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FACOLTÀ DI INGEGNERIA
SISMOLOGIA APPLICATA I e II
rappresentazione della
sorgente sismica
Prof. Stefano Grimaz
A.A. 2007/08
Indice dei contenuti
MODELLO DI BRUNE
RELAZIONI DI SCALA
Una dislocazione all’interno di un corpo è una superficie sulla quale si ha una discontinuità
nello spostamento.
Per ottenere una dislocazione:
a) Si operi un taglio all’interno di un corpo elastico così da formare una nuova superficie Σ
b) Si applichi uno spostamento relativo tipo scorrimento alle due facce del taglio
c) Si reincollino le facce nelle loro nuove posizioni
∆u = [u ] = u + − u −
Corso di Sismologia Applicata I e II – Prof. Stefano Grimaz- Università degli Studi di Udine
DERIVAZIONE DEL MOMENTO SISMICO
dA
f =τdA
∆u
δ γ =
δ
M 0 = ∫ µ∆udA ≅ µA∆u
A
M 0 = µ ∆u A = G ∆u A
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MOMENTO SISMICO
È possibile trovare un sistema di forze esterne agenti che genera le stesse deformazioni
senza introdurre un taglio:
Il campo di spostamenti di una dislocazione di taglio
su un elemento infinitesimo di superficie è lo stesso
di quello generato da una doppia coppia di forze
applicata al medesimo elementino in assenza di
dislocazione.
Gli spostamenti sismici generati da un movimento relativo su una faglia sono calcolabili
sostituendo la caglia con un sistema di doppia coppia.
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STIMA DEL MOMENTO SISMICO sulla base delle informazioni geologiche
D = 15 km Profondità rottura
tipico di faglie trascorrenti
12 novembre ∆u = 5 m L = 30 km D = 15 km A=LxD
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MECCANISMO FOCALE DI UN TERREMOTO
La distribuzione spaziale delle ampiezze delle onde generate dalla sorgente (dall’equivalenza
dislocazione - doppia coppia) è detta profilo di radiazione (radiation pattern)
Studiando la polarità dei primi arrivi delle onde P ed S registrate da una rete di stazioni sismiche
a distanza è possibile risalire al meccanismo focale (meccanismo di dislocazione)
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SFERA FOCALE
Si tracci una sfera di raggio unitario attorno
all’ipocentro
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MECCANISMI FOCALI ELEMENTARI
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MECCANISMI FOCALI
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MECCANISMI FOCALI PENISOLA ITALIANA
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MECCANISMI FOCALI AREA FRIULANA
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RAPPRESENTAZIONE DELLA SORGENTE NEL CAMPO LONTANO
Modello di Brune
log Ω 0
Per le basse frequenze l’ampiezza dello spostamento non dipende dalla frequenza, mentre
per le alte frequenze diminuisce all’aumentare delle frequenze.
Il punto dove si ha la variazione di pendenza è chiamato frequenza d’angolo (corner frequency)
o frequenza di taglio
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RAPPRESENTAZIONE DELLA SORGENTE NEL CAMPO LONTANO
Modello di Brune
+∞
Ω0
M0 = 4πrρβ 3 = c ∫ udt
J (δ , ϑ ) −∞
Non essendo possibile stabilire la forma reale della superficie della faglia. La A0 che si calcola
è un’area equivalente di raggio a.
Vale inoltre la seguente relazione:
16
M0 = τ 0 a 3 ≅ 2.28τ 0 a 3
7
Noto il momento sismico è possibile calcolare la superficie di faglia.
In questo caso se la superficie assunta è circolare avremo che il raggio equivalente è (conoscendo
la velocità e la frequenza d’angolo fo)
2.34 β
a = A0 / π =
2πf 0
Il rilascio di tensione può essere calcolato in funzione del momento sismico e della dimensione
della faglia:
7 M0
τ0 =
16 a 3
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RAPPRESENTAZIONE DELLA SORGENTE NEL CAMPO LONTANO
Modello di Brune
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ESEMPIO DI STIMA DEL MOMENTO SISMICO
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RELAZIONI DI SCALA IN BASE AL MODELLO DI BRUNE
Supponendo di registrare in un sito due terremoti 1 e 2 provenienti dalla stessa zona sorgente
cosicché r1=r2=r si ha:
Ξ=
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ESEMPIO
TerremotoTurchia 17 agosto 1999
registrazione di Gebze (M01 = 1.4x1020Nm) e sua replica (M02 = 5x1017Nm)
I due accelerogrammi differiscono nel campo delle basse frequenza per più di due ordini di grandezza
Mentre per le frequenze più levate indicativamente maggiori di 2-3 Hz il rapporto tra i due spettri è nettamente
inferiore
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ATTENUAZIONE AD ALTA FREQUENZA
Brune
NB: questa attenuazione, che si manifesta nel dominio delle frequenze, non deve essere confusa
con la dissipazione geometrica
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FATTORE DI QUALITÀ
f (Hz) attenuazione
1 0.97
20 0.53
caduta
Gli spettri di forti terremoti italiani che è una quantità indipendente dalla frequenza
sembrano suggerire per distanze In questo caso i meccanismi di attenuazione non
r < 80 Km una dipendenza lineare di Q producono una caduta dello spettro alle altre
dalla frequenza q0 variabile all’incirca frequenze (tutto lo spettro viene attenuato della
tra 50 e 100s, a seconda delle regioni stessa entità)
Nota: fintanto che si rimane in campo vicino (r < 5Km) l’effetto dell’attenuazione rimane modesto
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FATTORE DI QUALITÀ IN DIVERSE REGIONI DEGLI STATI UNITI
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DIVERSE ATTENUAZIONI IN FUNZIONE DI Q (STATI UNITI)
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