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Unita politica e culturale dall’Europa ai Paesi orientali Nei cingue secoli in cui avid e consolidd il suo dominio, Roma ebbe il merito di unificare cultural- mente ed economicamente una vastissima parte del mondo antico, dall’Atlantico fino ad oltre la Mesopotamia, dall’Inghilterra fino alle regioni set- tentrionali dell’Airica, Anche le pitt lontane citta conobbero le leggi del diritto romano e tutti i cita- dini delle terre conquistate potevano affluire libera: mente nella capitale. | legionari fondarono numerose citta, molte delle quali sono ancor oggi floride capitali. Al tempo stes- so, Roma assimild il patrimonio culturale e arti- stico di tanti centri esistenti Per molti secoli dalla sua fondazione, che secondo la leggenda risale al 753 a.C,, Roma fu orientata ad accrescere la sua potenza politica e militare. Per questo motivo, venne posta particolare attenzio- ne agli aspetti tecnici e di gestione del ter- Fitorio, attraverso la realizzazione di una complessa rete di strade, ponti ed acque- dott’ in tutte le regioni conquistate. La crescita economica, consolidatasi a partire dal | secolo a.C., si arrests ‘Aa Pacis (Altar cella Pace Augusta, volute dallimperatore Augusto}, 13-9 aC ‘Marm,10,66m x 11,62m x 3,68m. indi date intorno alla fine del Ill secolo d.C., quando si inten- sificarono disordini politici ¢ iniziarono le invasioni di popoli barbaric. Alla fine del IV secolo, limpero venne suddiviso tra i terrtori occidentali ed sancendo cosi il declino delle regioni Tuttavia, la cultura e Varte della civilt& romana diver- ranno un’eredita fondamentale per la storia della cul- {ura europea, a partire dalla difu- sione del pensiero cri- stiano. + 753-509 aC. Periodo regio i cosuiscono templie opere pubblche + 509-29 a. Periodo repubblicano Guerre di conquista inal, +# 264-133 a.C. Guerre puniche Conquista del Mediterraneo. Roma repubblicana erige tompli a somiglianza di quel etruschi e greci + 48-44 a.C. Ditatura di Cosore. Crisi dello repubblico. * 29 a.C, ~ 68 d.C. Eté augustea e Giulio Claudia (Tiberio, aligola, Claudio, Nerone} Uso degli ordini dlassici grec. Vengono realizzate rumeroze opere di ingegneria {pont strode, ccquedoti). Ulteriore fase espansionistico. * 118-180 d.¢. 4 di Adriano, Antonino Pio e Marco Aurelio Si arresa lexpansione delimpero, ‘Adriano promuove il gusto grecizzante. * Ill secolo Eta tarda Grisi sociale ed economico-polico delimpero Costruzione di edific monumental erichi di effet sceno- grafic * 313 Ledito di Costantino proclame la liber di culo per i Cristiani, + 395 Suddivisione delImpero in Romano dOccidente & Oriente, + 476 Cada dell Impero Romono d’Occidente UA 6 - LARTEROMANA 5 EEE || linguaggio dell’arte romana Fin dai primi secoli di vita, Roma si affermd come potenza politica e militare; quindi impegno fondamentale dei Romani fu quello di organizzare il proprio Stato e di conquistare nuovi territori. Per molto tempo, dunque, essi consideraro- no larte un’attivita marginale, priva di finalita pratica, e solo a partite dal II seco- lo a.C. pervennero ad un linguaggio originale Questo deriva, comunque, anche dalla conoscenza delle opere dei popoli vinti, primi fra tutti gli Etruschi e i Greci. Con Augusto in particolare, si affermo un profon- do interesse per l'arte greca di Eta classica, ‘Apartire dalla seconda meta del 1! secolo ¢.C., con la dinastia degli Antonini e poi dei Sever, si avva il progressivo allontanamento dai principi dell’arte classica e l'af- fermazione di un linguaggio pit aspro e ricco di significati simbolic, legati alla cul- tura orientale, maggiormente orientata al misticismo. Larchitettura svolge un ruolo di primo piano, in quanto funzionale all’espan- sione militare e al consolidamento del potere: nuove strade agevolano il percorso delle guarnigioni e il collegamento tra le citta conquistate, arditi ponti annullano | GRANDI TEM! DELL’ARTE ROMANA In architettura si affermano nuove tecniche costruttive La costruzione di opere pubbliche Dall‘accampamento mi alle nuove citté re | Romani realizzano_ imponenti opere pubbliche: strade, ponti, acquedotti, fognature, mercati ‘AiVintetno delle cits sorgono tem- | pli (che, come quelli etruschi, hanno una solenne facciata), e ancora terme, teatri e anfiteatr. | Innovativa é la tipologia della | tea; edificio per riunioni politiche « giudiziarie: ha un unico vano, distin- to in tre o cinque spazi longitudinal | Knavate) separati da fle di colonne. Ponie Milvo, 109 a.C 84 —_-UAG- Lanre RoMANA Uinnovazione pitt significativa @ uso dell'arco, ripreso dagli Etruschi, cche consente la costruzione di com= plesse volte e cupole. \ costruttori romani utilizzano vari tipi di murature (opus), con largo uso di cemento. | mattoni, cott in fornaci, grazie alla loro resistenza ed alle piccole dimen- sioni, consentono di realizzare ampi ambienti, adattandosi alle forme curve dell/arco, della volta e della cupola Casa degh Auigh, Osta, 140 dC. ca Per conquistare 0 controllare i nuovi territori, i Romani erigono molte nuove citta, sullo schema del- Vaccampamento, il castrum. Cinti da mura, gli insediamenti hanno forma quadrilatera, con strade delimitanti isolati regolari La fondazione delle cit si accom. ppagna alla riorganizzazione del terri- toro agricolo, suddiviso ortogonal- mente da strade e canali di irigazione. Tiangad, cits della Numi, 100 4. le difficolta di rasporto nei [uoghi impervi, gli acquedotti raggiungono i centri abitati anche dalle sorgenti pitt lontane, La fondazione di nuove citta consente, infine, Vinsediamento stabile nei territori conquistati In architettura domina la linea curva, ripetuta nelle sequenze di archi, nelle volte e nelle cupole. Gli edt fici pubblici sono caratterizzati da ampi spazi interni e da facciate ricche di movimento. Vengono riutilizzati elementi greci, ma in modo nuovo: la colonna non ha pili funzione strutturale bens), generalmente, solo decorativa; si riutilizzano anche gli ordini architettonici, spesso sovrapposti su pili piani. ‘Anche nelle art figurative si evidenziano caratteri innovativi * Gli scultori copiano in gran numero le opere greche classiche ed ellenistiche, assimilandone il linguaggio. A questo si affianca per® la tendenza al realismo, ereditata dalla cultura etrusca * La scultura @ prevalentemente celebrativa ¢ questa sua funzione si esprime in particolare nel rilieva sto- 0. Si diffondono cosi le colonne commemorative e i rilievi ormamentali, posti nelle pareti esterne e nei fornici degli archi di trionfo. Analoga funzione assumono le statue, che tendono a divenire colossali nella tarda Eta imperiale (IV secolo d.C.). * La pittura, realizzata prevalentemente con le tecniche dell’affresco e del mosaico, si ispira ad episodi mi- tologici e a paesaggi, naturali o di fantasia. Le decorazioni parietali, in particolare, sono caratterizzate da spontaneita © immediatezza, rese con colori vivaci e spesso contrastanti I pittori realizzano particolar’ effetti di illusionismo: la prospettiva simula la profondit’ dello spazio, men- tre il chiaroscuro consente di percepire in modo verosimile il volume delle figure. La riscoperta dell’arte e La celebrazione della cultura greca Fin dall’Eta repubblicana, i Romani collezionano e copiano opere del- Varte greca; portate nella capitale come tofei di guerra, esse divengo- no un modello per Varte ufficiale. Nell’Etd. di Augusto e successiva- mente di Adriano, si predilige il lin- ‘guaggio classico: arte ha un caratte- Fe colto, che si esprime in composi- delle imprese di conquista Le sculture devono afiermare la superiorita della civilt& romana. Esse assumono cosi una finalita divulgati- va: una statua, sottratta ad un popolo Vinto ed esposta come trofeo nel Foro di Roma, testimonia il valore dei vincitori. Gli scultori romani si distinguono anche nel rilievo stori- co, che descrive e celebra le imprese | Romani riprendono dalla tradi- Zione etrusca e da quella ellenistica il genere del ritratto. Questo presen- ta caratteri realistic: | trattifisiono- ici sono rispettati, pur senza lascia- re spazio a toni enfatici Essi testimoniano la volonta det- Vantista di descrivere il carattere inte- riore delle persone raffigurate. zioni armoniche. All’inizio del I secolo d.C,, le figure acquisiscono un disinvolto senso del movimento. di conquista. Queste opere presenta- ‘Antinoo, 130 dC. crea Busto di Caracalla, 211-217 dc. UA 6-LARTEROMANA 7 1. Una rivoluzione stilistica e costruttiva La migliore espressione dell’arte romana va indi- viduata nell’architettura: una grande architettura civile e monumentale, che caratterizza Roma e tutte le citt® dell'impero. Essa_raggiunge livelli straordinari grazie all’adozione di una rivoluziona- ria tecnica edilizia. Negli edifici pubblici possiamo individuare gli aspetii pit significativi dell/architettura romana, * Essa ha sviluppo curvilineo, a diferenza di quel- Ja greca, in cui prevale la linea retta, Varco sosti- tuisce Varchitrave, la volta e la cupola sostitui- scono di frequente la copertura piana. * Presenta ampie superfici murarie, rese possibili dall'uso del mattone, la cui piccola dimensione consente flessibilita di lavorazione. Aniteatro Flavio (Colesseo), Roma, 72-80 4.C 8 UAG- L’arre Romana + Elemento portante per eccellenza @ ora il muro, che pud assumere andamenti curvilinei ed appa- rire leggero, grazie alle ampie aperture ad arco. Negli edifici monumentali, esso @ arricchito da parti decorative (semicolonne, lesene, fregi) Si definisce cosi un/architettura di grandi volumi € ampi spazi interni, ricca di movimento. * | Romani riutilizzano elementi dell‘architettura greca, ma ne cambiano le funzioni: la semicolon~ na addossata al muro o a pilastri sostituisce, ad esempio, la colonna degli edifici porticati greci © Varchitettura 2 legata alla scultura e alla pittura: ali archi di trionfo e le colonne celebrative sono arricchiti di rilievi scultorei, le case patrizie (do- mus) e gli edifici pubblici di affreschi I SISTEMI COSTRUTTIVI 1. Varco | Romani riprendono dagli Etruschi I'uso dell’arco a tutto tondo (0 a tutto se- sto}, che diventera l’emblema stesso della lore concezione architettonica, ba- sata sulla linea curva ed avvolgente. Studiamo le parti che compongono arco nella figura a lato. niet 1 STRUTTURA MURARIA se tecniche innovative. Fondamentale l'uso del ce- ‘mento, ottenuto dall/impasto di calce e sabbia (in par- ticolare la sabbia pozzolana, di origine vulcanica, che possiede qualita aggreganti elevatissime). A partire dal primo secolo 4. viene utilizzato in larga scala il mat- tone, cotto in fornaci. Con cemento, mattonie pietre i Romani eressero muri, utilizzando diversi procedimenti a. Le mura urbane, come per gli Etruschi, erano com- poste da grosse pietre tagliate in forma di parallele- pipedo e disposte in ile di uguale altezza (opus qua dratum). . Vopus cementicium si realizza facendo colare il ce~ mento mescolato a pietrame entro forme di legno 0 enito due cortine di muri. ¢. Lopus reticulatum si ottiene facendo colare il ce- mento tra muri formati da blocchetti piramidali, che compongono all‘esterno un reticolo regolare. d. Nell/opus incertum le pietre hanno forma irregolare e il loro accostamento sembra casuale. . [/uso del mattone determina la diffusione detl’opus latericium. Il mattone 2 generalmente impiegato in corsi regolari (opus testaceum), ma pud essere ass0- Ciato alla pietra, creando opus mixturm. eer | ponti e gli acquedotti Nella realizzazione dell/ampia rete stradale romana svolgono un ruolo fondamentale i ponti e gli acquedotti. | primi consentono di attraversare il letto dei fiumi, | secondi di portare I'acqua dalle sorgenti alle citta, superando dislivelli anche ele- vati. Per entrambi, elemento costruttivo di base & Varco. Negli acquedotti esso @ utilizzato in sequenza e in piani sovrapposti (ordini), consentendo di rag- giungere altezze ardite senza appesantire la Costruzione. Poiché la pendenza del condotto doveva essere costante dalle sorgenti fino alla Citta, i costruttori romani realizzarono acquedotti che attraversavano gallerie entro le montagne scavalcavano vallate e fiumi Acuna del ni del We. ‘ancor ong ato, Segovia Spagna | de on dace ragghangono Tater 185 m UA 6 - ante ROMANA 2, LavOUIA La volta a botte, elemento basilare dell'ar- | chitettura romana, deriva dall’estensione longitudinale dell arc. | La volta a craciera ® invece determinata dal- | Hintersezione di due volte a botte perpendi- | colari tra loro. I primi edifici nei quali furono utilizzate volte monumentali sono, nella capitale, il Tabutarium, il Teatro di Marcello \'Anft teatro Flavio, detta Colosseo. | ANALISI DELL’ OPERA volta a crociera ANFITEATRO FLAVIO LAnfiteatro Flavio fu il primo e il pid grande edificio sta- bile costruito a Roma per aspitare giochi e lott tra glad tori; venine utilizzato a questo scope fino al regno di ‘Teodorico, Edificato, per volont’ di Vespasiano, tra gli anni 72 € 80 dG, Fedificio misurava 188x156 metz, era alto, quasi 50 metti e poreva ospitare fino a 50000 spettaton Forse il termine Colosseo deriva dalla vieinanza, nell anti- chica, di una statua di Nerone alta ben 36 metr, Sotto la pavimentazione, realizzata in legno, si snodavano molti Yani e corridoi, dove trovavano i macchinari, le fiere, gliambienti peri gladiator, F costruito in taf, late- fizio e travertino, utilizzato anche come rivestimento La tecnica costruttiva LAnfiteatro Flavio esemplifica la complessita delle soluzioni tecniche adottate dai costruttori romani Archi e volte sono concatenati tra loro in un rapporto strutturale senza precedenti, 1a grande cavea & sorret- ta da ben cinque corridoi concentric), coperti da 90 volte a botte sostenute da un sistema di pilastri Questa struttura portante consente di chiudere i muti successivamente, proprio come si fa oggi nelle costru- ioni in cemento armato, Il linguaggio visuale Ledificio ha forma ellittica © presenta pertanto un volume chiuso, Esso @ alleagerito all'esterno da tre ordiné (owvero tre piani), di arcate, in origine ornate di statue, sormontate da un quarto piano, Fattico, Gli ordini architettonici utilizzati sono, a partire dal basso, tuscanico (simile al dorico, in cui le semicolon- ne poggiano su un basamento), ionico e corinzio, Le superfici esterne, con le semicolonne che si alternano alle profonde arcate, hanno un forte senso di ritmo. Ledificio esprime ‘la concezione architettonica e costruttiva romana nella prima Eta imperiale, basata su andamenti curvilinei © su complessi_ principi costruttivi nelle terme imperiali ANALISI DELL’'OPERA 1 Pantheon era un tempio dedicato a tutti gli dei o, forse, alle sete divinita planetarie, Fu fatto costruire dallimperatore Adriano intorno al 126 «4.., su un pre cedente ecificio, Gli elementi che costituiscono il Pantheon sono: un pronao composio ca tre file di otto colonne € sor- montato da un timpano, un ampio corpo cilindrico, una cupola emisferica, che presenta al culmine unvampia apertura circolare. La tecnica costrut Lardita tecnica utilizzata rende il Pantheon un monv- mento ineguagliabile: la grande cupola, con i suoi 43 metti di diametro, @ infatti Ia pit. grande del mondo romano, Essa ha il pregio di sostenersi solo sul corpo cilindrico. E realizzata in cemento, alleggerito con pie- tra pomice e dai facunari (gli incavi interni di forma ‘quadrangotare). isuale U1 Linguaggio 1 corpo cilindrico, sormontato dalla cupola, determina un volume chiuso; l'edificio tuttavia si apre verso la piazza con il pronao. Allinterno i lacunari, con il rigoroso disegno geometric, creano una texture omogenea, valorizzata dagli effetti di luce Varmonia di volumi puri Per la sua imponenza e per la purezza delle sue forme, il Pantheon & considerato Vedificio pid rappresentat vo dellantica Roma, Il suo diametro & pari allaltezza dell'edificio, che 2 cost idealmente circoscritto ad una sfera: cid evidenzia la volonta di creare uno spazio perfetto, Nel muro perimetrale, spesso sei metri, sono scavate sette nicchie, Il loro prospetto @ formato da colonne architravate, che sembrano sorreggere esse stesse 'e- rnorme peso della cupola E un segnale che V'architetwura romana aspira, nell/BQ imperiale, a destare meraviglia. Unfaltra importante innovazione ap- portata dai costruttori romani fu la cu pola, Da un punto di vista strutturale, essa nasce dallo sviluppo in rotazione dell'arco. Luso del conglomerato di cemento consentiva di darle ampie di- mensioni e forme anche complesse. Esemplari sono le cupole del Pantheon (a destra, la sezione) e quelle utilizzate UAG6 + Varre ROMANA —-Q)] 2. Le citta dell’Impero Le nuove citta, fondate dai Romani nel loro processo di conquista, assunsero un impianto ortogonale a scac- chiera, delimitato da mura. Gran parte di esse deriva dal- Vaccampamento militare, il castrum (a destra), e si svi- luppd conservandone la struttura: una volta conclusa la campagna militare, questo veniva gradualmente abitato dalle popolazioni locali. La citta aveva forma quadrata 0 rettangolare e, al suo interno, due strade perpendicolari collegavano le quattro porte: la via Praetoria, con direzione da est 2 ovest, era il decumano, ¢ la via Principalis, da nord a sud, era il cardo. Alincrocio tra cardo ¢ decumano, Ia dove durante la campagna militare si trovavano le residenze dei coman- danti, si apriva in molti casi una piazza porticata, il Foro, on i suoi edifici pubblici civilie religiosi. Una trama di strade rettilinee e ortogonali definiva gli isolati, le insu- Jae. Al loro interno venivano edificate case signorili, le domus, e gli edifici popolari, a pit piani. Alcune insulae ospitavano infine gli edifici dedicati alle attivita pubbli- che € al tempo libero (teats, terme, anfiteatr). Fra le citta italiane che conservano ben visibili tracce di epoca romana, ricordiamo Aosta, Pavia, Trieste, Torino, Verona, Brescia, Fano; in Europa, Pola, Arles, Nimes, Orange, Treviri. Aosta, citta di Augusto Augusta Praetoria, oggi Aosta, fu fondata da Augusto nel 25 a.C., a difesa della via che conduceva in Francia. Essa sorse suil’impianto di un castrum, forse sul sito della capitale dei Salassi, che abitavano quella regione. Dellinsediamento militare, la citta ha conservato la forma retiangolare, organizzata su un perfetto schema a scacchiera, Allincrocio tra éardo e decumano si ergeva 'ampio comples- 50 del Foro, che si concludeva, verso le mura a nord, con I'a- rea sacra. Le insulae a nord-est erano destinate all'anfiteatro e al teatro, di cui ancora si conservano alcune part Delle monumentali porte urbane resta una doppia arcata della Porta Pretoria, ad est. Fuori dalle mura si innalzava 'Arco di Augusto, rimaneg- giato in Eta medievale, posto a segnare I'accesso alla citta. Panta dt Aasta (a desta) e ricostruzione del suo centro (sotto) inf impale. 07 UAG- L’aRTE ROMANA Schema generale del accampamento militare (castrum). Cardo massimo Foro Terme Decumano Anfiteatro MI teatro. ae Hi \ teat romano deriva dal modello a ae greco: le gradinate, che costituiscano: perl la cavea, si distribuiscono a semicer- chio intorno alla zona occupata dagli Soro dal coro, Fortes A differenza di quello greco, pero, il teatro romano é un edificio chiuso e in- dipendente. Esso si eleva irequentemen- te all'intemo delle mura urbane ed ha dala proseeno. Queso. costsce un fondale architettonico fisso, scandito in pid ordini e ornato da sculture e de- La cdvea é sostenuta da un sistema di gellerie a pit piani (osdini), che all’ester- no sono scanditi da sequenze di archi. ‘Magnifici esempi si possono_ancor og srmiare a Yeronay Aosta, Test Gubbio, Volterra, Ostia. ‘Veduta del Tira of Mévie, in Spagna, Le grandi terme Le terme erano vasti complessi edilizi, adibiti a bagni pubblici. Negli esempi pit: grandibsi, erano anche luoghi di ritrovo, con bibfioteche, giardini con ninfei (piccoliediici a pianta centrale), palestre, spazi per gare sportve. Al centro sorgeva il grande edificio per i bagni, con le attrezzature peril riscaldamento dell’acqua e dell'aria. A que- sto fine si utilizzava il metodo ad jpocausto: Varia calda veniva convogliata sotto i pavimenti o dietro le pareti, in con- dott di laterizio. Dopo il | secolo a.C., Hedificio termale vero ¢ proprio era compo- acetals sto da pit: ambient: lungo uno stesso percorso si Teena nome, procedeva dallo spogliatoio alle sale conte- B27 de. enti vasche con acqua tiepida (tepr darium), calda (calidarium) fredda (rigidarium). Importanti erano a Roma le Terme di Traiano, di Diacleziano e di Caracatfa , nelle province, quelle di Lepiis Magna, Fieso e Trevir. Nella capitale esse assunsero dimensioni gran- diose Dialtra parte tutti, dagli schiavi ai pairizi, pote- vano accedervi: le Terme al Cara- calla avevano una capienza cli 2600 persone! Nell'Eta tardo-imperiale, le terme acquisirono un carattere di monumentalitd, manifestato nelle grandi volte a crociera ¢ nelle cupole che chiudeva~ ro i vasti ambienti. Esse si arricchirono di statue decorazioni musive (a mosaico), dispiegate su pare- ti, volte e pavimenti 93 3. Le abitazioni A Roma e nelle regioni dell'impero si affermarono tve tipi principali di abitazione: insula, a domus e la villa, Essi erano espressione delle diverse condi- Zioni economiche e sociali dei loro abitanti. 1. Vinsula La casa popolare, abitata dalla gente comune, era soli- tamente a piu piani e veniva detta insula Si trattava di una costruzione con piccole stanze, pove~ re di finestre e servite da un ballatoio, che si afiacciava- no su un cortile centrale fornito di pozzo (per attingere acqua)e latrina (per lo scarico dei rifiuti), Le insufae ave- ano un'alta densita abitativa: secandlo la testimanianza del poeta Giovenale, vissuto nel Il secolo d.C., esse pote- vyano artivare fino a dieci piani Il pian terreno, affacciata sulla strada, era occupato da laboratori artigiani ¢ nego! (labernae) 2. La domus La domus era la casa destinata alle famiglie pid bene- stanti, Possiamo conosceme i caratteri grazie agli esempi di Ercolano e Pompei, cosi ben conservati da presentare ancora in molti casi le statue che le omavano, i mosaic! € le decorazioni parietal ad atfresco. La domus era organizzata intorno a cortli, su cui si 94 UAG- Laat ROMANA Unvinsta di Ostia, I sec. dC. aprivano i locali di abitazione. Originariamente era pre- sente un sofa cortile; a partire dalla prima Eta imperiale fine del | sec. a.C.), due spazi aperti successivi vennero dlisposti secondo un asse longitudinale. Quest gli ambient principali della domus + il vano d’ingresso, detto vestibulum; un atrium aperto, dotato di una vasca per la raccolta dell‘acqua piowana (impluviarn); + una sala da ricevimento, detta tabfinum; + il peristiium, coltivato a giardino e circondato da un portico colonnato, spesso concluso con un’esedra; + le sale pit riservate dell'abitazione, come le camere da letto (cubicula), che si aprivano sul peristilio. persilum ‘cubiculum Ricostruzione assonometrica ‘d'une dorms romana ditipo pampeiar, oe cy Le ville erano ricche residenze esterne alla eee Pea citta. Esse derivarono dal modello della Ti al domus, ma erano in molti casi collegate ad un‘azienda agricola o, se vicine al mare, ad sectetaies Pil, hosel apes complesso, articolato in giardini e spazi om La Villa Adriana a Tivoli . Pllc Tra le ville pitt sontuose ricordiamo Villa Adriana, {atta erigere dall’imperatore ‘Adriano a Tivoli, presso Roma, tra il 118 e il 135 4.C. Essa riunisce per la prima volta edifici diversi armonicamente inseriti nello scenario naturale. Spiccano per la loro complessiti il Teatro Marittimo, la Piazza '0r0, il Pécile, il Candpo, le Terme, e natu ralmente gli appartamenti imperiali ‘Adriano accolse le suggestion della gran- de architettura greca, egizia e orientale, rie- laborandole con liberta e raffinatezza. Ne & derivato un impianto originale, in cui sono reinterpretati gli schemi dell'architettura romana e stravolte le regole classiche del- Vantica Grecia. Gli edifici evidenziano la predilezione romana per la linea curva: piante rotonde e ‘ottagonali, absiai e esedte (spazi semicitco- lari rispettivamente chiusi e aperti) si con- frontano con ardite coperture a volta e a cupola, in diverse varianti di forme. Inalto: Vile Adriana a Twi, i Teatro Maritimo. Sotto: schema rcostrutiv della Villa Adriana a Tol | {| Teatro marittimo 2 un | — a etifcio circolare circon- | aa 1 1 Candpo evoca un brac- | dato da un canale, pen- | La Piazza d’oro & un cortile porticato | cio di fiume del Nilo, cele- | salo come isola arificia- | (peristio) con una vasca centrale. | | brato daglistorici poiché | le. Ospitava un piccolo | Adriano vi riceveva i diplomatici e gli ospitava le feste nottumne ‘complesso termale e una | uomini di corte. } | degli antichi Egizi: @ un om lungo bacino d'acqua or- | biblioteca. r PR ihee, i nato da colonne e statue. | ig : | ILPacile & uno spazio ret- tangolare circondato da portici, ricurvi net lati corti. Al centro presenta | | un bacino d’acqua lungo pid di cento metti UA6-LARTEROMANA «5 4, Roma: I’urbe e il foro Fin dall'antichita: Roma ha rappresentato per st

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