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ARTE ROMANA ED ETRUSCHI

ETRUSCHI

LE TOMBE DEGLI ETRUSCHI SONO COLLACATE FUORI DALLA CITTA’, LE NECROPOLI SONO
COLLOCATE INFATTI IN UNO SPAZIO APPOSITAMENTE DEDICATO.

CI SONO TANTE TIPOLOGIE DI TOMBE:

NELL’IMMAGINE N.20 ABBIAMO LA TOMBA A TOLOS CON PIANTA CIRCOLARE E CON CUPOLA.

POI NE ABBIAMO UNA IPOGEA CON UN LUNGO CORRIDOIO.

UN’ALTRA TOMBA AD EDICOLA (CHE SEMBRA UNA PICCOLA CASETTA).

NELL’IMMAGINE 19 PAG. 242 ABBIAMO LE TOMBE A TUMOLO.

TANTI RESTI DI TOMBE ETRUSCHE SI TROVANO NEI MUSEI DI TUTTO IL MONDO, GRAZIE AI
TOMBAROLI CHE RUBAVANO NELLE TOMBE E COMMERCIAVANO QUANTO RUBATO.

LE TOMBE ALL’INTERNO HANNO ANCHE BELLISSIMI CICLI DI AFFRESCHI, GLI ETRUSCHI INFATTI
AVEVANO UN RAPPORTO PARTICOLARE CON LA MORTE, LA RAFFIGURAVANO MA AVEVANO PAURA.

NELLE TOMBE SI RAFFIGURANO SCENE DI VITA QUOTIDIANA (DI CACCIA, DI BATTAGLIA) DEDICATE
AGLI DEI

A PAG. 144 LA TOMBA IPOGEA SEMBRA UNA CASA, CON IL CORRIDOI E LE STANZE. LA GRANDEZZA
DELLA TOMBA INDICA CHE È MOLTO IMPORTANTE. SI TROVA A VITERBO (CITTA’ ETRUSCA TUTELATA
DALL’UNESCO, LE CITTA’ ETRUSCHE SONO TUTTE TUTELATE DALL’UNESCO PERCHE’ LE CITTA’
ETRUSCHE LE ABBIAMO SOLO NOI IN QUANTO GLI ETRUSCHI SONO NATI, VISSUTI E MORTI IN
QUESTE CITTA’).

TUTTE LE TOMBE ETRUSCHE SONO VISITABILI.

PER QUANTO RIGUARDA LE SCULTURE ABBIAMO RITROVATO DEI SARCOFAGI FUNERARI CHE
PROBABILMENTE CUSTODIVANO I RESTI DI PERSONE IMPORTANTI REALIZZATI IN ARGILLA COTTA.
QUESTI PEZZI SI TROVANO AL MUSEO NAZIONALE DI VILLA GIULIA A ROMA.

FAMOSE SONO ANCHE LE SCULTURE IN BRONZO: LA CHIMERA (ANIMALE IMMAGINARIO, MEZZO


LEONE E MEZZO SERPENTE), RITROVATO AD AREZZO MA ANDATO A FINIRE NEL MUOSEO
ARCHEOLOGICO PIU’ VICINO, A FIRENZE; L’ARRINGATORE (TERMINE DI ORIGINE GIURIDICA, USATO
NEI PROCESSI, IN QUANTO L’AVVOCATO FA LA SUA ARRINGA) HA LA MANO ALZATA PROPRIO A
DIMOSTRAZIONE DELL’AUTOREVOLEZZA DELLA FIGURA. ALCUNI DICONO CHE NON SIA UNA
SCULTURA ETRUSCA BENSì ROMANA PERCHE’ SOMIGLIA MOLTO AD UN PERSONAGGIO VISSUTO IN
EPOCA ROMANA.
I ROMANI

Utilizzavano un’architettura dell’ingegneria in quanto erano più abili come ingegneri che
come architetti.

Nel disegno dell’arco c’è la CENTINA, una struttura realizzata per sostenere l’arco una volta
fatto. È una muratura con intonaco, cioè con calce (acqua, sabbia e intonaco) che permette,
(diversamente da quella a secco) di tenere una struttura.

PAG. 266

Le tecniche costruttive utilizzate dai romani sono state importanti in quanto hanno permesso
di far resistere le opere d’arte che oggi conosciamo e che hanno più di 2000 anni. Fontana di
Trevi è alimentata con l’acquedotto costruito dai romani.

I romani hanno costruito con queste tecniche gli acquedotti, le ville, le domus, le insule, le
opere, ecc.

Nel ’79 vi è stata l’eruzione del Vesuvio e Pompei è stata completamente sommersa dalle
ceneri del vulcano. La copertura ha avuto il vantaggio di far rimanere tutto come era stato
costruito dall’antica Roma. Pompei era la città estiva dei romani che andavano a fare le
vacanze.

A Pompei abbiamo trovato case, fontane e anche le persone stesse sono morte in quanto non
credevano che fosse un’eruzione così violenta con un terremoto così drastico.

Nel 1700 si comincia a scavare e si inizia a conoscere tutto di Pompei e delle usanze dei
romani: cosa bevevano, cosa mangiavano, di cosa erano ammalati…

A pag. 24 possiamo vedere le strade, i ponti, gli acquedotti costruiti su uno o su due livelli. Se
era su due livelli significava che la sorgente era molto lontana.

Un’altra cosa esistente ancora a Roma è il sistema fognario, l’acqua dopo utilizzata deve
essere smaltita, ancora oggi abbiamo bisogno di due sistemi di canalizzazione: quello che fa
arrivare l’acqua bianca e successivamente il sistema che la smaltisce. Ad inventare questo
sistema sono stati proprio i romani.

Abbiamo inoltre gli spazi pubblici (piazze, fori, terme) e quelli privati (le basiliche, i templi,
gli anfiteatri dove avvenivano le lotte tra gladiatori o tra gladiatori e animali. Nel Colosseo si
facevano questi combattimenti). I romani amavano le terme, erano un luogo di svago e
cultura.

I romani non erano abili sculturi, copiarono la scultura dai greci. Tant’è vero che i bronzi di
Riace arrivavano da Atene e dovevano giungere a Roma, fortuna che sono stati ritrovati nel
mare di Riace e appunti custoditi nel museo di RC.

Abbiamo le domus, decorati con bellissimi affreschi.


Tecniche costruttive utilizzate dai romani

 Opus reticulatum (usa la pietra irregolare)


 Opus quadratum
 Opus vittatum
 Opus spicatum
 Opus mixitum
 Opus incertum
 Opus latericium (usa il mattone)

I romani costruivano delle strade con delle sezioni, ovvero la strada veniva costruita con un
taglio. C’è anche la strada che arriva in Puglia che serviva per andare verso l’Oriente. Se la
strada viene fatta con una certa pendenza e con canali laterali l’acqua si smaltisce, se invece
ciò non viene fatto quando piove si creano alluvioni, come quelle di oggi.

Altra struttura molto importante costruita dai romani sono i ponti che servono per collegare
due pendii o le due sponde del fiume. Il ponte è costruito con la struttura dell’arco, che sopra
ha un foro che serve per far uscire l’acqua quando pioveva tanto e si riempiva. Tutte le cose
costruite dai romani sono funzionali e pratici.

Poi abbiamo le terme, luogo di svago per i romani (c’era la zona del caldo, tiepido, gelo).

Il foro è uno spazio pubblico all’aperto, come la Basilica anche qui ci si riuniva per
amministrare la giustizia.

Tempio rotondo, simile a quello etrusco.

Quando il culto cristiano diventa ufficiale con l’Editto di Milano la basilica diventa sacra.

Poi abbiamo il teatro per gli spettacoli e l’anfiteatro (dove si fanno gli spettacoli con animani
e gladiatori).

La casa romana ha due tipologie molto importanti: la domus e le insule. Le insule erano
molto semplici, costruite per lo più in legno, mentre per quanto riguarda le domus abbiamo
più elementi con una vastissima tipologia.

Abbiamo la pianta di una casa a pagina 280, con tetto spiovente, c’è un vestibolo, un atrio, un
impluvium dove andava a finire tutta l’acqua raccolta.

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