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ETRUSCHI

Alcuni storici pensano che gli Etruschi derivino dalla civiltà Villanuviana.
Essi si espansero in tutta Italia andando anche a governare zone molto a sud della penisola, come
la Campania.
Avevano una religione politeista, e veneravano anche gli dei Greci.
I ritrovamenti più importanti nell’Arte Etrusca vennero trovati nel Lazio, nella Toscana e
nell’Umbria.
Le prime tombe e i primi villaggi sono stati ritrovati a Viterbo e a Tarquinia.

ARTE ETRUSCA
L’Arte Etrusca è sempre connessa con qualche esigenza di carattere religioso.
Solo la costruzione di templi e tombe riccamente decorati li avrebbe messi al riparo dai temuti
demoni infernali.
I primi villaggi etruschi sono costituiti da capanne a pianta circolare e in seguito a pianta
rettangolare (il tetto è ricoperto di paglia impermeabilizzata con l’argilla).
Queste forme e questi stili ci sono note attraverso le urne cinerarie dette “a capanna”, le quali
sono dei piccoli contenitori destinati a raccogliere le ceneri dei defunti.
TEMPIO
Dell’architettura etrusca sono giunte fino a noi scarse tracce, perché erano costruiti con materiali
deperibili.
Esso ha una pianta rettangolare ma è spesso collocato su un alto e massiccio basamento in
muratura accessibile attraverso una scalinata.
Il tempio non è mai stato considerato dagli Etruschi come la dimora di una divinità ma un luogo
dove recarsi per pregarlo e onorarlo.
COLONNA
Nel tempio etrusco le colonne del pronao sono sempre otto e vengono disposte in due file
parallele di quattro ciascuna.
L’ordine che viene utilizzato costruendo queste colonne è uno stile a parte, chiamato stile
tuscanico (le colonne sono di legno, prive di scalanature e spesso erano vivacemente colorate.
Esse poggiano su una base formata da un plinto e da un toro entrambi a base circolare.
L’abaco è a sua volta sormontato dalle travi lignee della trabeazione.
Il tetto è a due falde e ricorda quelli delle abitazioni etrusche.
DECORAZIONI
I principali motivi decorativi del tempio etrusco sono gli acroteri e le antefisse in terracotta dipinta.
La loro funzione è soprattutto quella apotropaica, cioè di protezione contro le funeste divinità
infernali.
TOMBE
Fin dagli inizi, le tombe etrusche vengono costruite in pietra e in quanto tali, si sono quasi sempre
conservate fino ad oggi.
Esse possono essere raggruppate in tre categorie principali: tombe ipogee, tombe a tumulo e
tombe a edicola.
La tomba assume tutte le caratteristiche che aveva la casa, della quale ripropone spesso anche la
forma e le dimensioni.
Vi si trovava un corridoio che dava l’accesso all’atrio, con attorno molte stanze sepolcrali
perfettamente arredate in marmo con dei busti del capofamiglia defunto.
Generalmente le tombe etrusche sono riunite in apposite necropoli poste fuori dalla cinta muraria.

-Sarcofago degli sposi


-Tomba del tuffatore:
Realizzata in travertino, figure semi sdraiate, colte nel momento del gioco del cottabo.
Presenza di tavolini che danno profondità all’immagine.

ARTE ROMANA
L’Arte Romana si manifestò:
-nelle grandi opere pubbliche realizzate per l’utilità comune e dello Stato (acquedotti e strade);
-nel ritratto delle opere grandiose di imperatori che venivano mostrati alle generazioni future;
-nei rilievi e nelle architetture onorarie.
L’Arte Romana si differenzia rispetto all’Arte Greca per la sua curvilineità, che la troviamo
soprattutto negli archi, nelle volte e nelle cupole.
ARCO
L’arco è una struttura architettonica composta da un insieme di elementi di pietra, chiamati conci,
disposti uno accanto all’altro a secco, senza l’impiego di malta.
Essi venivano utilizzati dai Romani per costruire i ponti o gli acquedotti, oppure vengono usati dai
Romani per abbellire le porte all’ingresso di una città o di un monumento.
LA VOLTA
La volta è un sistema di copertura che si basa sul principio dell’arco, poiché risulta composta da
tanti conci affiancati che trasmettono tutto il loro peso alle imposte (le murature che lo
sostengono).
Per la volta valgono le stesse definizioni per l’arco, ma la volta occupa uno spazio molto maggiore
rispetto all’arco; mentre il materiale con cui veniva costruita la volta fu il calcestruzzo.
Le volte più comunemente impiegate dai Romani furono quelle:
-a botte (quella più semplice, utilizzata per ricoprire spazi rettangolari)
-anulare (particolare costruzione che ha le generatrici costituite da due cerchi concentrici)
-a crociera (intersezione di due volte a botte le cui direttrici stanno sui lati dell’ambiente che deve
ricoprire)
LA CUPOLA
La cupola è una superficie di rotazione in quanto viene generata facendo ruotare un semicerchio
attorno al proprio asse verticale.
La cupola è una struttura che si presta ottimamente a ricoprire ambienti a pianta circolare.
CONGLOMERATO
I Romani, oltre ad aver inventato nuove tecniche architettoniche, inventarono questo materiale,
chiamato conglomerato, formato da:
-un legante (sostanza che tiene unite tutte le altre)
-uno o più aggregati (pozzolana o sabbia)
-acqua (la sostanza che innesca l’azione del legante)
Grazie al conglomerato, alla malta e al calcestruzzo i Romani poterono costruire edifici grandiosi
con coperture a volta o a cupola che si ergevano al di sopra di spazi immensi.

I PARAMENTI MURARI
-Opus incertum
-Opus reticulatum
-Opus vittatum
-Opus testaceum
-Opus spicatum
-Opus mixtum
SUDDIVISIONE DEL TERRITORIO
Tutto il territorio venne diviso in appezzamenti regolari, similmente alla struttura Greca, che
prevedeva la suddivisione del territorio in lotti.
Questa operazione, detta centuriazione, ha disegnato la struttura delle nostre terre a tal modo che
ancora oggi ne possiamo vedere le caratteristiche.

PONTI
I ponti romani sono formati da:
-le pile (strutture verticali con fondazione nel letto del fiume)
-le arcate (con struttura solitamente in conci di pietra)
-le spalle (strutture d’appoggio sulle sponde)
-la carreggiata (parte percorribile del ponte affiancata da due parapetti da ambo le parti)
Ponte Tiberio a Rimini
TERME
Le acque nelle città romane non erano utilizzate solo per il soddisfacimento dei beni primari come
bere o dissetarsi, ma anche per le terme che, a contrario di quello che si intende a giorno d’oggi
era un complesso di bagni pubblici.
Esse erano in uso a Roma sin dall’Età Repubblicana e la loro conformazione fu ridefinita in età
imperiale a seguito della costruzione a Roma delle grandiose Terme di Traiano.
LE FOGNATURE
Un altro modo con cui i Romani utilizzarono l’arco e la volta fu la Cloaca Massima, la prima e la più
importante fognatura della città.
La costruzione, risalente al periodo dell’imperatore Augusto, consentiva alle acque di scolo che si
raccoglievano nel Foro Romano di riversarsi nel Tevere dopo un percorso di circa 600 metri.
TEMPIO
Per i Romani il tempio occupava un posto importante nella società e nella città, era il luogo dove si
veneravano le divinità e quindi diventò dopo molto poco il luogo sacro più importante della città.
In questo campo i Romani avevano una tendenza molto simile a quella etrusca, cioè di vedere
l’arte come un modo per venerare gli dei e non solo di abbellire la città.
Tra gli schemi greci a cui si fece ricorso troviamo:
-il periptero (pseudo, su alto podio, su crepidoma)
-il prostilo
La costruzione di edifici destinati al culto subì notevoli cambiamenti a partire dalla metà del I
secolo a.C., infatti è proprio in questi tempi che venne aggiunto l’abside, in corrispondenza alla
cella greca ma più grande per un effetto visivo e per far ricadere l’occhio sulla statua della divinità
venerata che occupava più spazio.

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