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Mario Como
STATICA DELLE
COSTRUZIONI
STORICHE
IN MURATURA
ARCHI, VOLTE, CUPOLE
ARCHITETTURE MONUMENTALI
EDIFICI SOTTO CARICHI VERTICALI
E SOTTO SISMA
Copyright © MMX
ARACNE editrice S.r.l.
www.aracneeditrice.it
info@aracneeditrice.it
ISBN 978–88–548–3196–4
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Prefazione
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Indice
15 Capitolo I
Resistenza e deformabilità delle murature
Tipologie delle murature negli edifici storici. Caratteristiche meccaniche degli elementi in la-
terizio e in pietra e delle malte. Prove su campioni di materiale lapideo o di malta. Richiami
sulla resistenza dei materiali lapidei naturali ed artificiali sotto stati tensionali complessi. Re-
sistenza a compressione e resistenza sotto stati tensionali complessi delle murature. Defor-
mabilità elastica e viscosa delle murature.
105 Capitolo II
Principi di statica
Modelli del materiale in muratura non reagente a trazione. Il materiale rigido a compressione
non reagente a trazione. Il solido murario: cinematica delle deformazioni e dei distacchi, con-
dizioni di compatibilità per le sollecitazioni. Equilibrio e compatibilità. La formulazione del
principio dei lavori virtuali per i corpi murari. Stato di meccanismo, Stato di collasso. Il te-
orema statico. Il teorema cinematico. Sistemi senza meccanismi. L’analisi delle costruzio-
ni in muratura nel loro stato effettivo. Stato di cedimento. Il teorema statico e il teorema
cinematico della minima spinta. Appendice: la lezione dal crollo nella cattedrale di Noto.
297 Capitolo IV
La volta
Sezione I: considerazioni Introduttive. Sezione II: cupole. Evoluzione della costruzione della
cupola. Statica del guscio di rivoluzione e statica della cupola muraria. Lo stato di minima spin-
ta. Calcolo della spinta minima con il teorema cinematico e con il teorema statico. La tholos mi-
cenea. Le cupole romane a concrezione. Il Pantheon. La spinta della cupola del Pantheon.
Un’opera del Rinascimento: la cupola di S Maria del Fiore. Artifici costruttivi di Brunelleschi.
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Indice
La statica della cupola durante la costruzione. I quadri fessurativi. Valutazione della spinta della
cupola. Interpretazione del suo comportamento statico.
La cupola di S. Pietro di Michelangelo. Sviluppo del suo stato di dissesto ed avvio degli studi
sulla sua stabilità. Il restauro statico effettuato nel Settecento. Determinazione della minima
spinta della cupola. Confronti con altre cupole. Verifica del tamburo/attico/contrafforte.
La cupola barocca dell’Assunta di Gian Lorenzo Bernini. Analisi statica.
Sezione III: volte a botte, Stati di sollecitazione di membrana in un guscio cilindrico. Fessura-
zione della volta. Sistemi composti da volte a botte e muri. L’azione dei carichi verticali e dei
carichi orizzontali, Sistemi volta/muro a spinta eliminata.
Sezione IV: volte a crociera e a padiglione. Sollecitazioni di membrana nella crociera. Principi
di funzionamento statico della volta a crociera. Stato di minima spinta. Geometria delle linee di
frattura. Campi di spostamento da meccanismo. Analisi della crociera con il teorema statico e
con il teorema cinematico della minima spinta. Analisi statica delle volte a crociera delle terme
di Diocleziano in Roma. Statica della volta a padiglione. Sollecitazioni di membrana. La fessu-
razione della volta. Il modello statico della volta a padiglione. Procedimento di calcolo semplifi-
cato.
543 Capitolo V
Il Colosseo
La struttura originaria del Colosseo e la sua statica. Sollecitazioni nei pilastri. Comporta-
mento statico complessivo. I meccanismi della sezione radiale. Il moltiplicatore di collas-
so dei carichi disposti su tutte le volte. I danni e le conseguenti passate riparazioni. Analisi
delle possibili cause del danneggiamento: i passati terremoti o i lavori di smontaggio Ecci-
tabilità sismica del monumento: effetto dell’interazione terreno–struttura e resistenza del
monumento alle forze sismiche. La congettura dello smontaggio. Conclusioni
593 Capitolo VI
Muri, pilastri e torri sotto carichi verticali
Impianto murario degli edifici e relativi schemi resistenti. Dissesti e quadri fessurativi negli edi-
fici per carichi verticali. Analisi delle sollecitazioni nei muri per carichi verticali . Effetti instabi-
lizzanti nell’inflessione del pilastro o del muro soggetto a carico assiale eccentrico e relativo ca-
rico di collasso. Problemi statici delle torri. Modello anelastico della fondazione e stabilità delle
torri pendenti. Applicazione alla Torre di Pisa
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Indice
sulle cause del crollo. Ipotesi del crollo per lenta inflessione dei pilastri per effetto della vi-
scosità delle malte.
Caratteri geometrici delle scale in muratura. Scale alla romana. Apparecchiatura dei
rampanti. Il paradosso del comportamento statico delle scale alla romana. Ricerca del
modello resistente. Un problema preliminare: statica del rampante a sbalzo vincolato a
pianerottoli e soggetto a carico flesso – torcente. Modello resistente di rampante ad ar-
chi longitudinali piatti e trasversali intrecciati. Modello resistente della scala alla roma-
na come complesso articolato di rampanti e volte pianerottoli. Scala con muro di spina
centrale.
767 Capitolo IX
L’edificio sotto azione sismica
Comportamento del pannello murario pesante sotto spinta come modello elementare
dell’edificio sotto forze orizzontali. Duttilità geometrica del pannello murario. Spettri di
risposta e spinte sismiche nei sistemi murari: l’oscillatore elastico bilineare. Coefficien-
te di struttura. Spinte sismiche. Analisi dell’organismo dell’edificio sotto forze sismi-
che. Muri attivi e muri passivi alle spinte. Resistenza dei muri sotto spinte ortogonali al
loro piano. Sistemi resistenti ad archi verticali e ad ad archi orizzontali. Resistenza dei
muri nel loro piano. La parete muraria multipiano con aperture. Il modello della parete
multipiano con aperture a connessioni orizzontali elastiche unilatere. Resistenza sismi-
ca dell’edificio isolato e di agglomerati di edifici. Esempi di calcolo. Curve di push–
over.
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Indice
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Prefazione
I centri storici delle città e dei più piccoli paesi, sia in Italia che in
Europa, sono generalmente costituiti da edifici in muratura, spesso co-
struiti centinaia di anni orsono. Le più importanti opere della storia
dell’architettura sono anch’esse in buona parte realizzate in muratura.
Tutte queste costruzioni, che costituiscono forse ancora oggi la tipolo-
gia costruttiva più presente in edilizia, vanno tutelate: urgente e conti-
nua è pertanto la richiesta di valutazioni statiche del loro stato di sicu-
rezza e degli eventuali più idonei interventi di consolidamento.
Tuttavia la statica di tali costruzioni non è ancora trattata in modo
generalmente condiviso. Il modello elastico lineare, universalmente
riconosciuto e alla base dell’analisi strutturale classica, non è infatti
applicabile alle strutture in muratura per il diverso comportamento a
trazione e a compressione della muratura stessa. Ancora oggi nella let-
teratura tecnica non si riscontra la presenza di un approccio unitario e
consolidato all’analisi del comportamento statico delle strutture in mu-
ratura che possa, in qualche modo, paragonarsi a quello che esiste per
le costruzioni in c.a. o in acciaio.
Questo libro vuole contribuire a colmare questa lacuna realizzando
un proprio originale percorso.
Il testo raccoglie, tra l’altro, i risultati di molti studi e ricerche da
me svolti. Partendo dal semplice e geniale modello di Heyman si svi-
luppa una nuovo modello al continuo delle strutture murarie che vie-
ne poi applicato sistematicamente allo studio del comportamento
strutturale sia dei più importanti monumenti che delle opere più co-
muni.
Il volume si articola in nove capitoli, ognuno dei quali contiene
un’introduzione in cui si evidenziano gli aspetti centrali degli argo-
menti trattati.
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Prefazione
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Prefazione
zione tra l’effetto instabilizzante del carico assiale con la non resisten-
za a trazione della muratura, sulla scia dei magistrali risultati di Yokel.
In questa interazione, esaminata a fondo nel capitolo, gioca un ruolo
rilevante la stessa deformazione elastica della muratura, che in questo
caso non può essere trascurata. Una sezione del capitolo tratta poi il
caso dell’instabilità delle torri, il cui comportamento è fortemente
condizionato dalla deformabilità delle loro fondazioni. In questo con-
testo è affrontato lo studio della stabilità delle torri pendenti, con qual-
che riflessione sulla stabilità della torre di Pisa.
Nel settimo capitolo si analizza la statica delle cattedrali gotiche
esaminando le funzioni dei vari elementi del loro articolato e originale
organismo strutturale, dedicando una particolare attenzione allo studio
della loro resistenza al vento e dell’instabilità degli snelli pilastri. Il
capitolo si conclude con l’esame del crollo, avvenuto nel 1294, della
cattedrale di Beauvais.
L’ottavo capitolo tratta della statica delle scale, in particolare di
quelle a sbalzo, cosiddette alla romana, il cui comportamento statico,
oggi non più ben compreso, può sembrare paradossale. Nel capitolo,
attraverso la formulazione di un originale modello resistente della sca-
la a sbalzo e di un relativo semplice procedimento di verifica, si evi-
denzia ancora una volta l’antica sapienza dei costruttori del passato.
Il nono capitolo infine è dedicato all’analisi sotto azione sismica
del comportamento degli edifici storici in muratura. Per tali edifici,
che possono essere sia preziosi monumenti del patrimonio architetto-
nico che tante piccole costruzioni distribuite nel territorio, è rilevante
e drammatico il problema della loro protezione e quindi quello della
scelta dei provvedimenti necessari al loro rinforzo. In questo capitolo
vengono proposti modelli per l’analisi del comportamento di tali edi-
fici sotto sisma, modelli che si rifanno sempre ai principi base del
comportamento delle strutture in muratura analizzati nei primi capito-
li. In questo contesto si analizza lo studio della resistenza sismica della
parete multipiano con aperture, elemento principale dell’organismo
strutturale dell’edificio murario. I risultati dell’analisi consentono di
mettere a fuoco il sistema di trasmissione, da controllare puntualmen-
te, delle forze sismiche nell’interno dell’organismo strutturale
dell’edificio e di effettuare con semplicità sia le necessarie valutazioni
di resistenza che la progettazione dei sistemi di rinforzo.
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