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SECONDA SLIDE

Il campo di Fossoli è stato edeficato nel 1942 nell’ominima frazione di Carpi, in


provincia di Modena. Nel corso della sua storia vi transitarono oltre 2844, tra cui il
noto scrittore e chimico Primo Levi, la maggior parte dei quali (si parla all’incirca di
2800 persone) furono deportati verso campi di concentramento e sterminio come
Auschwitz e Birkenau; per questo motivo svolse anche la funzione ed ottenne la
denominazione di “campo di transito”.

TERZA SLIDE
L’intero campo di Fossoli era suddiso in due campi distinti, ma congiunti:
 Campo Vecchio, oggi ormai del tutto scomparso, così chiamato perché il
primo ad essere costruito e avente la grandezza di circa 9 ettari, presenta 100
baracche. Destinato principalmente ad oppositori politici e internati civili di
nazionalità nemica. Il 1° Agosto 1946 il campo viene demolito e destinato ad
uso agricolo.
 Campo Nuovo, il più recente e dove sono rimaste le baracche che ancora oggi
possiamo osservare, presentava la bellezza di 30 baracche molto grandi capaci
all’incirca 300 persone, divise in tre settori: un settori di vigilanza, uno per gli
ebrei e uno per gli oppositori politici. Destinato principalmente agli ebrei.
Tutte le baracche erano costruite con materiali piuttosto scadenti, per velocizzare
la costruzione, fatta su un suolo molto fangoso e paludoso.

QUARTA/QUINTA SLIDE
La storia del campo si può suddividere in 7 fasi, dal 1942 fino al 1970.
PRIMA FASE (Luglio 1942- 8 Settembre 1943)
L’esercito italiano lo utilizzò come campo per prigionieri di guerra inglesi,
neozelandesi, sudafricani. L’8 settembre viene occupato militarmente dai Tedeschi,
che conduco i prigionieri in Germania.
SECONDA FASE (5 Dicembre 1943- 15 Marzo 1944)
Viene trasformato dai tedeschi in un campo di concentramento per Ebrei, privati di
diritti civili e politici. Il 22 Febbraio parte il primo convoglio per Auschwitz,
contenente oltre 600 ebrei tra cui Primo Levi. Nel corso della seconda fase partirono
all’incirca otto convogli destinati verso i maggiori campi di concentramento.
TERZA FASE (15 Marzo 1944- Agosto 1944)
Il campo viene trasformato in un campo di polizia e di transito; il campo vecchio
viene chiuso e tutti i prigionieri che si trovava all’interno vennero deportati in un
campo in alta Italia (Bolzano, che divenne il punto di partenza dei convoglio per
Auschwitz).
QUARTA FASE (Agosto 1944- Novembre 1944)
Il campo diventa luogi di raccolta per la manodopera italiana destinata a lavori in
Germania. Le fonti documentano oltre 800 deportati tra uomini, donne e politici.
Nella fine del 1944, il campo venne sportato più a Nord a causa di un
bombardamento.
QUINTA FASE (Novembre 1945- Maggio 1947)
Il campo Nuovo diventa centro di raccolta per fascisti e poi campo di raccolta per
profughi stranieri (persone giunte in Italia irregolarmente e prive di documenti) e
alcuni ebrei sopravissuti alla Shoah. In seguito a metà del 1947 viene chiuso a causa
di mille polemiche.
SESTA FASE (Maggio 1947- Agosto 1952)
Il campo viene occupato dall’Opera Piccoli Apostoli, fondata da un sacerdota locale
Zeno Saltini, per dare ospitalità a bambini orfani per la guerra. Vengono abbattuti
muri e fili spinati e baracche trasformate in edifici funzionali (scuole, laboratori), il
campo prende il nome di Nomadelfia. Quest’ultimo a causa di problemi ecomici è
costretta a chiudere nell’estate 1952.
SETTIMA FASE (Luglio 1954- Marzo 1970)
Il campo è destinato all’alloggio da profughi, provenienti dalla Jugoslavia, dove in
seguito ai trattati di pace della Seconda Guerra Mondiale hanno abbandonato le loro
terre d’origine. Verso la fine del 1969 alcune famiglie iniziano a trasferirsi in città per
esigenze di vario tipo, l’ultima famiglia ad andarsene abbandona il campo nel Marzo
1970.

SESTA/SETTIMA SLIDE
La Fondazione Fossoli, costituita dal comune e da un’altra associazione, gestisce sin dal 1996 il sito
storico del campo di Fossoli. Gli obbiettivi della Fondazione sono la tutela e la conservazione del
patrimonio storico, la valorizzazione attraverso attività di ricerca e documentazione e si fa
promotore delle ricerce storico- documentarie delle fasi storiche del campo.

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