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La Rivoluzione Francese (1789-1799- inizia con la presa della Bastiglia il 14 Luglio) responsabile

dell’abbattimento dell’antico regime grazie soprattutto a Napoleone.


Antico regime,
In Bastiglia erano rinchiusi coloro che non appoggiavano quest’idea, ovvero quella di antico
regime) nel 1781 viene pubblicato il bilancio delle finanze francese da Naker dove venivano
evidenziate le principali spese della corona francese e dell’antico regime (la struttura sociale della
società era divisa in tre).
Le classi sociali erano:
- Il clero
- L’aristocrazia
- E il terzo stato: che a sua volta si divideva in Contadini e Borghesia
Era divisa in:
- Tradizionale: nata dopo le invasioni barbariche nel medioevo, grazie ai primi borghi e
all’espandersi dei castelli.
- Nel 700 nasce la borghesia proto-industriale. Inizialmente compravano materie prime e
macchinari e davano da lavorare ad operai a domicilio. Tutto ciò avveniva pagando a
cottimo (in base a quanto veniva prodotto).
Napoleone comincia ad agire nel 1799 fino al 1815 (età napoleonica) quando perse a Waterloo in
Belgio. Napoleone prese il potere il 18 di brumaio (novembre) perché era il mese della brum o
nebbia con un colpo di stato, reduce dalla campagna d’Egitto (1798 1799, più importante dal
punto di vista culturale per la stele di Rosetta, tradotta dal linguista francese Champollion (stele
contenente tre lingue, il geroglifico, il greco ed il demotico. Questa campagna nacque anche una
corrente pittorica ovvero l’orientalismo, che consiste nel dipingere luoghi tipici del Nord Africa e
del Medioriente chiamati haren in qualche modo da sollecitare le fantasie dei regnanti d’Europa. Il
paesaggio tipico di questa corrente e appunto il mercato arabo conosciuto come Suck. Nel 1804
Napoleone si auto incoronò imperatore, non di Francia, ma di tutti i francesi. Disse questa frase
per far passare un’idea che lui stesso definì il suo più grande risultato, perché con questi
incoronazione diede vita al codice napoleonico. Il codice napoleonico non è altro che un codice di
diritto civile che diventerà modello di riferimento per le costituzioni successive fino alla
costituzione italiana. Il codice napoleonico abolisce la aristocrazia e dà vita ad una nuova forma di
nobiltà, basata sul merito che si chiamerà meritocrazia, (In base al servizio prestato allo Stato) ora
vediamo in breve altre cose previste dal codice napoleonico.
- L’istituzione del divorzio, infatti era consentito in caso in cui il Pater famiglia s’ovvero
l’autorità assoluta del padre decidesse appunto di divorziare. Quindi il matrimonio non era
+1 vincolo indissolubile tra uomo e donna ma, diventerà un contratto vero e proprio tutti
gli effetti.
Il divorzio poteva essere richiesto quindi solo dall’uomo, perché se aveva paura che
sbandasse la società dandogli troppo potere.
Napoleone venne sconfitto definitivamente a Waterloo il 18 Giugno 1815 dalla Prussia, in questa
data si inaugurerà la restaurazione ovvero il periodo che va dal 1815 al 1848 dove si pretende di
restaurare l’Europa in una condizione di antico regime, l’evento che darà origine ”Restaurazione”
avvenne nel novembre del 1814 con il congresso di Vienna che durerà (il congresso) fino al 1815.
Perché era evidente già dal 1812 che Napoleone sarebbe destinato a perdere, infatti i primi segni
di debolezza li aveva già mostrati nella campagna di Russia (una campagna suicida). Infatti partiti
con un esercito di 700.000 uomini, solamente che tornarono in patria all’incirca 15.000, a causa di
una strategia adottata dall’esercito russo chiamata terra bruciata, e vennero uccisi tutti gli altri
ormai stremati dall’enorme fatica, dalla fame e dal freddo inverno russo. Quando le cose
cominciarono a mettersi male Napoleone scappò E torno a Parigi prima dell’avere propria
sconfitta. Il congresso di Vienna venne organizzata dal ministro degli esteri austroungarico
chiamato Metternich, altri rappresentanti importanti presenti a questo congresso erano:
- Il russo Nesselrode
- L’inglese lord Castleright
- Il francese Talleyrand (un antinapoleonico)
- Il ministro prussiano Von Hardemberg
Decidono di riportare l’Europa in una condizione pre-rivoluzionaria.
Gli obbiettivi del congresso erano:
- Restaurare sul trono le monarchie detronizzate da Napoleone
- Creare una serie di stati cuscinetto, Che avevano lo scopo di isolare la Francia dal resto
dell’Europa, per evitare che i possibili nuove rivoluzioni uscissero dai confini francesi.
Questi Stati erano Belgio più Paesi Bassi a nord, la Spagna sud con il regno di Sardegna
mentre a ovest l’Inghilterra e a est tutto quello che era l’impero prussiano.
- Far recuperare all’aristocrazia i diritti persi durante l’età napoleonica, quindi tornare ad un
cosiddetto antico regime.
La rivolta ha un significato diverso da una rivoluzione, questa differenza di significato venne
analizzata da Furio Jesi, dove definì che la rivoluzione è un progetto a lungo termine è
suddiviso in tappe ben precise, mentre la rivolta è un singolo momento di protesta,
improvvisato spesso legato ad un singolo momento di disperazione, e quindi è un qualcosa di
simbolico.
Il 1848 è un anno di rivoluzioni, infatti con il congresso di Vienna che perderà il suo successo
abbiamo delle rivoluzioni. Questi movimenti si erano visti già in alcuni anni precedenti intorno al
1820/21 e tra il 1830/31. Infatti in questi anni si concentrano focolai di rivolte nel contesto
italiano, e tentano a ribellarsi al congresso di Vienna i suoi principi. Finì molto male per i poveri
ribelli.

La nascita della massoneria


A dar vita a queste prime rivoluzioni se ne occuparono le società segrete (erano un’organizzazione
non ufficiale che pretendeva di avere degli obiettivi politici economici e culturali). Tra le più
importanti società segrete vi sono la carboneria (deriva dal carbone ed utilizzava la metafora che
questo carbone appunto ardeva per la libertà) l’eteria e i comuneros.
La fonte di tutte queste società segrete è la massoneria che nasce in Inghilterra intorno al 1717, il
termine deriva dall’inglese free masons ovvero muratori liberi, in riferimento alle arti di maestri,
alla corporazione del medioevo, per il regime di segretezza con cui queste cooperazioni
proteggevano appunto le loro tecniche produttive. La sua composizione inizialmente era alto
borghese, non solo di uomini che lavoravano nel mondo della finanza, ma anche di ufficiali, medici,
avvocati ed intellettuali. Essi volevano creare una specie di governo ombra che pilotasse il governo
vero e proprio. Quindi si può definire come una sorta di governo nascosto che non passa
attraverso le lezioni, Ci sono dei vincoli di segretezza l’interno e si entra in esso solo su chiamata.
La massoneria consisteva anche in persone che si facevano favori a vicenda e influenzavano la
politica, con il passare del tempo assume una forma oscura e malsana, infatti le persone
pensavano ad interessi personali e non più ad interessi sociali. Un’altra caratteristica della
massoneria era che appoggiava la democrazia per modo di dire perché fino al 1832 a votare vi era
solamente il 3% della popolazione inglese, ma con la riforma del 32 si passerà al 6%, una grande
conquista per il paese. Fece parte anche il grande pianista austriaco Mozart alla massoneria che
contribuiva con le sue idee di sviluppo sociale. Secondo la massoneria non tutti dovevano votare o
meglio non tutti dovevano intervenire nella vita politica, anche se i massoni ritenevano che non
fosse corretto votare perché era un modo di illudere la gente facendole credere di essere coinvolta
all’interno della vita politica. Quindi si sentiva soddisfatta (la popolazione). Secondo i massoni il
modo corretto per intervenire attivamente alla vita politica era il dar vita a nuovi partiti, infatti cioè
non si dà vita a questi ma si sopportano solamente quelli già esistenti la vita politica del popolo
non sarà vissuta mai appieno. Possiamo dire quindi che la massoneria è un prodotto
dell’Illuminismo inglese.

La carboneria: È famosissimo perché il carbone a cui si faceva riferimento serviva per far ardere
sacro fuoco della libertà. Ad essa si uniranno anche ex ufficiali dell’esercito napoleonico, in essa
avevano fatto carriera anche persone da basse classi sociali. Tutti questi soggetti furono cancellati
e nella carboneria trovavano la forza che impedì diva di tornare indietro tra gli italiani membri
appunto vi era il grande Giuseppe Mazzini che è uno dei padri del risorgimento. Darà vita a questo
movimento perché proverà un sentimento di indipendenza dall’occupazione straniera (l’impero
austroungarico, aveva il regno lombardoveneto. Lo Stato della Chiesa e il regno delle due Sicilie
governato da un ramo della famiglia dei Borbone di origine spagnola).
Giuseppe Mazzini voleva far ottenere l’indipendenza l’Italia da questi regni. Non vi è la
restaurazione perché va ben oltre al 1848 infatti vi sarà la nascita del regno d’Italia il 17 marzo del
1861.

L’eteria: È una società segreta diffusa anche in Italia, ma di origini greche. Il riferimento simbolico
era alle eteree ovvero con le sacerdotesse che venivano appartate, ed erano molto ambite) perché
oltre a dar proprio cliente dei piaceri sensuali erano anche molto colte e raffinate, si avvicinano
alle figure moderne delle gayshe in Giappone. Tutto ciò era in riferimento perché si voleva
sottolineare i gruppi di uomini che vivevano nascosti dal resto della società in un contesto antico in
cui rimaneva affascinante la saggezza.

I comuneros: un tentativo di società segreta che voleva minare le basi, infatti aveva un progetto
della restaurazione, eliminando le classi sociali e la proprietà privata. Dei sabotatori si limitavano
appunto a sabotare le forme di politica.

Nel 1830 la rivoluzione di luglio di Francia con il congresso di Vienna riportò al trono Carlo X (si
emanerà delle leggi che limitavano la libertà di stampa, le notizie dovevano passare dal re per
eventuale censura prima di essere pubblicate). Questo stesso non è in grado di bloccare le piazze a
causa di queste rivolte, infatti il re venne dimesso e viene messo al trono un re fantoccio cioè Luigi
Filippo d’Orleans, scelto dalla borghesia.
In modo da non ripetere ciò che successe in Inghilterra con la Glorious Revolution, infatti il re
aveva solamente una posizione simbolica perché il vero potere era nelle mani del parlamento
principalmente di composizione borghese cioè formato da banchieri e imprenditori.
Si può dunque dire che tutto ciò che è bello è stabilito dal congresso di Vienna va in fumo infatti
nel 1848 sia la cosiddetta primavera dei popoli ovvero un anno in cui quasi tutta Europa
scoppiarono moti rivoluzionari in contemporanea. Perché appunto i popoli chiedevano
l’indipendenza nazionale. Con il 1848 nascono i primi nazionalismi, e nascerà sarà la differenza tra
Stato e nazione. Lo Stato non era altro che il territorio dal punto di vista dei confini, mentre la
nazione era appunto uno Stato dal punto di vista della lingua della cultura.
Ci può essere un riferimento alla filosofia di Kant perché lo stato può essere paragonato all’etica,
mentre la nazione è paragonato alla morale o meglio alla ragione.

Il processo di indipendenza sarà scandito in tre guerre di indipendenza, la prima di essa si svolse
tra il 1848 e 1849, la seconda nel 1859 ed una terza nel 1866. Il regno di Italia si afferma
indipendente il 17 marzo 1861. La terza guerra si combatte dopo perché mancheranno dei territori
da aggiungere come il Veneto, mancherà anche il Friuli Venezia Giulia. Il 1848 è un anno
importante perché nella maggior parte dei paesi d’Europa c’è appunto una rivoluzione.
In Italia nasceranno delle manifestazioni di piazza soprattutto a Venezia e a Milano (questi regni
facevano parte dell’impero austroungarico) e avevano l’obiettivo di cacciare gli austroungarici da il
territorio che diventerà italiano. Di questi movimenti ne approfitta il re di Sardegna Carlo Alberto
di Savoia, infatti penserà di sfruttare questi modi per ingrandire questo regno, E quindi il primo
Stato italiano sarà un regno di Sardegna allargato (con nuovi territori aggiunti) l’idea del re
sabaudo e del conte Camillo Benso di Cavour quindi possiamo dire che è una colonizzazione intera
dei borghesi piemontesi imponendo le proprie leggi. In questi anni ovvero nella seconda metà
dell’ottocento c’era un grande problema di analfabetismo.
Riprendendo uno studio fatto nel 2010 da Tullio de Mauro, constatò che l’80% degli italiani a
quell’epoca erano analfabetismo può essere considerato tale in due modi differenti:
- Strumentale: ovvero di base quando uno non sa né leggere né scrivere. Si passerà dal 75%
al 90%, in Francia si aveva un 40% mentre in Inghilterra un 25% della popolazione
- Funzionale: riguarda le persone che sanno leggere e scrivere però non riescono a
comprendere attentamente quello che leggono. Nel 2010 Tullio de Mauro a constatato che
erano circa l’80% degli italiani.

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