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Un maschio murario presenta dunque un comportamento strettamente legato alla risposta degli
elementi costituenti: malta e mattone.
Il comportamento della malta fortemente influenzato dal legante impiegato e dal dosaggio.
Corso di Progetto di Strutture - a.a. 2009/10 - Pag. 4.31 -
Strutture in muratura
Per stati di sollecitazione pluriassale, sia la malta che il laterizio possono essere adeguatamente
descritti dal criterio di Mohr Coulomb:
W d c V tgI (1)
dove:
c la coesione
I langolo di attrito
V assunta positiva se di trazione
(da qui il segno meno nellespressione 1)
2c cos I 2c cos I
Vc Vt (2)
1 sin I 1 sin I
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Strutture in muratura
Strutture in muratura
Il materiale muratura risente ovviamente delle caratteristiche dei materiali componenti ma nel
suo complesso NON manifesta un comportamento medio tra i due, quanto piuttosto alcune
specificit:
innanzitutto la diversa deformabilit di malta e laterizio sono responsabili di stati tensionali
in genere pluri-assiali che ne rendono complesso il comportamento.
CASO STUDIO
L M
Si supponga piccolo lo spessore t del pannello in modo che si possa considerare V z V z 0
in questa ipotesi si pu allora ammettere che sulla muratura si instauri uno stato piano di tensione
Strutture in muratura
1
V xL V (trazione)
16
1
V xM V (compressione)
1.6
V yM V yL V (compressione)
In genere si pu affermare che su un muro compresso la rottura avviene per trazione del
complesso mattone malta.
Il miglioramento della qualit della malta NON apporta in genere variazioni importanti
del carico di collasso.
Uno spessore eccessivo dei giunti di malta riduce notevolmente la resistenza della
muratura.
Le cose chiaramente si complicano nel caso in cui sul pannello murario sia applicato uno stato di
sollecitazione pi complesso.
Strutture in muratura
In questo caso si pu utilizzare unestensione del criterio delle Tensioni massime (Galileo)
chiamato Criterio Capurso Sacchi, che reputa sicuro uno stato di tensione V se la matrice
>V V R @ positiva,
cio il det >V V R @ z 0
V 11 V 12
dove: >V @ la matrice rappresentativa dello stato di tensione nel pannello
V 21 V 22
V R1 0
>V R @ la matrice delle resistenze a compressione nelle due direzioni
0 V R2
V 11 s1 cos 2 T s 2 sin 2 T
V 22 s1 sin 2 T s 2 cos 2 T
V 12 s1 s 2 cos T sin T
allora lespressione precedente rappresenta per ogni T lequazione di uniperbole che passa per il
punto V R1 , V R 2 . Questa iperbole degenera in una coppia di rette per T = 0, T = 90.
Sviluppando un analogo criterio anche a trazione si pu cos costruire lintero dominio resistente
al variare dellangolo T tra le direzioni principali e le direzioni 1-2 del pannello.
Il dominio resistente in questo modo risulta indicato nella figura a destra
Strutture in muratura
In realt il dominio sperimentale risulta alquanto diverso dalla risposta di questo modello e
risulta in genere molto pi ampio, soprattutto nel campo compressione compressione.
Ci pu essere dovuto:
sia alla sottostima effettuata dal modello sul comportamento dei singoli materiali
componenti,
ma soprattutto al fatto che non si tiene conto del comportamento reale dovuto allinfluenza
delle tensioni orizzontali provocate dai carichi verticali.
Questo fatto ci pu fare comprendere come ad esempio una compressione laterale possa fare
aumentare il carico di rottura verticale in modo significativo (una piccola compressione laterale,
provoca quasi il raddoppio del carico di rottura verticale).
I risultati sperimentali prodotti da Page infatti mostrano:
A collasso del
laterizio
B collasso
giunto malta
La collasso della muratura si ha per rottura del materiale pi debole, cio la malta.
Strutture in muratura
c) Prova a d) Prova a
a) Prova a taglio puro b) Prova a taglio e
compressione compressione
(le facce rimangono parallele) flessione
semplice diagonale
Le quattro prove sono da intendersi come convenzionali in quanto originano stati di tensione nel
pannello piuttosto complessi e difficilmente confrontabili.
La prova a compressione diagonale viene usualmente assunta come prova base per la
caratterizzazione delle caratteristiche taglianti della muratura in base alla sua semplicit di
esecuzione e conoscenza sulla distribuzione tensionale interna al pannello.
La prova a compressione semplice evidenzia invece il comportamento del pannello sotto carichi
verticali.
Per estendere i risultati ad un caso generico di sforzo normale e taglio sul pannello sono in
genere necessari dei criteri di resistenza opportuni, in grado di cogliere la risposta in tutte le
combinazioni possibili.
Strutture in muratura
Meccanismo combinato
Strutture in muratura
1) CRITERIO DI MOHR-COULOMB
Questo criterio NON quindi da intendersi come rappresentativo del comportamento qualitativo
(modalit di collasso) e quantitativo di una determinata muratura, bens costituisce una stima
della resistenza di un determinato solido murario, opportunamente ridotta per tenere conto della
dispersione dei dati sperimentali.
Il vantaggio di questo approccio sta nella semplicit.
Pd T
W
bt 2 bt
Vy
P
v
Pd Pv N
bt bt 2 bt
Frocth ha proposto una soluzione in forma chiusa per il caso della lastra piana caricata con il solo
carico diagonale Pd, nellipotesi di un materiale plastico lineare con Q = 0.2:
dove:
V1 la tensione principale
di trazione;
V3 la tensione principale
di compressione
Strutture in muratura
Da tale teoria si ricava che la distribuzione delle tensioni non costante ed in particolare si ha
una brusca variazione in prossimit del valore unitario del rapporto y/h, come rappresentano in
figura.
Se si considera il punto centrale del pannello, risulta indifferente applicare uno stato di tensione
V1, V3 con T =45, oppure uno stato di tensione con Vx= Vy, W, ricavabile dal cerchio di Mohr.
V 1 0.734W
oppure
V 3 2.380W
Se sul pannello agisce anche uno sforzo normale di compressione Pv che provoca al centro del
P
pannello una Vv v ,
bt
sovrapponendo gli effetti, nel pannello si avr uno stato di tensione caratterizzato dalle seguenti
tensioni principali:
Strutture in muratura
Vx Vy Vv V
2
Vv 2 V
2
V 1
2
2
2
W v
2
0.823W
2
1.556W v
2
(a)
2 2
Vx Vy Vv V Vv 2 V
V 3
2
2
2
W v
2
0.823W
2
1.556W v
2
(b)
1 Vv
con T arctg
2 3.112W
W Vy
A questo punto possibile stabilire il dominio resistente in termini di W e W adottando un
d d
I pi semplici sono il criterio della tensione normale critica e della dilatazione critica.
Strutture in muratura
Questo modello valido nel caso rottura diagonale ed basato sulla prova sperimentale di tipo b,
cio quando lelemento in muratura soggetto allazione combinata di taglio e flessione.
Analogamente al Criterio di Yokel e Fattal, la verifica viene condotta al centro del pannello dove
si suppone che lo stato di tensione sia caratterizzato da (Vc, Wxy,max):
PV
una tensione di compressione verticale pari a Vc Vv
bt
P
una tensione tangenziale massima pari a W xy,max 1.5W xy 1.5 H
bt
Nel caso di taglio puro ( Pv = 0 , quindi Vc=0 e con il cerchio di Mohr centrato nellorigine)
si raggiunge il collasso per Vt = 1.5 Wxy0, cio fm=1.5 Wxy0 e sostituendo nella relazione precedente
si ha
2
Vc 2 V
2
1.5W
xy c
2
1.5 W xy0
In questo caso il criterio di Turnsek-Cacovic si esprime con la relazione seguente, che per la sua
semplicit stata adottata da molte normative
Vc
W xy W xy 1 0
1.5W xy 0
Strutture in muratura
Il campo 2 pu talvolta essere crescente anche per bassi valori di V ,nel caso si usino laterizi di
qualit scadente (linea tratteggiata).
1
VRd t W 0k P V n > kN/m@ (valore per unit di lunghezza, b = 1)
Jm
1 f tk V
VRd t 1 n > kN/m@
Jm P f tk (valore per unit di lunghezza, b = 1)
Strutture in muratura
V
f tk 0.5
b h = valore caratteristico di resistenza nel caso di prova diagonale
t
2
Il coefficiente 0.5 assunto prudenzialmente in base alle prove
sperimentali
Collasso compressione:
La rottura per compressione viene di solito evitata limitando le tensioni di compressione sul
pannello. In alternativa si pu adottare il criterio di Yokel visto in precedenza che risulta
essere sufficientemente a favore di sicurezza.
Affinch una muratura abbia un buon funzionamento sotto lazione di forze orizzontali (azioni
del vento o azioni sismiche), deve funzionare secondo un meccanismo scatolare:
a) I solai devono essere ben ancorati ai muri verticali per trasmettere alle pareti verticali //
alla direzione dellazione (pareti di controvento) le forze agenti (nel caso del sisma si
trasmettono le forze dinerzia da esso generate);
b) I solai devono essere rigidi nel proprio piano ed in grado di distribuire le forze orizzontali
(es. forze dinerzia) in base alla sola rigidezza delle pareti;
c) Le pareti verticali devono essere in grado di assorbire le azioni A al loro piano e devono
essere bene ancorate alle pareti di controvento per trasmettere alle stesse le azioni
prodotte dalle forze orizzontali;
d) Le pareti verticali di controvento devono essere in grado di sopportare lazione prodotta dal
sisma o vento parallelo al loro piano medio.
Strutture in muratura
Il mancato funzionamento scatolare pu produrre invece un prematuro collasso della struttura per
cedimento anticipato di uno dei componenti (ad esempio ci si verifica quando si ha lo
sfilamento dei solai in legno dalla muratura).
Si definiscono:
- maschi murari le porzioni di muratura comprese
fra due finestre, che piano per piano lavorano in
parallelo:
- fascia di piano la fascia continua compresa fra il
sopra ed il sotto finestra di ciascun piano.
Se la parete di taglio presenta una fascia di piano sufficientemente rigida, tale da garantire il
funzionamento in parallelo degli elementi murari, possibile individuare a ciascun livello un
meccanismo resistente in cui la cellula elementare linterpiano.
In questo caso, ogni maschio risulta soggetto ad uno stato tensionale (sforzo di taglio)
paragonabile a quello riprodotto in una prova diagonale, pertanto si possono applicare i criteri
visti in precedenza.
Si raggiunge il collasso della parete quando si rompe il primo maschio murario.
Strutture in muratura
Il metodo POR assume come modello di comportamento del pannello quello proposto da
Turnsek-Cacovic, in base al quale:
V0
Tu AW k 1
1.5W k
dove Tu = taglio ultimo assorbibile dal pannello = resistenza ultima del pannello
Wk = resistenza a taglio della muratura
V0 = tensione normale dovuta ai carichi verticali applicati
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Strutture in muratura
GA 1
T G k oG
F h GA h 2
1 F 12EJ
GA 1
tgD k0 2
1.2h 1 Gh
1
1.2 E b
Strutture in muratura
Circolare Ministeriale 30.07.1981 per la verifica con il metodo
In assenza di dati sperimentali, secondo D.M.02.07.1981 e la
G 1100 Wk t m 2
6G
E
Resistenza ultima:
Vv
Tu AW k 1
1.5W k
50
1.30 u 0.50 u 110 1
1.5 u 110
Tu 81.6 kN
Strutture in muratura
Tu 81.60
G0 4.7 u103 m 0.47cm
K0 17320
Il metodo POR prevede che la parete possa essere schematizzata come un insieme di maschi
murari funzionanti in parallelo: ogni elemento soggetto agli stessi spostamenti relativi fra la
sommit e lincastro alla base, cio fra i due solai considerati rigidi.
Strutture in muratura
FS d FR
Solitamente non ci si limita ad una verifica al limite elastico ma si conduce un calcolo fino a
collasso: quando un maschio murario supera il valore dello spostamento al limite elastico, il
comportamento del sistema diventa non lineare e non sussiste pi la proporzionalit fra forze e
spostamenti.
si calcola il valore della resistenza, della rigidezza elastica e dello spostamento limite
elastico di ogni singolo maschio;
Strutture in muratura
Nel caso pi generale in cui siano presenti tiranti orizzontali e/o verticali (azioni di
precompressione agenti su ciascun pannello), la formula proposta da Turnsec-Cacovic viene cos
modificata:
V 0 V x V y V 0 V y V x
Tu AW k 1
1.5W k 2.25W k2
1. La verifica viene condotta supponendo che il meccanismo di collasso delledificio sia di tipo
TAGLIANTE !!!
Il metodo di verifica valido se e solo se ledificio presenta realmente un meccanismo di
collasso con lesioni inclinate a 45 rispetto lazione orizzontale (sisma). Ci pu essere
realistico e probabile per edifici tozzi e pesanti, caratterizzati dalla presenza di una notevole
sezione di muratura reagente quali vecchi edifici in muratura di pietrame; lo meno per le
nuove costruzioni in muratura portante di laterizio con pareti snelle, sottoposte
prevalentemente a presso-flessione.
2. Ogni maschio murario viene ipotizzato come incastrato alle estremit.
Questa ipotesi presuppone che le fasce di piano siano rigide e ci vero negli edifici tozzi e
di vecchia concezione. Oggi, a causa del contenuto spessore delle murature portanti, delle
altezze ridotte degli interpiani, i sotto e soprafinestra si riconducono a semplici velette
praticamente non strutturali. In questultimo caso sarebbe pi realistico considerare dei
maschi murari di altezza pari allinterpiano incastrati alla base e collegati in testa con delle
bielle, piuttosto che un traverso rigido.
3. Il metodo, basato sul criterio di Turnsek-Cacovic, considera la resistenza caratteristica a
taglio Wk, valore riferito allapparire della prima fessurazione al centro del pannello in una
prova diagonale. Wk un valore ricavato ipotizzando un materiale omogeneo e perfettamente
elastico fino a fessurazione con una precisa distribuzione di tensioni normali e tangenziali al
centro del pannello.
Corso di Progetto di Strutture - a.a. 2009/10 - Pag. 4.69 -
Strutture in muratura
N.B. un metodo utilizzato generalmente per ladeguamento di strutture esistenti, previa verifica
delle ipotesi che stanno alla base del metodo stesso.
Per le strutture di nuova realizzazione o per le strutture dove le fasce di piano siano poco rigide si
deve condurre una verifica elastica assimilando la parete ad un sistema intelaiato.
Il metodo prevede una modellazione degli edifici in muratura a macroelementi: modello piano se
si considera una sola parete, tridimensionale se si considera lintero edificio.
Strutture in muratura
Tale schematizzazione risulta accettabile nel caso in cui la geometria delle pareti e la
distribuzione delle aperture in esse presenti siano caratterizzate da una certa regolarit, in
particolare per quel che riguarda lallineamento delle aperture.
Lintroduzione di tratti infinitamente rigidi (rigid offsets) di opportune dimensioni alle estremit
degli elementi (maschio, cordolo e/o fascia), consente di modellare la ridotta deformabilit dei
campi di muratura delimitati dalle aperture nella parete (nodi strutturali).
Laltezza della parte deformabile, o altezza efficace del maschio Heff , deve essere definita in
modo tale da tenere conto in modo approssimato della deformabilit della muratura nelle zone di
nodo; essa pu essere valutata in base alla relazione seguente, proposta da Dolce (1989), in
funzione delle dimensioni geometriche del pannello e delle aperture:
'
l H h'
H eff h dH
3 h'
dove:
l la lunghezza del pannello
H laltezza netta dellinterpiano
h un parametro convenzionale di altezza definito in
base alla casistica riportata in figur
Strutture in muratura
Effettuata lanalisi elastica sul sistema intelaiato spaziale della struttura, soggetta ad una
distribuzione di forze orizzontali (sismiche o da vento), ciascun maschio murario risulta essere
soggetto alle azioni N, M, T.
Le verifiche sul pannello devono essere effettuate secondo le Norme Tecniche-D.M. 14/09/2005.
(cio secondo D.M. 20/11/1987 per gli edifici in muratura sotto lazione dei carichi verticali e del
vento, e secondo lO.P.C.M. 3274/2003 e succ. modifiche per gli edifici in muratura sotto
lazione dei carichi sismici).
Accanto alle verifiche sui maschi murari occorre verificare anche le fasce di piano.
Strutture in muratura
Strutture in muratura
Facendo riferimento alla classificazione delle malte secondo il D.M. 20/11/1987 si ha:
f vk f vk 0 0.4V n
dove
fvk0 la resistenza a taglio in assenza di tensioni normali;
Vn la tensione normale dovuta ai carichi verticali agente sulla sezione di verifica
Strutture in muratura
In assenza di prove sperimentali, la resistenza a taglio della muratura fvk0 in assenza delle tensioni
normali, pu essere dedotta dalla resistenza a compressione fbk, secondo la precedente tabella.
fk
Le resistenze di progetto si ottengono attraverso la nota relazione: fd
Jm
Le verifiche sono condotte nell'ipotesi che le sezioni piane restino tali e trascurando la resistenza
a trazione della muratura.
Ogni setto murario pu essere verificato allo stato limite ultimo, o alle tensioni, per le seguenti
condizioni di carico:
Inoltre, vanno eseguite le verifiche di resistenza delle travi in muratura, ossia le fasce di piano, il
cui collasso pregiudica la risposta dellintero edificio tanto quanto il collasso di un maschio
murario.
Strutture in muratura
Questa eccentricit riguarda il carico verticale trasmesso dal solaio appoggiato direttamente
sopra il maschio in esame ed il carico verticale proveniente dalla muratura del piano superiore.
Dipende dalle caratteristiche geometriche della muratura e dalla distribuzione del carico
derivante dallappoggio del solaio.
es es1 es 2
dove:
es1 dovuta alleventuale posizione eccentricit del muro del piano superiore rispetto
al piano medio del muro in oggetto;
es2 eccentricit della reazione di appoggio dei solai sovrastanti la sezione di verifica;
N1d1
es1
N1 N 2
solaio
N d2 2
es2
N1 N 2
Strutture in muratura
dove:
N1 il carico trasmesso dal muro sovrastante supposto centrato rispetto al muro
stesso;
N2 la reazione di appoggio dei solai sovrastanti la sezione di muro da verificare;
Tali eccentricit sono da considerarsi positive o negative a seconda che diano luogo a momenti
con verso orario o antiorario.
h
ea
200
c) eccentricit dovuta ad azioni orizzontali agenti in direzione normale al piano del muro ev
Mv
ev
N
dove:
Mv il massimo momento flettente dovuto allazione
ortogonale al piano;
N lo sforzo normale totale presente nella sezione di
verifica;
Strutture in muratura
I valori delle eccentricit cos ricavate sono utilizzati per la valutazione del coefficiente di
riduzione della resistenza I (vedi 4.7.5.).
d) eccentricit dovuta ad azioni orizzontali agenti nel piano del muro eb
Leccentricit dovuta ad una presso-flessione nel piano della parete si valuta come:
Mb
eb
N
dove:
Mb il massimo momento flettente nel piano della muratura dovuto allazione
orizzontale agente nel piano stesso;
N lo sforzo normale totale presente nella sezione di verifica;
Corso di Progetto di Strutture - a.a. 2009/10 - Pag. 4.86 -
Strutture in muratura
4.7.5. Pressoflessione per carichi laterali (fuori dal piano del muro) coefficiente di riduzione I
Un elemento murario sottoposto a presso flessione ogni qualvolta lo sforzo normale N agente
non centrato nel baricentro della sezione del maschio murario, ma presenta una eccentricit e.
La presenza di tale eccentricit e gli effetti del secondo ordine comporta una riduzione di
resistenza del pannello: la muratura possiede una ridotta resistenza a trazione e quindi le sezioni
risultano parzializzate.
Si consideri un maschio murario sollecitato fuori piano:
H1
In zona fessurata si ha G"
K (curvatura)
V1 2P t
con H1 V1 K 3 G
E bK 2
Strutture in muratura
2Pt 3
EJG '' 0
In questo caso leq. della linea elastica diventa: 27 t 2G 2
Il problema stato risolto da Sahlin (1971) che ha proposto dei grafici variabili con un
coefficiente m:
h
E
b
Vu E
Vu = tensione ultima a compressione
Corso di Progetto di Strutture - a.a. 2009/10 - Pag. 4.88 -
Strutture in muratura
h h
t4 U =0.60 2 U =0.83
L L
h h
1 U =0.95 d 0.5 U =1.00
L L
Strutture in muratura
Il coefficiente di riduzione per le resistenze della muratura I, dipende quindi anche dalla
condizione di vincolo della parete alle sue estremit.
Per valori non contemplati nella tabella ammessa linterpolazione lineare; in nessun caso sono
ammesse estrapolazioni.
Le tabelle ed il procedimento risultano valide anche per leffetto dovuto alla eccentricit
longitudinale dovuta a carichi orizzontali o in generale ad una pressoflessione nel piano della
parete. In tal caso la grandezza t va sostituita con la lunghezza della parete b, e viceversa.
La verifica secondo il D.M. 14/01/2008 consiste nel confronto fra lazione assiale sollecitante e
quella resistente, ridotta per tener conto delle eccentricit:
NSd d N Rd ) t fd A
dove:
Strutture in muratura
Diversamente dalle precedenti normative, la verifica a pressoflessione nel piano del muro
consiste nellaccertarsi che la resistenza a flessione di progetto MRd sia superiore al momento
flettente sollecitante MSd che va ad impegnare la sezione di verifica.
V h0 NSd einf M Rd
V 0 b2 t V0
V 1
2 h0 D fd
Strutture in muratura
t b2 NSd NSd
Msd d M Rd 1
2 A A D fd
dove:
MSd il momento flettente sollecitante di progetto;
MRd il momento resistente di progetto;
NSd lazione assiale sollecitante di progetto;
t lo spessore della parete;
b la lunghezza complessiva della parete;
fd la resistenza di progetto a compressione;
A larea trasversale della parete nella sezione di verifica;
D un coefficiente che tiene conto del riempimento del diagramma delle tensioni
nella sezione reagente. Comunque deve essere D 0.85.
Attraverso lespressione proposta possibile tracciare un dominio di interazione fra il MRd e NSd:
si osserva che la resistenza a flessione dapprima aumenta allaumentare dello sforzo normale
applica, per poi decrescere nuovamente.
Le modalit di rottura di un pannello murario dipendono sia dalle sue dimensioni che dal carico
applicato, e si distinguono in
- Rottura per pressoflessione VRd,p (si verifica per valori di h/b>2 elementi snelli)
- Rottura per scorrimento VRd,s (si verifica per bassi valori dellazione assiale)
- Rottura per fessurazione diagonale VRd,f (si verifica per valori di h/b<1.5 elementi tozzi)
Strutture in muratura
Nel caso di rottura per pressoflessione, il valore resistente del taglio VRd definito dalla
condizione di schiacciamento della muratura compressa alla base inferiore del pannello, secondo
quanto gi visto al 4.7.6.:
NSd b NSd V 0 b2 t V0
VRd,p 1 1
2h 0 D b t f d 2 h 0 D fd
dove:
NSd lazione assiale sollecitante di progetto;
t lo spessore della parete;
b la lunghezza complessiva della parete;
fd la resistenza di progetto a compressione;
h0 altezza del punto in cui si annulla il momento (vedi figura al 4.7.6.) ;
D un coefficiente che tiene conto del riempimento del diagramma delle tensioni
nella sezione reagente. Comunque deve essere D 0.85.
3 3e V h0 P
b' b e V0
2 b P bt
3 3Vh 0 bt
V f vd b ' t 2 Pb f vk 0 0.4V 0 J
m
1.5f vk 0 0.4V 0 b t
VRd,s
3h f
1 0 vk 0 J m
bV 0 J m
Strutture in muratura
La normativa (D.M. 14/01/2008) prevede in questo caso la seguente espressione per la verifica:
Vsd d VRd,s E A f vd
dove:
6eb
1 se d1
b
E
3 3eb 6e
se 1< b d 1.3
2 b b
1.5W 0d V0 f td V0
VRd,f bt 1 bt 1
[ 1.5W 0d [ f td
dove:
VRd,f la forza resistente a taglio di progetto per fessurazione diagonale;
ftd la resistenza di progetto resistenza a trazione per fessurazione diagonale (ftd = 1.5W0d);
W0d la corrispondente resistenza a taglio di riferimento della muratura, pari a fvd0;
[ un coefficiente correttivo legato alla distribuzione degli sforzi sulla sezione,
dipendente dalla snellezza della parete. Si pu assumere:
h
1.0 se d 1.0
b
h h
[ se 1.0 1.5
b b
h
1.5 se t 1.5
b
Corso di Progetto di Strutture - a.a. 2009/10 - Pag. 4.99 -
Strutture in muratura
Dominio W - V
una verifica non prevista nelle precedenti normative; essa consiste nel controllare che il valore
di progetto del carico concentrato sia inferiore alla corrispondente resistenza:
N sdc d N Rdc Ec A c f d
dove:
NSdc il carico concentrato di progetto;
NRdc la resistenza di progetto nei confronti dei carichi concentrati;
Ac larea di appoggio;
fd la resistenza di progetto a compressione;
Ec coefficiente di amplificazione per i carichi concentrati, valutato in funzione del
tipo di muratura come di seguito indicato:
a1 Ac 1.5 a1
Ec 1 0.3 1.5 1.1 e comunque 1 d Ec d
hc A eff 1.25 2h c
Strutture in muratura
La funzione strutturale delle fasce di piano tuttaltro che secondaria in quanto forniscono un
apprezzabile grado di accoppiamento fra i maschi murari e influenzano pertanto il
comportamento globale della parete multipiano in muratura portante.
Lo stato di sollecitazione generato dallazione orizzontale in una fascia di piano analogo a
quello riportato nella figura seguente.
Strutture in muratura
P V 0 b2 t V0
se P 0 V0 0 M Rd 1 0
bt 2 D fd
V 0 b2 t V0
VRd 1 0
2 h 0 D fd
Verifica a pressoflessione
a) Se attraverso lanalisi della struttura risultano note le caratteristiche delle sollecitazioni
sullelemento in termini di N, M e V, si procede analogamente a quanto visto per i maschi
murari.
b) Nel caso in cui lazione assiale non sia nota, ma esistono elementi orizzontali in grado di
resistere a trazione, ossia fornire una compressione alla muratura (tiranti o cordoli in c.a.), la
resistenza a pressoflessione pu essere determinata in base alla:
Hp h Hp
M Rd 1
2 0.85 f hd h t
dove:
Hp il minimo fra la resistenza a trazione dellelemento teso disposto
orizzontalmente ed il valore 0.4 f hd h t ;
fhd la resistenza di progetto a compressione della muratura in direzione orizzontale;
h laltezza della fascia di piano;
t lo spessore della fascia di piano.
Strutture in muratura
h a
MSd D f hd a t 2 2
Pmin
Pmin D f hd a t o a
D f hd t
con D 0.85 e a 0.8x
sostituendo a in Msd
Pmin Pmin
MSd h
2 D f hd t
D f hd h t 8MSd
Pmin 1 1
2 D f hd h 2 t
Verifica a taglio
Il valore della resistenza a taglio della trave in muratura ordinaria sar pari al valore minimo dei
seguenti 4 meccanismi:
- Rottura a taglio puro VRd,t
dove:
fvd0 la resistenza a taglio di progetto in assenza di compressione;
h laltezza della fascia di piano;
t lo spessore della fascia di piano.
Strutture in muratura
2M Rd Hp h Hp
VRd,p con M Rd 1
l 2 0.85 f hd h t
dove:
MRd il momento resistente di progetto a pressoflessione;
l la luce libera della fascia di piano / trave in muratura;
1.5f vk 0 0.4V 0 h t
VRd,s
3l f
1 0 vk 0 J m
hV 0 J m
Pmin
V0
ht
1.5W 0d V0 f td V0 Pmin
VRd,f ht 1 ht 1 V0
[ 1.5W 0d [ f td ht
dove:
VRd,f la forza resistente a taglio di progetto per fessurazione diagonale;
ftd la resistenza di progetto resistenza a trazione per fessurazione diagonale (ftd = 1.5W0d);
W0d la corrispondente resistenza a taglio di riferimento della muratura, pari a fvd0;
[ un coefficiente correttivo legato alla distribuzione degli sforzi sulla sezione,
dipendente dalla snellezza della parete. Si pu assumere:
l
1.0 se d 1.0
h
l l
[ se 1.0 1.5
h h
l
1.5 se t 1.5
h
Strutture in muratura
f d' f hd
VRd
f vd0 h t
Pmin
fd h t
Le verifiche agli stati limite di esercizio dei setti murari possono essere omesse ad eccezione dei
seguenti casi:
- per edifici con numero di piani maggiore di 4 deve essere controllato lo spostamento di
interpiano dr che, con la combinazione frequente, deve rispettare il seguente limite, dove h
l'altezza di interpiano:
d r d 0.003 h
Strutture in muratura
Per edifici semplici, il D.M. 14/01/2008 prevede lutilizzo del metodo di verifica alle Tensioni
Ammissibili, attraverso un dimensionamento semplificato a patto di rispettare alcune limitazioni.
- le verifica a pressoflessione;
Le sollecitazioni sono calcolate nella combinazione di carico rara dello stato limite di esercizio,
considerando <i = 1
Verifica a pressoflessione
Nd
La verifica soddisfatta se: V d fd
)l )t A
dove:
Strutture in muratura
Vd
La verifica soddisfatta se: W d f vd
EA
dove:
6e b
1 se d1
b
E
3 3eb 6e
se 1< b d 1.3
2 b b
N dc
La verifica soddisfatta se: V d fd
Ec A c
dove:
Strutture in muratura
I Cordoli
Il recente D.M. non riporta esplicitamente le caratteristiche dei cordoli come illustrato nei
precedenti decreti, in quanto nel paragrafo dello costruzioni in muratura in zona sismica o
nellO.P.C.M. 3474/2003 tale argomento sviluppato pi diffusamente e con maggiori
restrizioni.
Per le strutture in zona NON sismica, si pu comunque far riferimento a quanto previsto nel
D.M. 20/11/1987 e riassunto di seguito:
In corrispondenza dei solai di piano e di copertura i cordoli si realizzeranno generalmente
in cemento armato, di larghezza pari ad almeno 2/3 della muratura sottostante, e comunque
non inferiore a 12 cm e di altezza almeno pari a quella del solaio e comunque non inferiore
alla met dello spessore del muro.
Larmatura minima dei cordoli sar di almeno 6 cm2 con diametro non inferiore a 12 mm.
Le staffe devono essere costituite da tondi di diametro non inferiore a 6 mm poste a distanza
non superiore a 30 cm..
Le prescrizioni minime previste in zona NON sismica vengono meglio riassunte nello schema
allegato:
Strutture in muratura
Il D.M. 14/01/2008, in analogia al precedente D.M., riporta lo spessore minimo delle murature
portante in funzione del tipo di elemento resistente utilizzato:
Ogni muro deve essere vincolato a muri ortogonali che possono anche svolgere la funzione di
limitare fenomeni del secondo ordine.