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Verso l’indipendeza
Nonostante tanti anni di occupazioni, a partire dal 1800 lo spirito d’indipendenza si diffuse a poco a
poco lungo tutta la penisola. Nella seconda metà del secolo e dopo vari tentativi fallito, tutto cambiò
grazie all’abilità diplomatica del conte di Cavour, primo ministro dello Stato del Piemonte, e al coraggio
di uomini come Garibaldi, che con soli mille uomini liberò l’intera Sicilia e giunse fino a Napoli. Nel 1861
il Parlamento proclamò Vittorio Emanuele II re d’Italia. Infine nel 1870 l’esercito italiano entrò a Roma,
che da secoli apparteneva allo Stato della Chiesa, trasferendo la capitale del Regno d’Italia.
Dall’Unità al fascimo
All’indomani dell’Unità, l’Italia era però un Paese povero e con grandi differenze tra il Nord e il Sud.
Tanta era la povertà che milioni d’italiani emigrarono in America.
Nonostante i grandi problemi sociali interni, nel 1915 l’Italia partecipò alla I Guerra mondiale, dalle
quale uscì tra i paese vincitori, ma pagando un alto prezzo: ben 700.000 morti!
Dopo la guerra, tormentata ancora da una grave crisi socio-economia, l’Italia vide l’ascesa di Mussolini:
è il cosidetto “ventennio fascista” (1922-1943) durante il quale si creò un regime autoritario e
antidemocratico, basato sulla violenza e la paura.
Mussolini, il Duce, cercò con la propaganda di ottenere il consenso del popolo e di diffondere idee come
la “superiorità” del popolo italiano e la gloria dell’antica Roma, ma condusse il Paese alla disastrosa
alleanza con Hitler e all’entrata in guerra nel 1941. Per l’Italia. La II Guerra mondiale finisce
ufficialmente il 25 aprile 1945. Tre giorni dopo Mussolini morriva fucilato. Quando gli alleati arrivano
nel Nord Italia, i partigiani cioè i cittadini che durante la “Resistenza” presero le armi contro i nazisti e
i fascisti, avevavo già liberato molte città.
Il regime cercava di conttollare la vita degli italiani dovunque, perfino a tavola; altro famoso slogan
dell’epoca era “Taci! Se parli tradisci la patria”! Erano arrivati ad abolire la stretta di mano come saluto
ATTIVITÀ VIDEO
Guarda il video e indica se le affermazioni sono vere o false.
1-( ) La resistenza ha segnato la differenza tra le idee di democrazia e i regimi fascist.i
2-( ) La resistenza si svolge durante la 1ª Guerra Mondiale.
3-( ) Il fascimo è un regime autoritario che coinvolge le masse, per questo si definisce “totalitario”
4-( ) La seconda Guerra mondiale è definita come “guerra totale” perché coinvolge anche i civili e tutti
i territori.
5-( )Quando i fascisti occupano l’Europa, nasce la resistenza come movimento di opposizione al
fascismo.
6-( ) I partigiani erano civili pacifisti volontari nella clandestinità.
7-( ) In Italia la resistenza nasce quando il Paese viene occupato dai francesi.
8-( ) I partigiani agivano sia uccidendo ufficiali tedeschi e fascisti, sia colpendo i trasporti, le
infrastrutture e i treni.
9-( ) Il problema della resistenza è sia ribellarsi e combattere, sia progettare una nuova idea di stato
autoritario.
10-( ) La festa di Liberazione in Italia si celebra il 3 maggio.
IL RINASCIMENTO ITALIANO
Il Rinascimento è un movimento artistico, letterario e filosofico nato in Italia e in particolare a
Firenze che va dalla fine del 1300 alla metà del 1500, ma che si diffuse anche in Europa, in particolare
nei Paesi Bassi e in Belgio. Fu caratterizzato da grandi progressi scientifici e da uno straordinario
sviluppo delle arti. Secondo gli uomini del tempo si trattava di una rinascita della grande cultura
classica, cioè greca e latina, dopo il lungo periodo del Medioevo, e della rivalutazione dell’ uomo e della
fiducia nelle sue capacità. Pertanto questo rinnovamento culturale venne definito in seguito dagli storici
come “Rinascimento”.
La prima fase della cultura rinascimentale fu definita Umanesimo proprio perché poneva l'uomo
al centro dell'universo e artefice del suo destino. Molti studiosi ritenevano che le qualità dell'uomo
dovessero essere messe al servizio delle città dove governavano signori che volevano nelle loro corti
poeti, pittori, scultori, architetti che esaltassero la loro opera e accrescessero il loro prestigio. Si diffuse
così quella la tendenza a proteggere e a finanziare artisti e intellettuali che va sotto il nome di
mecenatismo.
Il Rinascimento raggiunse il momento più alto tra il 1490 e il 1530 grazie a tre grandi artisti:
Leonardo, Michelangelo e Raffaello. Sono loro che espressero meglio l'ideale dell'uomo universale,
ossia dell'uomo capace di spaziare in ogni campo della conoscenza. Quando si parla di Rinascimento si
pensa alla città di Firenze, ma meravigliosi capolavori si possono trovare anche in città come Roma,
Milano, Pistoia, Ferrara, Urbino e Mantova. I capolavori più conosciuti di questa epoca sono La Gioconda
di Leonardo, le volte della Cappella Sistina decorate da Michelangelo, La Scuola di Atene di Raffaello, La
nascita di Venere di Botticelli e il David di Michelangelo.
Il Rinascimento si diffuse anche in Europa anche grazie agli ottimi rapporti commerciali che
Firenze aveva con molti paesi, in particolare Belgio e Paesi Bassi. Tra gli artisti più famosi ci sono gli
Olandesi Bosch, Bruguel e il tedesco Albrecht Durer.
Leggete la linea del tempo e completate gli eventi storici inserendo al posto giusto le parole date
sotto, come negli esempi:
a. lotta ( )
b. conquista ( )
c. alleata ( 9 )
d. Rinascimento ( )
e. occupano ( )
f. libera ( )
g. potere( )
h. indipendenza ( )
i. invadono ( 2 )
l. industriale ( )
Pillole di storia
753 a.C.- 476 d.C. Roma, da piccolo villaggio, si trasforma piano piano in un impero: 1( ) tutta la
penisola italiana e parte dell’Europa, dell’Africa e dell’Asia.
476- 1000 Diversi popoli barbari 2( ) l’Italia arrivando da nord-est. Per secoli vive sotto il dominio
straniero.
1000 -1400 Mentre il Sud rimane sotto i francesi e gli spagnoli, al Nord molte città (Milano, Firenze,
Venezia ecc.) diventano autonome e ricche, ma sono in 3 ( ) tra loro.
1400 I Signori delle città finanziano stupende opere d’arte per abbellire palazzi e piazze: il 4 ( )
parte da Firenze e conquista l’Europa.
1500 – 1800 A causa della mancanza di un’unità azionale, i francesi, gli spagnoli e poi gli ustriaci
5 ( ) anche il Nord
1800 Comincia a nascere un sentimento nazionale. La prima guerra di 6 ( ) contro gli austriaci
fallisce.
1860 Giuseppe Garibaldi con i suoi Mille soldati 7 ( ) il Sud e lo “consegna” al re Vittorio Emanuele
II di Savoia che regna al Nord. L’Unità d’Italia diventa realtà.
1922 La grande crisi economica dopo la disastrosa I Guerra mondiale porta al 8 ( )Benito Mussolini:
per 20 anni in Italia c’è la dittatura fascista.
1940 L’Italia entra nella II Guerra mondiale con 9 ( ) della Germania, ma tre anni dopo combate
contro i nazisti. Il Paese è in rovina.
1950 L’Italia diventa un Paese 10 ( ) : inizia il “miracolo economico italiano”.
1-Mussolini rimase gravemente ferito in un atentato alla sua vita nel 1926. ( )
2-Il papa era contrario a Mussolini e non riconobbe il suo regime. ( )
3-Ai giovani italiani a scuola insegnavano i valori fascisti. ( )
4-Il duce introdusse l’insegnamento della religione cattolica nelle scuole. ( )
5-Mussolini aveva paura di invecchiare. ( )
6-Il duce fu il primo capo di Stato a pilotare un aereo. ( )
7-Nel 1933 la popolazione italiana si ribellò al dittatore. ( )
8-Nel 1934 per la prima volta Mussolini incontrò Hitler a Venezia. ( )
PARLIAMO DI STORIA
1-Secondo voi, quali sono gli elementi che uniscono le persone di uno stesso paese? Motivate le vostre
risposte.
2-Vivete in un paese unito? Se sì, esponete qual è il “collante” più importante; se no, spiegate da cosa
dipende la mancanza di un sentire comune.
3-Qual è l’evento storico che ritenete più significativo per il vostro paese? Chi ne furono i protagonisti?
4-Leggete la seguente frase dell’antico storico greco Tucidide e commentatela, esprimendo il vostro
punto di vista.
“Bisogna conoscere il passato per poter comprendere il presente e orientare il futuro”
LE FAVOVE
Passato remoto
Italiano
1- Osserva l'immagine. Cosa si tratta? qual è la relazione di questo tipo di storia con il
passato remoto?
FIABA 1: _____________________________________________________________________________
C'era una volta una cara ragazzina; solo a vederla le volevan tutti bene, e specialmente la nonna, che
non sapeva più cosa regalarle. Una volta le regalò un cappuccetto di velluto rosso, e, poiché le donava
tanto ch'essa non volle più portare altro.
Un giorno sua madre le disse:
- Vieni, eccoti un pezzo di focaccia e una bottiglia di vino, portali alla nonna; è debole e malata e si
ristorerà. Mettiti in via prima che faccia troppo caldo; e, quando sei fuori, va' da brava, senza uscir di
strada; se no, cadi e rompi la bottiglia e la nonna resta a mani vuote. E quando entri nella sua stanza,
non dimenticare di dir buon giorno invece di curiosare in tutti gli angoli.
-Farò tutto per bene, - rispose alla mamma e le diede la mano.
Ma la nonna abitava fuori, nel bosco, a una mezz'ora dal villaggio. (...)
FIABA 2: _____________________________________________________________________________
C'era una volta, in un paese lontano, un gentiluomo vedovo che viveva in una bella casa con la sua unica
figlia. Egli donava alla sua adorata bambina qualsiasi cosa ella desiderasse: bei vestiti, un cucciolo, un
cavallo..... Tuttavia capiva che la piccola aveva bisogno delle cure di una madre. Così si risposò,
scegliendo una donna che aveva due figlie giovani, le quali, egli sperava, sarebbero diventate compagne
di giochi della sua bambina. Sfortunatamente, il buon uomo morì poco tempo dopo, ed allora la matrigna
mostrò la sua vera natura.Era dura e fredda, e profondamente invidiosa della dolcezza e bontà della sua
figliastra, perché queste qualità facevano per contrasto apparire le sue due figlie, Anastasia e Genoveffa,
ancor più meschine e brutte. Le sorellastre andavano riccamente vestite, mentre la povera ragazza era
costretta ad indossare un vestito semplice e grossolano, ed un grembiule, e a compiere in casa tutti i
lavori più pesanti. Si alzava prima dell'alba, andava a prender l'acqua, accendeva il fuoco, cucinava,
lavava e puliva i pavimenti. (...)
FIABA 3: _____________________________________________________________________________
C’erano una volta due fratellini, che abitavano in una casina vicino al bosco.
La madre e il padre erano molto poveri.
Una mattina il padre disse ai piccini: – Andiamo a tagliare la legna nel bosco.
I figli lo seguirono contenti.
L’uomo si era lasciato convincere dalla moglie ad abbandonare i bambini, perché non aveva di che
sfamarli.
Giunti nel bosco: – Aspettatemi qui – disse. Poi si allontanò tristemente.
Rimasti soli, attesero il ritorno del babbo. Scese la notte e cominciarono ad avere paura; Hansel
stringeva a sé la sorellina per consolarla.
Quando capirono di essere stati abbandonati, si misero in cammino per tornare a casa.
Giunsero davanti una casetta di zucchero. (...)
FIABA 4: _____________________________________________________________________________
Una volta, in inverno inoltrato, mentre i fiocchi di neve cadevano dal cielo come piume, una regina
cuciva seduta accanto a una finestra dalla cornice d'ebano. E, mentre cuciva e alzava gli occhi per
guardare la neve, si punse un dito e tre gocce di sangue caddero nella neve. Il rosso era così bello su
quel candore, che ella pensò fra sè: "Avessi un bambino bianco come la neve, rosso come il sangue e
nero come il legno della finestra! ." Poco tempo dopo, diede alla luce una bimba bianca come la neve,
rossa come il sangue e con i capelli neri come l'ebano; (...)
Leggi il testo e scegli l’opzione giusta per completare la frase:
UNITÀ 5
GLI SPORT E GLI ITALIANI
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9. Per me + Venezia
CONGIUNTIVO PASSATO
1. Come mi dispiace che ieri sera Francesca non (tornare) __________________________ in tempo per
salutare Veronica.
2. L’insegnante vuole che (noi-finire) __________________________ l’esercizio per domani.
3. Bisogna che tu (chiamarmi) __________________________ appena arrivi.
4. L’importante è che Marina non (tornare) __________________________ a casa prima di lui.
5. Sebbene (nevicare) __________________________ tutta la notte, questa mattina c’è il sole.
6. Credi che Franco (arrivare) __________________________ già?
7. Ovunque tu (nascondersi) __________________________, ti troverò!
8. Per il loro matrimonio vogliono che noi (comprargli ) __________________________ un frigorifero enorme.
9. Pensi davvero che Luigi (finire) __________________________ i soldi?
10. Si dice che la scorsa stagione quello spettacolo (essere) ___________________________ un successo negli
Stati Uniti.
L'IMPORTANZA DI UN CONGIUNTIVO
ATTIVITÀ DI ASCOLTO: Guarda il video dell’intervista che hanno fatto alla professoressa Ilaria
Bonomi, docente di Linguistica dei Media, Linguista Italiana e Drammaturgia dell'Università degli Studi
di Milano, per capire quanto è importante sapere parlare, scrivere e utilizzare le regole grammaticali e
far il punto della situazzione.
Guarda il video. Vero o Falso?
1- ( ) È importante sapere principalmente il contesto da usare il congiuntivo.
2- ( ) Il verbo della frase indipendente esprime dubbio e incertezza
3- ( ) La grammatica della lingua italiana è più facile dell’inglese.
4- ( ) Secondo Illaria, sapere usare la lingua non è una questione di forma.
5- ( ) La norma linguista può essere variata in alcuni casi
6- ( ) Togliere la “i” dalla desinenza dei verbi alla prima persona plurale è uno degli errori
ortografici più frequenti.
1- Perché, secondo la professoressa, non è giusto usare la costruzione “Penso che è vero”?
2- Come lei spiega la sua affermazione: “È un peccato sacrificare un elemento importante
della lingua”?
3- Qual’è la regola per il plurale di camicia?
4- Rispondi oralmente: Sul sito troviamo la seguente descrizione: “Se saremmo in un altra epoca
della lingua italiana, probabilmente avremmo più attenzione. Invece siamo negli anni nei quali la
televisione, i media e i politici hanno fatto scendere il livello molto piu in basso”. Sei d’accordo con
l’affermazione, cosa ne pensi?
UNITÀ 6
ANDIAMO ALL’OPERA