in muratura
Terminologia degli archi
Asse : linea media dell’arco;
Sesto : la forma dell’asse dell’arco;
Imposta : la sezione in cui l’arco si appoggia alla spalla o al piedritto;
Chiave : il punto più alto dell’arco;
Altezza : la lunghezza del segmento perpendicolare alla tangente all’asse;
Luce : la dimensione orizzontale fra le spalle o i piedritti (per archi di
piccola luce coincide con la luce netta della apertura; per archi di grande
luce coincide con la distanza presa fra le due intersezioni dell’asse con le
imposte);
Terminologia degli archi
Estradosso : la linea esterna dell’arco;
Intradosso : la linea interna dell’arco;
De la Hire De Belidor
Il meccanismo di rottura
di Lorenzo MASCHERONI (1750-1800)
Mascheroni propose un meccanismo a rottura dell’arco che prevede
una rottura multipla e la formazione di lesioni all’intradosso in
chiave e all’estradosso alle reni.
Il meccanismo è più
realistico di quello di
De Belidor poiché prevede
una rottura per effetto della
rotazione di parti rigide
(dovuta alla formazione
delle cerniere e non per
scivolamento).
COULOMB: IL PRINCIPIO DEI “MASSIMI E MINIMI” (1773)
Gli studi sulla ricerca della ‘curva delle pressioni’ negli archi,
hanno coinvolto tutta la ricerca ottocentesca e costituiscono
uno dei capitoli più significativi dell’indagine sulla stabilità
delle volte.
Un chiaro riconoscimento di questo aspetto è da attribuire a
F.J. GERNSTNER il quale, nel 1831, introducendo per la
prima volta nello studio degli archi gli strumenti grafici della
linea delle pressioni e della linea di resistenza, ravvisò la
possibilità di costruire un numero infinito di tali linee
soddisfacenti l’equilibrio, con l’unica condizione che la linea
passi all’interno dell’arco.
STUDI SULLE “CURVE DI PRESSIONE”
Successivamente a questo approccio tutta la ricerca si concentrò
sulla determinazione della vera posizione delle curve di
pressione.
Un primo studio sulle curve di pressione, ancora in linea con le
conoscenze acquisite negli ultimi decenni, fu proposto da
Moseley nel 1843 e successivamente divulgato da MERY a cui si
deve, tra l’altro, il termine di "CURVA DELLE PRESSIONI"
È il metodo più usato per la verifica di archi e volte, grazie alla
sua semplicità e facilità di impiego.
Costruisce il poligono funicolare del sistema di vettori che
rappresentano i pesi di tutti i conci, con la condizione che questo
poligono passi per punti prefissati.
La verifica degli archi mediante la curva delle pressioni
PROCEDIMENTO DI MERY
Sezione di rene
N=12635 kg (azione giacente al terzo medio inferiore)
T=600 kg
σmax=2·N/(b·s)= 5 kg/cm2 < 35 kg/cm2
τmax=3·T/(2·b·s)= 0,2 kg/cm2 < 14 kg/cm2
Sezione K – K
Rk=27380 kg
Nk=26500 kg
Tk = 6800 kg
e = 25 cm > 97/6=16,17 cm (azione esterna al terzo medio)
u = (97/2) – 25=23,5 cm
σmax=2·N/(3·b·u)= 7,52 kg/cm2 < 35 kg/cm2
τmax=·T/(b·u)= 1,45 kg/cm2 < 14 kg/cm2
Sezione J – J