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P RI MO P I A NO

a cura della redazione

Macchine e attrezzature per le gallerie

PF marzo/aprile 2008

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Macchine e attrezzature per le gallerie

li scavi in galleria rappresentano un settore di attivit strategico, soprattutto nei Paesi pi industrializzati dove la dotazione di moderne infrastrutture di trasporto un fattore di sviluppo delleconomia, oltre che di grande interesse costruttivo per la complessit delle tecnologie e delle attrezzature utilizzate per operare in un contesto cos particolare quale il sottosuolo. Le gallerie esistono da secoli. In origine lo scavo era affrontato con attrezzature e metodi rudimentali, fino allentrata in scena degli esplosivi che hanno segnato la grande svolta. Levoluzione poi continuata con la graduale e costante meccanizzazione dei sistemi e delle tecnologie di perforazione. Lintroduzione delle frese meccanizzate (gli scudi), ad esempio, ha garantito maggiore sicurezza e consentito la riduzione, se non addirittura leliminazione, dei supporti e del brandeggio al fronte. Per non parlare dellimpiego dellaria compressa, che

ha rivoluzionato i sistemi di perforazione in presenza di grosse quantit dacqua. I progressi non sono mancati neanche negli anni pi recenti: a sostegno delle nuove tecnologie, si sono sviluppate ulteriori e precise scienze geologiche e mezzi in grado di adattarsi alle svariate condizioni dei materiali da scavare. In generale, le tipologie di gallerie sono diverse: ci sono quelle di traffico (ferroviarie, stradali e autostradali, metropolitane), quelle minerarie (primarie e secondarie, tunnel di servizio) e le convettive (acquedotti, fognature, condotte per centrali idroelettriche). Se la funzione definisce la forma e le dimensioni della sezione di scavo, le caratteristiche geologiche dellarea di intervento ne determinano le scelte progettuali e costruttive pi di dettaglio. La perforazione in roccia, infatti, unimpresa che non lascia spazio allimprovvisazione. Definire e classificare la tipologia dei vari blocchi pietrosi, quindi, un compito da affrontare in fase di approccio allo sca-

vo, quando si individuano le caratteristiche geomeccaniche delle varie rocce e il loro stato tensionale, le problematiche idrauliche del sito e le peculiarit relative alla geologia, alla litologia e allassetto strutturale dei massi. In fase di avanzamento dei lavori, infatti, possibile imbattersi in categorie e classi di roccia non diagnosticate, che costringono a passare da uno scavo a tutta sezione a uno a sezione parziale. Se ci accade, indispensabile essere pronti con macchine e attrezzature adeguate.

Il consolidamento dello scavo


Nellavanzamento dello scavo frontale uno dei problemi principali il sostegno della volta. Gli scavi in sottosuolo necessitano, infatti, di sostegni di supporto: tra i sistemi pi versatili spiccano le strutture metalliche e i supporti presagomati in acciaio. I consolidamenti in sottosuolo realizzati avendo come supporto i profilati dacciaio trovano una fre-

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quente utilizzazione in ambiti minerari e di ingegneria civile, soprattutto quando gli ammassi rocciosi sono fratturati o in avanzato stato di degradazione. Da diversi anni si usano le centine: rigide con sezione ad H, oppure quelle in versione telescopica. Unevoluzione delle centine rigide rappresentata dalle centine reticolari, pi leggere ma anche pi onerose da produrre e con una struttura ottimale per un getto armato definitivo. Altre tipologie di strutture di sostenimento dello scavo sono i pannelli metallici (bullonati e iniettati, a espansione, eccetera), le reti elettrosaldate (armature costituite da barre dacciaio a elevata resistenza saldate tra loro a maglie ortogonali) nonch altre soluzioni speciali che fanno affidamento su materiali e tecnologie appositamente sviluppati. Uno dei metodi pi diffusi per garantire un adeguato sostegno degli ammassi rocciosi resta quello della bullonatura, una tecnologia utilizzata per bloccare distacchi di roccia, creare in calotta un arco di roccia portante, rinforzare fasce di rottura, controllare eventuali convergenze e prevenire (o stabilizzare) instabilit a carico di punta in rocce laminate. Parimenti al sostegno, durante lo scavo altrettanto importante il consolidamento delle volte e delle superfici rese a vista. Per risolvere questo problema una delle tecniche pi diffuse consiste nel consolidamento dei fronti mediante applicazione di una miscela a base cementizia additivata, eventualmente rinforzata con fibre di acciaio, in grado di realizzare uno strato superficiale omogeneo in grado di resistere alle spinte a ai movimenti della roccia. Tale tecnica prende il nome di calcestruzzo spruzzato (sprayed concrete o anche spritzbeton): si tratta di un calcestruzzo trasportato sotto pressione in una tubazione chiusa e successivamente spruzzato con una lancia, azionata da pompe a pistoni ad azionamento idraulico, contro una superficie dapplicazione (roccia, terra, muratura e calcestruzzo, legno, metalli e materie sintetiche, casserature e isolanti), dove rimane co-

stipato. Per eseguire queste lavorazioni lindustria ha sviluppato apposite pompe carrellate, che se nella concezione sono di fatto evoluzioni delle normali intonacatrici, in concreto contengono soluzioni tecnologiche molto pi sofisticate in grado di fare fronte alla maggiore gravosit di impiego a cui sono destinate.

Le macchine da galleria
Nella realizzazione di una galleria sono numerose le tecnologie utilizzate: da quelle relative al confezionamento, convogliamento e applicazione del calcestruzzo alle installazioni per il trasporto lungo il tracciato di materiali e personale; dai sistemi di ventilazione per garan-

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tire adeguate condizioni ambientali di lavoro alle apparecchiature per il drenaggio dellacqua proveniente dal terreno; dai sistemi topografici per il controllo e la misurazione dellavanzamento dello scavo ai mezzi per lo sgombero del materiale di risulta; dai macchinari per la perforazione ai ciclopici treni di lavoro che stanno dietro a uno scudo meccanizzato. Lelenco potrebbe essere ancora lungo, comprendendo altre tipologie di attrezzature quali casseforme e piattaforme aeree. Ci concentriamo allora sulle principali lavorazioni di scavo normalmente adottate nella realizzazione di gallerie, operazioni che generalmente comportano lutilizzo di macchinari e tecnologie ben definiti.

Lo scavo con perforazione


La prima metodologia di scavo della roccia quella denominata drill & blast, dallinglese perforazione e sparo. In sostanza, tale tecnica prevede di perforare la sezione del fronte di scavo secondo un disegno preciso; una volta realizzati i fori questi vengono riempiti di esplosivo fatto successivamente brillare. Il risultato in genere una perfetta de-

molizione del fronte di scavo per una profondit pari a quella della perforazione. la metodologia di scavo in roccia pi utilizzata, grazie alla sua flessibilit sia operativa che nella definizione del tracciato. Si tratta di una tecnologia che si adatta sia alle varie e mutevoli condizioni geologiche del terreno che alle svariate sezioni di scavo, senza contare che gli investimenti necessari per affrontare questo genere dintervento, in termini di macchine e attrezzature, sono abbastanza limitati se paragonati a una fresa meccanizzata. Le macchine regine in questo particolare ambito di intervento sono i cosiddetti jumbo, mezzi semoventi generalmente dotati di un corpo macchina principale sul quale sono installati uno o pi bracci che costituiscono le unit di perforazione. I jumbo possono essere allestiti su rotaia o su carrelli ferroviari (gommati o a piccolo scartamento), ma indubbiamente la tipologia pi diffusa quella gommata. La perforazione vera e propria effettuata tramite un sistema assemblato su slitte e si basa sullazione di specifiche aste, azionate a loro volta da perforatrici idrauliche o pneumatiche, pro-

gettate per imprimere loro un movimento roto-percussivo (percussione, avanzamento, rotazione e flussaggio). Per affrontare scavi dov richiesta unaltissima precisione e unaltrettanta elevata velocit di perforazione, oggi lindustria ha sviluppato versioni di jumbo robotizzati, il cui controllo dei movimenti e delle operazioni completamente gestito elettronicamente. Questa tipologia di macchina unisce i vantaggi di pi soluzioni: la capacit produttiva della perforatrice idraulica e la precisione di un sistema interattivo informatico per la gestione generale ma, in particolare, per il controllo della direzione e del posizionamento dei bracci, nonch della perforazione e della registrazione dei dati.

Gli impianti meccanizzati


Nonostante quella basata sul semplice sgombero del fronte con esplosivi sia una tecnica molto utilizzata, la modernit nello scavo in galleria rappresentata dagli impianti meccanizzati con fresa a tutta sezione, cio le TBM. Con questo acronimo - che sta per Tunnel Boring Machine - si identificano quegli impianti meccanizzati di scavo utilizzati in presenza di rocce di particolare durezza. In generale, questi impianti differiscono tra loro per la direzione di spinta, il sistema di grippaggio e la possibilit di erigere elementi prefabbricati autoportanti, ma anche per ladozione (o meno) di uno scudo protettivo, che si sviluppa per 360. Per via di questultimo elemento, la differenziazione si pu focalizzare in TBM aperte e scudate. Ma come lavora una TBM? Quelle aperte sfruttano la reazione radiale di grippaggio provocata dalla spinta di uno o pi cilindri ortogonali al corpo della macchina; le versioni scudate, invece, utilizzano lazione di spinta assiale provocata dai cilindri periferici contro gli elementi prefabbricati. Nonostante si tratti di una macchina o, per meglio dire, di un sistema con tecnologie piuttosto complesse, la conformazione dellimpianto di una TBM piuttosto semplice: in pratica un treno costituito da una testa fre-

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sante, dal sistema antiricaduta (in un certo senso la locomotiva) e da una serie di altre unit accessorie (i vagoni). Le operazioni possono essere eseguite con macchine allestite in configurazione di scavo orizzontale o inclinato. Nel secondo caso, dietro la testa posizionato il sistema meccanico denominato antiricaduta, che permette alla macchina di agganciarsi alla roccia e non arretrare mentre la testa procede con lo scavo. Il treno completato da alcuni moduli slitta (il back up) in funzione delle necessit, sui quali trovano posto la macchina per lo spritz-beton, i trasformatori di energia, lo spazio per la squadra di lavoro e per il trasporto delle attrezzature necessarie, eccetera. Posizionata la macchina, la testa della fresa parte con la sua corsa di scavo, tenuta stabile dai grippers, presenti sulla fresa come sullantiricaduta. I grippers, in sostanza, sono dei martinetti meccanici che hanno possibilit di muoversi telescopicamente in direzione

centrifuga rispetto a un teorico punto centrale della TBM (e quindi della galleria). In fase di rilascio non esercitano pressione sulla calotta; in fase di arresto spingono contro la volta e impediscono al sistema di slittare. Terminata la prima fresatura, si fa avanzare tutto il sistema e si riparte con una nuova volata.

Le frese ad attacco puntuale


Nella realizzazione di una galleria possono verificarsi condizioni che non permettono di procedere con lo scavo tramite i due metodi descritti, magari perch si deve intervenire su superfici circoscritte e di difficile accesso. In questi casi una soluzione affidabile costituita dalle frese ad attacco puntuale, particolari macchine di avanzamento che eseguono scavi tramite una speciale testa dotata di utensili conici (i cosiddetti picchi). Queste macchine possono presentarsi allinterno di uno scudo o montate su un carro cingolato, ma sono comunque sempre dotate di sistemi di carico e di na-

stri in grado di movimentare il materiale scavato. Le teste rotanti di cui dispongono queste macchine possono essere coniche (lasse di rotazione coincide con quella del braccio della fresa) o a tamburo, costituite cio da due semisfere aventi lasse di rotazione disposto in modo ortogonale rispetto a quello del braccio. I fattori che influiscono sulla capacit dabbattimento di queste due tipologie di teste di taglio sono il peso e la stabilit della macchina, oltre alla geologia del terreno e alla potenza installata sulla testa stessa. Oggi, comunque, grazie alle nuove tecnologie adottate e ai pi recenti sistemi di controllo automatico computerizzato, queste frese sono in grado di operare nelle condizioni geologiche pi disparate, sia in gallerie per applicazioni minerarie che nei pi diversi contesti dellingegneria civile. Di seguito una panoramica delle principali macchine, attrezzature e aziende che operano oggi sul mercato.

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ANBEL
Anbel (Milano) ha iniziato la sua attivit nel 1967 come rappresentante esclusivo in Italia dei pi importanti costruttori e produttori di macchinari e attrezzature per lo scavo di gallerie. Opera nel campo dello scavo meccanizzato di gallerie di ogni diametro, lunghezza e tipologia (idrauliche, metropolitane, ferroviarie, stradali). La peculiarit che contraddistingue Anbel la capacit di offrire soluzioni personalizzate alle problematiche che accompagnano la realizzazione di una galleria, testimoniata da una serie di referenze che lhanno vista protagonista in tutti i pi importanti progetti del settore underground realizzati in Italia. Numerose le aziende rappresentate; per citarne solo alcune, Anbel offre agli operatori le tecnologie Tunneltec (utensili di scavo per frese EPB e nastri trasportatori per galleria e per applicazioni speciali), In-

trak (veicoli a trazione per grosse pendenze, su monorotaia, sospesi), PPS (sistemi di guida per TBM e microtunneling), Gia Industri (Ventilatori e tubi di ventilazione, carri di servizio, caricatrici, locomotori) e Condat Lubrifiants (prodotti per il consolidamento del terreno, schiume e polimeri per il condizionamento del terreno, lubrificanti per TBM, mastici e sigillanti). Indubbiamente il prodotto di punta sono per le frese meccanizzate. Anbel rappresentante delle soluzioni Wirth in unampia gamma di tipologie: frese puntuali; microtunneling; cutter; alesatori; scudi singoli; doppi scudi; frese gripper; frese EPB. In questultima tipologia Anbel propone anche le macchine della societ NFM Technologies (Gruppo Wirth), con una gamma comprendente tre categorie di prodotto: le frese EPT, la versione Hydroshield e quella Dual Mode.

ANTEC
Antec (Peschiera Borromeo - Mi) una societ che, oltre alla vendita di attrezzature per lo scavo della roccia, si diversificata importando in Italia minipale e miniescavatori. Numerosi i marchi specializzati in macchine e attrezzature per il tunneling distribuiti dalla societ, a cominciare dalle frese Lovat, societ di primaria importanza nella costruzione di Tunnel Boring Machines (TBM), per passare ai sistemi di ventilazione Bresciani con sistema di giunzione Fast Joint. I vantaggi di questa tecnologia sono: la perdita di portata per trafilamento sulle giunzioni (vicino al valore 0), il montaggio pi pratico e rapido rispetto ai sistemi tradizionali, limballo meno ingombrante e il trasporto pi rapido. Firmata Continental Conveyor invece lampia gamma di nastri trasportatori ad angolo elevato; con marchio Sika, invece, Antec propone la serie di macchine e attrezzature per la spruzzatura di calcestruzzo. Allinterno dellofferta Antec evidenziamo inoltre le soluzioni a marchio ITC (Gruppo Terex), una gamma di tre modelli di macchine di avanzamento e caricamento per gallerie, per terreni morbidi e per lo smarino rapido di roccia sparata con lesplosivo (ITC 120-F4, ITC 312H1 e ITC 312-H3) con un peso variabile da 21 a 29 t e una sezione trasversale minima da 9 a 18 m2. Altre due versioni sono dotate di braccio con benna per avanzamento in terreni morbidi e medio duri: si tratta dei modelli ITC 312-H6 e ITC 32- V45, rispettivamente da 31 e 43 t. Da circa un anno Antec distributore in esclusiva per lItalia del marchio AMV (jumbo), rappresentato anche in Germania e Spagna.

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ACME, il calcestruzzo dove serve


Fondata nel 1973 e operante nel settore delle costruzioni, Acme (Cinisello Balsamo - Mi) produce accessori per pompe calcestruzzo e i diversi componenti che servono per il suo trasporto, intercettazione, deviazione e distribuzione. Tutte soluzioni, comunque, utilizzate nei settori delle costruzioni relativi e strade, gallerie, miniere e prefabbricazione. Unesclusiva Acme il dispositivo brevettato Hydra Multi-verter che, flessibile e di semplice utilizzo, collegato alla pompa e permette di deviare il flusso di calcestruzzo verso i diversi punti di getto, secondo le necessit del cantiere. In questo caso, sono sufficienti un solo dispositivo di controllo e una serie di condotte che raggiungono i diversi punti da alimentare. Inoltre, questo sistema permette di pompare il calcestruzzo in una linea, mentre si provvede alla pulizia di quella in cui stato pompato in precedenza. Trattandosi di unattrezzatura con comando manuale, oltre a essere economica non ha bisogno di particolare manutenzione, evitando cos costosi fermi macchina. Una volta che Hydra e le condotte sono collegate, richiesto un solo operatore per controllare la pompa e scegliere lingresso cassaforma da alimentare, riducendo il costo della manodopera. La semplicit di utilizzo e il breve tempo necessario per selezionare con Hydra la bocca da alimentare (circa 30 secondi) permettono un importante aumento della saturazione e della disponibilit della pompa, accorciando i tempi necessari al raggiungimento dellobiettivo: la fine del tunnel.

ATLAS COPCO
Atlas Copco Secoroc una divisione della business area Atlas Copco Construction & Mining Technique (CMT) che sviluppa, produce e distribuisce attrezzature per i settori minerario e delle costruzioni. Lazienda propone una serie di carri di perforazione ad alta capacit. La gamma Boomer pu soddisfare tutte le esigenze da unarea di copertura da 6 a 168 m2. Lesclusivo sistema del braccio Atlas Copco offre flessibilit e precisione per garantire prestazioni di alta qualit. disponibile, inoltre, una vasta scelta di perforatrici da roccia con una potenza di impatto da 5,5 a 22 kW. Tra queste, uno dei modelli pi innovativi il Racket Boomer XE3C, un carro di perforazione in galleria idraulico a tre bracci con console Eagle a grande portata, sistema di perforazione computerizzato e bracci idraulici pesanti BUT 45L per sezioni crociate

fino a 206 m2. Lo sterzo e il pannello di comando sono ubicati in posizione trasversale rispetto al senso di traslazione, garantendo ampia visibilit in entrambi i sensi di marcia. La trazione sulle quattro ruote tramite trasmissione idraulica con torque converter accoppiato a un motore diesel ecologico, specifico per sottosuolo. Il braccio di perforazione BUT 45L rappresenta la vera novit di questa generazione di jumbo. La nuova geometria della sezione nasce dallesigenza di dover assicurare la dovuta stabilit alle sempre pi potenti perforatrici quando richiesto, come in queste macchine, di raggiungere larghezze di oltre 18 m e altezze di oltre 13 m. La struttura stata progettata al fine di assicurare stabilit sia sul piano orizzontale, sia su quello verticale. La slitta resa solidale al braccio grazie a una robusta culla. Ci ha contribuito a ridurre al minimo le deviazioni dei fori dovute a fenomeni di instabilit e oscillazione dei bracci.

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BERETTA ALFREDO
La Beretta Alfredo di Besate Brianza (Mi) ha consolidato la sua produzione ampliando la gamma delle macchine ed presente in gran parte dei paesi europei e doltreoceano. specializzata nella produzione di perforatrici medio-piccole per interni ed esterni, ma ha allargato la gamma anche a soluzioni pi impegnative. Ogni macchina personalizzabile con tutta una serie di optional e parti speciali che ne migliorano le prestazioni e la flessibilit. Nella fascia alta della gamma la perforatrice idraulica T156 una macchina versatile e di grande produttivit. Grazie al suo particolare sistema di brandeggio e al carro cingolato ad apertura variabile (1.200-1.800 mm), pu lavorare in ambienti ristretti e pu essere equipaggiata con diverse teste di rotazione con prestazioni elevate (1.500-2.000 kgm) e il tiro spinta della slitta di 9 t. Il modello T159, il pi grande della gamma, ha la modularit come punto di forza: ogni singola macchina pu essere allestita secondo le esigenze del cliente con lapplicazione di diverse teste di rotazione, martelli idraulici esterni, mast di lunghezze personalizzate, motori diesel con potenze idonee e svariati tipi di pompe per acqua, schiuma e fango. Grande versatilit di posizionamento grazie al carro con cingoli basculanti e autolivellanti e al telaio costruito modulatamente con tubolari di grosso spessore. I serbatoi dellolio e del carburante non fanno parte della struttura della macchina, ma sono montati e protetti allinterno della struttura del telaio. Tutti i comandi sono servoassistiti idraulicamente (impianto load sensing) con possibilit di radiocomando.

CASAGRANDE
Il gruppo Casagrande, con sede a Fontanafredda (Pn), specializzato nella produzione di macchine per la perforazione e il consolidamento, propone un particolare modello di perforatrice per tunnel specifico per il trattamento e il consolidamento dei terreni e della roccia intorno al perimetro e in avanzamento del fronte della galleria. Questa macchina, denominata PG-185, consente di scavare in sicurezza nei terreni deboli o difficoltosi ed stata progettata per essere fissata su una base di trasporto idraulica ad alta manovrabilit. composta da una lunga struttura orizzontale (mast), supportata da due colonne telescopiche che consentono allangolo di inclinazione del mast di essere facilmente posizionato fra il limite di 10 e lallineamento del tunnel. Le due colonne telescopiche sono fissate a dispositivi ad anello per consentire loro, e alla struttura orizzontale di sostegno, una rotazione superiore a 180.

Una volta che limpianto stato montato correttamente per ogni singolo posizionamento, possibile scavare fori longitudinali dalla piattaforma di lavoro a unestremit dellarco della galleria, salendo fino al colmo e scendendo poi verso laltra estremit. Il carro della perforatrice PG-185 lungo 2.460 mm, men-

tre i pattini sono larghi 500 mm e i cingoli lunghi 4.062 mm. La macchina ha una velocit di traslazione di 1,7 km/h, dispone di un motore Cummins Turbocharged con una potenza di 164 kW a 2.200 giri/min e un consumo di 220 gr/kWh; ha una forza di estrazione di 80 kN a una velocit pari a 52 m/min.

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CIFA
La Cifa di Senago (Mi) specializzata nella costruzione di macchine per la produzione del calcestruzzo, offre unampia gamma di casseri per galleria, divisi in cinque categorie. Si va dalle casseforme autoreagenti per il getto in opera di rivestimenti di medie e grandi sezioni - con struttura articolata per il sostegno del calcestruzzo, carro di trasporto e disarmo semovente idraulico, sistema di getto con distributore modello DCL e sistema di vibrazione a parete centralizzato a quelle per la messa in opera di rivestimenti di medie e grandi sezioni con ancoraggio al piede con tyloops o perni recuperabili. Si tratta di casseri autoportanti che prevedono sistemi centralizzati di getto e di vibrazione a parete. Completano il sistema carri di servizio e manutenzione. Lofferta comprende, inoltre, casseri autolancianti per sezioni aperte o full round con carro integrato, mutuamente collegato per la movimentazione relativa di avanzamento lungo tracciati orizzontali o in-

clinati. Il sistema non avendo ruote di scorrimento non richiede la posa di binari di servizio o la predisposizione di un piano di scorrimento. Queste casseforme sono dotate di sistemi centralizzati di getto e di vibrazione a parete. Sempre full round sono le casseforme telescopiche a multitronco, ideali per ottenere getti ad avanzamento continuo o a blocchi. Il carro semovente idraulico di trasporti disponibile nella versione Omega e America. Tra gli accessori: la vibrazione a parete pneumatica o elettrica, il sistema di getto con tubazione articolata di alimentazione, il carrello di servizio, i treni di betonaggio con Trainmix di capacit da 2,5 a 11 m3 e le pompe carrellate su piattina. Completano la gamma i casseri per cunicoli e per sezioni di gallerie variabili, con molteplici varianti: casseforme articolate per piccole sezioni, di tipo speciale per grandi sezioni a profilo variabile in modo continuo o a scatti e, infine, carri di movimentazione su binari, pneumatici da cantiere o autotelai standard.

CO.MA.CO.
CO.MA.CO. di Cesate (Mi) sorta agli inizi degli anni Settanta, inizialmente operava nel settore del sollevamento, commercializzando e riparando autogr prodotte dalle americane Galion e Khoering-Lorain. Nel tempo ha aumentato il numero di case rappresentate, ha ampliato la gamma di autogr e soprattutto ha diversificato il settore di competizione, inserendosi nella perforazione e nel lavoro in sotterraneo. Innanzitutto la societ ha messo a frutto le competenze acquisite nel tempo nella riparazione e revisione di macchinari per la perforazione e la realizzazione di gallerie: oggi tale consolidata esperienza permette a Co.Ma.Co. di proporsi per la fornitura, realizzazione, riparazione, revisione, di gruppi o singoli componenti di jumbo. Sul fronte commerciale, invece, un marchio offerto da Co.ma.co. Brookville, locomotori elettrici e diesel con portata da 3,5 a 40 t. Ma i gioielli in vetrina sono sicuramente le macchine per lo scavo di gallerie: Co.Ma.Co., infatti, agente per lItalia della societ americana The Robbins Company, azienda impegnata nella costruzione di TBM (Tunnel Boring Machine) per lo scavo di gallerie. Oggi The Robbins Company progetta, costruisce e gestisce macchine per galleria di tipo aperto, scudato e con doppio scudo, con diametri di scavo che spaziano dai 6 ai 120 m.

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CIFA, per il rinforzo delle volte


Grazie alla qualit tecnologica della sua offerta, il marchio dellazienda di Senago (Mi) oggi presente in tutti i principali mercati del mondo. Accanto alla progettazione e realizzazione di sistemi di casseforme per gallerie, Cifa propone anche macchine per lo sprayed concrete (o spritzbeton). Il top in questambito rappresentato dalla CSS-3, pompa autocarrata con carro a due assi e doppia motorizzazione (diesel/elettrica) costituito essenzialmente dal braccio di distribuzione CSS-3 e dal gruppo pompante PAS 307. La macchina presenta un sistema di dosaggio acceleranti di presa Uniflux EAS 2, dotato di pompa peristaltica con azionamento elettrico a gestione elettronica, configurabile in due cilindrate per soddisfare esigenze di portate differenti. Adatto a tutti i tipi di acceleranti di presa liquidi, ne mantiene costante la percentuale preimpostata anche al variare dei parametri di pompaggio del betoncino. Tra le altre caratteristiche interessanti, il modello Cifa dispone di una pompa acqua ad alta pressione a comando idraulico con lancia di lavaggio e 10 m di tubo, di una pompa manuale per nebulizzare liquidi protettivi antiaderenza calcestruzzo, la lubrificazione automatica in sei punti valvola e agitatore gruppo pompante, il posto guida reversibile con cabina.

FRASTE
La pi recente soluzione Fraste (Nogara Vr) per il settore delle fondazioni speciali, ingegneria civile e lavori di consolidamento in genere, quindi anche di gallerie, rappresentata dalla Serie Mito. La linea composta da tre modelli diversi che ben si prestano a soddisfare tutte le esigenze del settore. Vengono ampiamente utilizzate per ancoraggi, carotaggi al diamante, micropali, lavori di consolidamento del terreno in genere, perforazioni per esplorazioni minerarie, sostegni. Si tratta di macchine con struttura articolata che consentono un ampio raggio di movimento e di semplice utilizzo. Sono disponibili su carri cingolati e allestite in tre diverse versioni in modo da potere rispondere a molteplici esigenze. I modelli proposti sono Mito 20, Mito 40 e Mito 60. Mito 20 una macchina molto versatile e maneggevole, di struttura compatta. Adatta nello specifico per lavori di fondazione, ingegneria civile, carotaggi al diamante ed opere di consolidamento. Mito 40 una perforatrice di medie dimensioni, monta un motore diesel Deutz di 58 kW che garantisce il perfetto funzionamento del suo impianto oleodinamico in load sensing che comprende pompe a pistoni a portata variabile per le funzioni primarie e pompe a ingranaggi per i servizi. Mito 60 trova impiego in diverse tipologie di lavori. La sua speciale configurazione rende possibile unampia copertura di perforazioni, consentendo di lavorare anche con le angolazioni pi difficili tipiche delle lavorazioni in galleria. La Mito 60 montata su carro cingolato in acciaio e dispone di comandi, per tutte le funzioni, comodamente raggruppati su pannello montato su braccio girevole/orientabile.

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GEOTUNNEL
In 40 anni di esperienza maturata nel settore sotterraneo in tutte le sue possibili declinazioni, GeoTunnel di Genova rappresenta un evoluto strumento coordinato di specialisti attivi nel campo dellingegneria del sottosuolo. Tra le diverse attivit che caratterizzano GeoTunnel, quella di commercializzazione di impianti, macchine e materiali per la lavorazione nel sottosuolo contempla collaborazioni commerciali con alcuni dei pi prestigiosi marchi del settore. Innanzitutto i prodotti per galleria e consolidamento delle societ tedesche Bauer (attrezzature per consolidamento e idrofrese), Eickhoff (frese, nastri trasportatori e tagliatrici), Kennametal (picchi e porta picchi per frese) e della finlandese Indau (raise boring machines). Altri marchi rappresentati

da GeoTunnel sono quelli della francese Morin (attacchi rapidi per escavatori e posa centine), della britannica Cardox (agenti demolitori non esplosivi), della tedesca Schauenburg (tubi di ventilazione e microtunnelling) e della spagnola Zitron (impianti di ventilazione). Un marchio in evidenza Robodrill, jumbo per perforazioni di produzione francese che la casa madre produce in due grandi tipologie: Pantofores, sigla che individua le macchine a guida manuale, e Robofores, che comprende quelle ad azionamento completamente computerizzato. Molto ricca, infine, lofferta di soluzioni per lo spritzbeton, dalle pompe a umido autocarrate Scamac ai cementi speciali Ecospritz di Buzzi Unicem, dai sistemi di fibrorinforzatura del calcestruzzo Fibco ai microcementi per iniezioni di consolidamento Elkem e ai bulloni per sottosuolo della I.R. Orsta Stal (CT Bolt, split set e barre in acciaio speciale).

CARMIX, avanti e indietro in galleria


Metalgalante di Noventa di Piave (Ve) lazienda produttrice del Carmix, nota gamma di autobetoniere autocaricanti fuoristrada, che rappresenta la soluzione ideale per produrre calcestruzzo di alta qualit a basso costo ovunque sia necessario, nei cantieri pi difficili, nel traffico pi congestionato o in zone geograficamente disagiate. Inoltre si tratta di mezzi affidabili e tecnologicamente allavanguardia, grazie al tamburo girevole a 300, alla cabina frontale al lato della pala, alla benna con apertura idraulica, ai sistemi di dosaggio e di pesatura elettronici. Allinterno della gamma alle autobetoniere autocaricanti stato affiancato un minidumper, particolarmente indicato per il lavoro in galleria nelle operazioni di smarino. Il Carmix D6, questo il nome del modello, un dumper di alta capacit (il cassone ha capienza di 5.000 l e la portata massima di 12 t) a quattro ruote sterzanti ed bidirezionale, pu cio essere manovrato in entrambe le direzioni, particolare importante quando si opera in galleria. Il motore diesel genera una potenza massima di 80 kW a 2.300 giri/min, per una velocit di trasferimento massima di 25 km/h.

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MAIT
Mait di Osimo (An), specializzata nella costruzione di perforatrici idrauliche e accessori per la palificazione e per la ricerca idrica anche a grandi profondit, presenta due diverse tipologie di perforatrici idrauliche specifiche per lavori in galleria. Mait Gea 500 un modello versatile, ideale per tutti i tipi di perforazione di piccolo diametro. La completa articolazione della torre, ottenuta per mezzo di una ralla, consente a questa macchina di perforare il terreno in qualunque posizione. Ideale per micropali, jet-grounding verticale e tunnelling, ancoraggi, carotaggi wire-line, perforazioni con tricorno, martello fondo foro e idraulico, drenaggi, perforazioni ad alta coppia per lavori di rivestimento e ad alta velocit. Mait Gea 500J invece una macchina potente e multiuso: montata

su cingolo e destinata alla perforazione sub-orizzontale. Le sue applicazioni principali sono jet-grounding, pali trivellati per preconsolidamento e supporto per lescavazione di gallerie di grandi diametri. Tutte le operazioni di posizionamento e perforazione possono essere eseguite da un solo operatore che pu lavorare a 5 m dalla macchina attraverso un dispositivo di controllo a distanza. La rotazione della torre si ottiene per mezzo di due ralle idrauliche, per la massima precisione e rigidit durante il posizionamento e le operazioni di perforazione. Lo spostamento verticale delle due ralle pu essere regolato (fino a 1 m) per agevolare lallineamento con lasse della galleria. Un sistema computerizzato, con display elettronico, permette di monitorare gli angoli di rotazione e linclinazione per facilitare il posizionamento della torre.

SOILMEC
La Soilmec (Cesena), azienda del Gruppo Trevi, tra le pi importanti societ a livello a livello mondiale nella produzione di attrezzature e soluzioni per il consolidamento e lingegneria del sottosuolo, fondazioni speciali, geotermia, propone per il settore del consolidamento in galleria e del tunnelling cinque modelli di perforatrici affidabili e a elevate prestazioni, in grado di installare elementi di rinforzo di lunghezza fino a 50 m. Lunit di perforazione sorretta da due bracci idraulici, con una rotazione di 180. I modelli della Serie ST sono: ST-15, potenza di 92 kW, peso di 13,5 t e raggio di lavoro da 1.880-2.550 mm; ST-20, potenza di 120 kW, 21 t di peso e raggio di lavoro da 1.700-4.960 mm; ST-30 (versione per la perforazione verticale), peso di 30 t, potenza di 140 kW e raggio da 1.528-5.037 mm; PST60, potenza da 160 kW, peso di 60 t, raggio di lavoro da 3.700-6.500 mm; ST-120 (dotata di due unit di perforazione), 150 kW di potenza (a cui si aggiunge altra potenza dal motore elettrico per i bracci), 119 t di peso e un raggio di lavoro da 3.6006.600 mm.

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PRIMO PIANO

TAMROCK
Parte integrante del Gruppo Sandvik (Milano) e rientrante nella divisione Mining & Construction, lofferta a marchio Tamrock costituita da unit idrauliche di perforazione in galleria (jumbo), bullonatori, unit idrauliche di perforazione in galleria per chiodature, per coltivazione in sotterraneo (long hole), frese puntuali, pale caricatrici per miniera, escavatori da

galleria, attrezzature di perforazione, ancoraggi a frizione, chiodature autoperforanti. Il prodotto di punta costituito dalla la gamma di jumbo Serie Axera, composta dai modelli 04, D05, D07, T08, T10, T11 e T12. Il modello Axera T08, in particolare, un jumbo a tre bracci per operazioni rapide e accurate di perforazione in galleria, per sezioni da 1 a 111 m2 del fronte di attacco. Il sistema di perforazione a controllo elet-

tronico, che gestisce anche molte funzioni automatiche e differenti attrezzature opzionali, garantisce alta qualit e produttivit delle singole perforazioni. Il carro articolato a quattro ruote motrici assicura un bilanciamento perfetto del mezzo e spostamenti rapidi e sicuri. Ha una potenza di 22 kW, e pu esercitare una pressione massima di lavoro di 245 bar in percussione e di 175 bar in rotazione.

VALENTE, lo smarino sale in carrozza


Dal 1919 la societ Valente di Lainate (Mi) svolge la sua attivit nel settore ferroviario: movimentazione su rotaia, macchinari e attrezzature per lavori in galleria e miniera, strutture e carpenterie speciali in genere. per nel settore della progettazione e fabbricazione di macchinari e attrezzature per lavori in galleria e miniera che Valente ha raggiunto i maggiori successi. Infatti, i vagoni da smarino, i ribaltatori, i vagoni speciali, i mixer, i Back Up, gli scambi, le Gare Californiane, i locomotori diesel ed elettrici Valente sono conosciuti in tutto il mondo e utilizzati per tutti i pi impegnativi progetti. Per lavori in galleria i diversi modelli e portate offerti dalla gamma di vagoni Valente sono in grado di soddisfare ogni esigenza assicurando al tempo stesso la massima affidabilit. I diversi tipi di vagoni prevedono sistemi di scaricamento diversi; lofferta comprende vagoni da smarino, a vagonetto, a piattina, porta conci, per il trasporto di cemento, aggregati e persone e altri allestimenti speciali. In particolare, i vagoni da smarino nelle diverse versioni a cassa fissa o ribaltabile - sono progettati con capacit e dimensioni secondo le specifiche richieste dal cliente e possono essere dotati di sistema di frenatura pneumatica.

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