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Edificio ionio
deriva da
modelli greci
con
l’introduzione
dell’alto podio
con gradinata
di matrice
etrusca. Anche
questo tempio
fu utilizzato
È uno dei pochi edifici di età come chiesa
repubblicana che ci siano pervenuti chiudendo il
integri. Sorge nel Foro Boario e pronao e
presenta una pianta circolare. realizzando una
nuova facciata.
Nel corso della storia fu usato come
chiesa.
Le Basiliche
Erano edifici civili, a pianta rettangolari dove si amministrava la giustizia e si trattavano
gli affari. Generalmente lo spazio è suddiviso da colonnati in tre navate longitudinali e
su uno dei lati maggiori era presente spesso un’abside semicircolare dove era collocato
lo scranno del giudice.
Le maggiori erano le basiliche Emilia e Giulia.
Il ritratto
Realizzato sotto Adriano tra il 118 e il 128 d.C. è un tempio dedicato alle sette divinità
planetarie: Sole, Luna, Venere, Saturno, Giove, Mercurio e Marte.
È costituito da un unico vano circolare coperto da una cupola semisferica di dimensioni enormi
con un oculo al centro. Il foro, i rinfianchi laterali (rinforzi che mascherano all’esterno la reale
forma della copertura trasformandola in una calotta) e la leggerezza dei materiali usati per
realizzare il calcestruzzo della cupola garantiscono la stabilità della copertura che in questo
modo è resa più leggera.
All’interno, la cupola presenta la decorazione detta “a cassettoni” o “lacunari” tipica romana.
Nel 609 venne consacrato alla Vergine e trasformato in chiesa (Santa Maria ad Martyres).
Ciò garantì la conservazione delle decorazioni marmoree antiche interne contro il fenomeno di
spoliazione dei monumenti antichi dai loro materiali pregiati (una pratica costantemente
perpetuata dal Medioevo in poi per costruire nuovi edifici o adornare quelli esistenti attraverso
l’utilizzo di questi materiali di recupero).
Augusto di Prima Porta
È una statua celebrativa
dell’imperatore (divinizzato come
Apollo) e del suo successore Tiberio,
rappresentato sulla corazza.
Augusto è raffigurato nelle vesti di
comandante dell’esercito nell’atto di
arringare le truppe. Il ritratto è in parte
veristico, come da tradizione
repubblicana, ma vi è anche
un’idealizzazione delle fattezze e
un’impostazione policletea per
esprimere la grande virtus morale del
personaggio. A differenza delle statue
greche, la statua romana è vestita,
concepita nel suo tempo e nel luogo
(hic et nunc) e con i suoi attributi
iconografici. Resta grecizzante il fitto
panneggio e l’evidente chiasmo. In
origine, come era consueto, l’opera era
completamente dipinta.
La Colonna Traiana
Dopo Marco Aurelio, l’Impero si avviò verso un periodo di decadenza. Diocleziano, alla
fine del III sec. d C. divise il potere affidandole a 4 autorità: due imperatori (gli Augusti)
e due successori pre-designati (i Cesari) istituendo la tetrarchia.
Ma questo tipo di governo non ebbe successo ed il potere passò nuovamente nelle
mani di un solo imperatore. Costantino nel 313 concederà con l’editto di Milano la
libertà di culto ai cristiani che inizieranno ad edificare i loro edifici sacri.
Statua di Costantino
Molto diversa da quella di Marco Aurelio, questa statua è giunta noi solo in stato frammentario.
Le dimensioni di questi singoli pezzi (oggi nel cortile del Palazzo dei Conservatori in
Campidoglio) però danno l’idea di quanto dovesse essere maestosa.
Si stima un’altezza di 10 metri, una postura seduta ed una collocazione in un’abside della
Basilica di Massenzio. Le parti nude erano in marmo mentre le vesti, oggi perdute, in bronzo
dorato.
Dal volto di questa statua spiccano i grandi occhi sbarrati e ben delineati che saranno una
caratteristica nell’arte successiva.