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guida
alla
progettazione
Guida
alla progettazione
di sistemi per
la viabilità.
RDB SpA
29010 Pontenure PC
Tel. 0523/5181
Fax 0523/518270
www.rdb.it
e-mail: infordb@rdb.it
Tipologie costruttive
Tipologie costruttive per impalcati da ponte ” 31
La ricerca
La ricerca di mercato, la sensibilità dei problemi attuali hanno sug-
gerito un metodo di ricerca (Q.D.) che prevede una stretta collabo-
razione tra specialisti interni e consulenti esterni di vaglia, quali
docenti universitari e affermati studi professionali.
La produzione
La produzione dei componenti è incentrata negli stabilimenti di
Valmontana (PC), Occimiano (AL) e Bellona (CE) che grazie alla
disposizione geografica permettono di servire la quasi totalità del
territorio nazionale.
I manufatti vengono prodotti mediante il getto del calcestruzzo in
casseforme metalliche, vibrato ad alta frequenza per la compatta-
zione e trattato con ciclo termico. La precompressione è realizza-
ta mediante la pretensione di trefoli, a tiro multiplo, sulle piste di
confezionamento. Raggiunta la resistenza necessaria si provvede
al rilascio dei trefoli ed al loro taglio.
Tutto il ciclo produttivo, di durata giornaliera, è svolto con accurato
controllo dei materiali e delle fasi di produzione per ottenere la qualità
del prodotto finale e la massima aderenza alle specifiche di progetto.
Materiali impiegati:
– calcestruzzo Rck ≥ 55 N/mm2 (550 kg/cm2)
– acciaio armonico in trefoli stabilizzati
fptk ≥ 1870 N/mm2 (19.000 kg/cm2)
– acciaio ordinario tipo FeB 44 k controllato in stabilimento
ftk ≥ 540 N/mm2 (5.500 kg/cm2)
– rete elettrosaldata ftk ≥ 440 N/mm2 (4.500 kg/cm2)
I servizi
RDB mette a disposizione della Committenza un articolato insieme
di servizi:
– preventivazione gratuita e assistenza in sede di definizione pro-
gettuale con studi di diverse soluzioni;
– progettazione di opere complementari alla fornitura dei manufatti
(traversi, solette, appoggi, azioni sulle strutture portanti);
– documentazione a supporto della fornitura;
– certificazioni ufficiali relative ai materiali impiegati per la realizza-
zione dei manufatti;
– certificati d'origine per manufatti prodotti in serie e non, che indivi-
duano i tecnici responsabili della progettazione e della produzione;
– schemi di montaggio che forniscono tutte le informazioni relative
alle previsioni d'utilizzazione dei manufatti;
– relazioni di calcolo dei manufatti;
– prescrizioni di trasporto e montaggio dei manufatti;
– assistenza al collaudo. 5
Statica Note di funzionamento statico
strutturale Gli elementi strutturali che compongono l’impalcato da ponte
sono:
– travi prefabbricate in c.a.p.
– soletta in calcestruzzo armato gettato in opera
– traversi di testata in calcestruzzo armato gettato in opera
– traversi di campata in calcestruzzo armato gettato in opera
Bl
Bc
bt
LT
Traversi di campata
Nel caso di impalcati realizzati con i traversi di campata gli ele-
menti principali, nel comportamento bidimensionale, sono le travi
ed i traversi stessi.
In questo caso la soletta, nel senso trasversale, è considerata
come trave continua su più appoggi sottoposta ai carichi uniforme-
mente distribuiti e come piastra, con vincoli sul contorno, sottopo-
sta alle azioni dei carichi isolati.
Nel caso di impalcati realizzati senza i traversi di campata è la
soletta che, oltre al comportamento locale prima analizzato, parte-
cipa assieme alla trave a realizzare la struttura bidimensionale.
Le azioni in essa presenti risultano pertanto dovute a due contributi:
uno globale ed uno locale.
I traversi di campata sono, a volte, imposti da normative specifiche
(impalcati ferroviari o sovrappassanti la ferrovia, impalcati
A.N.A.S.…); altre volte la decisione d'introdurre i traversi di campata
deriva da considerazioni progettuali e economiche. La loro esecuzione
può essere difficoltosa come, ad esempio, nel caso d'impalcati con
travi a cassone, ed in ogni caso risulta onerosa. In compenso la loro
presenza riduce notevolmente l'impegno statico della soletta che
può essere realizzata con spessori minori e con minori quantità d'ar-
matura. Nel caso in cui siano presenti traversi di campata e si operi
in presenza di viabilità sottostante, risulta estremamente utile, dal
punto di vista antinfortunistico, l'utilizzo delle travi PAIL, che realizza-
no una soletta d'intradosso chiusa.
Traversi di testata
Sono invece sempre presenti i traversi di testata, la cui realizzazio-
ne non presenta particolari difficoltà perchè si opera direttamente
sulla spalla e sul pulvino.
Metodo di calcolo
Per definire la ripartizione dei carichi sulle travi possono essere uti-
lizzati metodi generali, come ad esempio il metodo degli elementi
finiti oppure lo schema a graticcio, oppure metodi più semplici
6 specificatamente dedicati ad impalcati con geometria regolare.
Metodo di Massonnet
Uno di questi metodi, utilizzato frequentemente, è il metodo di
Massonnet.
I parametri θ e α utilizzati in questo metodo sono estremamente
significativi nel comportamento bidimensionale e mettono in risalto
le caratteristiche geometriche e statiche che determinano questo
comportamento.
Parametro di irrigidimento
Parametro di torsione
con:
ρP = E Jp/b1
ρE = E JE/l1
γP = G JTP/b1
γP = G JTE/l1
b = Metà larghezza dell’impalcato
bt = Interasse delle travi
L = Luce di calcolo
l1 = Interasse dei traversi
E = Modulo di elasticità normale
G = Modulo di elasticità tangenziale
JP = Momento di inerzia assiale trave
JE = Momento di inerzia assiale traverso
JTP = Momento di inerzia polare trave
JTE = Momento di inerzia polare traverso
E JP = Rigidezza flessionale della trave
G JTP = Rigidezza torsionale della trave
E JE = Rigidezza flessionale del traverso
G JTE = Rigidezza torsionale del traverso
b b
bt l1
LT
bi
β
ti = abbassamento della trave
iesima
tm = abbassamento del bari- ti
tm
centro della sezione
β = rotazione della sezione
bi = distanza della trave iesima
dal baricentro
ti = tm + β • bi
bi
e
P
P = carico applicato sull’impal-
cato β
Pi = carico gravante sulla trave
iesima
Ji = momento d’inerzia della
trave iesima
e = eccentricità del carico ri-
spetto al baricentro della
sezione Pi
n = numero travi
8
Nel caso frequente di travi con lo stesso momento d’inerzia
l’espressione si semplifica ulteriormente nella seguente formula:
Continuità strutturale
In alcuni casi si preferisce ridurre il numero dei giunti nella soletta
collegando strutturalmente più impalcati fra loro in corrispondenza
dell’appoggio sulle pile.
9
Solettoni Una particolare tipologia strutturale utilizzata nel caso di impalcati
con piccole luci (fino a 10 - 12 m) o destinata alla realizzazione di
gallerie artificiali, è quella dei solettoni.
In questo caso non viene più realizzata la soletta sull’estradosso
delle travi ma il getto ingloba le travi stesse.
Queste sono solitamente poste in opera accostate in modo da evi-
tare la casseratura. Gli elementi strutturali non restano più distinti
ma definiscono una piastra continua ortotropa.
Bc
bt
Bi
Calcolo strutturale
Nei paragrafi precedenti si sono illustrate le diverse tipologie
costruttive nei riguardi dello schema statico da adottare nel calco-
lo strutturale.
Limitandoci al caso di impalcato in semplice appoggio ed utilizzan-
do un esempio, si illustreranno di seguito le fasi essenziali in cui
può suddividersi il calcolo di un impalcato e precisamente:
– calcolo delle caratteristiche statiche dei singoli elementi che
costituiscono l’impalcato
– calcolo delle caratteristiche elastiche globali dell’impalcato nel
comportamento bidimensionale
– definizione dei carichi e dei loro schemi di applicazione
– calcolo delle azioni interne col metodo di Massonnet
– verifica degli elementi strutturali.
25,00
15,00
F F F
0,75
0,30
2,00 3,50
0,75
0,30
Colonna 1 ( I categoria) F = 20 t
Q1a = Fx3 = 60 t
Q1b = 3 t/m
Colonna 1 ( II categoria) F = 15 t
Q1a = Fx3 = 45 t
Q1b = 1,5 t/m
Colonna 2 F = 10 t
Q1a = Fx3 = 30 t
Q1b = 1,5 t/m
Colonna 3 F = 7 t
Q1a = Fx3 = 21 t
12 Q1b = 1,05 t/m
Ponti di I e II Schemi di carico
categoria
3,50
Colonna 1
Q1e
3,50 3,50
Colonna 1
Colonna 2
Q1e
13
15
Ponti di III Schemi di carico
categoria x
Q1e
10 t 1t
30
70
30
70
L’entità dei carichi mobili deve essere maggiorata per tener conto
degli effetti dinamici.
Il coefficiente dinamico, in mancanza di analisi specifiche, ha la
seguente espressione:
φ Ø = 1,4 – (L – 10)/150
1,40
1,30
1,20
1,10
1,00
Luce (m)
10 20 30 40 50 60 70
Combinazione di carico
Nel Decreto Ministeriale del 04/05/1990 sono riportate le diverse
combinazioni di carico da utilizzare nel calcolo dell’impalcato, tenuto
conto che le azioni da considerare sono:
g1 = peso proprio della struttura,
g2 = carichi permanenti portati,
g3 = altre azioni permanenti,
e1 = distorsioni e presollecitazioni di progetto;
e2 = ritiro del calcestruzzo;
e3 = variazioni termiche;
e4 = scorrimenti viscosi;
e5 = cedimenti vincolari;
q1 = carichi mobili;
16 q2 = effetto dinamico dei carichi mobili;
q3 =
azioni longitudinali di frenamento;
q4 =
azione centrifuga;
q5 =
azioni del vento;
q6 =
azioni sismiche;
q7 =
resistenza parassite dei vincoli;
q8 =
azioni sui parapetti; urto di un veicolo in svio contro un elemento
strutturale;
q9 = altre variabili.
Condizione di carico 1
1,00 1,00
3,50 6,00
Colonna 1
Q1e
Condizione di carico 2
1,00 1,00
3,50 3,50 2,50
Colonna 1
Colonna 2
Q1e
Condizione di carico 3
1,00 1,00
3,00 3,50 3,00
Colonna 1
carichi equivalenti:
- azione flettente in mezzeria:
colonna 1 = 4,896 t/m vedere tabella pag. 46
colonna 2 = 4,896 • 0,5 = 2,448 t/m
- azioni taglianti all'appoggio:
colonna 1 = 5,741 t/m vedere tabella pag. 46
colonna 2 = 5,741 • 0,5 = 2,871 t/m
La 3a combinazione di carico è stata prevista in quanto genera la
massima azione flettente nel traverso di campata. 17
Calcolo delle azioni interne: metodo di Massonnet
Il metodo di Massonnet consente di definire la linea di influenza del
momento flettente in diverse sezioni, per un carico unitario unifor-
memente distribuito sulla lunghezza dell’impalcato.
Utilizzando le formule e le tabelle fornite dal Prof. Massonnet si
ottengono i seguenti risultati:
Parametri linea y = b
e K0 K1 Kα
-b - 1,7853 0,5504 - 1,4640 : 2 = 0,7320
-3/4b - 1,1505 0,6233 - 0,9066 : 2 = - 0,9066
-b/2 - 0,5088 0,7066 - 0,3417 : 2 = - 0,3417
b 0,1546 0,8081 0,2445 : 2 = 0,2445
-b/4 0,8585 0,9333 0,8688 : 2 = 0,8688
0 1,6204 1,0854 1,5468 : 2 = 1,5468
b/4 2,4511 1,2653 2,2880 : 2 = 2,2880
b/2 3,3485 1,4700 3,0901 : 2 = 3,0901
3/4b 4,2911 1,6911 3,9335 : 2 = 1,9670
b b
e K0 K1 Kα
-b - 1,1505 0,6233 - 0,9066 : 2 = - 0,4530
-3/4b - 0,6440 0,6907 - 0,4605 : 2 = - 0,4605
-b/2 - 0,1332 0,7671 - 0,0094 : 2 = - 0,0094
-t/4 0,3904 0,8585 0,4548 : 2 = 0,4548
0 0,9366 0,9672 0,9408 : 2 = 0,9408
b/4 1,5117 1,0916 1,4539 : 2 = 1,4539
b/2 2,1150 1,2257 1,9927 : 2 = 1,9927
3/4b 2,7336 1,3562 2,5442 : 2 = 2,5442
b 3,3485 1,4700 3,0901 : 2 = 1,5450
b b
Carichi
K di ripatizione = 2,455
Momento flettente accidentale dinamico = 1886,11 KNm
K di ripartizione = 2,106
Momento flettente accidentale dinamico = 1617,91 KNm
Condizioni di carico 2
Carichi
K di ripartizione = 1,885
Momento flettente accidentale dinamico = 2117,54 KNm
K di ripartizione = 1,684
20 Momento flettente accidentale dinamico = 1892,01 KNm
Azioni flettenti delle travi
Dall’analisi svolta si è ottenuta un’azione massima nella trave per i
carichi mobili pari a 2117,54 KNm
X L–X
L/2
L–X
L/2
T(max) T(x) T(L/2)
Colonne di carico
Coeffic. dinamico = 1,300
Coeffic. di ripartizione = 1,885
Deformazioni
Al punto 4.3 del D.M. 4 Maggio 1990 si richiede che le deforma-
zioni massime delle strutture devono risultare compatibili con la
geometria delle strutture in relazione alle esigenze del traffico.
Esse, pertanto, non devono arrecare disturbo al traffico dei carichi
mobili alla velocità di progetto della strada.
Allo stesso punto della Circ. LL.PP. n° 34233 si specifica che le
deformazioni massime flessionali e torsionali risultano dipendenti
dai carichi variabili, dai fenomeni viscosi, dal ritiro e dagli effetti
termici.
22
Azioni della soletta
L’impalcato da noi utilizzato per sviluppare questi calcoli illustrativi
è dotato di due traversi di campata.
La soletta ha pertanto il compito statico di ripartire localmente i
carichi sulle travi.
Per il calcolo delle azioni dovute al peso proprio ed al peso della
pavimentazione si adotta lo schema di calcolo della trave continua
su più appoggi (assunti in corrispondenza delle travi).
Per la determinazione delle azioni dovute ai carichi accidentali si
valutano gli effetti di una sola fila di tre ruote del carico Q1a, posti
nella posizione più sfavorevole. La soletta è schematizzata come
piastra di lunghezza illimitata appoggiata su due lati (assunti in cor-
rispondenza delle travi).
Carichi permanenti
M’x = 1,60 M’y = 0,00 KNm/m
Carichi accidentali
M”x = 23,50 M”y = 8,05 KNm/m
V V
M trasversale (M“x) M longitudinale (M“y)
- 0,83 - 1,19
1,58
3,30 3,07
6,67
9,24
12,50
16,90
V V V V V V
(M“x) (M“y)
KNm/m KNm/m
1,53 1,84
2,36
7,39 6,86
8,05
14,09
19,89
20,75
20,20
23,50
23
Azioni nel traverso
Le azioni nel traverso di campata scaturiscono dal comportamen-
to bidimensionale dell’impalcato. Sviluppando ulteriormente l’analisi
delle azioni per l’impalcato considerato, si ottengono i seguenti
diagrammi per l’azione flettente nel traverso. Il Mmax negativo si
ha dalla c.c. 1 e risulta pari a 123,40 KNm, mentre il Mmax positi-
vo si ha dalla c.c. 3 e risulta pari a 489,40 KNm.
–123,4
–101
–74
0 0
90 10
103 56
114 114
144 148
194
351 351
489,4
–123,4 –123,4
–74 –74
0 0
114 114
Dati di precompressione
N. trefoli = 38
D inferiore = 20,00 cm
A trefolo = 0,93 cm2
N tesatura = 5036,00 KN
N finale = 3735,40 KN
Materiali
Rck c.a.p. = 55 N/mm2
Rck getto = 30 N/mm2
Azioni
Dal calcolo precedentemente svolto si sono ottenute le seguenti
azioni flettenti.
– M (trave prefabbricata) 696,28 KNm
– M (soletta e traversi) 886,25 KNm
– M (manto) 449,22 KNm
– M (carichi mobili) 2117,75 KNm
– Momento totale 4149,30 KNm
Si ottengono pertanto, per la sezione di mezzeria, i seguenti dia-
grammi delle sollecitazioni nel calcestruzzo:
7,0
25 3,0 –2,5 3,8 11,8 12,6 16,2
140
prec. + p.p.
prec. + p.p.
prec. + p.p.
+ getto +
prec. fim.
perm. +
+ getto
manto
accid.
25
27
Verifica della soletta
Nel caso dell’impalcato con due traversi in campata si sono otte-
nute le seguenti azioni flettenti:
M trasv. = 25,10 KNm/m
M longit. = 8,05 KNm/m
M = 55,80 KNm/m
Acciaio
kg/m 2
28 P.T.
20 Solettoni
13 C.T.
30-40-49/50/14
int. m 1,20
int. m 1,20
Travi PAIL
Travi PAIL
Travi TR
29
Verifica dei traversi di campata
Nel caso dell’impalcato da noi considerato si sono ottenuti i
seguenti momenti flettenti:
30
Tipologie Le travi sono realizzate con materiali aventi le seguenti caratteristiche:
costruttive
– calcestruzzo Rck ≥ 55 N/mm2
– acciaio FeB 44K controllato in stabilimento
– trefolo stabilizzato Fptk = 1870 N/mm2
Nella tabella è riportata una linea di utilizzo i cui limiti sono stati
definiti con le seguenti caratteristiche:
TR
Tipologie
PAIL
CASSONE
ASG
0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 32 33 34 35 36 37 38 39 40
31
Strutture a solettone La presente tabulazione illustra gli impalcati da ponte stradali da realizzarsi con strutture a solettone
con travi tipo TR mediante l'impiego di travi tipo TR.
Gli impalcati sono stati verificati per viabilità stradale di I e di II categoria con senso di traffico paralle-
lo alle travi.
Di seguito sono riportati gli schemi statici utilizzati nei calcoli.
20
TR 30 - 40 - 49/50/14 H
Luce di calcolo
Bc
bt
Bi
TR 49/50/14
TR 40/50/14 I categoria
II categoria
TR 30/50/14
14
H = 49
H = 40
H = 30
50 50 50
20
5
H
Per soddisfare
le diverse esigenze statiche
le PAIL sono prodotte con lar-
Luce di calcolo
ghezza della soletta inferiore di
120 cm nelle seguenti altezze:
60, 70, 80, 90 e 100.
1050
50 950 50
20
5
H Trave
120 120
PAIL 100/120
PAIL 90/120
PAIL 80/120
PAIL 70/120
I categoria
II categoria
PAIL 60/120
11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23
Luce di calcolo (m)
30
Caratteristiche sezione corrente
Trave tipo PAIL 60/120 70/120 80/120 90/120 100/120
Altezza H cm 60 70 80 90 100
2 H
Casseratura m /m 3,35 3,55 3,75 3,95 4,15
Calcestruzzo m3/m 0,232 0,262 0,260 0,290 0,320 Yi
Peso KN/m 5,79 6,54 6,49 7,24 8,00
Area cm2 2315 2615 2595 2895 3195 14
119
Baricentro Yi cm 19,50 24,72 26,75 32,77 38,61
Momento d’inerzia cm4 834'087 1'395'499 1'831'396 2'746'841 3'801'970 33
Impalcati con travi a La particolare sezione ad "U" con alette larghe superiori consente di utilizzare queste travi poste in
opera accostate in modo da realizzare un estradosso chiuso ed una chiusura centrale con lastrine
cassone
prefabbricate e successiva realizzazione della soletta in c.a.
Con questa soluzione è possibile procedere a tutte le successive operazioni di montaggio e di getto in
condizioni di massima sicurezza per l’eventuale viabilità sottostante.
Inoltre, unito ad un gradevole effetto estetico, queste travi presentano una notevole rigidezza flesso-
torsionale che ne consente l'utilizzo, anche su forti luci, senza l'impiego di traversi intermedi.
20
Vengono 5
H
prodotte
le seguenti tipologie:
– 80/200/67 Luce di calcolo
– 80/150/67
– 100/200/67
– 100/150/67
50 950 50
20
5
H Trave
80/100
150/200
Trave tipo 80/150/67 80/200/67 100/150/67 100/200/67
65/73
Altezza cm 80 80 100 100
Casseratura m2/m 4.263 4.742 5.025 5.473
Luce di calcolo ml 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25
Interassi travi cm
150
0
80
10
H=
H=
200
34
Impalcati con travi L’impalcato è realizzato con travi precompresse a “I” ad ala larga superiore, soletta di completamento,
ad ala larga gettata in opera, dello spessore di 25 cm e traversi di testata e di campata.
Le travi sono poste in opera accostate e pertanto consentono di procedere a tutte le successive operazioni
160/173
di montaggio e di getto in condizioni di massima sicurezza per l’eventuale viabilità sottostante.
173
160 16
70
25
160
50 950 50
25
160
Diagramma d’impiego
Interasse travi cm
265
210
175
18 20 22 24 26 28
Luce di calcolo ml
36
Elementi Nella trattazione degli impalcati da ponte oltre alle travi prefabbri-
cate ci sembra opportuno segnalare anche altri elementi che con-
complementari
corrono alla loro realizzazione.
Appoggi
Normalmente sotto le travi prefabbricate vengono posizionati
apparecchi d'appoggio a base di elastomeri (Neoprene), con inter-
posti lamierini metallici, le cui dimensioni vengono calcolate in
base alle Norme CNR - UNI 10018 - 99.
Nel caso di impiego di appoggi elastomerici armati per travi di
luce superiore a 30 m è fatto obbligo al costruttore di fornire i cer-
tificati delle prove specificate nelle istruzioni CNR sopracitate.
Particolare attenzione dovrà essere rivolta alla definizione dei vin-
coli delle travi per impalcati in zona sismica (§ 6.3 del D.M.
4/5/90) (Ord. 3274 all. 3 § 8.5).
soletta collaborante
tavella in c.a.v.
cls
trave
appoggio
in neoprene armato
37
39
Capitolato per travi Impalcato da ponte per strada di 1a categoria, D.M. 4/05/1990,
da ponte di tipo a nervature o a cassone formato da travi prefabbriicate in
cemento armato precompresso accostate o distanziate, confezio-
nate con materiali aventi le seguenti caratteristiche:
– calcestruzzo: resistenza caratteristica Rck ≥ 55,0 N/mm2
– armature di precompressione: trefoli aderenti composti da 7 fili
di acciaio a basso rilassamento con resistenza caratteristica
fptk ≥ 1870 N/mm2
– armature lente: acciaio FeB44k ad aderenza migliorata, control-
lato, con resistenza caratteristica Ftk ≥ 540 N/mm2.
TR 30/50/14
Altezza 30 cm
Larghezza inferiore: 50 cm
Spessore anima: 14 cm
Peso: 2,50 KN/ml
TR 40/50/14
Altezza 40 cm
Larghezza inferiore: 50 cm
Spessore anima: 14 cm
Peso: 2,85 KN/ml
TR 49/50/14
Altezza 49 cm
Larghezza inferiore: 50 cm
Spessore anima: 14 cm
Peso: 3,15 KN/ml
PAIL 60/120
Altezza 60 cm
Larghezza inferiore: 119 cm
Larghezza superiore: 30 cm
Spessore anima: 14 cm
Peso: 5,80 KN/ml
PAIL 70/120
Altezza 70 cm
Larghezza inferiore: 119 cm
Larghezza superiore: 30 cm
Spessore anima: 14 cm
40 Peso: 6,55 KN/ml
PAIL 80/120
Altezza 80 cm
Larghezza inferiore: 119 cm
Larghezza superiore: 30 cm
Spessore anima: 14 cm
Peso: 6,50 KN/ml
PAIL 90/120
Altezza 90 cm
Larghezza inferiore: 119 cm
Larghezza superiore: 30 cm
Spessore anima: 14 cm
Peso: 7,25 KN/ml
PAIL 100/120
Altezza 100 cm
Larghezza inferiore: 119 cm
Larghezza superiore: 30 cm
Spessore anima: 14 cm
Peso: 8,00 KN/ml
CASSONE 80
Larghezza inferiore: 67 cm
Larghezza superiore: da 150 a 200 cm
Spessore anima: 15 cm
Peso: 10,60/12,30 KN/ml
CASSONE 100
Larghezza inferiore: 67 cm
Larghezza superiore: da 150 a 200 cm
Spessore anima: 15 cm
Peso: 10,60/14,00 KN/ml
41
Collaudo statico Nel corso dell'esecuzione deve essere osservato quanto prescritto
in merito dalle norme vigenti.
Particolare attenzione deve essere rivolta al controllo in corso
d'opera della qualità dei materiali.
Prove di carico
I ponti non possono essere posti in esercizio prima dell'esecuzione
del collaudo statico di cui all'art. 7 della legge nº 1086 del
5 Novembre 1971. Le operazioni di collaudo dovranno svolgersi
in conformità delle prescrizioni generali e, per quanto applicabili,
di quelle relative alle prove di carico contenute nelle norme tecni-
che emanate ai sensi dell'art. 21 della legge sopra citata.
Solo per ponti di luce netta inferiore o eguale a m 6,00, il collauda-
tore, a suo giudizio, potrà omettere le prove di carico, purchè
compia gli altri accertamenti e controlli di cui alle norme tecniche
citate, comunque necessari per il collaudo statico delle opere d'arte.
Carichi di prova
I carichi di prova dovranno essere di regola tali da indurre nelle
strutture dei ponti le massime sollecitazioni di progetto sia globali
che locali. Solo in caso di accertata difficoltà a disporre di tali carichi
è consentita una riduzione, fino al 20% delle sollecitazioni massime
dovute al carico accidentale, incrementato del coefficiente dinamico.
Durante il collaudo potrà risultare significativo procedere alla valu-
tazione degli effetti dell'eccentricità dei carichi.
Deformazioni
Le deformazioni teoriche saranno calcolate tenendo conto delle
prescrizioni fornite dalle normative vigenti per quanto concerne i
valori delle sezioni reagenti da assumere per le strutture in c.a. e
c.a.p.
Variazioni termiche
Nel rilevamento delle deformazioni sarà necessario adottare meto-
dologie ed accorgimenti atti ad individuare e separare l'influenza
diretta e indiretta delle variazioni termiche che possono verificarsi
durante la prova.
Riscontri geometrici
In ogni caso il collaudatore dovrà effettuare i riscontri geometrici
essenziali dell'opera (ad es. verticalità delle pile, posizione e corsa
iniziale degli apparecchi di appoggio, ecc.) confrontandoli con
i dati di progetto e riportandoli nella relazione di collaudo, anche
al fine di periodici successivi accertamenti.
Adempimenti tecnici
Il collaudo statico è l'insieme di molteplici operazioni (esame delle
ipotesi progettuali, controllo dei certificati delle prove sui materiali,
ecc.) necessarie alla formazione del convincimento sulla stabilità
dell'opera da parte del professionista incaricato.
Infatti il collaudo di cui all'art. 7 della Legge 5 Novembre 1971,
n. 1086, oltre al controllo del corretto adempimento delle prescrizio-
ni formali di cui agli articoli 4, 6 e 9 della legge medesima, nonché
dell'art. 5 ove il collaudo sia stato affidato in corso d'opera, dovrà
comprendere i seguenti adempimenti tecnici:
a) ispezione generale dell'opera con particolare riguardo alle strut-
ture più significative da confrontare con i disegni esecutivi
depositati in cantiere;
b) esame dei certificati delle prove sui materiali;
c) esame dei certificati di qualificazione per i materiali dichiarati
“qualificati”;
d) controllo dei verbali delle eventuali prove di carico fatte eseguire
dal direttore dei lavori;
e) esame dell'impostazione generale della progettazione strutturale,
degli schemi di calcolo e delle azioni considerate.
Responsabilità
Il programma delle prove di carico deve essere sottoposto al diret-
tore dei lavori ed al progettista e reso noto al costruttore. 43
Le prove di carico si devono svolgere con le modalità indicate dal
collaudatore che se ne assume la piena responsabilità, mentre per
quanto riguarda la loro materiale attuazione e in particolare per le
eventuali puntellazioni precauzionali è responsabile il direttore dei
lavori.
Deformazioni
L’esito della prova potrà essere valutato sulla base dei seguenti
elementi:
- le deformazioni si accrescano all'incirca proporzionalmente ai
carichi;
- nel corso della prova non si siano prodotte lesioni, deformazioni
o dissesti che compromettano la sicurezza o la conservazione
dell'opera;
- la deformazione residua dopo la prima applicazione del carico
massimo non superi una quota parte di quella totale commisu-
rata ai prevedibili assestamenti iniziali di tipo anelastico della
struttura oggetto della prova. Nel caso invece che tale limite
venga superato, prove di carico successive accertino che la
struttura tenda ad un comportamento elastico;
- la deformazione elastica risulti non maggiore di quella calcolata.
E = 5700 • Rck
Estratti da:
- D.M. 04/05/1990:
Progettazione, esecuzione e collaudo ponti stradali.
- Circolare LL.PP. 25/02/1991 n. 34233
Istruzioni relative al D.M. 04/05/1990.
45
Carichi statici equivalenti di Iª categoria - D.M. 4.5.90
5,00 144,000 72,000 50,400 168,000 84,000 58,800 224,000 112,000 78,400
6,00 133,333 66,667 46,667 150,000 75,000 52,500 200,000 100,000 70,000
7,00 122,449 61,224 42,857 134,694 67,347 47,143 195,918 97,959 68,571
8,00 112,500 56,250 39,375 121,875 60,938 42,656 187,500 93,750 65,625
9,00 103,704 51,852 36,296 111,111 55,556 38,889 177,778 88,889 62,222
10,00 96,000 48,000 33,600 102,300 51,150 35,805 168,000 84,000 58,800
11,00 89,256 44,628 31,240 95,207 47,603 33,322 158,678 79,339 55,537
12,00 83,333 41,667 29,167 89,375 44,688 31,281 150,000 75,000 52,500
13,00 78,107 39,053 27,337 84,497 42,249 29,574 142,012 71,006 49,704
14,00 73,469 36,735 25,714 80,357 40,179 28,125 134,694 67,347 47,143
15,00 69,333 34,667 24,267 76,800 38,400 26,880 128,000 64,000 44,800
16,00 65,742 32,871 23,010 73,711 36,855 25,799 121,875 60,938 42,656
17,00 62,699 31,349 21,945 71,003 35,502 24,851 116,263 58,131 40,692
18,00 60,093 30,046 21,032 68,611 34,306 24,014 111,111 55,556 38,889
19,00 57,839 28,920 20,244 66,482 33,241 23,269 106,454 53,227 37,259
20,00 55,875 27,937 19,556 64,575 32,287 22,601 102,300 51,150 35,805
21,00 54,150 27,075 18,952 62,857 31,429 22,000 98,571 49,286 34,500
22,00 52,624 26,312 18,418 61,302 30,651 21,456 95,207 47,603 33,322
23,00 51,267 25,633 17,943 59;887 29,943 20,960 92,155 46,078 32,254
24,00 50,052 25,026 17,518 58,594 29,297 20,508 89,375 44,688 31,281
25,00 48,960 24,480 17,136 57,408 28,704 20,093 86,832 43,416 30,391
26,00 47,973 23,987 16,791 56,317 28,158 19,711 84,497 42,249 29,574
27,00 47,078 23,539 16,477 55,309 27,654 19,358 82,346 41,173 28,821
28,00 46,263 23,131 16,192 54,375 27,188 19,031 80,357 40,179 28,125
29,00 45,517 22,759 15,931 53,508 26,754 18,728 78,514 39,257 27,480
30,00 44,833 22,417 15,692 52,700 26,350 18,445 76,800 38,400 26,880
31,00 44,204 22,102 15,471 51,946 25,973 18,181 75,203 37,601 26,321
32,00 43,623 21,812 15,268 51,240 25,620 17,934 73,711 36,855 25,799
33,00 43,085 21,543 15,080 50,579 25,289 17,702 72,314 36,157 25,310
34,00 42,587 21,293 14,905 49,957 24,978 17,485 71,003 35,502 24,851
35,00 42,122 21,061 14,743 49,371 24,686 17,280 69,771 34,886 24,420
36,00 41,690 20,845 14,591 48,819 24,410 17,087 68,611 34,306 24,014
37,00 41,286 20,643 14,450 48,298 24,149 16,904 67,516 33,758 23,631
38,00 40,907 20,454 14,318 47,805 23,902 16,732 66,482 33,241 23,269
39,00 40,552 20,276 14,193 47,337 23,669 16,568 65,503 32,751 22,926
40,00 40,219 20,109 14,077 46,894 23,447 16,413 64,575 32,287 22,601
46
Carichi statici equivalenti di IIª categoria - D.M. 4.5.90
5,00 108,000 72,000 50,400 126,000 84,000 58,800 168,000 112,000 78,400
6,00 100,000 66,667 46,667 112,500 75,000 52,500 150,000 100,000 70,000
7,00 91,837 61,224 42,857 101,020 67,347 47,143 146,939 97,959 68,571
8,00 84,375 56,250 39,375 91,406 60,938 42,656 140,625 93,750 65,625
9,00 77,778 51,852 36,296 83,333 55,556 38,889 133,333 88,889 62,222
10,00 72,000 48,000 33,600 76,650 51,150 35,805 126,000 84,000 58,800
11,00 66,942 44,628 31,240 71,157 47,603 33,322 119,008 79,339 55,537
12,00 62,500 41,667 29,167 66,563 44,688 31,281 112,500 75,000 52,500
13,00 58,580 39,053 27,337 62,663 42,249 29,574 106,509 71,006 49,704
14,00 55,102 36,735 25,714 59,311 40,179 28,125 101,020 67,347 47,143
15,00 52,000 34,667 24,267 56,400 38,400 26,880 96,000 64,000 44,800
16,00 49,277 32,871 23,010 53,848 36,855 25,799 91,406 60,938 42,656
17,00 46,920 31,349 21,945 51,592 35,502 24,851 87,197 58,131 40,692
18,00 44,861 30,046 21,032 49,583 34,306 24,014 83,333 55,556 38,889
19,00 43,047 28,920 20,244 47,784 33,241 23,269 79,820 53,227 37,259
20,00 41,437 27,937 19,556 46,163 32,287 22,601 76,650 51,150 35,805
21,00 40,000 27,075 18,952 44,694 31,429 22,000 73,776 49,286 34,500
22,00 38,709 26,312 18,418 43,357 30,651 21,456 71,157 47,603 33,322
23,00 37,543 25,633 17,943 42,136 29,943 20,960 68,762 46,078 32,254
24,00 36,484 25,026 17,518 41,016 29,297 20,508 66,563 44,688 31,281
25,00 35,520 24,480 17,136 39,984 28,704 20,093 64,536 43,416 30,391
26,00 34,638 23,987 16,791 39,031 28,158 19,711 62,663 42,249 29,574
27,00 33,827 23,539 16,477 38,148 27,654 19,358 60,926 41,173 28,821
28,00 33,080 23,131 16,192 37,328 27,188 19,031 59,311 40,179 28,125
29,00 32,390 22,759 15,931 36,564 26,754 18,728 57,806 39,257 27,480
30,00 31,750 22,417 15,692 35,850 26,350 18,445 56,400 38,400 26,880
31,00 31,155 22,102 15,471 35,182 25,973 18,181 55,083 37,601 26,321
32,00 30,601 21,812 15,268 34,556 25,620 17,934 53,848 36,855 25,799
33,00 30,083 21,543 15,080 33,967 25,289 17,702 52,686 36,157 25,310
34,00 29,598 21,293 14,905 33,413 24,978 17,485 51,592 35,502 24,851
35,00 29,143 21,061 14,743 32,890 24,686 17,280 50,559 34,886 24,420
36,00 28,715 20,845 14,591 32,396 24,410 17,087 49,583 34,306 24,014
37,00 28,313 20,643 14,450 31,928 24,149 16,904 48,660 33,758 23,631
38,00 27,933 20,454 14,318 31,485 23,902 16,732 47,784 33,241 23,269
39,00 27,574 20,276 14,193 31,065 23,669 16,568 46,953 32,751 22,926
40,00 27,234 20,109 14,077 30,666 23,447 16,413 46,163 32,287 22,601
47
Sovraccarichi uniformi flettenti
Luci Sovraccarichi flettenti P1
per metro lineare di binario
corrispondenti ai sovraccarichi
concentrati prescritti per i Treno 1 asse Treno 1 asse
ponti ferroviari
Tipo A Isolato Tipo B Isolato
da 300 KN da 250 KN
M KN/M KN/M KN/M KN/M
Società Autostrade
Prescrizioni integrative per il calcolo delle opere strutturali (1984).
D.M. 16.01.1996
Norme tecniche per le costruzioni in zone sismiche.