbemfvan^ Colte)»,
O^ *. C_
d Oi^ ^ v«# V.JI
DIZIONARIO
DI ERUDIZIONE
STORICO-ECCLESIASTICA
C
CON CON
IjONSALVI Ercole, Cardinale. precedettero), fu annoverato da Pio
Ercole Consalvi d'una nobile fami- VI tra la romana prelatura, dove
glia orionda di Toscanella, nacque incominciò la luminosa carriera,
in Roma agli8 giugno lySy, dal di cui era stato in certo modo presa-
marchese Giuseppe Consalvi, e da go, in alcuni poetici componimenti,
Claudia de' conti Carandini. Nella che furono stampati insieme a quel-
sua fanciullezza ebbe a modello le lid'altri convittori del seminario
virtù del Cardinal Andrea Negroni, e suddetto nel 1772. Nel corso di
pervenuto alla prima adolescenza fu sedici anni successivi con attività,
collocato dai genitori nel seminario diligenza e fedeltà soddisfece alle
di Frascati allora fìorentissimo. Ivi cariche conferitegli da Pio VI, cioè
si guadagnò la stima e la benevo- di ponente di buon governo , di
lenza del Cardinal duca
vescovo votante della segnatura di giusti-
di Yorck, che gli portò sempre zia, e di uditore della sagra rota.
molto affetto sinché visse. Tornato Oltre a ciò il Pontefice, conoscito-
in Roma, entrò nell'accademia eccle- re del suo zelo, de' suoi talen-
siastica a perfezionarsi ne' più gra- ti, e della destrezza sua, gli affidò
vi studi e nelle discipline; e dopo l'amministrazione del grandioso sta-
aver egregiamente compiuto il cor- bilimento dell'ospizio apostoHco di
so degli studi (ne' quali diede non s. Michele, e lo destinò segretario
dubbie prove di quel felice , ed della congregazione deputata all'e-
alto ingegno che un giorno doveva same del nuovo piano economico
renderlo celebrato a segno da su- della provincia bolognese, e dell'al-
perare nella perizia diplomatica i tra congregazione stabilita pel buon
Cardinali segretari di stato che lo regolamento delle milizie pontificie
r» CON CON
colla qualifica di assessore ilei Car- elezione dovette fare nella restau-
dinal segretario di stato. In questo razione del regime pontificio, sia
ultimo ministero mostrò il Consalvi nelle promulgazioni di leggi , sia
animo eguale alla somma difficoltà in utili riforme , sia nell' ammini-
de'tempi: e siccome era riguardato strazione, ed ogni altra provvidenza,
come valido ostacolo all'abbattimen- che sembra supei'fluo l' enumerarle,
to della sovranità pontificia, gli fu comechè ridonderebbero ad encomio
insidiata la vita. Nei primi del del nostro Cardinale, che per la il-
CON COx\ 7
della segretaria di stato, il quale molla di tutti i numerosi affari
sino al suo ritorno in Roma gli pre- che si dovettero trattare coi diver-
stò utili servizi col suo zelo, colle si sovrani , e dei concordati che
sue cognizioni, e colla sua attività si conchiusero. Quindi legislazioni
istancabile.Giunto a Parigi, trattò provvedimenti, ed innumerabili cose
coir imperatore Francesco I, e col opei'ò sempre con rettitudine d'in-
re Luigi XVIII su gravi affari sì ec- tenzioni, con estremo amore di Ro-
clesiastici che politici , fra' quali la ma, e con incomparabile attacca-
restituzione delie legazioni di Bolo- mento all'i m mortai Pio VII, di cui
gna, di ForH
Romagna, e e della procurò sempre la gloria, ed una
delle marche di
Provincie delle fama perenne. Operò ancora mol-
Ancona, di Macerata e di Fermo, te cose grandi ed utili, ma il timo-
non che del ducato di Camerino re de' tempi, e quello di comparire
e di quello di Benevento, e Ponte insaziabile di dominio, lo dissuase-
Corvo. Siccome poi Alessandro I ro da altre operazioni che non mi-
imperatore delle Russie, e Federi- nor onore gli avrebbero partorito.
co Guglielmo UT di Prussia, do- Integro, e d'indole generosa e ma-
vevano partire per Londra per Io gnanima, di modi cortesi, amico
sfesso argomento, il Cardinale li di tutti i principali regnanti, dei
raggiunse in quella città, ed ivi trat- più illusti'i uomini, e più autore-
tò pure col re d'Inghilterra Giorgio voli, mecenate degli artisti e dei
IIL Quindi si recò a Vienna ove letterati, non risparmiò industria
erasi adunato il famigerato congres- per guadagnarsi l'ammirazione degli
so qual consiglio di pace Europea, stranieri, e perchè Roma si rendes-
inteso a ristabilire la fermezza dei se loro un soggiorno gradevole, e
governi di essa. Presso i sovrani in comparisse regina dell'universo.
Vienna riuniti, e presso il congres- Pianta la morte di Pio VII, il
so, il Cardinale pose in opera tut- Cardinal Consalvi commise al com-
ta la sua operosità, perchè definiti- mendatore Thorvaldesen, a memo-
vamente Sede apostoli-
fossero alla ria di eterna gratitudine, un ma-
ca restituite le menzionate legazio- gnifico sepolcrale monumento, da
ni, e le Provincie, che aveva essa per collocarsi nella basilica vaticana, e
necessità dovuto cedere nella pace che brevemente descrivemmo al
di Tolentino. Tutto ottenne oltre la Volume XII, p. 3io del Diziona-
restituzione degl' insigni capolavori rio. Scaduto però Consalvi dalla
che da Roma erano stati tras-
artistici, somma di tanto ministero, restò
portati in Francia , né risparmiò colla carica palatina di segretai-io
proteste per ciò che la santa Sede de' brevi pontificii, e dovette sof-
sì nel temporale, e sì nell'ecclesiastico frire le conseguenze della varietà
fosse stata pregiudicata. Pieno di delle umane vicende. E fama che
gloria si restituì al Pontefice Pio se fosse ulteriormente vissuto sareb-
VH, il quale gli accordò più este- be stato riportato al ministero del-
sa fiducia. Laonde fino ai 20 ago- lo stato da Leone XII. Tuttavol-
sto 1823, epoca di sua morte, con ta nel gennaio 1824 quel Pon-
autorità illimitata, governò il Con- tefice gli conferì la cospicua pre-
Siilvi lo stato pontificio , abbel- fettura della congregazione di pro-
lì Roma, e fu l'anima, e la gran paganda Jicle^ che godette per pò-
8 CON CON
chi giorni. Logoro dalle immense vere nella chiesa cji s. Marcello,
fatiche sostenute, afflitto dal male e nella cassa che il suo
racchiude
(che in un alla sezione dei cada- corpo fu posta in un tubo di latta,
vere descrive il numero 8 del giusta il costume, l'iscrizione necrolo-
Diario di Roma del 1824)5 il Car- gica, che pure riporta il citato Dia-
dinale Consalvi spirò nel bacio rio. Il detto artista che inventò ed e-
una piccola montagna, ai piedi del- cordato fatto nel 1801 tra la repub-
la quale scorre la detta riviera, del blica Francese e Pio VII, le parroc-
da un ponte, nel
Salat, attraversata chie si erano ridotte a settantadue,
mezzo del quale avvi una torre che oltre ad un'abbazia, e ad alcuni con-
prima si custodiva. Possiede una venti, e monisteri di religiosi. Il
L' origine de' conservatorii ( ec- applicò tutti pei conservatorii. Co-
cettuato quello delle Projette isti- sì Roma anche per queste istitu-
tuito da
Innocenzo III ) sem- zioni pie ed utilissime primeggia,
bra rimontare ai primi anni del qual si conviene alla capitale ed
secolo XVI per le provvide cure al centro del cattolicismo, come fu
e pel costante zelo de'sommi Pon- la prima in questo genere di educa-
tefici, nonché per la generosa pietà di zione, che porgesse esempio all'I-
Quindi nel
tanti benemei'iti istitutori. talia, e all'Europa. E nel pontifi-
fine di quel secolo vediamo occu- cato di Pio VI, ebbero pur luogo
parsene anche Sisto V, il quale e- diverse fondazioni di utili conser-
resse un conservatorio per le vedo- vatorii, mentre altri ne sperimen-
ve, e per le zitelle nella regione tarono la generosità.
de'Monti, presso il monistero di Dell'utilità e della storia de'con-
s. Bernardo, applicandovi l' eredità servatoiui trattarono diversi auto-
di Marc' Antonio Moreti, e di Mad- ri. Rammenteremo pertanto Cam-
dalena Strozzi Anguillara. Nel se- millo Fanucci, nel trattato di tut-
colo seguente Alessandro VII, com- te leopere pie della città di Roma;
passionando lo stato abbandonato Carlo Bartolommeo Piazza nelle
e pericoloso di tante zitelle, che diverse erudite sue opere, massima-
ad onta de'numerosi conservatorii mente neW Eusei'ologio Romano, e
di Pioraa vagavano per la città, nelle Opere pie di Roma, trattato
fece aprire scuole per tutti i rioni \\\ De' conservatorii di zitelle, don-
jjerchè ivi ad esse s'insegnasse lutto ne penitenti, e fanciulle. A' nostri
ciò che concerne la santa nostra re- giorni d. Guglielmo Costanzi pub-
ligione, e le arti domestiche proprie blicò l'Oi'.re/vato re di Roma ec.,ove
del sesso. Indi, per non dire di al- nel libro Vili, tratta delle Istitu-
tri Pontefici, fubenemerito
assai zioni pie per l'educazione delle don-
dei conservatorii Clemente XI crea- zelle. Monsignor Carlo Luigi Mo-
to nel 1700, sia aumentarne
coli' nchini nel libro intitolato: Degli
il numero, sia col costituire ad alcuni istituti di pubblica carità e d'istru-
le dotazioni, e sia assegnandone del- zione primaria in Roma, nella par-
le altre perchè le donzelle con te seconda, al § Vili di sua erudita
lucili là potessero prendere un col- prefazione ,
parlando dei conserva-
CON CON II
13 CON CON
Nell'anno i8i4, ripristinato il torio di s.Michele a Ripa (Fedi),
governo pontificio provvisorio, seb- ove esistono più centinaia di donne,
bene Pio VII a' 24 maggio rien- non fu riunito alla commissione
trasse gloriosamente in Roma da amministrativa, ma restòannesso
dove era stato dalla forza strap- alla sua propria amministrazione,
pato a' 6 luglio i8og, fu egual- vale a dire dell'ospizio apostolico,
mente per modo provvisorio con- affidata in quell'epoca al p. Isaia
fermata la commissione amministra- generale dei Somaschi.
tiva dei conservatorii di Roma Succeduto nel pontificato a Pio
venendo però cambiati i soggetti VII, il zelante Papa Leone XII,
che la componevano Ne fu fatto . nella vista di richiamare i conser-
presidente monsignor Ercole Dan- vatorii di Roma allo spirito della
dini che poi venne creato Cardinale, loro primitiva istituzione, a dissi-
e vennero eletti membri il can. Lui- parne gli abusi che in progresso
gi del Drago, al presente Cardinale di tempo erano introdotti, e
vi si
di santa Chiesa, il canonico Luzi, e a più util lente sistemarli, con suo
il cavaliere Questa nuova
Nuzi. moto-proprio de' 1 4 novembre 1826,
commissione durò undici mesi, men- decretò che tutti i conservatorii di
tre nel febbraio del i8i5, fu di- Roma fossero da quell'ora in avan-
sciolta per ordine di Pio VII, il ti esclusivamente regolati, diretti,
quale coli' organo della segretaria e amministrati da una deputazio-
di stato, restituì l' amministrazione ne permanente, composta di un Car-
parziale d'ogni conservatorio di Ro- dinal presidente, di quattro asses-
ma, agli antichi protettori. Cardi- sori, e di un segretario con voto.
nali, prelati, deputati, superiori, e Per presidente dichiarò quel Pon-
precisamente secondo il sistema, e tefice il Cardinal Ludovico Micara,
le individuali norme anteriormente per assessori i monsignori Giovanni
esistenti nell'anno 1809. Soglia arcivescovo di Efeso e suo
Qui conviene notare, che in detta elemosiniere, ora Cardinale, Carlo
amministrazione restò compreso il Chicherio, Francesco Capaccini, al
Conservatorio delle Borroniee ( P^e- presente internunzio apostolico nel
di) escluso nella seconda riunione Portogallo , e Stefano Scerra, at-
ordinata da Leone XII, della qua- tualmente vescovo di Orope, e se-
le andiamo a parlare. L' esclusio- gretaiùo della congregazione della
ne si fu per la caducità, stabilita dal Immunità. Per segretario nominò
fondatore Cardinal Vitaliano Bori'O- poi il canonico Giovanni Maria
ineo, il quale nel suo testamento Mastai-Fen-etti, ora Cardinale, che
determinò, che se per fatto sovrano fu succeduto da monsignor Anton-
fosse cambiato l'amministratore del Maria Cagiano-de-Azevedo, ora se-
conservatorio, (che nominò in perpe- gretario di consulta; mentre per
tuo il direttore prò tempore dell'ora- computista fece Germano Doria.
torio del p.Caravita,il quale all'epoca Volle il Papa Leone XII che uno
della fondazione era sotto la direzione de' detti assessori fosse incaricato
dei sacerdoti secolari) restasse abolito della soprainlendenza allo spiritua-
il conservatorio, e devolute fossero le le, e al disciplinare di tutti i con-
rendite all'ospedale di Milano. E da servatorii, l'altro all'incremento del-
osservarsi ancora, che il Conserva- l' industria, e delle manifatture, e
,,
CON CON i3
destinò gli altri due assessori a Vili, eglidopo aver udito il pa-
sopravvegliare all' amministrazione ,
rere di una commissione di Car-
alle sue rendite, ed alle sue spe- dinali espressamente a ciò deputa-
se. Per semplificare poi l'ammini- ta, con sue lettere apostoliche:
strazione ordinò quindi, che lo sta- Litlerae apostolicac quibus coeno-
bilimento dei conservatorii venis- hia puellarum Urbis ^ vulgo conser-
se considerato per modani imius, vatorii, ad pristinum statum revo-
dichiarando addetti a questo va- cantur, date a' 28 agosto 1829, e
lU CON CON
nistero. Quindi fu eretta un'altra ri. L' interno della chiesa è ricco
cliiesa dedicata a che s. Caterina, di marmi, pitture ed ornati, per
volgarmente fu detta de' Funari cui riesce assai elegante. Il quadro
dappoiché restando ancora nel se- dell' altare maggiore, sotto il quale
colo XV
sgombra in gran parte l'a- si venerano i corpi de' santi marti-
rea del circo Flaminio, del quale ri Saturnino, Sisinnio, e Romano,
eziandio duravano la forma, e l'an- oltre diverse reliquie, è di Livio
damento dei sedili, il lungo spa- Agresti, che vi figurò il martirio
zio disabitato serviva ai funaiuoli di s. Caterina. Egli inoltre dipin-
pel lavorio delle corde. Da ciò se lateralmente i ss. Pietro e Pao-
la chiesa di s. Caterina, ch'era nel lo, e al di sopra la ss. Annunziata.
centro del circo, fu delta àiQFuna' La volta del detto altare, e quel-
ri. Ridolfino Venuti, Roma moder- le delle cappelle, non che i qua-
na, t. II, pag. 847 ; il Piazza, Ope- dri di esse, sono da Anni-
dipinti
re ec. p. iSj, delle zitelle dì s. Ca- bale Caracci, dal Muziani, da Fe-
terina de'Funariy ed altri scrittori, derico Zuccari, da Scipione Pulzo-
asseriscono che s. Ignazio Lojola, ni, detto Gaetano, da Marcello Ve-
CON CON 17
riva a tal sei;no, che conteneva ricamare, nell'aggricciare ec. : si eser-
centosessanta donzelle. Ma già alcu- citano anche nelle faccende dome-
ne maestre assegnate alla istruzione stiche, per essere poi utili alle lo-
delle giovinette, trenta anni circa ro famiglie. Anticamente il conser-
dopo la fondazione, vollero assumere vatorio concedeva le figlie del luo-
r abito monastico di s. Agostino, e go per fantesche , col patto peiò
quindi professarne la regola. Secon- che chi le prendeva dovesse rite-
do diversi autori, anche s. Filippo nerle sei anni , e dar loro scudi cen-
Neri concorse a questa utile istitu- tocinquanta di dote quando si ma-
tione, ed suo inci'emento, per
al ritavano. Contigua al monistero era-
ricoverare, educare, mantenere e vi una casa per accogliere le figlie
^jS^y^n^iìh Covvecp,
i8 CON CON
apostoli, in numero di centocinquan- sulla strada a destra della via Ap»
tasette, essendo altre rimaste in ca- pia, che pur chiamasi del Divino
sa. Termina il racconto il Gigli Amore. Il castello, che dà nome
col dire che la causa di questa al fondo, sorge su di un colle iso-
nuova uscita si fu perchè non es- lato, avente il recinto coronato da
sendo piti vedute , più non si torri quadrilatere pienamente in ro-
maritavano Le costituzioni della
. vina. La costruzione si attribuisce
compagnia delle vergini miserabili agli Orsini, forse nel declinare del
di s. Caterina della Rosa di Ro- secolo XIII; ma i fabbricati del-
ma, furono stampate negli anni l'internosembrano opera del seco-
1601, e nel
1607, i655,
1700. lo XV. Il nome di Leva deriva
La regola Agostino per le
di s. da Olibanuni, nome comune a mol-
monache di s. Caterina della Rota, ti fondi ne'bassi tempi, e voce bar-
si pubblicò in Roma nel i63o, nel bara significante incenso, e data pro-
1700, e nel 1785. K. il Raggua- babilmente a quei fondi assegnati
glio delle opere pie stabilite in Ro- alle chiese per le spese dell'incenso.
ma da s. Ignazio Lojola § IV. Fu detto ancora quel lenimento Ca-
Monistero e casa per le fanciulle stel di Levano, da mons. Oliba-
pericolanti. ni. Entrando nel cortile , che pre-
Appartiene a questo monistero cede la chiesa, si vede incastra-
illenimento nell'agro l'omano chia- ta nel muro una lapide, dalla qua-
mato Castel di Leva, p\h volgarmen- le, e da alcuni frammenti di anti-
te conosciuto col nome di Madon- chitàj si rileva che ne'dintorni ab-
na del Divino Amore per la chiesa bia forse esistito una villa antica
ivi dedicala alla Vergine sotto questo della gente Faccia.
titolo. E siccome il lunedì dopo la Venendo alla chiesa, e alla pro-
Pentecoste ad essa concorre in gran digiosa immagine, i numeri àe Dia'
CON CON 19
razione della chiesa fatta fabbricate ro presso Colonna Trajana {Fedi),
dalle monaclic, e dai loro superiori, della demolizione dell' una e del-
nel sito precisamente ove fu tolta l'altro, del passaggio che fecero le zi-
parlano anche del solenne traspor- Caterina de'Funari, poi nel 181
to, e processione colla quale la im- nel monistero di s. Ambrogio a
magine stessa, dalla chiesa della [)iazzaTartaruga, quindi nel 1828
Falcognana, ov'era stata tempora- per disposizione di Leone XII nel
neamente depositata, venne stabil- conservatorio delle Trinitarie a s.
mente collocata nella propria chie- Paolo primo eremita, e finalmente
sa. Il trasporto essendo seguito nel- nel 1840 nelle medesime vicinan-
la seconda festa con
di Pentecoste, ze del foro Trajano, presso la chie-
in diligenza plenaria concessa da Be- sa di s. Lorenzo, a Macel de'Cor-
nedetto XIV a tutti quelli che in vi, detto volgarmente s. Lorenzolo,
tal giorno visitavano la divota i»n- si tratta neivolumi IX pag. 2o3,
magine, ne venne a quel giorno e 204 ; e XII pag. 9 del Diziona-
stabilita la festa ogni anno col pre- rio. Solo qui aggiungeremo , che
mio delle sante indulgenze. Final- l'istituto fu sempre protetto dai
mente, dal num. 5i3o dei Diari di Pontefici, e ricolmo di privilegi ed
Roma del lySo, il Cardinal Rezzoni- esenzioni, massime da Urbano Vili,
00, che poi fu Papa Clemente XIII, che privativamente gli assegnò gli u-
si recò a consagrare l'altare della tili della Depositeria Urbana (Fe-
Madonna Divino Amore assi-
del di ), ne confermò protettore in
stito da monsignor Castelli vicario perpetuo il Cardinal camerlengo
del monistero de' Funari , e poi pro-ternpore , e volle che il pre-
Cardinale, avendo esposte il giorno lato uditore del camerlengato , e
precedente le sagre reliquie e fat- i cavalieri deputati ne fossero gli
te le consuete vigilie, monsignor amministratori, e deputati anche
Torio vescovo di Monopoli La . del monistero delle cappuccine di
divozione verso la detta miracolo- s. Urbano. Come uditore del camer-
sa immagine si è mantenuta sem- lengato ne fu amministratore mon-
pre viva: immenso n'è il concorso, signoiv Bra.'^chi divenuto Pontefice
ed intorno alla chiesa ed al porti- col nome di Pio VI. Continuò egli
co,si veggono appese le testimo- la sua propensione al conservatorio,
20 CON COi\
dioilc ai pp. Pii Operai, i quali, a p. io(), Delle mal maritate alla
cagione della ristrettezza del luogo, Longara.
passarono alla casa e chiesa di s. Al p. Domenico di Gesìj Maria,
Maria de'Monti. Restò soggetta al carmelitano scalzo , dobbiamo nel-
vicariato di Roma, ma mentre era l'anno 16 1 5 fondazione del moni-
la
chi fu ceduta alle zitelle del con- introdusse alcune donne, che aveva
servatorio di s. Eufemia, riducendo raccolte in una piccola casa, e dove
la camera apostolica il contiguo con apposite regole da lui scritte le
locale, antica abitazione del parro- manteneva colle limosine che andava
co, e poi del rettore della chiesa stes- raccogliendo. Ebbe per fineil vene-
sa. Le pitture dell' altare maggio- rando religioso di togliere dal pec-
re, e quelle della volta furono o- cato le donne di vita disonesta sen-
pei'a di Giovanni Alberti. A' io a- za obbligarle a voti ed a clausura,
gosto ivi si celebra la festa del permettendo ad esse di entrare in
santo titolare, e dice Ridolfino Ve- altri monisteri a vestire l'abito reli-
CON CON 2t
ti iili azione del consei" valori o fu ìo- per la comunità, corispondente al
10 alfidata nel 1889, che il nume- coro delle monache ed all'altare, che
ro delle penitenti si è aumentato, perciò fu eretto isolato. 11 monistero
clic molte di esse richiesero di ri- viene chiamato delle Scalette, per-
manervi, altre di ritirarsi , ed al- chè due piccole scale danno accesso
tve finalmente rientrarono nelle al medesimo, ed alla cliiesa. Sopra
vie della grazia, e ritornarono nel la porta esterna del monistero si è
seno delle proprie famiglie. Il re- ora collocata la statua rappresentan-
gnante Pontefice per animare lo ze- te il Buon Pastore, il quale sulle
lo delle monache nel febbraio 1 842 spalle porta una pecora smarrita
visitò la loro chiesa, quindi nel con- locchè fa allusione all'istituto.
dalle penitenti, e non hanno comu- plum pacis, ed anche del p. Gara-
nicazione veruna colie medesime, e vita, e del p. Paolo, per quanto
s' istruiscono nei lavori propri del andiamo brevemente a dire. Nel
sesso femminile. Il medesimo Pa- pontificato d' Innocenzo X, e nel-
pa regnante ha stabilito, che il l'anno i65o, una pia donna, che
Cardinal protettore delle monache, frequentava la divozione della visi-
e di questo pio luogo sia sempre il ta del ss. Sagramento esposto in
Cardinal vicario prò tempore , il forma di quaranta ore, vedendo
quale nomina un prelato deputato. alcune fanciulle andar vagando
La prende il nome della
chiesa per le chiese con disturbo de'fede-
ss. Croce perchè ad essa dedicata li, si mosse con lodevole zelo a rac-
quando nel 16 19 fu fabbricata. Nel- coglierle presso di sé, acciocché non
l'altare principale eravi dipinto Gesù pili andassero girando, e la sera
Cristo, che porta la CrocCj ope- a dormire sotto i pubblici portici.
ra di Terenzio da Urbino: poi vi Una signora fiorentina tratta da sì
fu posto quadro col ss. Crocefisso
il beli' esempio , vestì le donzelle in
del cav. Francesco Troppa, dal qua- numero di dodici, e con permissione
le venne pur dipinto quello dell'An- di monsignor Ascanio Rivaldi vice-
nunziata a destra, mentre la tavola gerente assegnò ad esse uniforme
rappresentai) le s. Maria Maddalena abito bianco con pazienza rossa, col
penitente a sinistra è di Ciccio Ora- quale incedevano per la città can-
ziani napolitano. Da ultimo fu ri- tando canzonette spirituali, ed insie<-
mosso il (|uadro del ss. Crocefisso, ine raccogliendo limosine, donde fu-
e trasportato dentro al monistero, rono chiamate mendicanti, nome col
ed in vece vi è una grande grata quale tuttora si appellano.
12 CON CON
Essendo nato qualche disordine, le volle concorrere al divisamento
ne prese cura e protezione la du- con pretendere s"i moderata somma.
chessa di Latera, ed acciocché fos- Il palazzo e giardino trovansi pas-
sero meglio custodite, le affidò ad sata la piazza delle Carrette d'appres-
una savia donna, che ahitava in so al tempio celebre, che i romani
Tordinona, il cui marito era addet- eressero alla pace: e siccome era un
to a quelle prigioni, ed il numero vasto, e bello edifizio, fu convertito
si accrebbe a venticinque. Termi- in comodo e regolare conservatorio,
nato l'anno, l'elemosine diminuiro- per cui è uno de' migliori di Ro-
no, ma la divina Provvidenza mos- ma. Vi sono alcune scale con buo-
se il rinomato gesuita p. Pietro ni dipìnti a fresco, e l'oratorio, o
Garavita a supplire al mantenimen- chiesina interna aveva un quadro
,
lasciato ad
pias causas, e nominò aggricciatura , di composizione di
in protettore il Cardinal Alderano fiori, e di altre galanterie, che al-
Cibo suo segretario di stato, e di- la giornata sono in uso. Il guada-
rettore monsignor Domenico Maria gno è tutto a loro profìtto. Prima
Corsi, che vi pose un rettore, e poi cucivano con privativa i guanti,
dal detto Papa fu creato Cardina- ed eseguivano altri lavori di pelle,
le. Narra il Cancellieri nel suo Mer- e tutt'ora in ampia sala ammetto-
cato pag. 63, che Innocenzo XI, no a scuola alcune piccole fanciul-
con chirografo del 1682, convertì le. Quando escono dal conservato-
una contribuzione, che annualmen- rio vestono un abito nero, con faz-
te pagavasi dai mercanti di Ripet- zoletto, e cappello con velo nero.
ta, dai barcaiuoli, navicellari, chio- Sono dirette da una priora. Alcu-
darolì ed altri per la festa di san ne zitelle vi dimorano in qualità
Rocco, in vantaggio del conserva- di convittrici, pagando la mensile
torio, giacché la contribuzione si dozzina "eli scudi cinque : allorché
erogava^ in palli per le corse delle le alunne
maritano, o si fanno
si
barche, e pei strappacoUi dei pa- monache, hanno in dote cento scudi.
peri nel Tevere, ed altri simili La suddetta chiesa di s. Orsola
trastulli, e profanità secolaresche, fu resa di solo diritto delle alunne,
le quali se servivano di popolar ed è dedicata a Maria santissima
sollazzo, erano inconvenienti ad o- del Rosario. Fu fabbricata con di-
norare il santo, la cui chiesa è segno del marchese Theodoli i :
CON CON 25
maggioro, mentie la volta fu di- parrocchia di Martino ai Monti,
s.
pinta da Giacomo Triga, come nel settembre del i668 fondò que-
dice Ridolfìno Venuti , Roma mo- sto sotto il titolo dell' Immacolata
derna tom. I, par. II, p. 4*5 '• J" Concezione, per le donzelle povere
questo conservatorio, sotto il pon- e di ci vii condizione, cui a motivo
tificato di Leone XII, furono tras- dell'età non era dato entrare in
portate tutte le zitelle^ ch'erano altri conservatorii di Roma, e per
nel conservatorio di s. Pasquale in mantenerle ivi nella istruzione di
Trastevere, e contemporaneamente una cristiana educazione, finché
vi furono trasportate anche alcune non si fossero maritate, o fatte
da s. Caterina de' Funari, ed altre monache. A tale effetto non solo
dal conservatorio di s. Maria dei Clemente IX approvò l' istituto
Rifugio presso s. Onofrio, chiama- ma abilitò le donzelle a poter con-
to volgarmente del p. 'Russi. Dal seguire qualunque dotazione , seb-
citato Venuti, tom, II, par. II, p. bene non toccasse la distribuzione
io4o, si rileva che le zitelle del al rione ove slavano, giacché da
belle opere, cioè una casa di con- cegerente prò tempore, e gli diede
vitto per le donne provette, che in ajuto quattro deputati, fra' quali
amano vita ritirata, e quasi mona- il p. Girolamo Serafini, cai-melita-
stica, col pagamento di tenue pen- no dell'antica ,
parroco
osservanza
sione un luog^o di educazione per
; di Martino. Quindi siccome fu-
s.
id CON CON
ne presero il nome di Viperesche. Questo utile conservatorio sus-
Oltre le donzelle figlie del luoso sistette sino al 1802, nella qual epo-
sono ricevute nel conservatorio con ca, il Cardinale Giulio dalla So-
mensile pensione altre zitelle per la maglia vicario di Roma, apri la sa-
educazione, le quali vestono uui- gra visita nel monistero di s. Croce
formemente tutte di lana nera, e detto anche delle Scalette, ora del
vengono istruite nella pietà, e nella Buon Pastore alla Lungara, e rimos-
condotta civile. se da questo le monache col man-
darle a quello delle ss. Rullìna e Se-
Conservaton'o della Di\>ina Clemen- conda nella via chiamata della Litn-
za detto anche del Rifugio in garina nella stessa regione di Tras-
Trastevere. tevere. Il medesimo Cardinale po-
se sotto la direzione del collegio
Nel pontificato di Clemente IX de' reverendi parrochi di Roma ta-
in una casa posta nella piazza di le locale, destinandolo a ricevervi
s. Calisto, precisamente incontro al- quelle donne, che pei loro trascor-
la chiesa in Trastevere donata da si sarebbero state ivi poste o dal
Livia Vipereschi nobile romana fon- tribunale del vicariato, o anche a
«.latrice delle Viperesche, fu eretto richiesta dei loro mariti. Contem-
questo pio luogo chiamato del E.ifu- poraneamente però, stante i debiti
gio, dell'Assunta, e più comunemente de' quali era gravato il conservato-
di s. Maria della Clemenza, dalla rio della divina clemenza, lo disciol-
miracolosa immagine di questo no- se, rimandando alle loro case le
me, che si venera nella prossima basi- poche donne, che vi erano, e dispo-
lica di s. Maria in Trastevere, dap- nendo che , pagati i debiti , nuo-
presso quale aveva il conser-
alla vamente si aprisse sotto la stessa
vatorio avuto la primaria origine. direzione del collegio de'parrochi.
Il pio luogo riconosce per fondatori Al presente n' è prossima la riaper-
alcuni zelanti parrochi di Roma, che tura, essendo ormai estinte quasi
colla direzione di monsignor Gia- tutte le passività.
como de A ngelis arcivescovo di Urbi-
no, vicegerente, poi fatto Cardinale Conservatorio di s. 3Iaria del
da Innocenzo XI, col soccorso di cin- Rifugio del p. Bussi.
que mila scudi, ed altre generose
limosine della principessa Maria Ca- Nel pontificato di Clemente XI,
milla Orsini Borghese ( i membri e nel maggio 1708, Alessandro Bus-
della quale casa furono poi anche si patrizio di Viterbo, e sacerdote
benefattori del luogo), diedero prin- della congregazione dell' oratorio ,
nel 1715, come si legge nella la- fece riaprire il conservatorio, e re-
pide posta sulla porta dell'ingresso. stituirvi le donzelle.
Quindi Clemente XI diede loro L'edifizio ha nell'interno cinque
per santo protettore Clemente I, dormitori, infermeria, refettorio, ec.
Papa e martire, santo del suo no- cappella , e giardino sulla riva del
me, cui poi fu aggiunto s. Crescen- Tevere. Questo pio luogo per le
tino, e volle che le alunne fossero zelanti cure del prelato elemosinie-
chiamate le Povere Mendicanti di re del l'egnante Pontefice, cioè di
s. Clemente, e il conservatorio la monsignor Ludovico Tevoli, arci-
cosà di s. Clemente, come abbia- vescovo di Atene, e canonico Va-
mo dal Novaes nella vita di quel ticano, fiorisce grandemente. Dap-
Pontefice, tomo XII, p. 246. Il poiché, migliorata la condizione del-
preciso loro istituto fu di attende- le alunne, regolata meglio l'ammi-
re al buon regolamento dello spi- nistrazione, restaurato il conserva-
rito, ed al lavorio dei fustagni. Sic- torio, l'aliare, e la cappella, o chie-
come poi ne fu zelante prelato or- sina eh' è dedicata ai ss. Clemente
dinario, monsignor Nicola Saverio e Crescentino , fornita inoltre di
Albini di Benevento, arcivescovo di sagri arredi, e paramenti, il conser-
Alene, e canonico di s. Pietro in vatorio sempre più prova grandi
CON CON 29
•vantnqgi per essere soggetto alla ma, cioè sulla porta di s. Maria
clemosineria apostolica, e per aver ad Martyres, insieme cogli altri
sempre per superiore U elemosiniere poveri al presente , quando esco-
:
3o CON COi\
nimo Pontefice la comunità di tut- Attualmente le alunne fanno di-
to roccoli-ente pel ben essere delle versi lavori propri del sesso, e sono
alunne, ed il Cardinale si mostrò dirette da una priora, e dalle mae-
finche visse caldo zelatore del mede- stre che si scelgono tra le medesi-
simo conservatorio, per cui da al- me. Un Cardinale di s. Chiesa è
cuni ne fu tenuto per fondatore. il protettore dell' istituto , che vi
Aumentandosi il numero delle don- tiene due deputati, uno per 1' am-
zelle, e quindi i bisogni della co- ministrazione economica, l'altro per
munità, ne prese peculiar cura il lo spirituale , e da lui dipendono
medesimo Pontefice Pio VI, che in- le ammissioni delle alunne. Quan-
grandì l'edifizio il quale si compo- do queste talvolta escono dal con-
ne di tre dormitori, dell'infermeria servatorio per camerate, usano abi-
ec. , di un giardino pel passeggio. to uniforme di saja nera, pannoH-
Da ultimo poi fu costrutto un cam- no bianco in testa, e fazzoletto pur
mino secondo i recenti metodi eco- bianco sulle spalle. I propri parenti,
nomici. Inoltre Pio VI prescrisse ed alti'i , come si pratica ne'con-
i regolamenti del pio luogo massi- servatorii, possono visitare le zitelle,
me bene spirituale delle alun-
pel alle qualiperò non si permette di
ne, che non partono se non per andare a pranzo fuori del conser-
prendere marito o monacarsi. Gli vatorio.
accrebbe ancora l'assegnamento, e
Conservalorio della Ss. Trinità
siccome le donzelle lavoravano to-
detto delle Trinitarie.
vaglie damascate di molto pregio
e grandezza, quando il Papa le o- Nel pontificato di Pio VI, Cate-
norò di sua presenza, esse gli umi- rina Marchetti nobile e possidente
liarono una di tali tovaglie con romana, raccolse alcune oneste don-
intorno bellissimi rabeschi, ed in zelle di buona indole nella sua ,
CON CON 3i
CON CON 33
sei'vatorii di Roma sotto una sola liane Borromeo, che morì nell' an-
amministrazione, il conservatorio del- no 1793, a soccorrere il nascente
le Pericolanti cessò di aver per supe- conservatorio , laonde il generoso
riore il tesoriere generale; e quan- Porporato acquistò le case conti-
do Pio YllI con lettere apostoliche gue al suddetto luogo, che ridusse
de'?.8 agosto 1829 disciolsc la de- in forma di conservatorio, gli as-
putazione permanente de' conserva- segnò rendile, e lo dichiarò erede
torii rimettendo ogni conservatorio dei suoi beni liberi , meno alcuni
all'antico sistema, questo ebbe al- legati. Per questo motivo il con-
lora a superiore un presidente nel- servatorio prese il nome di Borro-
la persona del commissario gene- meo, e le alunne furono chiamate
rale della R. C. Apostolica. In se- Borromce. Ordinò per altro , che
guito tornò a presiedere a detto pio oltre la priora, un ecclesiastico ne
stabilimento il tesoriere generale dovesse essere il superiore, il quale
della R. C. A.prò tempore. Le alun- si opera coadiuvare da
facesse nell'
ne sono ordinariamente una cinquan- un compagno, per cui da questi
tina, oltre la superiora, e si eserci- superiori dipende l'ammissione del-
'tano oltre che nei suddetti lavori, le alunne, l'amministrazione, e la
nelle faccende domestiche, e in eser- disciplina.Il medesimo ne affidò la
CON CON 35
tante la Vergine, in mezzo a
B. In questo ritiro le vittime del-
due angeli vestiti con abito del ri- la seduzione vivono tranquillamen-
scatto; ed il coro venne decorato te per la via della virtù , di-
con alcuni medaglioni. La confra- rette da un
deputato ecclesiasti-
ternita di Gesù e Maria, di cui si co dipendiente dal Cardinal vicario,
tratta all' articolo Confraternite , che pur sopraintende all' ammini-
ottenne dai Trinitari una parte del strazione economica. Questi sceglie
convento, dove nel 1712 stabili il fuori della comunità la supei'iora,
proprio oratorio. Così il Venuti, le due maestre, e la portinaia, per-
Roma moderna, t. I, p. 198. Que- sone di esperimentata probità, e reli-
sta chiesa è piccola , ma ben cu- gione, acciocché insegnino alle alunne
stodita, si apre nella mattina per la sana morale diano ad esse
, e
comodo del pubblico, ha. cinque al- un' ottima istituzione.
Il regolamen-
da
struite abili maestre, che inse- La dama Eumelia Sanbucy fran-
gnano ad esse i lavori propri del cese fu bramosa di fondare in Ro-
loro sesso, e le faccende domesti- ma un monistero, e conservatorio
che; ma più le istruiscono nella re- a maggior gloria di Dio, e perchè al-
ligione, e le esercitano nelle pra- l' insegnamento delle fanciulle nelle
CON CON 4i
ili fine crescendo di giorno in gior- veniente, se non vengono richieste
no il numero delle alunne della dai loro parenti o non , si crede
pia società , specialmente dopo che espediente di consegnarle ad essi
Pia Casa della Carità, posta in cameriere presso pie persone, ove
via di Borgo s. Agata numero g, minore sia o prendono
il pericolo,
presso monte Magnanapoli. In que- altra destinazione,oppure si riten-
sto locale fu già il Collegio Fiic- gono nella pia casa, se si credono
cioli {Vedi); quindi passò in pro- utili per la medesima. Finalmente
do- Vendo senza che vi sia in tal Vienna. Per conseguenza anche le
chi già spogliati de'loro beni, nel- modi di soddisfare le pensioni vita-
le pensioni e giubilazioni, ad anti- lizie, i debiti lasciati dalle provvi-
chi impiegati civili ,
giudiziari e sioni, amministrazioni ec, e si trat-
militari che avevano prestato ser- tò di ogni altro oggetto relativo al-
vizio ai governi anteriori, ed in altri le disposizioni degli articoli 97 e
pesi vitalizi e perpetui, come per io3 succitati. In seguito, ai 12 de-
assegni alle università ,
ginnasi , e cembre i8i6, si conchiuse altra con-
pubblici stabilimenti. venzione particolare sui soli pleni-
Da questo breve cenno è facile potenziari pontificii, il tenore della
immaginare come presto ingigantisse quale, per maggiore intelligenza del-
questo, monte, che, cessato il gover- le cose dei'i vanti dal citato monte,
no italiano nel i8i4, venne chia- si riporta qui appresso sostanzial-
mato in appresso Monte di Milano. mente, di coi nominati
concerto
11 territorio del già regno d'Italia, soggetti, i avendo ultimata
quali
come ognuno sa, fu ripartito tra la loro plenipotenza, tornarono in
gli antichi legittimi sovrani che ne Roma coi protocolli dei congressi
tornarono al possesso più o meno tenuti in Milano, e con una gran
estesamente, e qualche nuova so- parte dello stralcio di carte e pò-
46 CON CON
sìzioni, e registro; spettanti al go- ma mente verificato e liquidato as-
verno Pontiilcio. sume l'obbligo di pagarlo come
Non cessarono però gli aiTari e debito del suo stato.
le consultazioni del monte di Mi-
lano, ch'era stato già il centro di Articolo II.
debito pabhlico degli stati diversi cambio delle ratifiche del presen-
(su cui ricadono le parti di debi- te atto consegnate ai commissari
to a ciascuno stato spettante) han- pontificii, o alla persona ch'essi indi-
no sempre corrisposto e corrispon- cheranno, dal governo austriaco, i
dono tuttora. 11 commissario Pon- cui impiegati si presteranno anche
a Milano, oltre la corrispon-
tificio nel caso a dare tutte le dilucida-
denza per gli affari singolari, che zioni ulteriori su detti oggetti.
secondo le convenzioni, e successivi
regolamenti debbono risolversi dal-
Articolo IV.
la commissione centi-ale di Milano,
invia periodicamente gli atti, e le
deliberazioni delle oi'dinarie sessio- Per la piena esecuzione dei prece-
ni , che si fanno dai commissari denti articoli, saranno da sua Mae-
delle varie sovranità. stà imperiale reale austriaca, ad
istanza di sua Santità, liberate le
Articolo I. ipoteche che potessero esistere nel
territorio austriaco.
11 governo austriaco resta piena- Si ommettono gU altri articoli di
del governo Pontificio, questo tiene nel regno Lombardo Veneto. L'at-
per suo il detto debito, e legitti- tuale è insignito col grado di co-
,
CON CON 47
lonnello onorario della marina Pon- collezione delle leggi marittime, che
tifìcia. nate sono dai fatti.
giurisprudenza coinmerciale esami- ta col noto suo sapere dei piìx im-
nati, seconda edizione con molle portanti argomenti.
variazioni ed aggiunte, Macerata Dall'opera: // consolato del mare
1840, capo VI, Del console e del colla spiegazione, con note ai con-
Consolato, pag. 204, dice che la Barcellona , Venezia, Ge-
solali di
denominazione di console, data dai nova di Gesù Maria Casa regi
ec.
CON CON 49
tra Ha del consoli) to di Anoonaj e di dicaturam haberet. Bernardus de
({nello in Civitavecchia. Binis consul sub Leone X. Pau-
Finalmente riporteremo alcuni ar- Ilis III confirmat praed. ind. et
gomenti descritti dalle Schede Va- alia slatuta a mei'c. facta. Phi-
ticane nell'archivio della santa Se- lippus del Bene Consul. hoc an-
de, che più da vicino riguardano i no.
consoli, o in qualunque modo spet- Anno i5i49- ^ot. propr. de confir-
tano ai medesimi, tra' quali si vedrà mat. consulis prò mercatoribus
l'origine di alcuni consoli esteri ne- Urb. subditis Caroli V.
gli stati Pontificii. Per ultimo ri- Anno i55o. Martinus de Ajala fit
porteremo 1' elenco dei consolati consul inUrbe nautarum subdi-
attuali , e dei luoghi ove sono. torum imperatoris.
Anno i552. Consules Tabernarior.
Anno i5oo. Deputatur consul Anno i554. Il re delle Gallie rin-
nationis gaìlicanae apud Ripam et forza le truppe nel Senese , ed
Ripettam. esorta il console de' fiorentini in
Anno i5i4- Julius Castellanus con- Urbe ad aiutare l'impresa.
fìrmatur consul mercatorum Ja- Anno i574- de Cunigà Orato-
Jo.
nuen. et corsorum in Urbe.
, ris Reg. Hisp. literae quibus A-